13/05/2019 - 15:11

“Condivido la preoccupazione esternata oggi dall’ordine dei Medici di Roma che traccia un quadro  allarmante del clima di ostilità nel quale sono costretti ad operare gli operatori sanitari.  Aggressioni, violenze verbali e minacce sono ormai all’ordine del giorno soprattutto nei pronto soccorso e negli ambulatori. Un problema che sta assumendo contorni sempre più ampi e pericolosi, non si comprende come mai il Governo non ne ravveda l’urgenza come ad esempio ha fatto per altre questioni. Da novembre è al Senato il disegno di legge governativo che dovrebbe garantire tutela e sicurezza agli operatori sanitari, ma da fine aprile, termine di scadenza degli emendamenti al testo, se ne riparlerà probabilmente dopo le elezioni europee. E’ evidente che in questo momento andare a toccare certi temi, penso anche al dl sui vaccini, fermo addirittura da più tempo, non fa bene ai calcoli elettorali del Governo. 

Il tema della sicurezza sul lavoro e soprattutto dell’incolumità dei lavoratori è un tema che va affrontato subito e con fermezza. Per quanto mi riguarda ho presentato una proposta di legge, che mi auguro verrà abbinata al testo del Governo e che  prevede una maggior tutela degli esercenti sia della professione  sanitaria sia degli operatori del sociale, vittime di aggressioni fisiche o verbali, mediante l’introduzione di circostanze  aggravanti:  per i reati di lesioni volontarie (art. 582 cod. pen.), violenza privata (art. 610 cod. pen.), minaccia (art. 612 cod. pen.) quando sono commessi nei confronti dei medici, del personale sanitario e del personale dei servizi sociali nell’esercizio delle loro funzioni. L’inasprimento delle pene nei confronti degli operatori sanitari e degli assistenti sociali, quest’ultimi anche loro soggetti alle violenze e alle aggressioni dei loro assistiti, potrebbe creare un effetto deterrente oltre che di riconoscimento della gravità del reato, più efficace dell’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale”. Così la deputata democratica Elena Carnevali.

13/05/2019 - 14:52

Sono ormai settimane che chiediamo al ministro Toninelli di occuparsi con urgenza dell'autostrada del Gran Sasso, dopo che Strada dei parchi ne ha annunciato la chiusura.  L’autostrada è pubblica, non del gestore ed il ministero deve far subito revocare l’assurda decisione di interruzione di un servizio pubblico. Col passare dei giorni la situazione si è anche complicata perché nel frattempo è stata comunicata la chiusura di altri tratti autostradali come Tornimparte e Bussi, mentre Anas ha dichiarato che le statali non possono sopportare il nuovo carico. Serve immediatamente nominare un commissario per la sola esecuzione delle opere, senza deroghe ambientali, e stanziare con un emendamento al decreto cantieri le somme necessarie per la messa in sicurezza del Gran Sasso. Lo diciamo da settimane mentre Toninelli continua a parlare di concessioni e Salvini viene in Abruzzo per le elezioni e parla di sicurezza. Ma quale sicurezza! Fanno chiudere il traforo e sarà emergenza sanitaria e emergenza protezione civile, perché il traforo è sull’autostrada del sistema nazionale della protezione civile. L’inerzia assoluta di questo governo di incompetenti e spregiudicati sta strangolando l’Abruzzo, la sua economia e il turismo.

Lo afferma Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

13/05/2019 - 14:13

"Sulla canapa Salvini ha perso l'ennesima occasione per rimanere in silenzio. Ormai il calo dei sondaggi sta così innervosendo il Ministro dell'Interno da portarlo in confusione su tutto. Dopo l'annuncio di chiudere tutti i Cannabis shop in poche ore il vicepremier è tornato sui suoi passi e la circolare ministeriale, anche secondo gli addetti ai lavori, non ha disposto alcuna restrizione. Forse perchè questi esercizi commerciali sono legali ed aperti anche in seguito all'approvazione della Legge dicembre 2016, numero 242 'Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa' votata anche dalla Lega? Purtroppo però, in secuito alle minacce di Salvini, molte manifestazioni come il festival della canapa di Torino sono state annullate: ed a pagare le conseguenze sono soltanto gli agricoltori e gli esercenti onesti": è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputato Pd.

