17/04/2019 - 14:47

La maggioranza ha bocciato tutti gli emendamenti presentati dal Pd al decreto emergenze agricole che chiedevano di stanziare risorse aggiuntive per le gelate in Emilia Romagna del febbraio e marzo 2018. Il nostro obiettivo era di estendere le giuste e opportune misure per la Puglia anche agli agricoltori che hanno subito ingenti danni in Emilia Romagna. Il governo, che ha deciso di non tener conto della nostra proposta adducendo motivazioni pretestuose, deve assumersi la responsabilità di una scelta dannosa e incomprensibile.

Lo dichiarano i deputati del Pd dell’Emilia Romagna Critelli, Delrio, Benemati, De Maria, Di Maio, Incerti, Marattin, Pini, Rizzo Nervo, Rossi.

17/04/2019 - 13:44

Presentata mozione per correggere seggi spettanti all’Italia

 

Il gruppo del partito democratico della Camera ha depositato una mozione, primo firmatario Piero De Luca, in cui chiede al governo di correggere con la massima urgenza il DPR 22 marzo 2019 di “Assegnazione del numero dei seggi alle circoscrizioni per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”, tenendo conto dell’ipotesi che alla data delle elezioni del 26 maggio il Regno Unito faccia ancora parte dell’UE, nel qual caso il numero di seggi spettanti all’Italia sarebbe 73, e non già 76 come attualmente stabilito”.

“L’attuale sistema di assegnazione – viene precisato nella mozione dem – prevedendo 76 seggi per l’Italia non tiene conto che il Regno Unito, al momento del rinnovo del Parlamento, potrebbe, come pare verosimile, ancora fare parte dell’Unione. Un sistema errato – concludono i democratici – che va corretto con estrema urgenza prevedendo un doppio criterio di attribuzione dei seggi alle singole circoscrizioni elettorali, in corrispondenza dei due possibili scenari: quello della partecipazione britannica alle consultazioni elettorali, valido sino sua permanenza nell’Unione europea, e quello da applicarsi invece in caso di “Brexit”, prima o successivamente alla prossima consultazione elettorale del 26 maggio”.

Ecco il testo completo della mozione

MOZIONE

La Camera,

premesso che

il caotico iter del confronto politico nel Regno Unito sul processo di recesso dall’Unione europea sta determinando esiti imprevedibili sia sul piano sociale ed economico, sia sul piano istituzionale dell’Unione, con possibili riflessi anche sui procedimenti elettorali che si terranno negli altri Stati comunitari;

come noto, l’esito dell’ultimo Consiglio europeo straordinario, dello scorso 10 aprile, ha concesso un’ulteriore proroga temporale, non oltre il 31 ottobre, al Regno Unito per consentire la ratifica da parte della Camera dei Comuni dell’accordo di recesso. Le stesse conclusioni del Consiglio hanno ribadito che “se il 23-26 maggio 2019 sarà ancora uno stato membro e se non ha avrà ratificato l’accordo di recesso entro il 22 maggio 2019, il Regno Unito sarà soggetto all’obbligo di tenere le elezioni del Parlamento europeo, conformemente al diritto dell’Unione.”;

per di più, la stessa decisione del Consiglio europeo, adottata d’intesa con il Regno Unito, che proroga il termine previsto dall’articolo 50, paragrafo 3, TUE, all’articolo 2, prevede che la suddetta decisione cessa di applicarsi il 31 maggio 2019, qualora il Regno Unito non abbia tenuto le elezioni del Parlamento europeo, conformemente al diritto dell’Unione e non abbia ratificato l’accordo di recesso entro il 22 maggio. E quindi il Regno Unito si troverebbe automaticamente escluso dall’Unione europea nei termini del cosiddetto “no deal”, vale a dire senza nessun accordo;

a tal riguardo, il Primo Ministro britannico, Teresa May, ha rassicurato il rispetto dei termini della decisione sottoscritta e si è impegnata ad avviare le procedure per la consultazione elettorale europea;

