Qual è il paese europeo più vicino ai Balcani quell’area tormentata che ancora cerca stabilità anche come argine a infiltrazioni destabilizzanti? È l’Italia, dalla cartina si vede bene. Ecco, nonostante la vicinanza e i rapporti secolari, il nostro paese non sarà presente oggi a Berlino in occasione del vertice regionale convocato da Merkel e Macron. Ci saranno i capi di stato dei paesi della zona pronti a discutere sulla crisi del Kosovo e dello stato delle tormentate relazioni con Belgrado.
L’isolamento italiano è questo: dove si prendono decisioni, dove la diplomazia costruisce assetti e alleanze, noi non ci siamo. Noi non siamo proprio invitati perché non abbiamo idee, non siamo credibili e non abbiamo una leadership capace.
Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.
“E' inaccettabile che la Rai mandi in onda un servizio che racconta la manifestazione di Predappio come se fosse qualcosa di ordinario, di tollerabile, di compatibile con i dettami del nostro ordinamento”. Lo dichiara Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito di un servizio del Tgr Emilia Romagna per la manifestazione di Predappio in occasione dell’anniversario della morte di Benito Mussolini.
“A Predappio – spiega - ogni anno in alcune date per loro significative, un po' di nostalgici si recano in visita per manifestare la propria adesione all'ideologia fascista rivendicandola con saluti romani, cori e altre simbologie. Una chiara apologia di fascismo, purtroppo finora mai perseguita dalla magistratura, nonostante le denunce effettuate. Che la Rai, però, mandi in onda un servizio che racconta la manifestazione come se fosse qualcosa di ordinario, di tollerabile, di compatibile con i dettami del nostro ordinamento è intollerabile. Senza esprimere un giudizio, senza ricordare cosa è stato il fascismo, senza tenere conto dell'inequivocabile giudizio di condanna che la storia ha già espresso su di esso e sulla figura di Benito Mussolini”.
“Non basta ‘chiedere chiarimenti’: la tv di Stato, principale azienda culturale del Paese, ha delle enormi responsabilità sulla formazione della coscienza collettiva. Pertanto sono doverosi provvedimenti e la garanzia che non si verifichino più scelte di questo tipo”, conclude.
“L'ultimatum dei Commissari Alitalia, che da mesi stanno cercando di evitare di portare i libri in tribunale scade domani”. Lo dichiara Davide Gariglio, componente Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito della crisi di Alitalia. “Da settimane i Commissari stanno infatti ripetendo al governo ed alla maggioranza i rischi che sta correndo la compagnia aerea, ancora alla ricerca di un partner societario affidabile e di un piano industriale credibile. Di Maio, come ha lui stesso affermato oggi da Varsavia, rischia davvero di essere 'l'ultimo ministro del lavoro che si occupa di Alitalia': la società è infatti vicinissima al fallimento”, conclude.
"Con il governo del cambiamento le auto blu in Italia sarebbero aumentare in un anno, secondo le ultime rilevazioni ufficiali, di oltre il 10 per cento e la maggior parte dei veicoli sarebbero inutilizzati. Si tratta di un dato impietoso che certifica l'ennesimo fallimento dell'attuale maggioranza su un tema, quello degli sprechi pubblici, utilizzato con demagogia in campagna elettorale e come pretesto per dire di no ai grandi eventi come le Olimpiadi di Torino o le infrastrutture come la Tav". Lo afferma Silvia Fregolent, deputata del Pd.
“Il ministro Salvini, di fronte a un brutale stupro di una ragazza a Viterbo, evita di chiamare per nome i colpevoli e insiste nel non capire che la violenza contro le donne ha una matrice culturale”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico commentando le dichiarazioni del ministro dell’Interno dopo lo stupro Viterbo
“Salvini invece di condannare la violenza, la usa per la sua perenne campagna elettorale proponendo, ancora una volta, la castrazione chimica come panacea per tutti i mali. Il vicepremier leghista- sottolinea - non capisce, o fa finta di non capire, che la violenza, compresa quella di genere, ha radici in una determinata concezione delle donne e della società: sessismo e razzismo sono pensieri che troppo spesso si traducono in pericolosi quanto inaccettabili comportamenti”.
“Salvini, che da sempre ammicca a organizzazioni non estranee ad episodi di violenza e intolleranza, come Casapound, si svegli e - conclude Rotta - prenda una posizione chiara, degna di un ministro dell’Interno di un paese democratico”.
“Vi è l’urgente necessità che il presidente della Camera, Roberto Fico, esca dal suo silenzio da Sibilla Cumana e prenda una posizione netta contro la diffusione di dichiarazioni lesive della Camera dei deputati. L’intervista pubblicata oggi dal quotidiano ‘Il Messaggero’ al sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Mattia Fantinati, suscita un commento a metà strada fra il senso di gravità e una ironica ilarità. E’ inaccettabile che vi possa essere un’iniziativa del governo che interferisca sulle prerogative del Parlamento. Prerogative che sono materia esclusiva di quest’Aula. Qualunque governo non può entrare nel merito dei lavori della Camera. Il governo qui è ospite. Fico richiami immediatamente il sottosegretario Fantinati, sempre che, invece, non ne condivida la visione distorta del funzionamento delle istituzioni parlamentari. Ma, in questo caso, occorrerebbe avere il coraggio di esplicitare questa volontà di modifica della Costituzione repubblicana. Quando si cavalca la tigre del populismo occorre fare molta attenzione. Perché poi la tigre ti disarciona e ti divora”.
