26/06/2019 - 18:56

“A Lampedusa si sta consumando anche uno scontro di civiltà: quella dell’accoglienza e della tolleranza e quella della chiusura e della paura. Dobbiamo sapere da che parte stare: non sono criminali, sono 42 persone come noi che fuggono da violenze, fame e sofferenze SeaWacht”. Lo scrive su Twitter Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposito della vicenda della nave Sea Watch.

26/06/2019 - 18:53

“In questi giorni c'è giustamente tanta preoccupazione, sgomento, rabbia per le condizioni dei campi in Libia e per la vergognosa vicenda della Sea Watch. Nella confusione e nel rumore della politica, a volte i messaggi importanti si perdono, quindi a scanso di equivoci, ci tengo a dire una cosa: quando in gioco c'è la sofferenza o la vita delle persone, non c'è compromesso che tenga.

La Sea Watch andava fatta sbarcare subito, è inaccettabile tenere 42 disperati in mezzo al mare per due settimane. Ed è terrificante anche solo l'essere arrivati al punto di doverlo dire, e che il loro destino sia segnato dal grande coraggio della capitana della nave, e non dalla umanità del nostro grande Paese.

Né la politica estera, né quella interna, né i giochi elettorali possono mai, mai essere fatti sulla pelle delle persone. E allora i campi in Libia? Quando la gente soffre là ci va bene e facciamo finta di niente? No. I campi in Libia vanno chiusi, senza se e senza ma. Le immagini di torture e violenze le abbiamo viste tutti, sono strazianti. Ciò che succede in Libia non è accettabile per nessuno.

La risoluzione di ieri nasce con l'obiettivo di chiuderli i campi, non di lasciarli aperti, e soprattutto non di delegare alle milizie la nostra politica estera. Questa è sempre stata la posizione del PD, da ben prima di questi giorni. Che è la stessa posizione di altri partiti politici, di tante associazioni, del Papa, delle ONG, dell'ONU.Questi campi esistono dai tempi del Governo Berlusconi, da ben prima della fine del regime di Gheddafi, quando il paese è diventato una tappa per arrivare in Europa.

Il problema, ovviamente, è COME chiuderli. Perché quei campi in Libia non si chiudono con una risoluzione né lavandosi la coscienza con una dichiarazione su Facebook. I campi si chiudono togliendoli dalla gestione delle milizie e affidandone la gestione alle Nazioni Unite. Facendo uscire le persone dai campi attraverso i corridoi umanitari, mandando in Europa chi è titolare di protezione internazionale e rimandando nei paesi di provenienza chi vuole tornare a casa.

Gli accordi firmati dall’Italia e dalla Libia nel 2017 iniziavano a fare proprio questo:

- introducevano per la prima volta una iniziativa umanitaria per verificare e migliorare le condizioni nei campi;

- prevedevano la presenza di UNHCR e OIM e ONG;

- programmavano un corridoio umanitario al mese.

Quindi stracciare quegli accordi significa distruggere l’unico strumento che c’è per monitorare la situazione e difendere i diritti di chi è rinchiuso nei campi. Stracciare gli accordi significa vanificare la speranza di chiudere i campi per sempre. Cosa ne sarebbe delle persone che ora sono dentro quei campi se l'Italia si girasse dall'altra parte? Di certo i campi non sparirebbero, ma rischierebbero di degenerare in condizioni ancora più disumane.  E soprattutto, i campi si chiudono solo con un'iniziativa europea, e solo con dei veri corridoi umanitari che ridistribuiscano chi ha diritto di asilo.  Perché non ci si riesce in Europa? Chiedetelo a Salvini, che in Europa non ci va mai, e ai suoi alleati in Europa che non si prenderebbero neanche uno di quei rifugiati”.

Così in una nota la deputata democratica Lia Quartapelle.

26/06/2019 - 18:21

“L’asse abilmente tessuto da Spagna e Tunisia mette all’angolo l’Italia. Dov’era il sottosegretario della Lega, Stefano Candiani, che nella passata legislatura girava le televisioni con le ampolle di olio promettendo battaglie a livello internazionale, quando il Consiglio Oleicolo Internazionale ha riconfermato alla guida del Coi un rappresentante tunisino? Ha parlato Candiani di questa vicenda con il ministro leghista dell’Agricoltura Centinaio?”. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, capogruppo del Partito Democratico alla Camera in commissione Agricoltura.

