26/06/2019 - 13:49

"Un disastro del governo di cui non si parla è la politica estera, assente nel migliore dei casi e quando c’è confusa e incomprensibile. L’Italia è completamente afona, isolata e ha perso ogni credibilità. Da sei mesi chiediamo invano di discutere in commissione della situazione nello Yemen. Oggi Lega e 5 stelle costretti ad arrivare in Aula hanno presentato una mozione che ci lascia stupefatti, in base alla quale si sospendono non tutte le armi, ma soltanto bombe d’aereo e missili. Una vera e propria vergona, una pietra tombale sulla autorevolezza del nostro Paese.

Quello dello Yemen è il più grave e urgente dei casi di crisi umanitaria nel mondo. Dal 2018 abbiamo la certezza sancita dalla comunità internazionale che da entrambe le fazioni sono stati commessi crimini di guerra e il Parlamento europeo ha chiesto con due risoluzione che tutti i Paesi dell’Ue impongano un embargo delle armi che possano arrivare nello Yemen. Già numerosi partner del nostro Paese, come la Germania e il Regno Unito, hanno decretato lo stop per tutte le armi. In Italia invece ad opporsi sono i lavoratori che nel porto di Genova hanno bloccato il carico di navi di materiali bellico. A loro va il nostro riconoscimento, ma certo non possono essere lasciati soli. Il Parlamento ha anche un dovere morale da svolgere che ci impone di stabilire che l’Italia non venderà più armi né all’Arabia saudita, né ai suoi alleati perché con queste armi si stanno compiendo crimini di guerra. Sarebbe bastata una mozione di due righe per assumere questa decisione, ma come al solito il governo manca di sostanza politica e di impegno morale".

Lo ha dichiarato il deputato del Pd Ivan Scalfarotto intervenendo in Aula sulle mozioni sullo stop alle esportazioni degli armamenti verso lo Yemen.

26/06/2019 - 13:48

Serracchiani: Di Maio ci ripensi, mai abbassare la guardia

“La Relazione del presidente dell’Inail dovrebbe far riflettere il governo sulle scelte messe in campo finora che, come denunciato questa mattina, stanno mettendo a repentaglio la salute e la sicurezza dei lavoratori”.

Così la capogruppo democratica nella commissione lavoro della camera, Debora Serracchiani commenta i dati contenuti nella Relazione annuale dell’Inail in cui viene esplicitamente criticata la scelta del governo tagliare i fondi per i progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza per finanziare la riforma delle tariffe dei premi Inail contro gli infortuni e le malattie professionali.

“Siamo al paradosso – sottolinea Serracchiani - mentre i numeri degli incidenti e degli infortuni sul lavoro mostrano una situazione ancora molto grave, il governo decide in totale autonomia, senza consultare neanche l’Inail, di finanziare la riduzione del costo del lavoro sottraendo fondi alla sicurezza. Auspichiamo un rapido ripensamento da parte di Di Maio: lo Stato non abbassi la guardia e non faccia cassa sulla pelle dei lavoratori”.

26/06/2019 - 13:39

Al Senato su codice rosso auspico più apertura

“Stupisce la polemica dei componenti pentastellati della delegazione italiana al Consiglio d'Europa. I fondi  2018/2019 destinati alle Regioni per finanziare i centri antiviolenza e le case rifugio sono stati stanziati, è bene ricordarlo, dal Governo Gentiloni e la collega Boschi ha semplicemente certificato lo stato delle cose”.

“Purtroppo, la verità è che il Sottosegretario Spadafora sta progressivamente depotenziando il ruolo che il dipartimento per le Pari Opportunità ha avuto negli ultimi anni nella prevenzione e nel contrasto della violenza maschile sulle donne, bloccando, nei fatti, l’attuazione del Piano Nazionale antiviolenza. Quel Piano – spiega la deputata Dem - è stato il frutto di un lavoro largo e condiviso, fatto di politiche integrate e trasversali, costruite attraverso il dialogo tra i vari livelli di governo e l’associazionismo di riferimento”.

“Un approccio che sembra essere andato perduto. Lo abbiamo visto anche in occasione dell’approvazione alla Camera del Codice rosso. Quel testo contiene norme importanti e condivisibili ma anche criticità evidenziate dal Partito democratico, da tutti gli auditi in Commissione e dal Consiglio Superiore della Magistratura. Mi auguro – conclude Annibali - che su questo al Senato la maggioranza dimostri un'apertura al confronto che alla Camera non ha avuto”.