il Consiglio europeo il 28 giugno 2018 ha adottato la Decisione UE 2018/937 con la quale ha attribuito all’Italia il numero di 76 seggi per la legislatura 2019/2024, in luogo dei 73 della legislatura in corso. Tuttavia il paragrafo 2 stabilisce che “nel caso in cui il Regno Unito sia ancora uno Stato membro dell’Unione all’inizio della legislatura, il numero dei rappresentanti al Parlamento europeo eletti per ciascun Stato membro che si insedieranno rimarrà quello previsto all’art.  3 della decisione 2013/312/UE del Consiglio europeo. Fino a quando il recesso del Regno Unito dall’Unione non sarà divenuto giuridicamente efficace”, vale a dire, nel caso del nostro paese, 73 seggi;

il DPR 22 marzo 2019 di “Assegnazione del numero dei seggi alle circoscrizioni per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”, nella tabella allegata riporta un totale di seggi assegnati alle circoscrizioni pari a 76, con ciò non assumendo l’ipotesi che il Regno Unito, al momento del rinnovo del Parlamento, potrebbe, come pare al momento verosimile, ancora fare parte dell’Unione;

Il DPR dunque si presenta al momento errato, in contrasto con il paragrafo 2 della decisione del Consiglio del 28 giugno, non prevedendo l’applicazione dell’art.3 della decisione 2013/3121/UE;

Nell’ipotesi in cui il Regno Unito partecipi alle elezioni, ma approvi in seguito l’accordo di recesso e dunque fuoriesca dall’UE, si verrebbe a determinare uno scenario del tutto inedito con la presenza di deputati britannici del Parlamento europeo - sempreché il Regno Unito non decida di rinunciare alla “Brexit” - comunque in scadenza entro il 31 ottobre. Tale eventualità comporterebbe la necessità di assegnare gli ulteriori 3 seggi attribuiti all’Italia sulla base dell’esito della consultazione elettorale;

per tali speciali circostanze, risulta necessario rivedere il citato DPR, prevedendo un doppio criterio di attribuzione dei seggi alle singole circoscrizioni elettorali, in corrispondenza dei due possibili scenari: quello della partecipazione britannica alle consultazioni elettorali, valido sino sua permanenza nell’Unione europea, e quello da applicarsi invece in caso di “Brexit”, prima o successivamente alla prossima consultazione elettorale del 26 maggio

impegna il Governo

a correggere con la massima urgenza il DPR 22 marzo 2019 di “Assegnazione del numero dei seggi alle circoscrizioni per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”, tenendo conto dell’ipotesi che alla data delle elezioni del 26 maggio il Regno Unito faccia ancora parte dell’UE, nel qual caso il numero di seggi spettanti all’Italia sarebbe 73, e non già 76 come stabilito dal DPR in oggetto.

 

17/04/2019 - 13:07

“città ospiti Centro Internazionale sui Cambiamenti Climatici”

“L’arrivo in Italia di Greta e soprattutto le grandi mobilitazioni giovanili e studentesche che ci richiamano alla gravità derivante dal riscaldamento del clima, sono l’occasione per ribadire che proprio la nostra città, Venezia, è già particolarmente colpita dal fenomeno e rischia di esserlo ancor più in futuro. Tra un secolo, secondo alcuni studi, Venezia potrebbe addirittura scomparire, inghiottita dal mare. Ma possiamo ancora invertire queste previsioni così negative, che la scienza imputa al cambiamento climatico provocato dall’aumento della concentrazione di Co2 nell’atmosfera. Riempie il cuore sapere che milioni di ragazzi sono impegnati in questa battaglia, che è la stessa che combatte quotidianamente Venezia. Per questo assieme ad altri amici abbiamo lanciato l’idea di istituire a Venezia il Centro Internazionale sui Cambiamenti Climatici, prevedendolo anche all’interno di una proposta di legge parlamentare. Penso che Venezia, per tutto ciò che evoca sia, anche simbolicamente, la città perfetta per ospitare un centro europeo di questa natura”.