“Negli anni passati – ricorda - la direzione del Coi, un organismo comunitario che ha pieni poteri per regolamentare il settore, a cominciare dal sistema dei controlli, è stata tenuta dalla Spagna, che è tra i nostri principali competitori nel settore olivicolo, poi dalla Tunisia, oggi riconfermata. Come gruppo Pd in commissione Agricoltura abbiamo presentato e sollecitato da tempo una risoluzione per impegnare il governo a rappresentare in quella sede internazionale i nostri interessi, ma la maggioranza ha continuamente tergiversato allungando i tempi e rendendola ormai inutile”.

“Forse anche in una ottica di avvicendamento, il governo Italiano avrebbe dovuto tenere il punto. Non basta sventolare la bandiera del Made in Italy ad ogni uscita pubblica del ministro, talvolta sarebbe utile essere semplicemente presenti nelle sedi opportune”, conclude.

26/06/2019 - 17:53

“Ci sono malattie come quelle polmonari da micobatteri non tubercolari (Ntm-Ld) che fanno poco notizia. Ma sono insidiose, prevedono combinazioni di antibiotici pesanti e sono drammaticamente aumentate negli anni compreso il tasso di mortalità. Oggi c’è stata l’apertura all’inserimento di questa malattia nei Lea da parte del sottosegretario alla Salute, Coletto, ma nessuna garanzia per il riconoscimento come malattia rara. Giudico tutto ciò comunque un passo avanti, se davvero si tradurrà in realtà, per aiutare questi pazienti. E’ necessario dare garanzie certe anche perché spesso il riconoscimento della diagnosi può richiedere molto tempo, così come successivamente la durata della terapia”.

Così Elena Carnevali, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

26/06/2019 - 17:40

“Ricordiamo al vice premier Di Maio che il regolamento di Dublino non si modifica in Ue su tavoli particolari, ma nel Parlamento europeo e nel Consiglio. Proprio quel Parlamento dove il 16 novembre 2017 il M5S, partito di cui è capo politico, ha votato contro la riforma di Dublino; e quel Consiglio dove il suo governo, rappresentato da Conte, ha accettato che ogni modifica si potesse effettuare solo all’unanimità e non più a maggioranza, bloccando di fatto ogni possibilità di revisione. Di Maio, come anche Salvini, sono ormai in confusione e producono dichiarazioni senza vergogna. Continuano a fare una propaganda surreale e grottesca, peraltro giocando sulla pelle di poche persone in difficoltà, facendo poi l’esatto opposto in Europa. Questo perché, lo ribadiamo, contrariamente a quello che dicono, Lega e M5S il problema non lo vogliono risolvere. A loro interessa alimentare la tensione e strumentalizzare vicende drammatiche, solo per mere ragioni elettorali”.

Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee alla Camera.

26/06/2019 - 17:18

“Da questa mattina il ministro dell’Interno esulta per gli arresti ai danni dei clan e invoca misure ferree contro chi spaccia droga, ma non una parola sulle misure preventive disposte per il capo ultrà Luca Lucci, a cui sono stati sequestrati beni per circa un milione di euro perché il "Clan 1899" è stato individuato come la "base operativa per riunioni" su traffici di stupefacenti "e per consegne-ritiri" della droga e "vede una costante affluenza di pregiudicati di elevato spessore criminale" anche "inseriti in contesti di criminalità organizzata".

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico

“Capiamo l’imbarazzo di Salvini che solo qualche mesa fa si faceva ritrarre col capo ultrà del Milan, ma stupisce che il vicepremier leghista, sempre prodigo di esternazioni social, non abbia trovato un minuto per congratularsi con le forze inquirenti – conclude Rotta - per aver messo fine a traffici così importanti che contaminavano l’ambiente della tifoseria calcistica milanese”.

26/06/2019 - 17:15

“Egregio Presidente, segnalo alla Sua cortese attenzione quanto evidenziato anche a mezzo stampa da importanti organizzazioni di rappresentanza del mondo della sanità e in particolare dei medici circa l’inopportunità che presso la sala stampa della Camera possa svolgersi la conferenza di una associazione nota per posizioni ‘No Vax’. Tale preoccupazione è stata segnalata anche dal presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli. Per la seconda volta in pochi mesi, la Sala Stampa della Camera risulta essere stata concessa per ospitare la Conferenza di un’associazione, Corvelva, nota per diffondere informazioni allarmistiche sui vaccini prive di ogni fondamento scientifico. Suddetta conferenza, prevista per domani, segue quella del 24 gennaio scorso, in occasione della quale vennero presentati i risultati di alcune analisi, subito smontati dalla comunità scientifica e dall’Agenzia del Farmaco. Per quanto l’evento non sia stato organizzato in sé dalla Camera non può, però, essere derubricata la questione di come uno spazio della Camera possa diventare luogo di divulgazione di elementi equivoci per validità scientifica. Le chiedo pertanto di attivarsi per quanto di Sua competenza per valutare l’opportunità che si tenga proprio presso la sala stampa della Camera suddetta conferenza e di evitare che tali iniziative possano diventare sistematiche a danno della scienza e della salute dei cittadini”.

