01/08/2019 - 14:50

"Non ci sarà nessuno sblocco oggi, purtroppo, della Asti Cuneo. Toninelli non sbloccherà un bel niente perché, dopo un anno perso a fermare tutto, porta al Cipe una delibera illegittima come già gli ha segnalato correttamente l’Autorità dei trasporti e perché non ha il via libera della Commissione europea, via libera che invece avevamo già ottenuto a maggio del 2018 quando il nostro governo davvero aveva sbloccato l’opera.  Il via libera della Commissione europea e dell’Autorità dei trasporti non può certamente arrivare visto che la nuova ipotesi di accordo con i Gavio, che firmeranno felici la nuova ipotesi, prevede un regalo di centinaia di milioni e la sostanziale consegna a vita della concessione visto che nessuno parteciperà alla gara con un valore di subentro pari a 980 milioni, cioè oltre il doppio del valore limite consentito dai parametri italiani ed europei di concorrenza. Siamo quindi ad una violazione e a un regalo senza precedenti di un bene pubblico ai privati, il tutto a danno della comunità locale che dovrà sopportare ancora propaganda invece che fatti".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio

01/08/2019 - 14:41

“Leggo con preoccupazione le polemiche interne al governo sulle ipotesi di riforma del processo penale. Un conflitto tutto giocato sulla rincorsa dei temi cari al populismo giudiziario più sfrenato, dall’abolizione degli arresti domiciliari in favore del carcere proposta dal ministro, fino all’azzeramento dei benefici carcerari ipotizzato da Salvini. Una rincorsa pericolosa, che in nome del giustizialismo e del securitarismo rischia di pregiudicare diritti, garanzie e libertà di tutti i cittadini. Una deriva che rischia di farci fare un salto all’indietro di decenni, un ulteriore passo verso la compressione dei diritti in nome della sicurezza sulla quale questo governo populista ci sta portando. Il Partito democratico si metterà di traverso in tutti i modi per evitare questa inaccettabile e pericolosa deriva”.

 

Così Alfredo Bazoli, capogruppo dem in commissione Giustizia alla Camera.

01/08/2019 - 13:48

“Il rapporto Svimez 2019 sull’‘Economia e la società del Mezzogiorno’ traccia un quadro grave e preoccupante del Sud dell’Italia ai tempi del famoso governo del cambiamento in peggio. Nelle regioni meridionali diminuisce l’occupazione, aumenta la precarietà, resta molto basso il tasso di occupazione femminile, cresce il gap con il Nord su industria, sanità, servizi alle famiglie e altri servizi. Insomma, ci troviamo di fronte a una bocciatura senza appello della maggioranza Lega-M5s. A questo scenario va aggiunto che non solo il governo non ha chiaro come agire ma, al contrario, sembra intenzionato a portare avanti un progetto di autonomia regionale che, anziché affrontare di petto questa emergenza nazionale, mette in serio dubbio lo stesso rispetto del dettato costituzionale. Andrebbe invece affermato con forza che è proprio il Mezzogiorno d’Italia a essere stato da sempre penalizzato. Come ammesso dalla stessa viceministra dell’Economia Castelli e come certificano la Svimez e la relazione sui conti pubblici territoriali dell’Agenzia per la coesione territoriale: nel 2017 (ultimo anno disponibile) la quota di risorse ordinarie in conto capitale della pubblica amministrazione destinata al Mezzogiorno è stata pari al 26,7%, a fronte del 34,4% di popolazione, utilizzando in maniera sostitutiva anziché aggiuntiva i fondi europei. E ci trovavamo già davanti a un passo in avanti, visto che fino al 2015 le regioni del Sud avevano ottenuto solo il 22% delle risorse. Un ammanco quantificato in 61 miliardi di euro. Lega e M5s, invece di proseguire l’inversione di rotta attuata dai governi a guida Pd, sono tornati alla penalizzazione del passato. Un brutto ritorno al passato”.

Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee alla Camera.