Così il deputato Dem Nicola Pellicani, componente della commissione Ambiente, in una ‘lettera aperta’ a Greta Thunberg in occasione della sua visita in Italia.

17/04/2019 - 13:05

"Il ministro dell’Economia conferma l’aumento dell’Iva. Il governo toglierà 23 miliardi di euro dalle tasche degli italiani facendo pagare ai bilanci delle famiglie il proprio fiasco. Conte, Salvini e Di Maio sono i principali responsabili del riaprirsi di una gravissima crisi economica e sociale che né selfie, né passerelle, né più o meno finti litigi nell’esecutivo possono nascondere. Serve lavoro e crescono le tasse. Occorrono investimenti e i cantieri restano fermi. C’è bisogno di salari più alti e l’occupazione diminuisce. Fanno l’esatto contrario di ciò che serve. Ogni giorno in più che restano al governo si allontana la possibilità per il Paese di riprendere la strada della crescita".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera, Graziano Delrio.

17/04/2019 - 13:04

“Al Senato prosegue di giorno in giorno il balletto messo in atto da M5s e Lega che sta provocando il continuo rinvio del termine per la presentazione degli emendamenti alla Legge di delegazione europea. Non stiamo parlando di un mero dettaglio tecnico parlamentare, ma di un problema che rischia di ripercuotersi sulle casse dello Stato italiano. Stiamo infatti ripiombando nella situazione precedente all’anno 2013, quando non si recepivano le direttive dell’Unione ed eravamo la maglia nera in Europa per il numero delle procedure di infrazione aperte nei nostri confronti e per le conseguenti multe. Purtroppo anche l’attuale Def ci pone a serio rischio di procedura di infrazione sul bilancio e non basterà scaricare sulle famiglie e sui più deboli l’aumento dell’Iva e delle accise dovute alle scelte politiche scellerate. Ricordo che proprio grazie ai governi a guida Pd il numero delle infrazioni con l’Ue venne dimezzato, passando dalle 121 del 2014 alle 59 del maggio 2018, e l’Italia diventò il Paese più virtuoso dell’intera Unione europea. Un’azione che insieme alla riduzione delle frodi al bilancio Ue ci permise di risparmiare oltre 2 miliardi di euro in meno di quattro anni. Con l’ex ministro Savona e il presidente del Consiglio Conte la direzione di marcia è oggi cambiata e stiamo tornando ai vecchi record negativi”.

 

Così Valeria Fedeli, della commissione Politiche europee del Senato, e Marina Berlinghieri, vicepresidente della commissione Politiche europee della Camera.

17/04/2019 - 12:45

“Veramente surreale il dibattito nella maggioranza. Oggi il ministro Tria ha informato il Parlamento che l’ipotesi più accreditata per far fronte alle esigenze di bilancio è l’aumento dell’Iva. Mentre fonti della maggioranza in maniera stizzita invitano Tria ad aderire al Pd per aumentare l’Iva.

Ora per tutti gli smemorati di turno vale la pena di ricordare che questa situazione è stata creata da questo governo e dall’investimento di molti soldi pubblici (per altro presi a debito per la grande parte) in misure che non stanno producendo crescita. Giova anche ricordare che nei cinque anni della legislatura precedente le tasse sono scese. Cosa che non accade con questo governo”. Lo dichiara il deputato democratico Gianluca Benamati, vice presidente della commissione Attività produttive della Camera.

17/04/2019 - 12:16

Da bravo professore alla fine il Ministro Tria ha dovuto ammettere quello che Salvini e Di Maio (pure Conte, ma conta poco) negano da mesi: poiché non sanno trovare alternative, sarà inevitabile l’aumento dell’Iva e delle accise. Ecco quanto ci costerà la loro incapacità di governare, le promesse elettorali a debito e la finta abolizione della povertà. Cialtroni e ipocriti.

