24/06/2019 - 18:55

"L'assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali 2026 è un bellissimo successo dello sport italiano ottenuto grazie alla determinazione del Coni e dei Sindaci di Milano e di Cortina”. Lo dichiara Piero Fassino, deputato del Partito democratico.

“Rincresce che l'amministrazione comunale di Torino abbia rinunciato a un evento internazionale da cui deriveranno grandi benefici a chi li ospiterà”, conclude.

24/06/2019 - 18:53

“Le Olimpiadi invernali 2026 in Italia rappresentano una grandissima vittoria del nostro Paese, frutto anche della determinazione di chi non ha paura di andare avanti. Milano e Cortina sono luoghi non solo di bellezza, ma anche della capacità di fare impresa in modo sano e di dare opportunità alle cittadine e ai cittadini. Purtroppo troppo spesso sono state perse grandi occasioni. A Roma come a Torino le sindache, anche dove gli italiani vedono orgoglio e passione per la più grande manifestazione sportiva che è simbolo di pace e fratellanza, sono riuscite solo a pensare al malaffare, consapevoli della loro incapacità”.

Lo dichiara la parlamentare veneta Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.

24/06/2019 - 18:44

"Complimenti a Milano e Cortina per l'assegnazione dei giochi invernali 2026 ma il rimpianto di Torino che per colpa del M5S è del sindaco Chiara Appendino ha rinunciato alla candidatura è oggi grandissimo”. Lo dichiara Silvia Fregolent, deputata del Partito democratico, a proposito dell’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi invernali del 2026.

“La mia città ha perso una occasione irripetibile di sviluppo sostenibile, di crescita economica e occupazionale e, di promozione internazionale rinunciando a un appuntamento di prestigio e di valore mondiale. Anche se continuerà a governare fino alla fine del mandato Chiara Appendino conclude qui la sua carriera politica. Nessuno, dopo questa disfatta, avrà il coraggio di ricandidarla”, conclude.

24/06/2019 - 18:41

“L’assegnazione dei giochi invernali 2026 a Milano e Cortina è una vittoria per il sistema Paese”. Lo dichiara Andrea Rossi, deputato del Partito democratico.

“Quando si fa sinergia e si costruiscono le basi per condividere obiettivi comuni, tutto può succedere. Una possibilità ulteriore di rilancio della nostra penisola, non solo dal punto di vista sportivo, data l'autorevolezza dell'evento, ma anche dal punto di vista economico e turistico. Vince l’Italia intera”, conclude.

24/06/2019 - 18:39

“Milano-Cortina2026 quando vince Milano vince l’Italia. Insieme si è vinto e ora insieme al lavoro perché l’organizzazione delle Olimpiadi invernali sia un successo”. Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, deputata del Partito democratico, a proposito dell’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi invernali 2026.

24/06/2019 - 18:36

Oggi il Partito Democratico presenta una mozione, a prima firma Quartapelle, sottoscritta dai deputati De Maria, Scalfarotto, Fassino, Bruno Bossio, Fragomeli, Cantone, Mor, Bonomo, Sensi, Frailis, Benamati, Paita, Fiano, Fregolent, Di Maio Marco, Serracchiani, Buratti, Giorgis, Ungaro, De Menech, Siani, Moretto, Nardi, Berlinghieri, Madia, Pezzopane, Pellicani, Schirò, Navarra, Carnevali, Rizzo Nervo e Di Giorgi, che impegna il governo a sospendere le esportazioni italiane di armamenti verso i Paesi coinvolti nel conflitto in Yemen. Nell’agosto 2018 per la prima volta è stato certificato dal consiglio dei diritti umani dell’ONU che nel quadro del conflitto in Yemen si sono verificate gravi violazioni dei diritti umani, circostanza poi confermata nel settembre 2018 dall’Alto Commissario per i diritti umani, secondo il quale vi sono ragionevoli motivi per ritenere che tutte le parti implicate nel conflitto nello Yemen abbiano commesso crimini di guerra. Pertanto, ad ottobre abbiamo iniziato a chiedere che fosse messa in discussione la sospensione della vendita di armi verso i Paesi coinvolti nel conflitto, in continuità con quanto deciso dal Parlamento italiano nel 2017 con una mozione che impegnava il governo a sospendere gli export di armamenti qualora gli altri partner europei avessero fatto lo stesso, votata anche dal Movimento 5 Stelle.

