“Non sono d'accordo sulle isole Covid free. Perché allora non prevedere la vaccinazione di massa anche in tutte le altre realtà a forte trazione turistica? Non possono esserci luoghi di serie A e luoghi di serie B. Meglio andare avanti con la campagna vaccinale per fasce di età”.
Così il deputato dem, Michele Bordo.
“Non bisogna mai condannare il conflitto sociale, che è sinonimo di democrazia sana e di partecipazione dei cittadini, ma preoccupano le infiltrazioni dell’estrema destra in alcune manifestazioni. Mi riferisco in particolare al blocco della tangenziale di Bari da parte di alcuni mercatali e ristoratori pugliesi dello scorso primo aprile. Secondo la ricostruzione dei giornali, le forze dell’ordine avrebbero individuato tra i manifestanti diversi esponenti di Forza Nuova i quali da mesi avrebbero alimentato sui social sentimenti di rabbia e rivolta nonché partecipato alla precedente manifestazione dello scorso autunno in Piazza della Prefettura. Proprio attraverso alcune dirette Facebook nel corso del blocco della tangenziale, alcuni tra questi esponenti di estrema destra avrebbero lanciato delle minacce contro lo Stato.
Ho quindi presentato una interrogazione alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per capire se disponga di altri elementi e, al contempo, se abbia individuato strumenti di prevenzione.
Preoccupa la saldatura che l’estrema destra sta cercando con gli strati sociali che hanno più patito la crisi economica scaturita dalla pandemia. La presenza di Forza Nuova e affini, dentro le legittime manifestazioni di protesta, rischia da un lato di deviare e strumentalizzare le ragioni del malcontento e, dall’altro di esasperare un conflitto inutile. Inutile perché non ci sono buoni e cattivi, aperturisti e chisuristi, c’è, e deve essere seguita, la linea di un Governo che si affida ai dati. Preoccupa anche come sui social la propaganda neofascista metta insieme il discorso sulle chiusure con forme di negazionismo e di antagonismo violento contro lo stato completamente pregiudizievoli.
Le forze politiche che da anni hanno rapporti ambigui con i gruppi neofascisti e xenofobi e che continuamente ammiccano ai peggiori istinti di alcune fasce della popolazione hanno una grave responsabilità perché sfruttano i disagi dei cittadini senza raccontare loro la verità solo per lucrare sul consenso elettorale”.
Così in una nota il deputato barese del Partito Democratico Paolo Lattanzio.
“Congratulazioni e auguri di buon lavoro a Maria Chiara Carrozza, neonominata Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La presidente Carrozza, già Ministra e Rettore del Sant'anna di Pisa, è una delle più autorevoli rappresentanti del mondo accademico e della ricerca italiani. Sono certa che saprà ricoprire al meglio un incarico così importante, specie in questa fase di ripartenza dell'Italia, all'insegna della formazione del nuovo capitale umano e dell'innovazione. Da ultimo, mi fa piacere che un altro “muro” sia crollato: è la prima donna a ricoprire al CNR un ruolo così importante. Anche da qui si misura la modernità di un paese”. Lo afferma l'On. Chiara Braga, deputata e componente della Segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Buon lavoro a Maria Chiara Carrozza, la quale sono sicura porterà alla presidenza del CNR esperienza, competenza ed energia nuova, com'è di una donna che ha sperimentato il compito di Professore, di Rettore, di Ministro, e che adesso si misura con quello di Presidente del più grande Ente di Ricerca del nostro Paese”.
Lo dichiara Flavia Piccoli Nardelli, dell'ufficio di Presidenza del Gruppo del Partito democratico alla Camera.
Dichiarazione di Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura
Maria Chiara Carrozza, neo presidente del Cnr, è una donna di valore, esperta, competente, scienziata di alto livello e di statura internazionale. E' una gran bella notizia per tutto il mondo della ricerca italiana che vede per la prima una donna a presiedere una delle sue istituzioni più rappresentative e prestigiose. Un sentito ringraziamento va a Massimo Inguscio che ha diretto, con guida sicura, il Cnr negli ultimi 5 anni.
“Buon lavoro a Maria Chiara Carrozza, la quale sono sicura porterà alla presidenza del CNR esperienza, competenza ed energia nuova, com'è di una donna che ha sperimentato il compito di Professore, di Rettore, di Ministro, e che adesso si misura con quello di Presidente del più grande Ente di Ricerca del nostro Paese”.