 

26/06/2019 - 13:37

“Sono dati drammatici, gli infortuni e i morti sul lavoro sono aumentati nel 2018 e continuano a crescere anche nel 2019 e a dirlo non è il Pd ma i dati dell'Inail. Nonostante questi numeri il governo non solo aveva tagliato le risorse per i rimborsi alle famiglie, ma continua a non dare risposte e a scegliere strade sbagliate che mettono ancor più a rischio la sicurezza dei lavoratori come la scelta di inserire nello Sblocca Cantieri l'aumento al 40% della possibilità di subappaltare i lavori. Tutte scelte che vanno nel senso opposto di chi invece questi numeri dovrebbe volerli diminuire. Possibile che un governo invece che investire in formazione, prevenzione e servizi agli infortunati e alle loro famiglie decida, sventolando lo Sblocca Cantieri come storico risultato, di mettere chi lavora di fronte a maggiori rischi per la loro vita? Chissà se anche in questo caso è colpa di qualche manina, ma di fatto, ancora una volta il prezzo delle scelte di questo governo è altissimo e ancora una volta la realtà gli presenta un conto, diverso dalla loro propaganda, ma che purtroppo continuano a pagare lavoratori e cittadini”.

Lo scrive su facebook la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Chiara Gribaudo, commentando i dati della relazione annuale Inail sugli infortuni e morti sul lavoro.

26/06/2019 - 13:35

“Pd, Leu e +Europa hanno costretto governo a scelta”

“Il via libera della Camera alla sospensione della fornitura di bombe e missili ai Paesi coinvolti nel conflitto in Yemen è un grande successo. Si tratta di un frutto positivo ottenuto grazie al lavoro di Pd, Leu, a cui si è aggiunta +Europa, che da settembre, dalla pubblicazione dei rapporti Onu sulle violazioni del diritto umanitario di guerra nell’estremità meridionale della Penisola araba, hanno saputo incalzare governo e maggioranza a prendere posizione. Con questo voto abbiamo dimostrato che la politica estera non è solo tutela realista di interessi, ma si può fare politica estera pensando ai valori. Oggi la politica estera italiana è più attenta ai diritti umani e più vicina a chi costruisce la pace. L’Italia si aggiunge ai nove Stati europei, inclusa Germania e Regno Unito, che hanno già votato iniziative di questo tipo. Certo M5s e Lega avrebbero potuto fare di più, sospendendo la fornitura di tutte le armi, ma si è fatto comunque un passo in avanti. Continueremo a lavorare perché la sospensione sia per tutti i sistemi d’arma, partendo dal segnale che l’unità tra Stati europei riesce a produrre risultati contro la guerra e per la protezione dei diritti umani”.

Così Lia Quartapelle, capogruppo Dem in commissione Esteri alla Camera.

26/06/2019 - 11:15

"Sarà pure il governo del cambiamento, ma per il momento l’unica novità certificata è l’aumento delle tasse. L'esatto contrario delle promesse elettorali".

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

25/06/2019 - 20:26

“La Banca Centrale Europea, in un parere relativo alla struttura proprietaria della Banca d’Italia e alla proprietà delle riserve auree, stronca la proposta del Presidente della Commissione Bilancio alla Camera Claudio Borghi”. Lo dichiara Claudio Mancini, deputato del Partito Democratico e Segretario della Commissione Finanze alla Camera.

“A me sembra che il parere richiesto dal Presidente della Camera Fico alla BCE ribadisca che le riserve auree debbano rimanere in capo alla Banca D’Italia, rendendo del tutto impropria l’uscita di Borghi che minimizza, parlando soltanto di piccole modifiche da apportare al testo. Altro che vittoria, siamo di fronte a una sonora bocciatura. D’altronde, come ha detto Giorgetti, qualcuno ancora dà retta a Borghi?”, conclude.

25/06/2019 - 20:26

“Siamo convinti che la stabilità e la sicurezza del nostro Paese non si persegua con una delega al buio ai libici, bensì attraverso un maggiore protagonismo del nostro dispositivo nel Mediterraneo centrale, accompagnata da un rafforzamento delle attività di capacity e insititution building a guida italiana”. Lo dichiarano i capigruppo Pd in Commissione Esteri di Camera e Senato Lia Quartapelle e Alessandro Alfieri e quelli delle Commissioni Difesa Alberto Pagani e Vito Vauttone, ribadendo quanto già deciso nella discussione sul tema libico cui hanno partecipato anche le presidenze dei gruppi Pd.