13/05/2019 - 13:51

“Ecco l’Europa che vogliamo. Grazie al codice dell’Unione europea di autoregolamentazione per piattaforme digitali, Facebook ha chiuso 23 pagine italiane, con oltre 2,4 mln di follower, che diffondevano odio e fake news. Casualmente la metà sostenevano Lega e M5S. Capito perché attaccano l’Ue?”.

Così su twitter Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche europee alla Camera.

13/05/2019 - 13:45

“Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, non se la può cavare con una semplice letterina inviata alla Camera. Dinanzi a un fatto così grave, che lo ha costretto a recarsi al Quirinale dal presidente della Repubblica per comunicare l’estromissione dal governo di un sottosegretario, peraltro a causa di una vicenda molto delicata strettamente connessa alla questione morale e addirittura ad una ipotesi di contiguità dell’esecutivo con la mafia, il presidente del Consiglio avrebbe dovuto riferire con urgenza in Parlamento. Anche perché la rimozione del sottosegretario Siri ha provocato un durissimo scontro all’interno dei due partiti, M5s-Lega, che compongono l’attuale maggioranza. Un braccio di ferro le cui conseguenze future sono ancora tutte da verificare”.

Così Enrico Borghi, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, che per segnalare la mancata audizione di Conte a Montecitorio ha preso la parola in Aula.

13/05/2019 - 13:08

“Oggi, dopo tanto, troppo tempo, finalmente pagine con milioni di visualizzazioni per notizie false e diffamanti sono state chiuse da Facebook. E’ un primo passo che indica la volontà, resa concreta da una azione della ONG Avaaz, di fermare il fango e le falsità e di restituire alla rete la sua originale preziosità di spazio libero e democratico. Propaganda alimentata da notizie false, migliaia di account fasulli, troll che seminano odio non sono democrazia né opportunità ma solo tentativi di manipolazione del popolo. Che in gran parte siano riconducibili a Cinquestelle e Lega, cioè a due partiti al governo, non fa piacere ma preoccupa ulteriormente. E dice dell’urgenza di una legge sul conflitto di interessi che coinvolga anche i possessori delle piattaforme web oggi economicamente molto più potenti della televisione”.  Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

13/05/2019 - 12:08

Dichiarazione della deputata del Pd, Enza Bruno Bossio

"Dal decreto legge Calabria sulla sanità emerge una sorta di schizofrenia tra gli obiettivi annunciati e i contenuti dell'atto stesso. Da una parte - ad esempio - si richiama l’iter che ha portato al commissariamento della regione Calabria sin dal 2009, dall'altra invece le responsabilità sono addossate su una Regione totalmente espropriata da ogni potere". Ad affermarlo è la deputata Pd, Enza Bruno Bossio, che già la settimana scorsa ha avuto modo di esprimere perplessità e rilievi sul decreto Calabria, nel corso dei lavori della commissione Sanità alla Camera dedicata alla discussione del decreto con l'audizione del presidente della Regione Mario Oliverio e del commissario per il Piano di rientro, Saverio Cotticelli.

"Nella relazione - aggiunge la parlamentare - si richiamano i rilievi della Corte dei conti sul bilancio regionale in ambito sanitario e - in pieno stile fake news - si ricollegano alla Regione e non al Commissario, che da ormai dieci lunghi anni gestisce i conti della sanità!  Analoghe considerazioni valgono sui livelli delle prestazioni erogate: in tutti questi anni le delibere di affidamento della rete ospedaliera, le misure per l’attuazione dei livelli essenziali di assistenza, gli obiettivi dei direttori delle aziende sanitarie locali e la gestione dei sistemi sanitari sono stati di competenza totale del Commissario e mai della Giunta regionale".

"Per questo - spiega la deputata Pd - ci saremmo aspettati dal governo nazionale la fine del commissariamento per come già suggerito dai tavoli interministeriali del 2017. Chiudere con i commissari rappresenta l’unica via percorribile per recuperare livelli adeguati di funzionamento della sanità calabrese. Il percorso delineato con il decreto legge Calabria invece, oltre ad essere incostituzionale, va esattamente nella direzione opposta aumentando i poteri del commissari, ovvero usando la causa del male come cura della malattia del sistema sanitario calabrese. Con un unico vero risultato: aumentare il dissesto finanziario delle aziende, con l’incremento illegittimo delle indennità ai nuovi direttori generali preferibilmente non calabresi e scelti fuori dall’albo nazionale, così da consentire meglio pratiche non trasparenti e gestioni clientelari".