Lo dichiara Flavia Piccoli Nardelli, dell'ufficio di Presidenza del Gruppo del Partito democratico alla Camera.
Domani la Camera approverà in via definitva il decreto legge che disciplina l'esame 2020 per l'accesso all'avvocatura e il Pd si è molto impegnato per raggiungere questo traguardo e consentire finalmente ai 26.000 aspiranti di svolgere le prove, dopo i rinvii resi necessari dalla difficile condizione della pandemia. Le modalità di svolgimento individuate, sia pure eccezionali, garantiscono tempi sufficientemente rapidi, e insieme una verifica adeguata della preparazione dei candidati, senza sacrificare la trasparenza e l'indipendenza del giudizio.
Ci auguriamo che l'occasione possa anche favorire la discussione in commissione Giustizia sui progetti di riforma delle modalità di preparazione e di accesso alla professione di avvocato, basate oggi su un modello universitario molto teorico e senza indirizzi pratico forensi, una pratica spesso non retribuita, e un esame che tende alla selezione più che ad una seria valutazione della preparazione.
Lo afferma Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.
Le risorse del programma Next Generation Eu forniscono all'Italia un'occasione storica per diventare più moderna, equa e competitiva.
“Il governo sta ormai completando il documento del Pnrr da inviare a Bruxelles. Gli ambiti di intervento sembrano essere fissati, ad oggi, in modo preciso ed efficace, in linea con le indicazioni della Commissione e del Consiglio. Dal dibattito in corso però emergono ancora dei nodi decisivi da sciogliere, legati alla governance e alle procedure”. Lo dichiara il deputato dem Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.
“Il tema della governance per l’esecuzione del Pnrr, ancora oggetto di discussione nell'Esecutivo - prosegue il deputato Pd - è stato in parte definito finora affidando al MEF il ruolo di coordinamento tecnico dell’operazione, con una specifica unità di missione, in stretta e rigorosa collaborazione con le Regioni e gli enti locali. Minore è la chiarezza, invece, riguardo al profilo legato alle procedure, su cui ha fornito qualche limitato elemento nelle scorse ore il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini. Sul punto ribadiamo, come precisato a più riprese dallo stesso Commissario Gentiloni, che l'effettiva attuazione del Recovery Plan, i cui interventi devono essere completati entro il 2026, pone con forza l'esigenza di individuare delle procedure specifiche, semplificate ed accelerate, per la realizzazione dei progetti. Negli ultimi decenni, è bene ricordarlo, le nostre performance di impegno, spesa e rendicontazione dei Fondi europei non sono state incoraggianti. Come emerge dall’ultima relazione annuale della Corte dei conti europea, l’Italia è fanalino di coda in Europa, penultima seguita dalla sola Croazia, per assorbimento dei fondi strutturali dell'ultima programmazione. La Corte dei conti italiana conferma questi dati, precisando che l’analisi del livello di spesa dei Fondi strutturali UE (Programmazione 2014-20), al 31 ottobre 2020, indica che gli impegni si attestano al 31 ottobre al 68,32%, mentre i pagamenti raggiungono solo il 38,36%”.
“È del tutto evidente - conclude De Luca - che questa situazione rischia di aggravarsi, vista la quantità supplementare di risorse da spendere nei prossimi anni, nel quadro del Next Generation Eu. Bisogna stabilire, dunque, con forza e coraggio delle procedure innovative, speciali, per la progettazione, l'autorizzazione, l'affidamento e l'esecuzione degli interventi. Il governo si faccia carico con attenzione di questa esigenza. Altrimenti rischiamo di commentare un grande flop tra qualche anno. L'Europa ha fatto la propria parte, ora tocca al nostro Paese dimostrare di essere all'altezza della sfida”.
"Ho partecipato, questa mattina, all' incontro con i parlamentari bolognesi promosso dal Sindaco Metropolitano Merola. Un momento importante. Prima di tutto per affrontare con le organizzazioni di categoria del turismo, della ristorazione e del commercio le criticità di un settore drammaticamente colpito dalle conseguenze della pandemia.
Ribadisco quanto detto nei giorni scorsi: serve per quelle imprese una attenzione specifica.
Nuovi interventi di sostegno che tengano conto anche dei costi fissi e utilizzo, nel medio termine, delle risorse del Recovery Plan".
Così Andrea De Maria, Deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.