“L’attuale governo – spiegano - ha di fatto arretrato il raggio d’azione del dispositivo militare previsto da ‘Mare sicuro’, affidando parti qualificanti dell’operazione alle autorità libiche. Significa cessione di mezzi e strumentazione, ma anche di funzioni di controllo, monitoraggio e coordinamento. Funzioni che guardia costiera e forze di sicurezza libiche non possono garantire secondo gli standard del dispositivo italiano, sia in termini di capacità operative sia di tutela dei diritti umani, soprattutto in una fase di crescente conflittualità in Libia. La deresponsabilizzazione da parte dell’attuale governo rischia di abbandonare la Libia a un destino di perdurante instabilità: teatro di scontro fra potenze regionali e luogo in cui esplodono le tensioni fra le diverse fazioni islamiche. Rivedere gli accordi Gentiloni-Serraj toglierebbe al nostro Paese uno strumento fondamentale per mantenere una collaborazione con le municipalità locali e dare copertura alle organizzazioni internazionali e alle Ong che oggi operano nei campi per fornire assistenza sanitaria, nonché monitorare lo stato dei diritti umani nei centri di permanenza”.

“Come opposizione incalzeremo il governo italiano a garantire il pieno rispetto di quegli accordi. Perché non è abbandonando la Libia al proprio destino ma solo con una maggiore e consapevole presenza italiana che si salvano le vite umane e si assicura la tutela dei diritti umani. Per questo abbiamo presentato una risoluzione alternativa al governo, che fa seguito al voto sulle missioni già avvenuto nelle commissioni competenti”, concludono.

25/06/2019 - 19:03

“Nove mesi. Quanto ci vuole per far nascere un bambino. A Roma per riparare le scale mobili di una stazione della metro ci vogliono nove mesi”. Lo scrive su Facebook Luciano Nobili, deputato del Partito democratico, a proposito della riapertura della fermata Repubblica della metropolitana di Roma.

“Mentre nello stesso tempo – continua - le città che trainano lo sviluppo nel mondo progettano e avviano infrastrutture fondamentali, mentre Milano continua a correre e a tagliare traguardi molto importanti, a Roma ci vogliono nove mesi solo per sistemare una scala mobile. Nonostante i 425 milioni di euro stanziati da un anno e mezzo dai governi del Partito Democratico per la manutenzione straordinaria delle stazioni della metto A e B mai utilizzati. Disagi infiniti per i romani, piccole imprese che sono fallite, lavoratori che hanno perso il posto e la Raggi sa dire solo: scusateci”.

“‪Nella discussione sul decreto Crescita avevo chiesto al governo con il gruppo del Pd che fossero risarciti con un fondo specifico: M5S e Lega hanno detto no. Altro che scuse, siete la rovina della Capitale d’Italia”, conclude.

25/06/2019 - 18:06

“Verificare se la posizione di Igor Di Biasio, contemporaneamente consigliere di amministrazione di Rai, Rai Com e Arexpo, evidenzi un rilevante conflitto di interesse”. Lo chiede Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico con una lettera al presidente dell’Anac Raffaele Cantone.

“Come riportato dagli organi di informazione – spiega –il dott. Igor De Biasio sarebbe stato indicato dalla Regione Lombardia quale consigliere nel consiglio di amministrazione di Arexpo la società nata per riconvertire e rilanciare l’area interessata dall’EXPO 2015. Si evidenzia come Igor De Biasio risulti essere già consigliere di amministrazione di Rai e Rai Com. In base a quanto già noto sarebbe in previsione a breve il trasferimento della sede Rai di Milano dall’attuale sede di Corso Sempione verso gli ex padiglioni d 1 e 2 di Milano Fiera nel quartiere Portello. Tuttavia, sarebbe in atto un contenzioso proprio sulle aree nelle quali dovrebbe trasferirsi la Rai e questo potrebbe far scattare un altro piano. Secondo quanto riportato dagli organi di informazione sembrerebbe che la nuova sede della Rai di Milano potrebbe riguardare proprio le aree in dotazione alla società Arexpo. Qualora fosse confermata questa ipotesi il Consigliere di amministrazione della Rai che è anche stato appena designato Consigliere di amministrazione della società Arexpo potrebbe trovarsi in pieno conflitto di interesse. Sempre a mezzo stampa il Dott. De Biasio, a fronte di tale ipotesi, ha testualmente affermato che ‘qualora venissi confermato membro del Cda mi asterrò da ogni discussione e votazione nel Cda Rai in merito al tema immobiliare milanese proprio per garantire un comportamento opportuno e corretto’. Appare evidente che, qualora fosse confermata questa ipotesi di doppia presenza nei due Cda, l’antidoto al possibile conflitto di interessi non può essere certo la mera astensione”.