13/05/2019 - 11:57

“Salvini aggredisce una maestra, chiama moscerini i manifestanti, fa identificare chi lo critica. Non è solo l’Italia ad essere fuori controllo, ma anche il ministro dell’Interno. Ha perso la testa”.

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, dopo l’aggressione da parte del vicepremier di una maestra che lo contestava.

13/05/2019 - 11:43

Presentato interrogazione parlamentare: fare chiarezza”

Questa mattina a Brembate é stato rimosso dai Vigili del Fuoco uno striscione esposto da un privato cittadino dalle finestre della propria abitazione. Lo striscione, che riportava una generica dicitura “Non sei il benvenuto”, è apparso nel giorno in cui è in programma la visita del segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, in paese.

«L’episodio di questa mattina è grave e va immediatamente fatta chiarezza - dice Elena Carnevali, dell’ufficio di presidenza del Gruppo Pd alla Camera - Non si spiegano le ragioni di questa repressione del dissenso, visto che la nostra Costituzione garantisce la libertà di pensiero ed espressione nel nostro Paese. Lo striscione, esposto fuori da una casa privata, è stato rimosso dai vigili del fuoco benché non fosse offensivo né minaccioso. Chi ha dato incarico ai vigili del fuoco di effettuare un intervento che nulla a che fare con ragioni di sicurezza o di emergenza e quali sono le ragioni che ne hanno motivato l'intervento è il contenuto dell'interrogazione parlamentare che ho presentato questa mattina. Questo è solo l’ultimo di una serie di casi in cui le forme di protesta pacifiche e democratiche a Salvini vengono impedite. E’ doveroso che venga fatta chiarezza al più presto su quanto è accaduto»

13/05/2019 - 11:24

“La proposta di legge contro le fake news, a prima firma Emanuele Fiano e depositata alla Camera, deve essere calendarizzata e discussa con estrema urgenza. Gli inquietanti fatti riportati dalla stampa sulla pervasività e la grande diffusione delle notizie false anche nel nostro Paese, in grado di manipolare l’opinione pubblica, impongono il Parlamento ad accelerare un suo intervento per fare chiarezza su questo pericoloso aspetto delle nostre società. L’increscioso balletto nelle commissioni Cultura e Trasporti messo in atto dalla maggioranza M5s-Lega, due forze peraltro anche coinvolte proprio nella campagna di utilizzo delle fake news, sta di fatto boicottando l’inizio del cammino parlamentare della proposta di legge e deve terminare. Da questo punto di vista, sarebbe utile e necessario anche un impegno del presidente della Camera, Roberto Fico”.

Così Raffaella Paita, capogruppo Dem in commissione Trasporti e telecomunicazioni alla Camera.

11/05/2019 - 21:17

"Io non ho più parole. Veramente. Ci sono persone che dovrebbero sciacquarsi la bocca prima di parlare dei milioni di schiavi umani torturati, disumanizzati, gasati e poi bruciati nei campi nazisti, e questa mentecatta viene a paragonarsi a loro perché non ha potuto presentare un libro. Non mi fate dire altro per carità umana. Se mio padre potesse parlare, se solo potesse parlare". Lo scrive su Facebook Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd, commentando le parole di Chiara Giannini, autrice del libro su Salvini, che osa paragonarsi agli scampati ai campi di concentramento.

11/05/2019 - 14:32

C’è chi al governo oggi passa le giornata a capire come mettere contro le persone, inasprire gli scontri, dividere la società.
E poi c’è, invece, chi 3 anni fa al governo, fece la legge sulle unioni civili. Che ha assicurato diritti a migliaia di coppie fino a quel momento non riconosciute dallo Stato. Due modi opposti di interpretare la società e i diritti civili.
Abbiamo fatto la scelta giusta, e ricordo ancora il faticoso lavoro per approvare la legge nonostante le difficoltà e le opposizioni in Parlamento, a cominciare dai grillini, dal loro “noi faremo di più” salvo poi fare di meno, o dalle minacce di abolizione della Lega.
Con quella legge abbiamo inaugurato una stagione dei diritti di cui dobbiamo essere orgogliosi.

