"Il ministro dell’economia di Salvini e Di Maio, Giovanni Tria si è tradito poco fa. E ha detto finalmente con chiarezza che il governo è al lavoro per cancellare gli 80 euro al mese che il governo Renzi ha messo nelle buste paga degli italiani con gli stipendi più bassi. Una vergogna senza precedenti".
Lo dichiara Luciano Nobili, deputato del Partito democratico, a proposito delle dichiarazioni di. Giovanni Tria ad Agorá
"Non solo - continua - Lega e M5S hanno distrutto i conti del nostro Paese, non solo non sanno come evitare l’aumento dell’Iva frutto dei loro disastri, ma il costo delle loro misure folli vogliono farlo pagare agli italiani che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Per coprire i danni che stanno facendo all’Italia Lega e M5S vogliono rapinare le buste paga di dieci milioni di italiani. Ecco quello che non vi dicono in campagna elettorale, ma che hanno intenzione di fare subito dopo il voto, dopo aver preso in giro ancora una volta i cittadini", conclude.
“Ecco che pensa il ministro Tria degli 80 euro per 10 milioni di lavoratori introdotti dal governo Renzi nel 2014. ‘Sbagliati’. È così che definisce la più grande redistribuzione salariale mai fatta in Italia. La verità è che non trovano soldi per i loro provvedimenti spot e così incassano togliendo a chi già ha. Come hanno fatto per la finta quota 100, che ha mandato in pensione pochi lavoratori bloccando adeguamenti Istat a chi già era pensionato e creando un enorme debito per chi in pensione ci deve ancora andare. Dei veri cialtroni”.
Lo scrive su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.
“Lo scambio di accuse tra Salvini ed M5s sulle responsabilità del tragico rogo di Mirandola è forse il punto più basso della dialettica elettorale della storia della Repubblica. Da una parte, il ministro dell'Interno, che dovrebbe essere garante della sicurezza dei cittadini, in evidente crisi di panico per il recente calo di popolarità, utilizza perfino la morte di un’anziana signora e della sua badante, peraltro straniera, per criminalizzare tutti gli extracomunitari. Dall’altra M5s, che fino a oggi (soprattutto dalla scorsa campagna elettorale) ha sostenuto e condiviso la politica intollerante della Lega nei confronti dei migranti, è divenuto all’improvviso paladino dei diritti umani soltanto per recuperare qualche punto nei sondaggi. Mai come in questi casi il silenzio dovrebbe essere d’oro".
Lo dichiara la deputata del Pd, Silvia Fregolent.
“Provo rabbia e sconcerto di fronte all’enorme dramma accaduto stanotte a Mirandola, dove due persone hanno perso la vita e una terza è ricoverata in gravi condizioni a Fidenza. Come democratici, siamo vicini alla famiglia delle vittime e a tutta la comunità di Mirandola”.
Così il deputato del Partito democratico, Andrea Rossi
“Non esistono ragioni per tale accaduto - aggiunge il parlamentare dem - l’unica motivazione è la follia di una persona che dovrà subire pene esemplari. A differenza del ministro Salvini, non sono interessato al colore della pelle dell’assassino, ma che sia fatta giustizia. Al ministro però vorrei ricordare che i suoi proclami sono inutili: ha giurato oltre un anno fa, è lui il ministro dell’Interno, sta a lui applicarsi per garantire la necessaria sicurezza, che da quando il governo del cambiamento si è insediato non si è di certo elevata in questo Paese”.
Mercoledì 22 maggio – ore 15.00 Sala Conferenze/Palazzo Theodoli
Mercoledì si terrà il convegno "Donne con disabilità, la doppia discriminazione", organizzato dalle deputate Lisa Noja e Maria Elena Boschi. Si tratta di un tema di cui si discute ancora troppo poco nel nostro paese, nonostante migliaia di donne e ragazze con disabilità, ogni giorno, vivano varie forme di discriminazione in ogni aspetto della loro vita. Nel mondo del lavoro, dove si registra un tasso di inoccupazione delle donne con disabilità del 45% contro il 35% degli uomini. Rispetto al diritto alla salute, tanto che i tassi di tumore al seno sono molto più elevati tra la donne con disabilità a causa della mancanza di apparecchiature di screening e diagnosi adeguate. Nella vita intima, dove le donne con disabilità hanno una probabilità di subire violenza da 2 a 5 volte superiore rispetto alle altre donne. Fino ad arrivare alla negazione del diritto stesso alla femminilità.
Una discriminazione multipla, perché ha a che vedere sia con l'essere donne, sia con la condizione di disabilità, e una discriminazione particolarmente difficile da contrastare, perchè non dipende solo da pregiudizi e stereotipi ma spesso anche dall’inadeguatezza dei servizi e delle strutture, troppe volte inaccessibili o abituati ad affrontare i due fattori di discriminazione come compartimenti stagni, mentre la vita e l’identità delle persone sono complesse e vanno considerate nella loro unitarietà.