“Non è dato sapere se sono state attivate le procedure anti-conflitto d’interesse e l’ufficio trasparenza in seno alla Rai proprio per evitare situazioni pericolosamente grigie come quella in oggetto”, conclude.

25/06/2019 - 17:46

"Con l'istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino vengono riconosciuti, con una legge dello Stato, i valori che da sempre guidano ed ispirano il primo corpo al mondo di fanteria da montagna”. Lo dichiara Davide Gariglio, deputato del Partito democratico, a proposito della legge approvata oggi alla Camera in prima lettura.

“Principi che hanno caratterizzato e che caratterizzano oggi gli Alpini e che coniugano il coraggio e lo spirito di sacrificio necessario per difendere la libertà e la Costituzione con l'assistenza e la solidarietà fondamentali per assicurare aiuti alle popolazioni in difficoltà. Gli Alpini sono oggi il simbolo dell'Italia migliore capace di tramandare le radici del nostro paese coniugandole con l'accoglienza alla base dell'Europa unita", conclude.

25/06/2019 - 17:36

“Il fatto che Salvini si accorga solo oggi che gli piacciono solo i treni che corrono è singolare: che senso ha avuto, allora, girare per mesi attorno al tema della revisione del progetto Tav?”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito delle dichiarazioni del vice-premier Matteo Salvini sull’Alta velocità Torino-Lione.

“Il sospetto è che la mutevolezza delle posizioni di Salvini sull’Alta velocità sia legata alle esigenze tattiche e propagandistiche del momento, che cambiano continuamente. Ci auguriamo tuttavia che la posizione assunta oggi da Salvini per la versione non rivista della Tav sia quella definitiva. Anche perché una Tav ‘leggera’ non avrebbe alcun senso”, conclude.

25/06/2019 - 17:26

“Ci sono 450 autisti in somministrazione presso Poste Italiane, scaduti o in scadenza, che a causa del decreto Dignità non potranno essere rinnovati. Adecco sta già pubblicizzando la ricerca di 200 nuove unità, ma questo folle circuito va fermato: l’azienda è sana, basta scaricare i lavoratori, gli autisti devono essere stabilizzati”.

Così Chiara Gribaudo, vice capogruppo del Pd alla Camera, che ha presentato un’interrogazione, firmata da tutti i deputati Dem della commissione Lavoro, per chiedere l’intervento del ministro Di Maio.

“Si tratta - aggiunge Chiara Gribaudo - di personale impiegato come autista ma contrattualizzato come operaio, che quindi si sta assumendo responsabilità non dovute. Serve una presa di responsabilità da parte dell'azienda e una riflessione sulle norme del decreto Dignità, che talvolta hanno peggiorato la situazione dei lavoratori bloccando i percorsi di stabilizzazione”.

25/06/2019 - 17:21

“La legge delega sul turismo, così com’è a questo punto dell’esame in commissione è totalmente insufficiente e va cambiata. In particolare non c’è nulla per porre un freno all’evasione fiscale in particolare a quella praticata dalle piattaforme di intermediazione. Un mio emendamento su questo tema è stato respinto. Non c’è una parola sull’attività di intermediazione attraverso le piattaforme web, né sulla locazione a breve di immobili privati che oggi rappresenta il diversivo utilizzato da chi intende svolgere attività ricettiva senza rispettarne le regole. Proprio mentre 10 città turistiche europee si appellano al Parlamento e alla Commissione europea per far rispettare le norme fiscali ai grandi portali web, mentre si calcolano i milioni di euro che l’erario perde dall’esercizio abusivo dell’attività ricettiva, mentre i nostri operatori subiscono concorrenza. L’unica nota positiva è il sì alla mia proposta sulle regole della locazione breve per stanare quei professionisti che si nascondono dietro locazioni saltuarie”.

Lo dichiara la capogruppo democratica in commissione Attività produttive Sara Moretto.

25/06/2019 - 16:26

“Non far sbarcare i naufraghi è deplorevole, un atto disumano di cui il ministro Salvini dovrà rendere conto, prima di tutto alla sua coscienza”. Così il capogruppo democratico alla Camera, Graziano Delrio interviene nuovamente sul caso della Sea Watch.

“Dalla Ong nessuna provocazione politica – sottolinea Delrio commentando le parole del ministro dell’Interno - solo la richiesta d‘aiuto.  Il Ministro Salvini la smetta a giocare con la vita delle persone e autorizzi immediatamente lo sbarco delle 42 persone tenute in ostaggio in mare dal governo italiano da 13 giorni”.

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