Così il deputato Dem, Alberto Losacco, in una lettera inviata al presidente della Camera, Roberto Fico.

26/06/2019 - 17:13

Questa donna, la capitana della Sea Watch, ha deciso di anteporre la condizione dei naufraghi che ha a bordo, a qualsiasi possibile conseguenza penale o amministrativa. Ha deciso di non ottemperare al divieto di proseguire. Ha deciso cosa veniva prima. Ed ha tutta la mia ammirazione.

Oggi in commissione abbiamo iniziato ad affrontare il decreto Sicurezza bis e il punto chiave del decreto è proprio questo. Si assegnano nuovi poteri al ministro dell’Interno che potrà decidere del blocco di navi che transitano in nostre acque territoriali, sulla base del presupposto che rechino un pericolo alla sicurezza del Paese. Dunque si farà prevalere questa ipotesi non dimostrata sulla salvaguardia della vita umana.

Noi non ci stiamo a questa inversione di valori. Una nostra delegazione con Il capogruppo Delrio sta raggiungendo Lampedusa per essere presente quando si deciderà del futuro delle persone a bordo della nave.

Lo afferma Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

26/06/2019 - 17:12

"Dopo il Cda di Telt, nonostante gli annunci fragorosi del governatore Cirio, è ancora caos sullo sblocco dei lavori della Torino-Lione”. Lo dichiara Davide Gariglio, componente Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito delle parole del presidente della Regione Piemonte Cirio sull’Alta velocità Torino-Lione.

“Nonostante la disponibilità dell'Unione europea ad aumentare le risorse per realizzare l'opera non conosciamo ancora la posizione ufficiale del governo sulla Tav: questa incertezza e questa incapacità di decidere sta deligittimando le nostre istituzioni sul piano internazionale ed alimenta gravi episodi di violenza come l'irruzione di oggi dei No Tav a Chiomonte”, conclude.

26/06/2019 - 17:11

Ascani: ministro non ha più agilità politica, dovrebbe dimettersi

“Quello del sottosegretario Borgonzoni è un commissariamento a tutti gli effetti. Il ministro Bonisoli non ha più agilità politica e la sua riforma è tutta da rifare. Se avesse un minino di dignità questa sera dovrebbe presentarsi dimissionario a palazzo Chigi”. È tranchant il commento della capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Anna Ascani alle ‘severe’ critiche che l’esponente della Lega al Collegio romano ha indirizzato questo pomeriggio alla riforma voluta dal ministro Bonisoli. “Una riforma sbagliata, centralista e schizofrenica – conclude Ascani – che ha l’unica finalità di creare nuovi posti da potersi spartire. Vedremo cosa accadrà adesso ma tutto questo balletto denota la sciatteria con cui il governo Conte sta trattando i beni culturali italiani”.

26/06/2019 - 16:16

“Con le dichiarazioni rilasciate oggi sulla Tav si è finalmente trovata una spiegazione alle ormai innumerevoli gaffe e spropositi tecnici di Toninelli: il ministro delle Infrastrutture vive in un mondo solo suo, parallelo a quello reale”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito delle parole del ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli sull’Alta velocità Torino-Lione.

“I bandi per la Tav – spiega – l’Italia ha sole due settimane per decidere ma Toninelli si dice sicuro che si tratta solo di manifestazione d’interesse. La parte di finanziamento comunitaria è salita al 55% ma Toninelli annuncia che serve un nuovo regolamento europeo.  Questo tipo di affermazioni, che negano i dati di fatto più elementari, rende evidente che il ministro delle Infrastrutture sembra in preda a una sindrome di dissociazione dalla realtà”.

“Per il bene del Paese e la vitale opportunità di crescita rappresentata dalla Tav, ci auguriamo che il ministro torni nel mondo reale prima possibile. Se continua così Toninelli rischia di svegliarsi per entrare in un incubo. E l’Italia con lui”, conclude.