“Con la mozione presentata oggi – affermano i deputati del Pd -  chiediamo dunque che il governo italiano si unisca alla Germania, al Regno Unito ed agli altri 8 Paesi europei che hanno disposto la sospensione della fornitura di armi. Durante la scorsa legislatura il Movimento 5 Stelle si era schierato a favore di un embargo sulla fornitura di armamenti, mentre il 28 dicembre 2018 il presidente Conte ha dichiarato che la posizione del governo è contraria alla vendita di armi all'Arabia Saudita. Eppure, in aperta contraddizione con queste prese di posizione, ad oggi la maggioranza non ha preso nessuna iniziativa concreta e le intenzioni della maggioranza sul tema restano nei fatti ben poco chiare.

24/06/2019 - 18:25

“Bellissima vittoria di Milano Cortina e di tutta l’Italia. Una vittoria che dimostra come noi possiamo essere sempre competitivi in ogni campo. Grande felicità e grande speranza di una spinta positiva per la Lombardia, il Veneto e tutto il Paese”. Lo dichiara il deputato milanese del Partito democratico Emanuele Fiano.

24/06/2019 - 17:49

“Va sminata anche solo l’idea di poter fare cassa con i 2 mld della sanità del 2020 per sanare i conti dello Stato, dopo aver ipotecato il futuro del Paese con misure non destinate alla crescita nella legge di bilancio 2019. La ministra Grillo chiede garanzie a Tria? Bene, ma il Mef è parte del governo, non un ministero separato dalla maggioranza. Segno che Lega e M5S non hanno ancora deciso su quali asset vogliono investire. Scegliere la ‘sanità’ è fattore essenziale per diminuire le disuguaglianze. Insieme alle politiche sociali, quelle per la non autosufficienza e la cronicità sono elementi di intervento imprescindibili. Investire in salute è un grande fattore produttivo. Ad esempio in settori fondamentali, quali ricerca, innovazione tecnologia, farmaceutica, chimica, che purtroppo la ministra vede più come nemici. Serve un correttivo che Nicola Zingaretti ha chiamato #Quota10: 10 miliardi di investimenti in più nei prossimi 3 anni; 50 milioni subito sulle scuole di formazione per i giovani medici laureati; un piano straordinario per assumere 10mila operatori. Il nostro servizio sanitario nazionale avrebbe bisogno di impegni precisi. Il Pd è pronto a dare il suo contributo. Il governo scelga da che parte stare”.

Così Elena Carnevali, della Presidenza del gruppo Pd alla Camera.

24/06/2019 - 17:26

Ministro dell’interno fa voce grossa con l’Europa e non guarda a sbarchi quotidiani

“Sui migranti Salvini continua a dipingersi come deus ex machina in salsa leghista, ma altro non fa che recitare una parte mal riuscita. Il vicepremier fa la voce grossa con l’Europa e rigetta i rilievi della Corte di Strasburgo di trovare immediatamente una soluzione per i 43 migranti dalla Sea Watch, ma non si accorge che questa mattina sono sbarcate 59 persone sulle coste crotonesi”. 

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico 

“In una settimana sul territorio italiano sono approdate centinaia di persone, tra Lampedusa, le coste siciliane, quelle calabresi e cagliaritane, con decine di sbarchi, di questi però - sottolinea la deputata Dem- Salvini non parla. Come dimentica tutti i dublinanti mandati in Italia dalla Germania a causa del mancato accordo bilaterale dello scorso anno. Così, mentre in Grecia da gennaio a marzo sono arrivati solo in 4 a fronte di 271 trasferimenti verso Berlino, nello stesso periodo - spiega - da noi sono state portate 557 persone e ne sono state trasferite solo 45”. 

“Il ministro dell’interno, che evidentemente non sedendosi ai tavoli non sa fare il suo lavoro né in Italia né in Europa, dimostra di agitare lo spettro dei migranti solo per generare quella paura che aumenta il bisogno indotto di sicurezza, e dunque il suo consenso. Ora la smetta di prendere in giro gli italiani e - conclude Rotta - faccia sbarcare le persone dalla Sea Watch, l’unica cosa di buon senso di fronte a un’emergenza umanitaria”.

