20/06/2019 - 14:46

“La denuncia che oggi il Dr. Caselli fa sull’Huffpost è di particolare gravità. Nell’allegato dato ai maturandi impegnati nella prova di italiano c’è una grave assenza”. Lo scrive Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, in un intervento sull’Huffington Post.

“Come scrive testualmente in magistrato sul suo blog – continua - nella traccia di ieri non c’era nessuno riferimento a quello che lui definisce lo ‘shock capace di provocare un effetto importantissimo’: ‘La morte di Dalla Chiesa costrinse il nostro Paese a prendere finalmente atto (con un ritardo di un paio di secoli!) che la mafia doveva essere prevista nel codice penale come comportamento vietato e punito. Di qui l’articolo 416 bis, che trasforma radicalmente la lotta alla mafia, posto che prima (parole di Giovanni Falcone) pretendere di combatterla efficacemente era come illudersi di poter fermare un carro armato con una cerbottana. Oggi molti, troppi, hanno dimenticato che la norma che avrebbe fatto compiere alla lotta alla mafia dei decisivi passi in avanti fu appunto ideata e approvata dalle Istituzioni dello Stato dopo l’ondata di emozione sollevata nel Paese per l’omicidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Fu solo con quel sacrificio che lo Stato vinse la propria secolare indecisione.  Ma il dottor Caselli non è un magistrato qualunque. E non lo è solo dal punto di vista degli studi giuridici. Non lo è, ancor di più, dal punto di vista di lotta alla mafia. Procuratore della repubblica a Palermo dal 93 al 99! Qualcuno dal ministero della Pubblica Istruzione chiederà pubblicamente scusa agli eroi morti e a quelli ancora vivi di quegli anni terribili? Qualcuno chiederà scusa agli studenti per averli indotti a trattare con superficialità, come denuncia Caselli, su un tema così drammatico?”.

“In uno stato che ha pagato un tributo così alto di sangue, una denuncia del genere da parte di un magistrato di tale calibro non può rimanere senza scuse e la garanzia che non accada di nuovo. E dovrebbe accadere subito, autonomamente, pubblicamente, senza interrogazioni o altri atti ispettivi. Scuse subito senza se e senza ma. Avrebbero detto gli studenti di quegli anni tremendi”, conclude.

20/06/2019 - 14:26

“Perché il governo - accampando un errore di battitura che invece sembra nascondere ben altro - vuole far sì che una Regione possa riconoscere un debito fuori bilancio senza passare dal Consiglio Regionale? Perché escludere i rappresentanti eletti dal riconoscere un debito di cui non si aveva contezza? E soprattutto, perché proprio adesso? Noi ci opponiamo, in nome dell’accountability. Parola, non a caso, che in italiano - ne’ in lombardo - è traducibile”.

Così Luigi Marattin, capogruppo dem in commissione Bilancio alla Camera.

20/06/2019 - 13:59

“La risposta del governo alla nostra interrogazione sulla vicenda Mercatone Uno fa chiarezza sul corretto svolgimento delle procedure della passata amministrazione straordinaria, ma lascia purtroppo ancora aperte diverse questioni legate, in particolare, alla situazione occupazionale. Da una parte, apprezziamo che il ministero dello Sviluppo economico abbia ripreso in mano una questione che per troppo aveva abbandonata; dall’altra, è però del tutto evidente che questa vertenza per essere risolta necessita di nuovi sviluppi e di maggiore incisività. Da questo punto di vista, sono positivi i 150mila euro stanziati dalla Regione Emilia-Romagna a favore dei 450 lavoratori emiliani del gruppo e delle loro famiglie e anche la sospensione delle rate dei mutui da parte di alcuni istituti di credito, come Intesa San Paolo. Come è anche da ritenersi positivo l’emendamento al dl Crescita che amplia l’accesso ai benefici del fondo per le vittime di mancati pagamenti anche ai fornitori di società condannate per bancarotta fraudolenta, ipotesi di reato che pare contestata ai vertici di Mercatone Uno. Mentre invece sul fronte degli ammortizzatori sociali condividiamo le preoccupazioni e i suggerimenti delle organizzazioni sindacali, nel senso che ci si dovrebbe riferire allo stato contrattuale precedente alla cessione della società. Il Pd, come sempre, offre il massimo di collaborazione e supporto, se si sapranno intraprendere azioni che vanno nella direzione di una risoluzione della crisi dell’azienda”.

Così Gianluca Benamati, vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera, dopo la risposta del governo all’interrogazione presentata dal Pd (a sua prima firma) sulla vicenda Mercatone Uno.