Dichiarazione on. Stefania Pezzopane, deputata Pd
“La pubblica amministrazione ha urgente necessità di risorse umane preparate anche per supportare la programmazione del PNRR. Bisogna velocizzare le procedure, ma evitando una pre-selezione per titoli che rischia di penalizzare proprio i più giovani, quelli che si stanno preparando per i concorsi. Questo criterio si presenta persino “classista”, perchè spesso conseguire un titolo presuppone la frequentazione di costosi master e corsi post laurea. Inviterei il Ministro Brunetta a ragionare su questo punto e a considerare la delusione di chi non ha avuto il tempo o le risorse o l’occasione per conseguire i titoli, ma comunque è preparatissimo perché ha studiato con dedizione e passione”. Così la deputata del Pd Stefania Pezzopane dopo aver incontrato stamane un gruppo numeroso di giovani laureati. “Erano in gran parte liberi professionisti, i cosiddetti concorsisti – prosegue Pezzopane- giovani preparati che da qualche anno attendono i concorsi. Ho sempre condiviso la scelta del governo Conte e dell'allora Ministro Provenzano di prevedere dei concorsi speciali per rafforzare e modernizzare la pubblica amministrazione, con la previsione di assumere 2800 tecnici per la pubblica amministrazione del Sud e la promozione di bandi e concorsi per la gestione del Recovery Fund. È stata una grande intuizione - sottolinea la parlamentare dem- per la quale ci siamo battuti anche come deputati Pd del Sud. E condivido anche la necessità di semplificare ed accorciare i tempi delle procedure. Ma facilitare i concorsi pubblici non deve produrre una penalizzazione per i più giovani, bisogna comunque puntare a portare nella pubblica amministrazione i più preparati e meritevoli. Ascoltando questi giovani – ha concluso Pezzopane - ho sentito invece molta preoccupazione e paura dell’esclusione a monte, senza nemmeno poter dimostrare le proprie qualità, e tanta delusione perché così restano fuori dal necessario ricambio nella PA. Il Piano per reagire alla crisi economica e sociale provocata dalla pandemia c'è e si chiama Next generation Eu, e sarebbe assai contraddittorio se proprio i giovani ne venissero esclusi in preselezione. La selezione avvenga con il concorso, teniamo insieme le esigenze, e portiamo i più meritevoli dentro la Pubblica amministrazione".
"Le modalità e le tempistiche di riapertura delle attività turistiche sull’intero territorio nazionale vanno elaborate in tempi brevissimi, alla luce dell’andamento dei dati epidemiologici e del programma di vaccinazioni. Programma che occorre accelerare, definendo al più presto anche le regole per il passaporto vaccinale, perché la stagione estiva è alle porte ed è necessario trovare le risposte eque ed efficaci per consentire al settore che genera il 13% del pil del Paese di ripartire con la necessaria continuità”. Lo dichiara in una nota il deputato dem Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo alla Camera.
“In questo quadro - conclude Benamati - appare anche importante che il riavvio avvenga senza nessuna disparità che penalizzi alcuni territori o alcuni operatori. Per questo è necessario uno sforzo sanitario sui vaccini e un ulteriore sforzo economico di sostegno al settore. Su questo governo e maggioranza devono impegnarsi".
“Sono condivisibili le affermazioni del Presidente Draghi sulla necessità che la nuova compagnia aerea ITA abbia le forze per sostenersi da sola nei prossimi anni. Per questo il Parlamento ha messo a disposizione 3 miliardi di euro per un asset strategico del Paese”.
Lo ha detto questa mattina Claudio Mancini, deputato romano del Partito Democratico, nel corso di un incontro con i lavoratori di terra Alitalia.
“Per dare un futuro solido a ITA – continua Mancini - è necessario negoziare un buon accordo in Europa che ottenga un numero adeguato di slot, che tuteli l’immagine della compagnia e ne definisca un perimetro che comprenda anche l’handling e le manutenzioni. Come l’Italia ha ottenuto il Next Generation Eu che ha archiviato la stagione dell’austerity, adesso si deve superare quel’egemonia liberista che ha pervaso diversi settori industriali, a cominciare da quello del trasporto aereo. Non si deve sottodimensionare il piano industriale di ITA, perché già dalla prossima estate bisogna mobilitare tutte le energie disponibili per far ripartire il settore turistico, di cui il traffico aereo è componente fondamentale. Alitalia oggi, come ITA domani, è una risorsa fondamentale per Roma sia dal punto di vista occupazionale diretto che dell’indotto, oltre che per il turismo internazionale che ha in Roma la prima e più importante destinazione del Paese” – ha concluso Mancini.