24/06/2019 - 16:42

Governo agisce in palese violazione dei diritti umani

“Il governo italiano sta agendo in palese violazione dei diritti umani, Salvini faccia sbarcare immediatamente i naufraghi della Sea Watch”. Così il Capogruppo democratico alla Camera, Graziano Delrio dopo l’intervento della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che oggi ha invitato gli stati europei a trovare immediatamente una soluzione per impedire serie e irrimediabili violazioni dei diritti umani. “Adesso che anche la Chiesa di Torino ha mostrato la propria disponibilità ad accogliere i migranti non ci sono più scuse: devono sbarcare immediatamente, è disumano tenere 43 persone in mezzo al mare. Questo Governo sta operando fuori dalle regole – conclude Delrio – e screditando la reputazione del nostro paese nel mondo”.

24/06/2019 - 15:37

“Le vicende di queste ultime ore riportano all’attenzione quanto stiamo denunciando da tempo in tema di gestione migranti. Il problema è che questo governo ha provato a chiudere i porti senza riuscirci, mettendo solo a rischio da mesi peraltro la vita di persone, donne e bambini in mare. In compenso, però, l’esecutivo ha aperto gli aeroporti di nascosto ad almeno 1.200 dublinanti solo dalla Germania (con altri 6mila pronti a essere riportati in Italia). E soprattutto ha bloccato il sistema di redistribuzione obbligatorio in altri Stati membri dell’Ue dei circa 13mila richiedenti asilo ancora mancanti rispetto ai 40mila imposti grazie al governo Pd dalle decisioni Ue del 2015. In più, aggiungiamo che il governo ha rinunciato di fatto a far modificare il regolamento di Dublino. Direi che questo possa bastare per definire disastrosa la politica reale di Salvini in materia di immigrazione. Con la propaganda social non si aiuta il Paese. Forse sarebbe più utile partecipare ai vertici per consentire di mettere in campo misure serie e solidali di sostegno strutturale al nostro Paese, così da evitare situazioni vergognose per l’Italia e per l’intera Europa come quelle dei 43 esseri umani bloccati sulla Sea Watch”.

Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione politiche europee alla Camera.

24/06/2019 - 14:38

“Negli ultimi giorni sono accaduti fatti davvero terribili che hanno al centro minori e donne vittime di violenza maschile. A Cremona, una bambina di due anni è stata uccisa dal padre, denunciato dalla moglie a seguito di una aggressione. A Padova invece dei minori sono stati affidati dal tribunale civile ad un padre già condannato in due gradi di giudizio per maltrattamenti in famiglia e violenza assistita. Come è possibile tutto ciò?”

Lo denuncia di Lucia Annibali, deputata del Partito Democratico.

“Quella bambina non doveva stare con il padre senza una protezione, da mesi viveva infatti in una casa protetta con la madre. Ignorare la violenza nella definizione dei diritti di custodia o di affido dei figli, viola le norme internazionali - sottolinea la deputata Dem -. La Convenzione di Istanbul, che all' art.31 raccomanda molto chiaramente di prendere in considerazione gli episodi di violenza quando si tratta di stabilire il diritto di visita dei figli al fine di non comprometterne la sicurezza, la Cedaw e anche la direttiva europea 2012/29 che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, tutti obblighi internazionali precisi che vanno rispettati. E le donne che denunciano violenza devono essere ascoltate e credute”.

“Il Ministro della Giustizia e il Sottosegretario Spadafora non hanno nulla da dire in proposito? E come è possibile che i giornali continuino a raccontare questi fatti in modo così distorto? "Un uomo sconvolto dalla separazione" si legge oggi su un quotidiano nazionale, come se la colpa fosse della moglie che ne aveva chiesto la separazione. Un racconto della violenza sulle donne  - conclude Annibali - che continua a basarsi su stereotipi e sensazionalismo e che finisce per non rispettare le vittime”.