20/06/2019 - 13:40

“Il Governo è in piena confusione, la Ministra Lezzi convocata in Commissione Bilancio, racconta che sul suo emendamento riguardante i fondi FSC il parere della ragioneria fosse contrario, mentre il governo diede parere favorevole e i due relatori idem. Il parere citato dalla Ministra non si trova. Dunque o il Governo dà parere favorevole a emendamenti così importanti, contro il parere della ragioneria di Stato, oppure il Ministro dice il falso. In entrambe i casi, il paese è in mano a persone non in grado di guidarlo".

Lo dichiara il deputato democratico Emanuele Fiano della presidenza del Gruppo Pd.

20/06/2019 - 13:04

“La ministra per il Sud, Barbara Lezzi, arriva nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, dove stiamo discutendo il decreto Crescita, e si giustifica così per l’emendamento approvato dalla maggioranza lunedì e che spostava sciaguratamente decine di miliardi del Fondo Sviluppo e Coesione dallo Stato alle Regioni: ‘Vi chiedo umilmente perdono per questo errore, vi assicuro che non capiterà mai più’. Un colpo di vera magia, che rende bene lo stato di confusione in cui si trova la maggioranza: ieri sera il governo riteneva che quei miliardi del Fondo dovessero essere gestiti dalla Regioni, una scelta sbagliata, e stamattina non lo ritiene più”.

Così Luigi Marattin, capogruppo dem in commissione Bilancio alla Camera.

20/06/2019 - 12:53

“Secondo la sindaca del Comune di Torino si gestiscono le consulenze e gli incarichi pubblici alle sue spalle e senza consultarla. Forse Chiara Appendino non si sta rendendo conto che, quando ricopri il ruolo di prima cittadina, cercare di liberarsi dalle accuse e dagli avvisi di garanzia ammettendo di essere all’oscuro di tutto è come riconoscere di non essere in grado di governare la città. Oggi abbiamo avuto la conferma che Appendino non solo è inadeguata, ma è anche incapace di far rispettare la legalità persino a Palazzo Civico. Quando si dimetterà sarà sempre troppo tardi”.

Così la deputata Pd, Silvia Fregolent, commenta la difesa della sindaca che ha ammesso di non essere stata a conoscenza dell’assegnazione al suo ex portavoce, Luca Pasquaretta, dell’incarico al Salone del Libro, nonostante su tale vicenda Appendino fosse stata interpellata ufficialmente in Consiglio comunale ben due volte.

20/06/2019 - 12:51

"Sapete come Conte pensa di evitare una procedura d’infrazione dall’Europa? Pensavate tagli agli sprechi o a finte tasse piatte? Niente di questo, taglia 2 miliardi di euro di spesa pubblica. Lo ha scritto nella lettera ai vertici Ue. Cioè taglia servizi, taglia in particolare al trasporto pubblico. Denaro che sarebbe potuto andare a favore di pendolari e viaggiatori, alla sicurezza e al comfort degli spostamenti in città e soprattutto in provincia. Ma non era l’avvocato degli italiani?"

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

19/06/2019 - 21:20

“Siamo di fronte a un problema politico grande come una casa. Politico e non formale”. Lo ha dichiarato Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, nel corso di un intervento in Aula sul Dl Crescita.

“Il relatore – ha spiegato - che ha minimizzato la necessità di aggiustamenti tecnici, non ha potuto farlo perché non può dire la verità. C’è un ministro dei Movimento 5 Stelle, la Lezzi, che si è accorta che i suoi colleghi di partito in commissione hanno approvato un emendamento che toglie a lei i miliardi e li passa alle Regioni; e c’è un partito, la Lega, che non ha nessuna intenzione di far cambiare quel testo. Quindi la maggioranza non ha potuto nemmeno chiederci di riportare il provvedimento in commissione perché non saprebbero politicamente come affrontare la questione”.

“Non è un ostacolo che si risolve dicendo che è un problema tecnico. Il problema è politico e profondo”, conclude.

19/06/2019 - 19:12

“Il direttore del Messaggero Cusenza, con il suo editoriale di oggi, ha tenuto fede alla storia del quotidiano che dirige e alla sua connessione con i pensieri e i sentimenti dei romani. E con l’autorevolezza di uno sguardo indipendente dalle fazioni ha lanciato un grido di allarme nazionale sulla questione della Capitale”. Lo dichiara  Luciano Nobili, deputato del Partito democratico.

