“Il codice appalti ha bisogno soprattutto di essere implementato e migliorato in alcune sue parti; il Recovery plan è senz'altro l'occasione per sciogliere alcuni nodi, con l'obiettivo di aumentare velocità e rapidità di applicazione, senza però abbassare l'asticella per quanto riguarda la sicurezza, la legalità e la qualità del lavoro. Condivido l’approccio che sta seguendo il ministro Giovannini, stiamo andando nella giusta direzione. Abbiamo bisogno di sviluppare un approccio integrato tra le amministrazioni pubbliche e i ministeri, coinvolgendo anche i soggetti che poi il codice devono applicarlo come le stazioni appaltanti, e il mondo delle imprese e del lavoro.
Lo dichiara Chiara Braga, deputata del Partito democratico e responsabile per la Segreteria nazionale della Transizione ecologica e infrastrutture, intervenendo insieme al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, ai microfoni di Radio Immagina, la Radio del Partito democratico.
“Le nostre città non torneranno a quello che erano prima, e per alcuni aspetti possiamo dire fortunatamente. Non solo per i ritmi di vita che saranno inevitabilmente diversi, ma penso anche al tema della restituzione degli spazi urbani, di cui la cittadinanza si sta riappropriando. Il Recovery ci dà l'opportunità di ripensare la nostra mobilità, è una sfida affascinante che riguarda il contrasto alle emissioni nocive, il rispetto dell'ambiente, ma anche il modo di muoversi da parte dei cittadini, nuove esigenze nasceranno. È una sfida enorme – conclude Braga a Radio Immagina - dobbiamo mettere in campo visioni strategiche”.
Semplicemente vergognoso. La sedia negata da Erdogan alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen è un’offesa alle istituzioni e ai valori dell’Europa democratica e un gesto contro le donne che arriva a qualche settimana di distanza dall’abbandono della Turchia della Convenzione di Instanbul.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
“Lo sfregio di Erdogan alla Presidente Von der Leyen è un vero e proprio guanto di sfida all’Unione Europea e ai valori che rappresenta agli occhi del mondo. Una provocazione assurda, un modo inequivocabile per dire che le donne non sono all’altezza degli uomini, a pochi giorni dall’uscita della Turchia dalla Convenzione di Istanbul sul contrasto alla violenza contro le donne.
Negando quella sedia, Erdogan ha mostrato disprezzo per milioni di cittadini europei, per il nostro stile di vita basato sulla centralità dei diritti individuali e sull’impegno per la parità tra i sessi. Non si era mai assistito a uno sgarbo del genere neppure nei momenti più ruvidi della Guerra Fredda. È una vergogna. L’Europa faccia sentire la sua voce.”
Così in una nota il deputato dem, Alberto Losacco.
Nota del Gruppo Pd in Commissione Istruzione e Cultura della Camera
Oggi i bambini e i ragazzi italiani sono tornati a scuola anche in zona rossa. Esprimiamo la nostra soddisfazione per questo risultato, anche se non riguarda ancora tutti gli studenti italiani. E questo è un limite da superare al più presto. Velocità nella decisione, efficacia nell'individuazione dei presidi sanitari, collaborazione istituzionale fra livelli diversi di governo nazionale, regionale e locale.
Il gruppo Pd della Commissione Istruzione e Cultura Camera, in collaborazione con gli altri gruppi della maggioranza, con una propria mozione, presentata oggi in aula, vuole impegnare il Governo perché, una volta garantite tutte le condizioni di sicurezza, si proceda a tornare alle lezioni in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado il prima possibile, nei prossimi giorni.
Il danno provocato ai nostri bambini e giovani ormai è verificato, sia in termini di apprendimento che in termini di salute psicofisica. Per poter aprire in sicurezza è necessario che tutte le istituzioni , dal Ministero, alle Regioni, fino ai Comuni, attivino le necessarie misure per il contenimento del contagio in ambiente scolastico e nel territorio, in particolare nel trasporto pubblico locale. Il Pd è accanto alle famiglie, ai bambini e ai giovani per garantire loro conoscenza, relazioni, socialità e salute attraverso la scuola in presenza.
“Se vero, rientrarne in possesso a titolo gratuito”
Quali azioni la Rai intende assumere per rientrare in possesso, possibilmente in modo gratuito, di una parte fondamentale del patrimonio legato allo straordinario materiale archivistico della trasmissione “La Storia siamo noi” di Giovanni Minoli?
Lo chiede il deputato democratico Michele Bordo, componente della commissione di Vigilanza Rai, in una interrogazione al presidente e all’amministratore delegato della Rai.
L’atto parlamentare si riferisce alle notizie di stampa secondo le quali lo stesso Minoli sarebbe diventato proprietario dei diritti della trasmissione per effetto di un accordo siglato nel 2011 dall’allora direttore generale della Rai Mauro Masi.