Così Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula a inizio seduta dei lavori nel dibattito sulle modifiche della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari.
“Se c'è qualcuno che deve chiedere scusa dei propri errori e dei danni causati al Paese questo è Di Maio con il suo alleato Salvini di cui si vergogna. Il governo ha messo in ginocchio l'Italia e non ha una strategia per rimediare. Noi tifiamo per l'Italia e vogliamo che i problemi si risolvano. Per questo abbiamo sempre dialogato in Parlamento. Ma con un governo che continua sulla strada della incompetenza e dell’arroganza la strada è chiusa".
Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera, Graziano Delrio.
"Commesso reato con servizio su Predappio?"
"Al Tgr Emilia Romagna è andato in onda un servizio che nulla ha a che vedere con l'informazione e molto con quella che è apparsa come una vera e propria apologia del fascismo. Due minuti di interviste e immagini, con tanto di saluti romani, sulla manifestazione fascista di Predappio per l'anniversario della morte di Mussolini. L'amministratore delegato Salini spieghi se questa è la nuova informazione Rai. Chi ha deciso di mettere in onda quel servizio? Chi non ha controllato? Il direttore Casarin sia chiamato a risponderne". Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, che ripubblica il video del servizio andato in onda ieri alle 19.30.
"L'apologia del fascismo, nell'ordinamento giuridico italiano, è un reato - prosegue Anzaldi - previsto dall'art. 4 della legge Scelba attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione. Sarà interessante, anzi doveroso, sapere se in questi due minuti di servizio del Tgr si ravvisi il reato".
“Salvini dica il vero, non continui a raccontare balle alle persone. Per quest’anno per le assunzioni delle Forze dell’ordine il litigioso governo ha stanziato 4,9 milioni pari a circa 112 assunzioni. Intento condivisibile, ma stanziamento risibile”. Lo dichiara Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito degli annunci sulle assunzioni fatti in questi giorni dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Il cui esito – continua - sarà tra circa due anni. Le donne e gli uomini che per la prima volta si stanno insediando nelle questure e nei comandi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di tutt’Italia sono stati assunti e formati con stanziamenti dei governi Renzi e Gentiloni. Le 8000 assunzioni a cui fa riferimento Salvini, sono spalmate in 10 anni. Intanto per fortuna si stanno attuando le 7500 assunzioni pianificate dal Ministro Minniti”.
“Naturalmente se la mia versione dei fatti non fosse corretta non ci sarebbe nessun problema per me ad incontrare pubblicamente lui o chi per lui per verificare chi ha ragione”, conclude.
“Il ministro dell’Università è a conoscenza del ruolo ricoperto dalla Link University nel contesto del cosiddetto Russiagate?“. Lo chiedono i deputati del Partito democratico Alessia Morani, Andrea Romano e Anna Ascani, con un’interrogazione al ministro dell’Università.
“La Casa Bianca – spiegano - ha diffuso il cosiddetto ‘rapporto Mueller’. Le conclusioni sui temi principali dell’indagine evidenziano ‘un’interferenza russa con la campagna elettorale statunitense, radicale e sistematica’, allo scopo di favorire Donald Trump e sfavorire Hillary Clinton. Dalla stampa apprendiamo che anche l’Italia risulterebbe coinvolta nel cosiddetto ‘Russiagate”’. Il professore maltese Joseph Mifsud, personaggio chiave del Russiagate, avrebbe infatti incontrato per la prima volta presso l’Università Link campus di Roma, il consigliere di Trump George Papadopoulos. Misfud è il personaggio che ha messo in contatto lo stesso Papadopulos con ‘figure nell’orbita del Cremlino. Secondo il Foglio, Misfud, che ha fatto perdere le proprie tracce dal novembre 2017, entrando di fatto in clandestinità, sarebbe stato nascosto in un appartamento a Roma pagato da una società della Link, della quale lo stesso Misfud risulta socio al 35%, e del quale pare avesse disponibilità sin dal 2016, e che, nonostante l’università abbia sempre dichiarato che gli aveva affidato una docenza, le lezioni non sono mai effettivamente iniziate. Lo stesso Misfud, secondo quanto rivelato dal Foglio, nell’aprile del 2018 avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella creazione di importanti legami internazionali dell’università, ad esempio con l’Arabia saudita, con la Svizzera, e con la stessa Russia. L’avvocato del professor Mifsud, Stephan Roh, tra l’altro socio della stessa società di gestione della Link (GEM), ha dichiarato al Foglio che il presidente della Link Campus Vincenzo Scotti gli avrebbe ‘suggerito di presentare Papadopoulos ai suoi contatti russi’”.
