12/04/2019 - 15:07

“Le affermazioni del sottosegretario Durigon sulle causali del decreto dignità sono soltanto l’ennesimo spot della propaganda leghista e l’ennesima promessa alle imprese in vista delle europee, che sarà puntualmente tradita. La verità è che cambiare quelle causali scritte male sarebbe il minimo per un governo che, con quel provvedimento e con la flat tax, ha messo il turbo alla precarietà. Avevamo proposto di affidare le causali alla contrattazione collettiva già durante la discussione parlamentare, ma il ministro Di Maio crede talmente poco nelle parti sociali da bocciare tutte le proposte che le coinvolgono davvero, compresa quella innovativa del Pd sul salario minimo. Finché al governo ci sono i gialloverdi, sono poche le speranze di combattere la precarietà e rafforzare i lavoratori”.

Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo.

12/04/2019 - 14:54

"Più disoccupazione. Più debito pubblico. Crescita del Pil praticamente nulla e risalita della pressione fiscale. Tagli alle imprese e al trasporto pubblico. Tutto scritto nero su bianco nel Def. Ci si aspetterebbe da Conte e dai suoi ministri almeno l’ammissione del fallimento e un’inversione di marcia per puntare sugli investimenti, che invece hanno tagliato, e su misure efficaci per la creazione di nuova occupazione. Niente di tutto questo. Anzi si torna a prendersela con l’Europa e con quanti mettono in guardia dai rischi di peggioramento per l’economia italiana senza un tempestivo cambiamento di rotta: copione già visto in autunno e che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro. Invece di occuparsi delle elezioni del 26 maggio Lega e Cinquestelle si concentrino su come riparare ai propri errori e sbloccare il Paese".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

12/04/2019 - 12:52

“Quale sostegno alla famiglia da un governo che cancella i bonus baby sitter? La maggioranza si riempie la bocca della parola famiglia, ma quando si passa dalle parole ai fatti non si trova nulla”.

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, rivolgendosi in Aula al sottosegretario al Lavoro Durigon, chiamato a rispondere a un’interpellanza presentata insieme ai deputati Gribaudo, Carnevali, Pezzopane, Rotta, Viscomi, Fiano, Morani, De Maria e Quartapelle

“Tra le ragioni che sono alla base della bassa natalità c’è una carenza di efficaci politiche per la famiglia, per la previdenza, per il lavoro e per il welfare . Un dato che rischia di aggravarsi con la decisione di non riproporre anche per gli anni a venire il bonus baby sitter, che è stato uno strumento – spiega la deputata Dem - che ha consentito a migliaia di lavoratrici madri di richiedere voucher per l'acquisto di servizi per l'infanzia. Così si crea un percorso a ostacoli per il rientro al lavoro delle lavoratrici madri dopo la nascita del figlio. Le donne lo dicono, lo testimoniano i dati: dal 2011 sono 140 donne tra i 29 e i 44 anni che hanno lasciato il lavoro per motivi riconducibili alla mancanza di supporti per la genitorialità. Nel nostro Paese – sottolinea - il 27 per cento delle donne lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio e nel 90 per cento dei casi la motivazione dell'abbandono è legata alla necessità di potersi dedicare alla cura dei figli”.

“Questo governo non solo non mette in campo nulla, ma cancella gli strumenti che funzionavano. L'incongruenza delle scelte è ancor più eclatante dopo iniziative, come quella di Verona, avrebbero dovuto avere al centro le politiche per la famiglia e che, invece, hanno avuto esclusivamente un approccio ideologico e retrogrado. Nessun sostegno per le donne lavoratrici, nulla per la maternità, niente per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ma – conclude Rotta - solo un’idea della famiglia distorta in cui la donna viene utilizzata come strumento di welfare. Niente oltre la propaganda”