Il deputato dem chiede inoltre, se le notizie corrispondono a verità, quali siano i termini del contratto fra Minoli e l’azienda e se i vertici Rai non ritengano eventualmente di trasmettere gli atti del contratto alla Corte dei Conti per accertare eventuali responsabilità contabili.
“L’UE non può accettare che per la Presidente della Commissione non ci sia il posto che le spetta negli incontri di Stato. Non è un oltraggio per Ursula von der Leyen è un’umiliazione per l’Unione. Un gesto vale più di mille vuote parole”. Lo scrive su twitter il deputato Pd, Gianluca Benamati.
“Apprendo che il Presidente Ostellari ha richiesto l’accorpamento della legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo approvata alla Camera con altri quattro testi già depositati in Senato, passaggio a cui si poteva procedere ben prima. Mi auguro che dietro questa richiesta non ci sia l’ennesimo tentativo dilatorio verso un testo che, come è noto, gode del sostegno della maggioranza in Commissione ed è già approvato alla Camera. Rimandando la decisione alla Presidente Casellati sull’accorpamento, Ostellari ha esaurito tutti gli alibi. Se si tratta esclusivamente di risolvere un problema tecnico, la prossima settimana si dovrà dare il via libera ai lavori, come richiesto da PD, M5S, LeU e IV. Ora davvero per Ostellari non ci sono più scuse. Il tempo è scaduto".
“Per uscire da questa crisi, l'Italia deve creare nuove opportunità per le giovani generazioni, a partire dal lavoro. Con il ministro Orlando abbiamo discusso in particolare delle modalità di ingresso nel mondo del lavoro, come tirocini e apprendistato, e della necessità di rafforzare le misure e le risorse previste nel Pnrr per i giovani. Sono loro, insieme alle donne, i più colpiti dalla crisi da Covid, perché più precari e non protetti dal blocco dei licenziamenti. Le giovani partite Iva e i nuovi lavori non possono essere trascurati nelle tutele come negli incentivi per la ripartenza del Paese. Ringrazio il ministro Orlando per la disponibilità e per la condivisione. Per il Partito Democratico, le soluzioni per disoccupazione giovanile e Neet e la lotta al precariato devono essere al centro dell'azione di governo”.
Lo dichiara la deputata Chiara Gribaudo, responsabile Missione Giovani in segreteria nazionale Pd, dopo l'incontro con il ministro Andrea Orlando.
Dichiarazione on. Romina Mura, deputata Pd
Quanto emerge dal Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi non fa che confermare ciò che diciamo da tempo: la necessità di intervenire con coraggio e con misure definitive sulla storica fragilità di alcuni sistemi regionali, la maggior parte dei quali al Sud. Per quanto attiene la Sardegna, lo stato di insularità deve essere la condizione da cui si parte per perequare ed equilibrare avendo prima individuato livelli essenziali di prestazione da garantire ( LEP) in materia di salute, istruzione, welfare e mobilità. Occorre colmare il gap infrastrutturale, quello fisico, attinente i trasporti, come quello sociale, attinente l’efficienza dei servizi per famiglie e imprese, e colmare una volta per tutte il divario digitale. Le risorse di New Generation EU sono allora occasione unica di intervento. Per rimettere in piedi e rilanciare un sistema produttivo e imprenditoriale provato da decenni di difficoltà, oltre che dal Covid.
“Da tempo si discute dell'applicazione sul territorio europeo del cosiddetto Nutriscore: un sistema, mutuato dalla Francia, che fornirebbe informazioni sui prodotti alimentare relativamente alle proprietà nutrizionali, e che permetterebbe di confrontare tra loro i prodotti grazie ad una scala di colori (dal verde al rosso) e di voti (dalla A alla E) in base alla presenza negli alimenti di 4 macro-ingredienti: grassi, grassi saturi, zuccheri e sali di sodio. L'algoritmo Nutriscore ha subito forti critiche, tra gli altri dagli agricoltori europei e da numerosi nutrizionisti, perché semplifica eccessivamente le informazioni nutrizionali. Il nostro Paese si è battuto a Bruxelles contro questo sistema, a favore di un sistema normativo basato solo su rigorosi pareri scientifici. Chiediamo quindi che il governo metta in campo tutte le iniziative possibili per scongiurare in maniera definitiva le ingiuste discriminazioni a danno di prodotti d'eccellenza del Made in Italy agroalimentare che il sistema del Nutriscore opererebbe”. Lo dichiara Antonella Incerti, capogruppo Pd in commissione Agricoltura della Camera, durante il question time.