01/08/2019 - 13:43

“L'alleanza che distrugge il Sud. Lega e Cinquestelle tradotti in politiche per il Mezzogiorno significano da una parte disinteresse, incapacità e volontà di costruire un'autonomia differenziata che dirotta risorse dal sud al nord, e dall'altra solo assistenzialismo, privo di qualsiasi idea di sviluppo. Questo ci dicono con chiarezza i dati Svimez di oggi”.

Così il deputato democratico Francesco Boccia.

01/08/2019 - 13:27

“I dati diffusi oggi dallo Svimez svelano più di ogni altra cosa la vera natura di questo governo. Una complicità fra Lega e Cinquestelle nell’affossare il Mezzogiorno del nostro Paese. Di questo governo abbiamo conosciuto l’indifferenza e l’incompetenza leghista e l’impostazione assistenzialista dei 5 stelle. Tutto il contrario di quello che serve veramente al Sud a partire da investimenti per nuove infrastrutture, e dagli incentivi per le imprese che creano sviluppo. Se il governo va avanti di questo passo condanna il Sud a non avere più speranze. Situazione che diverrebbe ancora più grave se proseguisse il progetto di autonomia differenziata così come preteso dalla Lega e che avrebbe come conseguenza lo spostamento di almeno 4 miliardi di risorse dal sud al nord del Paese”.

01/08/2019 - 13:21

“Ci sono momenti in cui il pensiero di dissociarsi dal comportamento di un amico, un compagno di battaglie sui diritti, e sulla difesa della Democrazia nel nostro paese, può spingere a stare in silenzio.

Io invece voglio spiegare perché non ho condiviso la scelta di Ivan #Scalfarotto di andare a Regina Coeli a verificare, tra l’altro, le condizioni di detenzione dell’assassino del Carabiniere #CercielloRega. Lo voglio spiegare perché questo è il compito della Politica: essere capaci di spiegare le scelte o il dissenso dalle scelte, senza piegarsi alla forza degli insulti che stanno ricoprendo Ivan sui social, o che ogni giorno determinano scelte e posizioni senza argomentare, semplicemente insultando.

C’è stato un terribile omicidio di un Carabiniere che ha prodotto un’onda emozionale in tutto il paese. Per la giovane età, per la divisa che portava, per la giovane vedova, per l’efferatezza del fatto, per l’apparente totale insensibilità dei colpevoli.

Il nostro compito è prima di tutto quello di condividere il grande cordoglio popolare per questo omicidio. Noi siamo un partito che ha radici popolari, dobbiamo sentire e condividere i sentimenti che si sono diffusi su questo episodio, ovviamente senza mai avallare, come non abbiamo fatto, nessuna strumentalizzazione sull’accaduto. C’è un’esigenza storica e politica secondo me, in particolare per noi, di sintonia con il popolo. Il che non vuol dire avvallare ogni sentimento ovviamente, ma questo cordoglio certamente sì.

Gli insulti che hanno colpito Ivan sono inaccettabili, e certamente c’è sempre anche, l’esigenza di verificare la condizione dei diritti dei detenuti, ma senza incorrere nel rischio di apparire, come è successo, come coloro che invertono l’ordine delle priorità, pur in assoluta buona fede”. Così in post Fb il deputato democratico Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo.