Ci auguriamo che su un tema così importante si possa aprire un dibattito tra tutte le forze del Parlamento e a promuovere un’iniziativa larga e trasversale”.
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si ricorda che per gli uomini è necessaria la giacca
“Lavoratori portuali, sindacati e associazioni del mondo cattolico hanno posto l'attenzione su un problema enorme. Non sul commercio internazionale delle armi (tema che pure meriterebbe attenzione e rispetto) ma su quelle forniture belliche all'Arabia Saudita che molti osservatori internazionali affermano essere in Yemen contro la popolazione civile”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito della vicenda del Bahri Yambu, il cargo battente bandiera saudita che, carico di armi, è attraccato questa mattina nel porto di Genova.
“Per questo motivo – continua - quella stessa nave non ha potuto compiere alla stessa operazione nel porto francese di Le Havre. Evidentemente anche quei lavoratori hanno valutato che le vite umane avessero un valore superiore a una banale polemica politica da affidare ai social media. Ma la statura di Toti ogni giorno si rivela per quello che è. La statura di un battutista”.
“I ragionamenti seri non fanno per lui. Non siamo invece vicini a quanti ci hanno fatto riflettere. Per questo li ringraziamo, in francese e in italiano”, conclude.
“Al Gr Rai scompare da un’edizione all’altra lo stretto legame che unisce Salvini con il vicecancelliere austriaco Strache, costretto alle dimissioni dopo essere stato travolto dallo scandalo dei favori alla Russia. Chi ha deciso questa censura?”. Lo scrive su Facebook Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera.
“La Rai – continua - chiarisca subito, chi ha sbagliato e ha censurato deve assumersene la responsabilità. Nell’edizione delle 8.45 del Gr3 di ieri veniva trasmessa un’intervista a Nicoletta Pirozzi dell’Istituto Affari internazionali, durante la quale veniva fatto esplicito riferimento agli stretti rapporti tra la Lega di Salvini e la Fpoe di Strache. Al Gr1 delle ore 9, però, è stata mandata in onda la stessa intervista senza più alcun riferimento a Salvini. Alle 9 sono rimasti i legami con la Le Pen ma non con Salvini, sebbene è evidente che i telespettatori italiani siano molto più interessati a un partito italiano che francese”.
“Si tratta di un disservizio grave, una vera e propria disinformazione. E’ opportuno che l’azienda chiarisca. Abbiamo chiesto ai membri Pd in Vigilanza Rai di intervenire”, conclude.
Lotta prosegue in Parlamento
“Ti chiediamo di desistere dalla tua azione non violenta. Ti vogliamo accanto a noi per portare avanti la battaglia contro l’insensata intenzione del governo di chiudere radio Radicale. La forza della tua determinazione ci sprona ad essere ancora più risoluti nel difendere questo patrimonio dell’informazione libera. Però, ora riprendi a bere”.
Così il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio si rivolge a Roberto Giachetti, che da oltre tre giorni sta portando avanti lo sciopero della fame e della sete per salvare Radio Radicale e che oggi è stato ricoverato, dopo controlli che ne hanno verificato lo stato di disidratazione, presso l'ospedale San Carlo di Nancy di Roma.
“Mentre prosegue il finto litigio del governo su chi sia responsabile della apertura del porto di Lampedusa alla Seawatch, c'è un'altra vicenda che riguarda i porti italiani sui quali vorremmo sentire le decisioni del governo. Si tratta della vicenda dal cargo saudita Bahri Yanbu, che ha attraccato al porto di Genova questa mattina”. Lo dichiara Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera.
“Grazie all'impegno dei lavoratori portuali di Genova – continua - nessun materiale bellico è stato caricato sulla nave. Indiscrezioni dicono che il cargo potrebbe ripartire per altri porti italiani, per caricare gli 8 cannoni di produzione francese che non sono stati caricati in Francia così come i generatori dual use non caricati a Genova. Cosa ne pensa il governo? Per noi è intollerabile il doppio standard, che vede la retorica del governo schierata per i porti chiusi alle persone e invece non dice nulla sui porti aperti alle armi che alimentano guerre come quella in Yemen. Non si può lasciare ai lavoratori portuali la responsabilità di agire per bloccare questi cargo, quando dovrebbe essere il governo a farlo. Per affrontare la questione alla radice, inoltre, rinnovo la richiesta di votare al più presto la risoluzione sulla sospensione alla fornitura di armi a tutti i paesi coinvolti nel conflitto in Yemen, inclusa l'Arabia Saudita”.
“Dove è il M5S? Dove è il sottosegretario Di Stefano, che all'opposizione ha sempre sostenuto la necessità di uno stop alla vendita di armi all'Arabia Saudita e che anche oggi ha contestato la politica dei porti chiusi di Salvini? Sulla vicenda della Barhi Yanbu ci aspettiamo decisioni, non sceneggiate ad uso della campagna elettorale”, conclude.