26/06/2019 - 16:13

"Il settore automotive e in particolare la produzione di automobili vive una delicata e sfidante fase di transizione verso una nuova industria dell’auto. Una fase che necessita in primis di investimenti privati, ma che non può non essere sostenuta da politiche industriali ed energetiche coerenti.
Ciò impone al governo di un Paese che in questo settore è storicamente protagonista di seguire con attenzione e fattivo impegno l’ipotesi di fusione tra FCA e Renault. Operazione che dopo un primo stop pare possa riprendere avvio.

Il MISE oggi attraverso il sottosegretario Galli ha certificato invece l’assoluta assenza del governo italiano accanto all’industria che occupa migliaia di lavoratori e contribuisce significativamente al Pil italiano.
Citare nella risposta all'interrogazione del gruppo Pd gli accordi sottoscritti con le Regioni per la mobilità sostenibile o il bonus-malus per l’acquisto di auto nuove e non impegnarsi affinché quei veicoli elettrici o ibridi siano prodotti in Italia è ridicolo. Dopo aver depotenziato il piano Impresa 4.0, che nel comparto automotive ha trovato particolare applicazione, ed essersi limitati a misure spot, avere oggi conferma della disattenzione alle dinamiche societarie e di partnership industriale del settore è avvilente".

Così la deputata Sara Moretto, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive della Camera oggi durante il question time in Commissione.

26/06/2019 - 15:54

“Domani è prevista una conferenza stampa, presso la Camera dei deputati, sul tema delle vaccinazioni dal titolo ‘Libertà di scelta terapeutica’ e vedrà la partecipazione degli onorevoli Ivan Catalano e Sara Cunial. Riteniamo, in accordo con l’associazione ‘Patto trasversale con la scienza’, con la Fnomceo e con la Società Italiana di Pediatria, che libertà di scelta vaccinale non voglia dire libertà di disinformare sui vaccini e che la sala stampa di Montecitorio non possa essere utilizzata per propagandare e ricevere avallo politico su informazioni false, manipolate e che danneggiano la salute pubblica. Gli argomenti propagandati dall’associazione Corvelva, che promuove la conferenza stampa, non hanno nulla a che fare con la scienza”.

Così Paolo Siani, pediatra e deputato Dem, Vito De Filippo, capogruppo Pd della commissione Affari Sociali ed Elena Carnevali, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

“Già mesi fa - aggiungono i deputati Dem - in occasione di un evento simile, erano stati presentati risultati di ‘ricerche’ che non avevano la benché minima validità scientifica, ma il solo di diffondere dubbi sulla sicurezza dei vaccini e indurre i genitori a non vaccinare i propri figli. Le analisi che sostenevano di aver trovato nei vaccini di tutto, dai metalli pesanti al Viagra, erano il frutto di basilari errori metodologici che diversi scienziati non hanno fatica a smascherare. Un esempio su tutti quello del Paul Ehrlich Institute, l’organismo governativo tedesco che si occupa della sicurezza e approvazione dei farmaci. Vorremmo richiamare tutti coloro che si occupano di vaccinazioni - concludono Siani, De Filippo e Carnevali - di attenersi a quello che la scienza afferma e a non cedere a fatue e discutibili ricerche non certificate. Nell’interesse di tutta la popolazione”.

26/06/2019 - 14:53

"Sarò questa sera a Lampedusa, alla guida della delegazione dei deputati Democratici che avvieranno la staffetta di presenza nell’isola, per monitorare la situazione della Sea Watch e continuare la nostra azione contro il comportamento disumano del ministro Salvini che sta tenendo in ostaggio da settimane i naufraghi raccolti dalla nave".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

26/06/2019 - 14:27

“Non accettiamo dal M5S e dal governo nessuna lezione sui diritti delle donne. Nel famoso contratto di governo che sta alla base dell’attuale esecutivo sono stati cancellati anni di conquiste e le donne sono state rilegate fra i capitoli dedicati gli anziani ed alle periferie. Non deve quindi sorprendere che su temi delicati come la prevenzione contro il femminicidio in un anno non sia stato fatto praticamente nulla, a partire dal mancato trasferimento dei fondi del 2018 e 2019 alle Regioni da destinare ai centri antiviolenza e alle case rifugio. Risorse stanziate peraltro solo dal Governo Gentiloni con la legge di Bilancio del 2018. L’immobilismo del M5S e della Lega ha inoltre di fatto bloccato l’ultimo piano nazionale antiviolenza, adottato anch’esso dal precedente governo, togliendo strumenti e risorse a sostegno delle donne vittime di soprusi”.

Lo dichiara Silvia Fregolent, deputata Pd.

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