“Lo stesso Roh ha dichiarato al Foglio che il suo assistito gli avrebbe riferito che ‘i suoi amici colleghi alla Link gli hanno organizzato un posto fuori Roma per nascondersi nel novembre/dicembre 2017, e sono stati in contatto con lui almeno fino a gennaio 2018’. E che questi ‘amici’ di Mifsud ‘avevano molta paura per la sua vita. Alla richiesta di chiarimenti del Foglio, la Link ha risposto che Misfud ‘aveva un’abitazione ad uso foresteria messagli a disposizione da noi, come è di usanza con i docenti stranieri’, concludono.
“Apprendiamo ancora una volta dai giornali l'ennesima capriola del Ministro Di Maio sulla vicenda Alitalia”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito delle notizie di stampa sulle ipotesi riguardanti il salvataggio di Alitalia.
“L'approssimazione – continua - da apprendista stregone usata del vice-premier Di Maio ha sollevato l'obiezione dell'Autorità per l 'Energia, preoccupata da quanto previsto nel decreto Crescita circa l'uso delle risorse della Cassa dei Servizi energetici e ambientali per finanziare l'operazione, con i cittadini utilizzati subdolamente come finanziatori attraverso i costi sulle bollette. Non solo. Risulterebbe che inoltre Il governo starebbe dialogando ancora con i concessionari autostradali. Ora sarebbe la volta della famiglia Toto, quale possibile socio privato, come se quanto accaduto nel 2008 non avesse insegnato nulla”.
“Il Governo farebbe bene a usare parole di verità su Alitalia e a pronunciarle in Parlamento considerati i rischi sul futuro della compagnia aerea”, conclude.
I rilievi espressi dal presidente Mattarella sulla legittima difesa sono un chiaro monito e avvertimento. Un monito agli italiani, perché non scambino le nuove norme con una apertura alla giustizia fai da te, ciò che metterebbe a rischio la sicurezza di tutti. Un avvertimento ai giudici, perché interpretino le nuove norme in senso conforme ai principi costituzionali, senza pericolosi deragliamenti. Le parole del capo dello Stato confermano dunque tutte le preoccupazioni espresse in Aula dal Partito democratico.
Lo afferma Alfredo Bazoli, capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera.
'Le ombre che si allungano in queste ore sulla Lega con l'ipotesi che la mafia rom parteciperebbe attivamente alla campagna elettorale del partito che fa capo al ministro dell'Interno, sono inquietanti e molto gravi". Lo dichiara Luciano Nobili, deputato del Partito democratico, a proposito della notizia di stampa sull'indagine della Dda a Latina relativa ai rapporti tra Lega e criminalità di origine nomade.
"Sia chiaro: tutto - continua - deve ancora essere dimostrato e ci guardiamo bene dal parlare di certezze prima che la magistratura non abbia fatto chiarezza. Ma il solo fatto che esistano dei sospetti di una collusione tra il partito di Salvini e la mafia rom, ovvero uno dei bersagli preferiti delle campagne dello stesso Salvini, è doppiamente inquietante. Nel caso in cui i sospetti si dimostrassero fondati, ci troveremmo infatti davanti a un teatrino in cui da un lato si spiana con le ruspe in favore di telecamere o si strizza l'occhio a chi pesta il pane, dall'altro si collabora a un comune obiettivo con quegli stessi gruppi che si finge di combattere. Al netto che stiamo parlando del partito del ministro dell'Interno, saremmo insomma davanti al più incredibile, e doppio, degli inganni a danno dei cittadini".
"Chiediamo quindi alla magistratura di svolgere il suo lavoro di verifica nel modo più rapido possibile e a Salvini di dimostrare con i fatti la sua reale determinazione nella lotta a tutte le mafie perché finora, a dispetto dei molti proclami, i risultati scarseggiano", conclude.
"Ogni giorno da settimane si apre e si chiude con Salvini e Di Maio che si lanciano accuse, minacce e ultimatum. E contemporaneamente giurano di non volere una crisi dell'esecutivo e di restare insieme per i prossimi anni. Ma chi paga il prezzo di tanta irresponsabile ipocrisia è il Paese, bloccato dagli errori di undici mesi di governo e ora da questa rissa quotidiana che lascia insoluti i problemi da affrontare per evitare un drammatico peggioramento della condizione economica e finanziaria. Era questo l'anno bellissimo promesso da Conte?"
Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.
“Sulla legittima difesa Presidente della Repubblica, ancora una volta, tiene fede ai principi della Costituzione e della convivenza civile. I richiami rivolti alle Camere sono giusti e fondati e ribadiscono principi intangibili: nessuna giustizia fai da te, nessun arbitrio soggettivo, rispetto della proporzione tra offesa e reazione. Sono principi per i quali il Pd, i mondi della magistratura, dell’Avvocatura, dell’Universitá e delle associazioni si sono battuti, contro il cinismo pericoloso ed elettoralistico di Salvini e la grave condivisione di 5 Stelle”.