Il ministro Salvini dovrebbe darsi una calmata. Non esistono le sue leggi diverse da quelle che applica la magistratura. Esistono solo le leggi dello Stato che i giudici sono tenuti a mettere in pratica anche se questo, al capo della Lega che con l’aiuto dei Cinquestelle scappa dai processi, può non far piacere. E non esistono nemmeno due fedi diverse, quella di Salvini e quella della Chiesa. Esiste un’unica fede fondata sul Vangelo che non può essere piegata a fini di partito o brandita come arma elettorale, per giunta con l’uso strumentale di simboli religiosi che non sono di uno o di un altro ma appartengono all’intera comunità dei credenti.
Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio
"Dove sono finiti i finanziamenti stanziati dai precedenti governi Pd per il bando nazionale ‘Sport e Periferie’?”. Lo chiede Davide Gariglio, deputato del Partito democratico, che presenterà un’interrogazione al presidente del Consiglio e al sottosegretario con delega allo Sport.
“La data ultima di assegnazione delle risorse – spiega - era stata fissata ad inizio aprile ma con ben due decreti la Presidenza del consiglio dei ministri ha posticipato prima di 35 giorni e poi di ulteriori 45 giorni la pubblicazione dei vincitori dei progetti. Purtroppo l'ultima proroga scadeva venerdì 17 maggio ma dal governo tutto tace. ‘Sport e Periferie’ è uno strumento che potrebbe permettere la realizzazione di interventi edilizi per l’impiantistica sportiva spesso fondamentali per lo sviluppo della cultura sportiva, la rimozione degli squilibri economico-sociali e l’incremento della sicurezza urbana soprattutto nelle periferie”.
“Ancora una volta però, come già successo per l'edilizia scolastica, il governo del cambiamento posticipa l'assegnazione di risorse già disponibili da tempo creando problemi agli enti locali, all'associazionismo sportivo ed a milioni di cittadini", conclude.
"Per Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Conte non è figura garante. Il presidente del Consiglio gli risponde parlando di accusa gravissima. Nel frattempo Salvini e Di Maio continuano a scambiarsi insulti e sospetti. Sempre Giorgetti ammette che il governo è paralizzato dalla campagna elettorale. Se fossero persone serie dovrebbero prendere atto delle loro stesse affermazioni e aprire la crisi. Invece parlano di durare ancora quattro anni. L’Italia non può essere ostaggio di un governo rissoso, che ha devastato l’economia, che non ha un progetto per il futuro se non imponendo nuovi sacrifici al Paese come confermato oggi dal ministro Tria. Il Pd è l'unica alternativa a questa alleanza di potere. Chiediamo che si discuta subito del nostro Piano per l’Italia in cui si punta sugli investimenti in educazione e università, sull’ aumento dei salari ai dipendenti e sullo sviluppo sostenibile”.
Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.
"Salvini e Di Maio, come due alunni impreparati sorpesi a copiare, continuato a tirare in ballo Matteo Renzi per coprire i loro evidenti fallimenti. Forse non si sono accorti che l'ex segretario del Pd non è più al governo da ormai 2 anni e mezzo": è quanto scrive Silvia Fregolent, deputato Pd, sul suo profilo Twitter.
“Dobbiamo augurarci che Salvini sia solo in preda a delirio elettorale e non pensi realmente di poter avere ingerenze sulla magistratura. I suoi attacchi scomposti in merito alla decisione della Procura di Agrigento di far sbarcare i 47 immigrati a bordo della nave Sea Watch sono di gravità inaudita”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.
“I magistrati hanno il dovere di agire in nome del Paese e delle sue leggi e non per ossequiare un ministro della Repubblica alle prese con la sua campagna elettorale. La separazione dei poteri – sottolinea la deputata Dem - è uno dei principi cardine di uno Stato di diritto, e il ministro dell’Interno, che ha giurato sulla costituzione, dovrebbe saperlo”.
“Salvini, nella sua foga propagandistica di chiudere i porti, pensa a non far attraccare una nave con donne e uomini, ma neppure una parola sul cargo che trasporta armi e che la Francia non ha voluto nei suoi porti. Ma – conclude Rotta - si sa, le armi piacciono a Salvini più delle persone, o, almeno, rendono di più”
“In Piemonte la destra usa le posizioni istituzionali per fare propaganda e campagna elettorale, così a pagare sono tutti i cittadini. Cosa ha da dire Giorgia Meloni sul sindaco di Monteu Roero? È questo il vostro senso delle istituzioni? Vergogna!”. Lo scrive su Twitter Chiara Gribaudo, deputata del Partito democratico, a proposito della notizia secondo cui il candidato di Fratelli d’Italia e sindaco di Monteu Roero Michele Sandri avrebbe pinzato il proprio santino elettorale a un foglio di carta intestata del comune da lui amministrato e spedito il tutto in una busta con il logo comunale.