Nella replica, affidata a Susanna Cenni, vicepresidente Pd della commissione Agricoltura e responsabile Politiche Agricole della Segreteria Nazionale Pd, viene evidenziato come “l’olio extravergine di oliva, con riconosciute proprietà antiossidanti e consigliato contro le malattie cardiovascolari, il parmigiano, con vitamina B, ferro e zinco di riconosciuto valore nutrizionale, sarebbero prodotti sconsigliati da Nutriscore, insieme ad altri prodotti della dieta mediterranea. A differenza, temo, di quanto succederebbe con qualche bibita gassata. Questa non è una strada che tutela la salute dei cittadini e non raccoglie nemmeno la sfida del green deal, mentre noi abbiamo bisogno di costruire filiere sane, a basso impatto ambientale, dalla terra fino alle nostre tavole. Noi sosteniamo, dunque, il governo in questa battaglia contro il Nutriscore in tutte le sedi nazionali ed europee. Perché questo sistema non tutela la salute e non tutela l'ambiente. Sarebbe davvero un paradosso anche considerando il momento che stiamo vivendo. L'agricoltura sostenibile deve essere al centro della ripresa, e al centro dell'agenda italiana ed europea”
“Offensivo e grave il gesto di Erdogan nei riguardi della Presidente Von der Leyen, peraltro pochi giorni dopo l'annuncio del ritiro dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Il Presidente turco porga le sue scuse formali a Von der Leyen e all'Europa intera”. Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.
“E’ davvero una buona notizia l'accordo tra governo, sindacati e imprese per la somministrazione dei vaccini in modo sicuro e veloce anche nelle aziende a tutela dei lavoratori e lavoratrici. L’arma più grande per ridurre i tempi della campagna di vaccinazione di massa è la diffusione più capillare possibile dei punti vaccinali. L’obiettivo di 500 mila dosi giornaliere passa anche da qui oltre che da un approvvigionamento sistematico utile per una buona programmazione”. Lo dichiara Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio.
“L’iniziativa del Ministro Giorgetti di convocare un tavolo istituzionale sulla vicenda Ex Embraco risponde alle ripetute pressioni degli enti territoriali e delle associazioni sindacali e rappresenta un punto di partenza per cercare di risolvere una vertenza drammatica e che rischia di compromettere il futuro di centinaia di famiglie”: è quanto dichiara Davide Gariglio, deputato Pd che ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione parlamentare su tale tematica.
“E’ quindi necessario, per garantire concretamente la continuità occupazionale dei lavoratori, non perdere altro tempo ed evitare che l’incontro del 15 aprile si trasformi in un appuntamento autoreferenziale e con la presenza esclusiva dei i governatori delle Regioni interessate che hanno, peraltro, una responsabilità diretta rispetto alle criticità emerse fino ad oggi. Oltre ai sindacati, la cui presenza è già stata sollecitata da altri esponenti del Pd piemontese, dovranno infatti essere presenti all’incontro ministeriale anche gli enti locali, ed in primo luogo l’amministrazione comunale di Chieri, che si sono spesi affinchè la vicenda Ex Embraco uscisse dalla logica sterile della sola concessione di ripetuti ammortizzatori sociali e rappresentasse una nuova opportunità per la creazione di un polo industriale di lavoro stabile e qualificato”: conclude Davide Gariglio.
“Bene l’accordo siglato tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e tutti i sindacati e le imprese per le vaccinazioni e l’aggiornamento del protocollo per la sicurezza Covid-19. È importante, e bene ha fatto il ministro Orlando ad operare non solo tenendo fermo il principio cardine che la salute di chi lavora è condizione essenziale per la ripartenza economica, ma anche ribadendo l’importanza del dialogo tra le parti sociali come modo migliore per realizzare interessi di carattere generale. Relazioni industriali corrette e positive costituiscono un elemento importante per accompagnare il sistema economico e produttivo in questo periodo così difficile”. Lo dichiara in una nota il deputato dem Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
L'approvazione del parere sul decreto inerente le tariffe delle intercettazioni in commissione Giustizia è una buona prova di tenuta della maggioranza e di come anche sulla giustizia, quando si abbandonano le posizioni strumentali e pregiudiziali e si cercano le soluzioni di merito, si trova ampia condivisione. Il decreto si era caricato di eccessive valenze tecniche e politiche, alla luce di una interpretazione corretta delle norme del codice e di dubbi che potevano probabilmente trovare un chiarimento già nel testo iniziale. Ad ogni modo, l'attività di mediazione svolta dal governo e dal Partito Democratico, che alla demagogia antepone sempre merito e contenuti, ha consentito di formulare rilievi che chiariscono, al di là di ogni ragionevole dubbio, che le attività di captazione e intercettazione debbono svolgersi nel rispetto delle norme del codice di procedura penale, e che vi sono documenti e file che possono essere acquisiti solo tramite perquisizione. Nessuna innovazione nella disciplina vigente, ma solo precisazioni utili e idonee a ribadire che è necessario salvaguardare indagini e garanzie, e su cui si è trovato l'accordo di tutta la maggioranza.
Lo affermano i deputati dem Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia, e Carmelo Miceli, componente della commissione Affari costituzionali della Camera.