“Quell’editoriale – continua - è un atto d’amore per Roma e mette infila, con precisione chirurgica, tre anni di menzogne, tre anni di incapacità, tre anni di imbarazzi, tre anni di fallimenti. Che configurano in maniera definitiva e conclamata il fallimento di Virginia Raggi e del M5S alla guida della città. Promettevano trasparenza e hanno portato opacità, promettevano onestà e il Campidoglio è stato investito da scandali di corruzione fino si suoi piani più alti, promettevano cambiamento e invece hanno riabilitato figure e comportamenti che non si vedevano in Campidoglio dai disgraziati anni di Alemanno. Le strade sono un pericoloso colabrodo, sui mezzi pubblici si rischia la vita, le periferie sono state sedotte e tradite, le aziende comunali sono decotte, i posti di lavoro a rischio, le scuole abbandonate, gli eventi culturali ridotti al lumicino, l’emergenza rifiuti ormai invade ogni angolo della città. Certo la Capitale vive un’involuzione decennale, ma come dice Cusenza, questa scusa non basta più. Mai un’amministrazione è parsa così platealmente incapace non dico di invertire la rotta ma neanche di fermare il declino. No, questa amministrazione aggrava ogni giorno le condizioni della città. Una città in cui ormai è pericoloso anche solo prendere la metropolitana o indossare la maglietta rossa dei coraggiosi ragazzi del Cinema America. Il mondo intero guarda a Roma come l’epicentro del fallimento dei populisti, come una capitale alla deriva. Fa male al cuore di ogni romano questa condizione, che osserviamo impotenti. Eppure quell’editoriale è anche un atto d’amore e nel momento in cui a livello globale le città competono per lo sviluppo e la crescita dei loro Paesi, Roma non può arrendersi. È stata grande, anche solo pochi anni fa, ha rappresentato un modello, preso ad esempio non solo in Italia. Occorre una scossa, come quella lanciata da Cusenza oggi perché possa essere avviata una riscossa. Civica e politica insieme. Con il meglio della Capitale. Uno sforzo comune per un impegno anche costituente, come abbiamo invocato da anni, mettendoci a disposizione al di là delle diverse fazioni politiche e trovando sempre la porta sbarrata”.

“Ma prima di tutto questo serve ormai una presa d’atto: il M5S ha fallito miseramente la sfida del governo di Roma. Virginia Raggi rimetta il suo mandato, liberi la città, e consenta alle forze migliori di lavorare per il suo rilancio”, conclude.

19/06/2019 - 17:10

“Il sottosegretario Valente chiede un provvedimento sul professionismo femminile dopo che, in sua presenza, la maggioranza ha bocciato l’emendamento presentato in Commissione che aveva un contenuto identico”. Lo scrive su Facebook Andrea Rossi, deputato del Partito democratico.

“A questo punto mi chiedo, che senso può mai avere rigettare un emendamento per poi presentarne uno uguale? Che cosa farà Valente la prossima settimana quando, in Aula, si troverà a scegliere tra un emendamento M5S sul professionismo femminile e analogo testo riproposto dal Pd? Dirà si al proprio e boccerà quello identico del Partito democratico?”, conclude.

19/06/2019 - 16:54

“Con scelte irresponsabili il governo M5s-Lega mette a rischio il percorso di attuazione del Piano ambientale richiesto dal governo italiano nel settembre 2017. La maggioranza gialloverde, invece di offrire nuovi stimoli e risorse per migliorare gli accordi già sottoscritti con ArcelorMittal, con il decreto Crescita pregiudica il risanamento dell’ambiente, e i livelli di produzione e occupazione. Per passare dalle parole ai fatti concreti, questo significa non migliorare le condizioni di vita dei cittadini di Taranto e non dare più certezze future ai ventimila lavoratori (se si considera anche l’indotto) oggi impegnati nei processi produttivi. Un governo serio deve assumere decisioni che vadano nel rafforzamento delle intese del piano Ambientale 2017 e dei successivi accordi sindacali e non nell’esatto contrario”.

Così Sara Moretto, capogruppo Dem in commissione Attività produttive della Camera.

19/06/2019 - 16:18

"L'unico risultato del Dl Crescita è stato quello di incentivare il ritorno degli sportivi professionisti dall'estero in Italia”. Lo dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Pd in Commissione Finanze alla Camera, a proposito del Dl Crescita. 

"Ci aspettavamo – continua - da questo governo, dopo i tanti proclami e le promesse, misure efficaci per contrastare la fuga dei 'cervelli' o dei 'giovani' dal nostro Paese. Ci ritroviamo invece una norma voluta da M5S e Lega che permette, ad esempio, alle società di calcio, di risparmiare il 50 per cento sull'ingaggio dei tesserati italiani provenienti dall'estero: facendo un esempio lo stipendio di Maurizio Sarri lo pagheranno per metà la Juventus e per l'altra metà i cittadini”.

“Se da tifosa bianconera mi riservo per ora ogni giudizio, da contribuente sono fortemente indignata": conclude.