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

17/04/2019 - 11:33

Lo dichiara il deputato democratico abruzzese Camillo D’Alessandro

"L'Aquila grandi speranze", una fiction vergognosa. La cosa più grave è aver raffigurato i ragazzi di L'Aquila schierati in bande, nella zona rossa, addirittura impegnati in razzie, come piccoli sciacalli, nelle case abbandonate, che sono sacre per gli aquilani e gli abruzzesi. Vergognosa rappresentazione di quei giorni. E la Rai coproduce e manda in onda una menzogna.

17/04/2019 - 11:31

“Una brutta cosa che non meritavamo. Le nostre speranze non le avete né cercate, né comprese. Non c’erano e non ci sono bambini incattiviti organizzati in bande a scorrazzare nel centro storico. I nostri figli allora erano lontani, sulla costa o nelle tendopoli, a provare a superare la paura e a ricostruire vita e serenità. Non parliamo dialetti sbilenchi, che non siano l’aquilano. Non ci piace il terremoto e nemmeno chi usa L’Aquila e quella tragedia come un set per raccontare una banale e bruttina vicenda. Ricordatevi sempre tutti, che qui sono morti 309 innocenti. Aiutateci o lasciateci in pace. Così ci fate solo danni. Marco Risi, ma perché?”.

Così Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, commenta in un post sul suo profilo Facebook, dal titolo “L’aquila grandi speranze? No! L’aquila, grandi bugie”, la fiction andata in onda ieri sera su Rai1.

17/04/2019 - 11:07

“Il ministro Tria conferma in audizione che l’aumento dell’Iva è nella legislazione vigente e questo Def non la cambia. Significa che dal 1 gennaio 2020 ci sarà un aumento di tasse sul consumo di 23 miliardi di euro. Patetico il tentativo della maggioranza di dire che anche negli anni scorsi i Def facevano la stessa cosa: nel Def del governo Gentiloni, invece, veniva scritto chiaramente che in legge di bilancio si sarebbe evitato l’aumento Iva. Questo Def invece non lo fa. Le chiacchiere stanno a zero”.

Così Luigi Marattin, capogruppo Dem in commissione Bilancio alla Camera.

16/04/2019 - 19:43

Venga immediatamente in Aula a darne ragione

“Se la notizia è confermata, questa volta Salvini l’ha fatta fuori dal caso”. Lo dichiara Alberto Pagani, capogruppo Pd in Commissione Difesa alla Camera, a proposito della direttiva sulla Mare Jonio stata inviata anche ai vertici della Difesa e della Marina.

“Il ministro Salvini farebbe bene a rileggersi i limiti dei suoi poteri ministeriali. Di fronte a questa sua ennesima iniziativa rivolta addirittura al capo di stato maggiore della Difesa, di cui riferiscono autorevoli agenzie. Se veramente messa in atto da un ministro dell’Interno risulterebbe del tutto impropria, incongrua, e inammissibile. Chiediamo che venga immediatamente a darne ragione in Aula”, conclude.

16/04/2019 - 18:59

“Nonostante il ministro Toninelli neghi la verità, come è abituato a fare, sappiamo per certo che l’analisi costi benefici sulla Brescia-Padova è stata consegnata al ministero”.

Lo dichiarano i deputati del Partito Democratico Alessia Rotta, vicepresidente vicaria del Gruppo, Raffaella Paita, capogruppo in Commissione Trasporti, e Davide Gariglio della Commissione Trasporti

“Chiediamo che l’analisi venga immediatamente resa pubblica visto che – sottolineano - sicuramente, per sfuggire alle proprie responsabilità, il governo vorrà occultarla agli occhi dei cittadini fino dopo le elezioni europee. I dati che ci sono stati riferiti portano ad un esito negativo per la realizzazione dell’opera Brescia-Padova che invece avrebbe potuto essere già cantierata un anno fa”.

“Ora basta bugie. – concludono i deputati Dem - Vogliamo verità e trasparenza per tutti i cittadini della Pianura Padana”.

16/04/2019 - 18:41

“Spiace che Bottacin si senta in dovere di prendere la difesa d’ufficio della Lega e del presidente Zaia e lo faccia in modo così scomposto. All’assessore che mi invita a studiare le carte vorrei rispondere che non solo conosco le carte, ma soprattutto conosco i fatti”.