La presidente della commissione Ambiente: “Serve impegnarsi attraverso una strategia globale per cambiare i modelli di sviluppo e renderli sostenibili”
Roma, 11 aprile 2021 - “Dire che il mare è una risorsa fondamentale e determinante per decidere quale futuro vogliamo dare al nostro Paese può sembrare una ovvietà. Tuttavia questa consapevolezza non è ancora patrimonio comune di tutte le istituzioni e dell'opinione pubblica nel suo complesso. Oggi dobbiamo impegnarci perché chiunque comprenda l'importanza decisiva che del mare, non solo per l'Italia, ma per tutta l'Europa". E' quanto dichiarato da Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente alla Camera in occasione della Giornata mondiale del Mare e della Cultura marittima.
“Il mare è sicuramente una risorsa da utilizzare al meglio - spiega Rotta - ma dobbiamo anche tenere presente che a causa del surriscaldamento del pianeta e dell'inquinamento atmosferico sta producendo cambiamenti profondi nella fisionomia delle nostre coste. Il problema dell'erosione ad esempio sta riguardando chilometri e chilometri delle coste del Tirreno e dell'Adriatico. Pensare di risolvere questo problema solo attraverso misure difensive, come le barriere o il ripascimento, dimostra che ancora non si è capito che serve un'azione globale per cambiare i modelli di sviluppo.”
“E' importante quindi alimentare la consapevolezza attorno alla risorsa del mare: un patrimonio da preservare e curare. Pensiamo solo al problema degli scarichi in mare che ci costano tantissimo, non solo dal punto di vista ambientale ma economico, con divieti di balneazione che colpiscono numerose località turistiche. Oppure lavoriamo all'utilizzo di tragitti per persone e merci che, attraverso il mare, potrebbero farci risparmiare molte risorse se adeguatamente utilizzati attraverso nuovi investimenti. Ad esempio è ormai una consapevolezza dei principali operatori del mercato che i motori a combustione dei grandi mezzi, particolarmente inquinanti, saranno progressivamente sostituiti dai motori a idrogeno. Questo riguarda ovviamente il trasporto su strada ma ancor di più il trasporto di merci e persone via mare."
"C'è la possibilità - conclude Rotta - di intervenire per disegnare un futuro diverso ed ecosostenibile per il nostro mare e possiamo farlo anche grazie alle risorse presenti nel PNRR. Si tratterà quindi di decidere in quale direzione utilizzare questi fondi europei. Io penso che vi sia una sola strada: quella di uno sviluppo sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale.”
“La politica sarda accolga la richiesta di Monsignor Antonello Mura.
Mettiamo insieme tutte le energie pubbliche e private per costruire una efficace piattaforma di solidarietà per chi più è in difficoltà e una strategia di sviluppo equo e diffuso che guardi al futuro.
La crescente povertà citata dal Presidente della Conferenza episcopale sarda e i dati relativi alla debolezza del nostro sistema produttivo, diffusi di recente dall’Istat, sono uno spaccato della nostra Isola che ci richiamano a un lavoro corale per ripartire, senza lasciare indietro nessuno.
Costruiamo politiche di prossimità che diano nuovo slancio alle Comunità e alle Famiglie. L’assegno unico universale per i figli di cui a partire dal 1 luglio, beneficeranno anche le famiglie sarde, è a riguardo un tassello fondamentale. Mettiamo in campo politiche attive per sostenere il reinserimento lavorativo di coloro che, inevitabilmente, si ritroveranno senza una occupazione. La ricostruzione post pandemia può essere una grande occasione. E allora non sarà importante solo cosa faremo attraverso le risorse europee disponibili, ma anche come e con chi costruiremo risposte e prospettive.
In questo senso condivido, accolgo e rilancio l’appello di Monsignor Mura a lavorare insieme. Politica, Istituzioni, Chiesa, Terzo Settore, Sindacati, Imprese”. Lo dichiara la deputata sarda del Pd, Romina Mura.
La seconda, quella dell’on. Buffagni, mette in alternativa il doveroso rilancio dell’economia e l’impegno per l’ambiente con la crescita dei diritti per tutti, come se ci fosse una specie di gioco a somma zero, come se la crescita di una società, lo svecchiamento di un Paese, non potesse essere affrontata nel suo insieme da Parlamento e Governo. Peraltro si tratta di terreni su cui lavoriamo benissimo in Commissione con i deputati del M5S”. Lo dichiara Stefano Ceccanti, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali di Montecitorio