24/06/2019 - 14:22

“Anche per organizzare le celebrazioni di San Giovanni il sindaco Appendino sta creando gravissime difficoltà ai commercianti del centro di Torino. I divieti di somministrare bevande in contenitori di vetro e di utilizzare i dehors sono giustificati in piazza Vittorio, che ospiterà lo spettacolo dei droni di stasera, ma sono francamente incomprensibili se allargati a quasi tutto il centro storico. Con l’unico risalutato di penalizzare gli esercenti onesti e favorire i venditori abusivi. Per questo motivo ho depositato oggi un’interrogazione al ministro dell’Interno chiedendo interventi urgenti per limitare i pesanti disagi che l’amministrazione comunale ha imposto alla cittadinanza con scelte unilaterali e non condivise con il tessuto produttivo della città e per intensificare i controlli riducendo la presenza di commercianti irregolari”. Lo dichiara Silvia Fregolent, deputata del Pd.

24/06/2019 - 10:47

“Nel momento in cui rinnoviamo le nostre congratulazioni e l’augurio di buon lavoro al nuovo direttore generale della Fao Qu Dongyu e ringraziamo Graziano Da Silva per il lavoro di questi anni, in particolare per la collaborazione che abbiamo avuto verso l’obiettivo del programma Zero Hunger, non possiamo non denunciare il comportamento del nostro governo. E’ incredibile infatti che proprio l’Italia, Paese dove è ospitata la sede della Fao e dove si è tenuta l’ultima esposizione universale dedicata proprio alla sostenibilità alimentare, non abbia chiarito a quale candidato sia andato il nostro voto e non abbia contribuito minimamente al confronto fra i paesi sulle strategie da mettere in campo per rilanciare gli obiettivi della lotta alla fame e del nuovo modello di sviluppo integralmente sostenibile che i cambiamenti climatici impongono. Il ministro Moavero deve rendere esplicita la nostra scelta e spiegare le ragioni di questa clamorosa assenza del nostro Paese su un tema che ci ha sempre qualificato nel mondo”.

Lo dichiarano i deputati democratici Maurizio Martina, Lia Quartapelle e il senatore Alessandro Alfieri.

21/06/2019 - 20:12

“Quanto sembra emergere dai tavoli tecnici della Conferenza Unificata Stato-regioni è estremamente  preoccupante. Trasferire, come sembra richiedano le Regioni, la gestione del  fondo unico dello spettacolo, attualmente in capo al Ministero, non è certamente opportuno.  Si rischia di minare in modo definitivo  il mondo dello spettacolo e della cultura italiana - dichiara la parlamentare e membro della Commissione Cultura della Camera Rosa Maria Di Giorgi

“Se venissero confermate le  indiscrezioni secondo cui la  Conferenza Unificata Stato-regioni sarebbe orientata a non dare parere positivo sul disegno di legge sullo spettacolo dal vivo, appena incardinato al Senato, si tratterebbe di un fatto gravissimo. Il testo è, con mia soddisfazione, in sostanziale continuità con quanto fatto dal governo di centrosinistra in maniera bipartisan, in quanto  conferma  una modalità unitaria nazionale di valutazione e distribuzione delle risorse, testata ormai negli anni, e che sarebbe deleterio mettere  in discussione andando a penalizzare tutto  il mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo”. Lo afferma la Parlamentare PD Rosa Maria Di Giorgi che è stata relatrice nella passata legislatura della legge sullo Spettacolo dal Vivo.“La mia impressione è che, ove le Regioni proseguissero sulla strada che sembra sia stata intrapresa, si vada verso un regionalismo deteriore, che di fatto eliminerebbe quella  garanzia di fruizione coerente della cultura in tutto il territorio nazionale, assicurata finora dal Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) a gestione MIBAC. Attualmente, attraverso il finanziamento nazionale, si riesce a garantire  l'equilibrio fra territori, attraverso una  pluralità di interventi e di proposte culturali” afferma Di Giorgi.

Che precisa: “ Di fatto i territori perderebbero quella che è una delle ricchezze del nostro paese, ossia la possibilità di stare in una rete nazionale della cultura”.

“ Non è questo il concetto di autonomia come lo intendiamo noi. Un indebolimento della rete nazionale delle istituzioni e delle associazioni culturali, dalle Fondazioni lirico sinfoniche, alla musica, danza, prosa. Le Regioni, invece che puntare ad acquisire competenze esclusive, si muovano in modo virtuoso, investendo le risorse necessarie al mantenimento del mondo dello spettacolo attraverso l'erogazione delle risorse di propria competenza, in un equilibrio virtuoso a favore della cultura e di tutti coloro che in questo settore svolgono la loro preziosa attività" conclude Di Giorgi.

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