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

 

11/05/2019 - 13:46

Vedo con sorpresa autorevoli esponenti di governo commentare, con un raccapriccio degno di miglior causa, una ipotesi, che peraltro risulta del tutto priva di conferma, di utilizzo in una trasmissione Rai di Nunzia De Girolamo. Se davvero il governo vuole occuparsi seriamente della situazione del servizio pubblico, anziché prendersela senza nessun motivo reale con una persona che ha il solo torto, seppur certo grave, di essere un ex parlamentare, può attingere da un lunghissimo preoccupante elenco di motivi, reali e non fantasiosi. E forse sarebbe l’ora lo facesse.”
Lo dichiara Antonello Giacomelli, vicepresidente della Vigilanza Rai.

11/05/2019 - 12:20

“Una situazione, incresciosa, ai limiti dell’inverosimile, sta creando molti disagi a una parte consistente della popolazione nella zona montana delle aree di Bologna e Pistoia”. Lo scrivono i deputati bolognesi del Pd Gianluca Benamati, Francesco Critelli, Andrea De Maria, Luca Rizzo Nervo ed il membro del gruppo misto Sorse Soverini, in una lettera al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
“L’area metropolitana bolognese e la provincia di Pistoia – spiegano - sono attraversate da un’arteria statale importante, la statale 64 ‘Porrettana’, che collega appunto Bologna con Pistoia. Questa statale, di notevole importanza non solo per traffici locali ma anche nazionali, è interrotta dallo scorso mese di febbraio per una frana nel Comune di Sambuca Pistoiese in corrispondenza della località Pavana. La circolazione è completamente inibita e si avvale di una viabilità locale del tutto inadeguata alla necessità. Il danno e il disagio prodotto all’economia del luogo e ai residenti è certamente significativo, così come sono evidenti i disagi ed i danni alla circolazione fra Bologna e Pistoia. Ciò che appare francamente problematico e poco accettabile è che l’attuale situazione, che appunto si trascina da alcuni mesi, non ha tempi chiari di soluzione. L’Anas, che ha competenza sull’intervento, ha indicato come già disponibile la somma di 3 milioni di euro necessari per l’intervento, mentre appaiono in corso le procedure e l’indicazione dell’azienda che dovrebbe iniziare i lavori a partire probabilmente dal mese di giugno prossimo. Le istituzioni locali e regionali, però, non hanno al momento alcuna certezza né dei tempi di inizio né dei tempi reali di intervento. Ci risulta previsto un incontro con il Prefetto di Pistoia il 14 maggio. Al ministro Toninelli chiediamo di agire affinché questo intervento abbia la dovuta priorità e i tempi di ripristino siano ridotti al minimo”.
“Una rapida soluzione di questo problema è non solo quanto dovuto ma anche un modo opportuno per sanare una situazione che appare iniqua e vessatoria”, concludono.

11/05/2019 - 12:19

Da quando Strada dei parchi ha annunciato la chiusura dell'autostrada del Gran Sasso, il ministero dei Trasporti non ha battuto ciglio. Una inerzia totale. E la risposta alla interrogazione della collega Muroni in commissione Ambiente è stata di una inconsistenza assoluta. Il ministro Toninelli deve dire esplicitamente da che parte sta e deve impedire al concessionario di chiudere l'autostrada, che è di proprietà dello Stato e quindi appartiene ai cittadini.

Toninelli nomini subito un commissario per la sola esecuzione delle opere, senza deroghe ambientali, e stanzi nel decreto cantieri le somme necessarie per la messa in sicurezza del Gran Sasso (circa 180 milioni in un trienno). Il commissario potrebbe essere lo stesso presidente della Regione Marsilio, così da confermare il ruolo degli enti territoriali, come per il decreto Genova ed il ponte. La soluzione c'è e serve agire subito perché il 19 maggio è arrivato e l'Abruzzo rischia l'isolamento.

Lo afferma Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

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