19/06/2019 - 16:12

“Garantire ai lavoratori di Mercatone Uno che l’importo della Cassa integrazione sia calcolato sulla base dei contratti in essere prima che intervenisse la Shernon holding e quindi dignitoso, e non su quelli part-time introdotti dalla stessa Sharnon come condizione per un rilancio che poi non c’è stato perché si tratterebbe di una cifra da fame”. Lo dichiarano Alessandro Zan, deputato del Partito democratico, e Debora Serracchiani, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera, a proposito del tavolo di crisi su Mercatone Uno in corso oggi presso il Mise.

“Quando la Shernon holding – ricordano - ha acquisito Mercatone Uno ha presentato un piano industriale ponendo, come condizione finanziaria per sua attuazione, che i lavoratori accettassero il passaggio al part-time. L’accordo raggiunto tra lavoratori e la holding prevedeva una riduzione di ore in cambio della certezza di un futuro. Ma poi il tribunale di Bologna ha decretato il fallimento della Shernon e i 1853 dipendenti di Mercatone Uno hanno dovuto subire l’enorme danno di essere lasciati a casa da un giorno all’altro con un sms dopo un patto. Ora quel patto rischia di diventare non solo il tradimento dell’impegno assunto dalla holding ma, addirittura, la causa di un nuovo, intollerabile danno economico, dal momento che ora il governo intende concedere una Cig dall’importo irrisorio perché calcolato sulla base dei contratti part-time e non di quelli full time precedenti”.

“Chiediamo per questo al ministro Di Maio e al suo ministero di tenere conto del fatto che i contratti part-time furono accettati solo in quanto garanzia di un futuro poi negato e di calcolare quindi la Cig sulla base dei contratti del 2018. Se non lo facesse, si renderebbe complice della doppia, insopportabile beffa subita dai lavoratori di Mercatone Uno”, concludono.

19/06/2019 - 16:09

Bene unanimità in Commissione Esteri Camera

"Dal Parlamento un chiaro e forte messaggio di sostegno all'integrazione dei Balcani occidentali nella UE e nella Nato".

Così l'on. Piero Fassino vicepresidente della Commissione Esteri della Camera ha espresso la sua soddisfazione per l'approvazione all'unanimità alla Commissione Esteri della Camera di una Risoluzione a sostegno dell'integrazione dei Balcani occidentali nelle istituzioni euroratlantiche.

"Non è usuale in questo Parlamento - ha sottolineato Fassino, che ha proposto la Risoluzione e ne ha coordinato il testo finale - che si realizzi un'intesa bypartisan. Ma così deve essere quando si affrontano temi di interesse strategico per il Paese. I Balcani sono regione di primario interesse per l'Italia: siamo i primi partner economici, abbiamo storiche relazioni culturali, siamo da anni impegnati nella missione Kfor di stabilizzazione e pace, di cui oggi abbiamo la guida. E ogni cosa che accada nei Balcani ci riguarda immediatamente".

"Che alla vigilia del Consiglio Europeo che affronterà anche questa materia - ha concluso Fassino - venga dal Parlamento italiano un pronunciamento chiaro rafforza ulteriormente il ruolo dell'Italia quale   partner strategico dei paesi dei Balcani occidentali.

19/06/2019 - 15:40

“Mi auguro che la piccola ricoverata in terapia intensiva a Verona guarisca al più presto e colgo l’occasione per ringraziare i medici per il loro impegno e la loro professionalità. Ma mi chiedo come può una bambina rischiare la vita per essersi sbucciata un ginocchio? Come si può contrarre il tetano a dieci anni quando l’obbligatorietà vaccinale, che prevede la non ammissione a scuola, comprende anche l’antitetanica? Qui non ci troviamo di fronte a un’ineluttabile caso della vita, ma alla responsabilità di chi nel governo ha scelto di portare avanti l’idea di “obbligo flessibile” sui vaccini”

Lo dichiara la parlamentare veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione alla ministra della Salute e al ministro dell’Istruzione

“Il governo gialloverde da sempre ha mostrato un volto ondivago sui vaccini se non, addirittura, in netto sostegno alle tesi no vax. Non solo i 5 Stelle, ma anche il ministro Salvini qualche mese fa aveva proposto un decreto per reinserire a scuola i bambini che non avevano adempiuto all'obbligo vaccinale. È di questo che stiamo parlando. – sottolinea la deputata Dem - Il governo ha la responsabilità della salute pubblica, ma sembra che di questo non si occupi”.

“Qual è la verità sullo stato dell’obbligo vaccinale? Quali controlli sono fatti nelle scuole per verificare la documentazione degli studenti? – chiede Rotta – Questa volta ci troviamo di fronte a un evento doloroso che ha colpito una singola bambina e la sua famiglia, ma cosa sarebbe successo se la malattia contratta fosse stata virale? Avrebbe messo a repentaglio l’incolumità di tutti quei bambini che, immunodepressi, rischiano la vita. Il governo non può girarsi dall'altra parte”.

Pagine