01/08/2019 - 12:19

“Il problema principale al quale dobbiamo dare risposte serie, concrete e non propagandistiche è quello dell’indebolimento e dello svuotamento del Parlamento, della riduzione della sua centralità nella vita democratica del Paese. Un problema che si sta ampliando in maniera preoccupante in questa legislatura e del quale Lega e M5S sono i principali responsabili. Una deriva che sta assumendo profili allarmanti anche per le gravi responsabilità del vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che si rifiuta di riferire alle Camere sul tema dei fondi russi al suo partito, nonostante la richiesta rimasta senza risposta dello stesso presidente della Camera. Nei giorni scorsi abbiamo giustamente valutato positivamente come la spesa totale di Montecitorio diminuisca costantemente: i risparmi dal 2013 ammontano a 385 milioni di euro. Ma purtroppo questo si accompagna allo svilimento dell’attività della Camera in questa legislatura. Sono i numeri a dircelo. Nel 2013, nel primo anno della XVII, le sedute dell’Assemblea sono state 146, per un totale di 790 ore e 49 minuti. Nel 2018, primo anno della XVIII, abbiamo 106 sedute, per 536 ore e 12 minuti. Questo è ancora più evidente nelle Commissioni permanenti. Nel 2018, le sedute sono state 1.934, per un totale di 1.266 ore e 35 minuti. Nella scorsa legislatura, nel primo anno, le Commissioni si sono riunite 2.908 volte per un totale di 1.898 ore e 35 minuti. I risultati di questo secondo anno di legislatura rischiano di essere ancora più deludenti. Nel 2014, infatti, furono 89 i progetti di legge deliberati dall’Assemblea. Quest’anno siamo fermi ad oggi a 50. Nel 2018 le informative urgenti del Governo sono state 4, nel 2013 sono state 23. Nel 2018 l’Aula ha quindi discusso e votato, 101 tra mozioni e risoluzioni. Nel 2013, 199. Ecco perché non possiamo più far finta di non vedere quanto sta accadendo”.

 

Così Andrea De Maria, della Presidenza del Gruppo Pd, intervenendo in Aula sul bilancio della Camera.

01/08/2019 - 10:52

“Il governo Lega-M5s sancisce la nascita dei commercianti esodati. Nella risposta alla nostra interrogazione la maggioranza ammette l’esistenza del problema, ma non fornisce alcuno strumento legislativo o normativo per sanare questa nuova ferita nel mondo del lavoro. Entriamo nel merito. Dal 1996 esiste un fondo a cui possono accedere i commercianti per avere un indennizzo in caso di cessazione dell’attività. Questa norma è stata prorogata dai governi a guida Pd. Con l’ultima Legge di Bilancio, il ‘governo del cambiamento in peggio’ ha previsto che al fondo si possa accedere in via strutturale, con versamenti divenuti obbligatori e, quindi, riconoscendo la bontà della previsione. Peccato però che in questo modo, non prevedendo nessun sostegno per chi ha cessato attività prima del 1 gennaio 2019, hanno creato un buco legislativo per gli anni 2017 e 2018 creando così la figura dei commercianti esodati”.

 

Così Debora Serracchiani, capogruppo Dem in commissione alla Camera, commenta la risposta del governo alla sua interrogazione in materia di indennizzo per cessazione di attività commerciale.

01/08/2019 - 10:50

“Il nulla di fatto uscito ieri dalle commissioni congiunte Affari sociali e Giustizia della Camera dei deputati sul tema dei trattamenti sanitari di fine vita ha come unici responsabili le forze di governo, che sin dall’inizio hanno scelto di lavorare su testi legislativi che avevano poco a che fare con quanto chiesto invece al Parlamento dalla Corte Costituzionale. Com’è noto, dopo la vicenda di DJ Fabo e Marco Cappato, la Consulta, prima ancora di decidere sulla legittimità costituzionale sollevata, chiese al parlamento di valutare l’eventualità di intervenire per modificare l’art. 580 del c.p. Si trattava di discutere sulla circostanza di prevedere, ad esempio, una esimente o un’attenuante, in determinate e circoscritte condizioni, per chi avesse aiutato a morire un malato affetto da patologia irreversibile”.  Lo dichiara il vice presidente del Gruppo del Pd alla Camera Michele Bordo.
“La maggioranza ha scelto, pur di non fare nulla, di parlare d’altro. Il M5Stelle ha utilizzato questa discussione - continua Bordo - per cercare di introdurre norme più spinte sull’eutanasia, mentre la Lega ha provato addirittura a riportare indietro il Paese rispetto, invece, ai fondamentali passi avanti fatti nella scorsa legislatura con la nostra legge sul fine vita, apprezzata anche dalla maggioranza degli italiani. La conseguenza di questa ennesima divisione interna alla maggioranza ha finito con il produrre una sostanziale paralisi nel lavoro delle due commissioni parlamentari competenti, tanto che fino ad oggi ancora non è stato possibile adottare un testo base su cui continuare la discussione. Tutto questo mentre si avvicina il termine del 24 settembre fissato dalla Corte Costituzionale per consentire al parlamento di legiferare sulla materia. Sarebbe davvero un fallimento per il Parlamento se non riuscisse, entro quella data, neanche ad avviare l’iter legislativo su una proposta. I legislatori non possono delegare ad altri organi costituzionali una loro prerogativa specifica. Per quanto mi riguarda il Pd farebbe bene a chiedere chiedere di calendarizzare in aula la legge e quindi di non chiudere la discussione nelle commissioni al fine di giungere quanto prima comunque ad un testo base su cui avviare una seria discussione”.