Così la parlamentare veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, replica all’assessore all'Ambiente della Regione del Veneto Giampaolo Bottacin

“A fronte del mancato stanziamento di fondi da parte della Regione Veneto, i nostri governi hanno investito 80 milioni. Inoltre – spiega– i rallentamenti che ci sono stati nell’erogazione sono da imputare al ritardato adempimento della Regione a presentare progetti per i nuovi acquedotti e un piano d’azione”.

“Bottacin parla della relazione della Commissione d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, dimenticando che quella Commissione era presieduta proprio dal Pd. Come dimentica la legge sugli ecoreati, che – sottolinea la deputata Dem - ha introdotto le nuove fattispecie di reati di disastro ambientale, inquinamento ambientale, impedimento al controllo ambientale, traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività ed omessa bonifica, ha inasprito le sanzioni e ha raddoppiato i termini di prescrizione”.

Mentre noi andavamo avanti nella tutela dell’ambiente e nella lotta all’illegalità, la Lega, che era alla guida della provincia di Vicenza non solo non ha fatto nulla, ma ha occultato preziose informazioni sulla tossicità  di Pfas.

“Gli unici che stanno giocando con la pelle delle persone- conclude Rotta -  sono quelli che fanno fare lo screening alla popolazione senza dare soluzioni praticabili e un ministero della Salute che, ripetutamente sollecitato, non da risposte”

16/04/2019 - 17:45

“L’esame del Documento di economia e finanza (Def) si sta per concludere alla Camera con i voti previsti per giovedì prossimo e ancora mancano aspetti fondamentali come gli allegati Infrastrutture e sugli indicatori Bes (misurazione di Benessere e Sostenibilità) entrambi obbligatori per legge. Un segnale che conferma la confusione e la mancanza di strategia da parte del governo per affrontare l’attuale momento di stallo della nostra economia. Una impasse totale aggravata dal fatto che ancora non si conoscono i decreti cosiddetti sblocca cantieri e crescita annunciati in pompa magna ormai settimane fa come interventi urgenti e salvifici e non ancora pubblicati in Gazzetta ufficiale. Lega e Cinquestelle per di più cercano maldestramente di coprire tutto con le loro liti quotidiane, ma ormai è un giochino che non inganna più nessuno”.

Così la capogruppo democratica in commissione Ambiente della Camera Chiara Braga.

16/04/2019 - 17:09

“Tutelare l’insegnamento della nostra lingua nel sistema scolastico della Francia, intervenendo in sede diplomatica per evitare che l’italiano venga penalizzato”. Lo chiede Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, con un’interrogazione al ministro degli Esteri e dell’Istruzione.

“Ampia eco – spiega - sta avendo un appello lanciato da Jean-Luc Nardone, professore a Tolosa e presidente degli italianisti francesi, in merito alla richiesta al Governo francese di rivedere alcune scelte in materia di istruzione che rischiano di penalizzare fortemente la lingua italiana.  Tale documento è stato sottoscritto da molti docenti francesi, ma anche da importanti personalità della cultura italiana come riportato anche dagli organi di informazione, tra cui gli scrittori Andrea Camilleri, Gianni Biondillo e Antonio Moresco, l’attore Ascanio Celestini e la regista Emma Dante, gli storici Luciano Canfora e Carlo Ginzburg, gli studiosi di linguistica Paolo Fabbri e Raffaele Simone. Il punto cruciale è la diminuzione dei posti messi a concorso per l’insegnamento dell’italiano nelle scuole. Per il 2019 i posti previsti per insegnare nei licei sono soltanto cinque”.

“Per il Capes sigla che sta per certificato di attitudine al professorato per l’insegnamento di secondo grado, che abilita alla docenza nelle scuole medie, si è passati da 28 a 16, mentre i posti, erano 35 nel 2016, 2015, 2014, e addirittura 64 nel 2013 questo nonostante la richiesta di studiare l’italiano da parte dei ragazzi non stia affatto diminuendo”, conclude.

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