31/07/2019 - 18:59

“Il ministro Salvini fa dirette Facebook per qualunque cosa ma tace sul tema, strategico, delle grandi navi a Venezia”. Così la deputata Sara Moretto, a proposito delle audizioni sul tema delle grandi navi avvenute oggi in Commissione Trasporti alla Camera.

“Se – continua - è palese la confusione del Ministro Toninelli, è altrettanto evidente che il Ministro dell’Interno preferisce scaricare le responsabilità delle mancate scelte sul Movimento Cinque Stelle. Per quanto mi riguarda, condivido le decisioni assunte dal Comitatone, sostenuto anche da Zaia e Brugnaro. La scelta che è stata fatta nel 2017 è rimasta inattuata ma va portata avanti. Al sindaco Ferro ho chiesto anche se l’amministrazione comunale avalla la narrazione che circola in città secondo cui l’approdo delle grandi navi sarebbe lo strumento per rimuovere il deposito Gpl a Chioggia. Purtroppo su questo non ho avuto risposta”.

“Farò delle verifiche per accertarmene, ma è un peccato che il sindaco abbia perso l’occasione per chiarire”, conclude.

31/07/2019 - 18:58

“Secondo Di Maio le imprese sociali sono ‘imprese ideologizzate’. Quindi bisogna tornare alla gestione statale. Si utilizza un presunto scandalo che riguarderebbe una o poche organizzazioni per stroncare o infangare migliaia di realtà e di persone straordinarie, ammirate in tutta Europa, che assicurano attività di interesse generale anche con risorse volontarie o private. Una cosa è certa: Lega e Cinque stelle non amano il terzo settore. Anzi, lo combattono senza pudore. D’altronde, populisti e sovranisti temono la sussidiarietà. E non è, purtroppo, una novità”. Lo afferma il deputato democratico Stefano Lepri, della presidenza del Gruppo.

31/07/2019 - 18:50

Scoppiata alleanza Lega M5s, Salvini e Di Maio predano atto

“Non riescono a stare seduti insieme neanche per 5 minuti. L’alleanza Lega e M5s è scoppiata, il governo è fermo e incapace di prendere decisioni. Sono gli italiani a pagarne le conseguenze. Salvini e Di Maio prendano atto che la loro esperienza di governo è finita”. Così il capogruppo democratico alla Camera, Graziano Delrio commenta su twitter le spaccature del governo che hanno portato alla brusca interruzione del consiglio dei ministri previsto per oggi.

31/07/2019 - 18:30

Il Parlamentare del Pd Michele Anzaldi  ha presentato una interrogazione urgente ai ministri dell’Interno e della Difesa 

“All'indomani di  nuova rapina avvenuta ai danni della filiale della banca popolare di Puglia e Basilicata occorre aprire quanto prima la caserma dei Carabinieri presso il comune di Scanzano Jonico, nonché potenziare gli organici dei presidi di sicurezza della Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri di Pisticci e Policoro.”
E’ quanto ha chiesto, attraverso  una interrogazione urgente ai ministri dell’Interno Matteo Salvini e della Difesa Elisabetta Trenta,  il parlamentare del Pd Michele Anzaldi.
L’esponente Dem ha ricordato ai ministri Salvini e Trenta che “il 30 luglio scorso la filiale della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Scanzano jonico è stata oggetto di una rapina. Due malviventi a volto coperto – scrive Anzaldi - sono entrati nella sede dell’istituto di credito e minacciando i due dipendenti si sono fatti consegnare il danaro per poi dileguarsi”. Anzaldi ricorda inoltre che “sono in corso indagini da parte dell’Arma dei Carabinieri di Policoro e che tale episodio segue altre rapine che si sono registrate sempre in territorio di Scanzano che hanno riguardato  nei mesi scorsi anche l’ufficio postale e altri esercizi”.  Per il parlamentare del Pd “si tratta di un episodio che ha destato molta preoccupazione nella popolazione locale.  Il territorio in questione – aggiunge -  è da tempo oggetto di una recrudescenza di atti criminali che hanno riguardato anche diverse attività economiche, in particolare nel comparto agricolo”. A Salvini e Trenta, Anzaldi fa presente che “l’ultima relazione semestrale della DIA ha posto in evidenza il rischio di consolidamento di organizzazioni criminali proprio lungo la fascia jonica metapontina e che Scanzano Jonico, cittadina di quasi 8 mila abitanti, al momento risulta essere priva di qualsiasi presidio di sicurezza mancando anche della caserma dei carabinieri.” “Amministratori locali, forze politiche economiche e sociali – conclude Anzaldi- chiedono da tempo risposte in materia di sicurezza per assicurare un maggiore e più efficace controllo del territorio e contrastare le azioni criminali portate a danno del tessuto produttivo”.  Da qui l’esigenza per Anzaldi “ di avere in parlamento una risposte rapida e circostanziata da parte dei ministri competenti. “

31/07/2019 - 18:09

“Da quando l’Istat ha diffuso i dati sul Pil del secondo trimestre (crescita zero) e i dati sull’aumento dell’occupazione, la maggioranza, in particolare M5s e soprattutto il suo capo politico e pluriministro Di Maio, ha cominciato a far squillare le trombe e a innalzare il gran pavese. Purtroppo queste letture trionfalistiche si scontrano con la dura realtà dei numeri. Sul Pil le chiacchiere stanno a zero, come appunto anche la crescita acquisita per il 2019. Sui posti di lavoro occorre invece segnalare alcuni elementi: 1) il mancato conteggio tra i disoccupati dei cassintegrati a zero ore, ben 139mila lavoratori nei primi sei mesi 2019, con un incremento di oltre il 16% sullo stesso periodo 2018, dopo che per un decennio si era avuto un costante calo; 2) il boom del ‘part-time involontario’, con il taglio di orario e retribuzione obbligato per evitare licenziamenti o cassa integrazione, che ha raggiunto quota 20,4% sul totale degli occupati, con il contestuale crollo delle ore occupate (meno 550 milioni rispetto al 2007). Un fenomeno che coinvolge soprattutto le donne, visto che oltre il 50% delle assunzioni di lavoratrici donne in Italia è a tempo parziale. Nulla da festeggiare, dunque. Ma solo la presa d’atto degli ultimi risultati di un governo morto a sua insaputa e che sta trascinando il Paese nel tunnel della decrescita infelice”.

Così Debora Serracchiani, capogruppo Dem in commissione Lavoro alla Camera.

31/07/2019 - 17:09

“Azienda fallisce a #Sassuolo e il sindaco della #Lega propone di ricollocare gli operai in Russia, dichiarando: “Anche io ero pronto ad andare nel Tennessee”. Non è Lercio. È un amministratore del primo partito italiano”.

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, in merito alla proposta di Francesco Menani per i 54 operai della Martinelli Ettore srl 

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