12/04/2019 - 12:51

“Ringraziamo il Ministro Salvini, per la dovizia con cui giustamente pubblicizza ogni giorno gli arrivi di nuovi poliziotti assunti con i concorsi banditi dai governi Renzi e Gentiloni, come gli 88 poliziotti arrivati a Milano". Lo dichiara Emanuele Fiano, deputato del Partito democratico, a proposito dell'annuncio del ministro dell'Interno Matteo Salvini dell'invio di nuovi poliziotti a Milano.
"Sarebbe interessante invece sapere come mai il Governo abbia stanziato per il 2019 solo 4,9 milioni per l’assunzioni, pari a circa 122 assunzioni per i vari corpi, peraltro in assenza di nuovi concorsi banditi, per cui a partire da questi stanziamenti, da Gennaio 2019 i nuovi ingressi arriveranno circa nel 2021. Comunque grazie, effettivamente le nuove assunzioni, da noi fatte, sono necessarie per migliorare il livello di sicurezza del Paese”, conclude. 

12/04/2019 - 09:26

“Nel Def scrive che userà solo la metà delle risorse stanziate nel triennio”

“Per 6 mesi il governo ci ha fatto una testa così dicendo che aveva stanziato 1,5 mld nel triennio per i rimborsi agli azionisti delle banche fallite. Non li usava, però ci ripeteva che li aveva stanziati. Io ora vorrei chiedere come mai nel Def 2019 (a pag.128) il governo scrive che in realtà ne userà solo la metà: 750 milioni nel triennio, di cui solo 50 nel 2019. Il resto andrà a tamponare le falle nei conti pubblici. Su questa triste vicenda la presa in giro da parte del governo sembra non avere mai fine”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Bilancio alla Camera Luigi Marattin.
 

11/04/2019 - 19:41

"Ascoltare il ministro dell’Interno definire la festa della Liberazione come un “derby fascisti – comunisti” lascia senza parole. Sperando che sia solo uno scivolone nell’oceano di dichiarazioni quotidiane, Salvini chieda scusa agli italiani rispettando il significato che la Festa del 25 aprile ha per il Paese e la memoria di quanti anche col sacrificio della vita consentirono la riconquista della democrazia e della libertà e la sconfitta del nazifascismo".  

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

11/04/2019 - 18:35

“Modesto e privo di strategia. Così è stato l’intervento Conte oggi in Aula in occasione del dibattito sulla Libia. Ne è uscito un quadro avvilente”. Lo scrive su Facebook Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposito dell'informativa urgente alla Camera del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla situazione in Libia.

“L’isolamento che ha vissuto l’Italia in queste mesi – continua - le impediscono una visione sui problemi internazionali e una proposta di iniziativa. Non riusciamo a difendere i nostri interessi strategici ed economici oggi, e saremo impreparati domani ad affrontare l’emergenza di chi scapperà da una guerra che non stiamo facendo nulla per evitare. La politica estera del governo gialloverde ha bruciato tutta la credibilità conquistata negli anni precedenti”.

“Del resto, ascoltare Conte, Di Maio e Salvini in un coro confuso che dicono sempre cose diverse, nel silenzio assordante del ministro degli Esteri, fa si che pian piano nessuno ti cerca più”, conclude.

11/04/2019 - 18:29

“Qual è la posizione del ministro degli Esteri del governo italiano riguardo l’arresto nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, dopo che il Paese sudamericano gli ha revocato l’asilo politico? La posizione del governo italiano è quella espressa dal sottosegretario agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano, esponente del Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato che ‘l’arresto di Assange, dopo 7 anni di ingiusta privazione di libertà, è una inquietante manifestazione di insofferenza verso chi promuove trasparenza e libertà come WikiLeaks: amici britannici, il mondo vi guarda, l’Italia vi guarda. Libertà per Assange’?”.

Sono le domande alle quali intende dare una risposta l’interrogazione rivolta al ministro Moavero Milanesi dai deputati Dem Lia Quartapelle, capogruppo in commissione Esteri, e Andrea Romano.

I due parlamentari del Partito democratico segnalano anche come “tra le reazioni internazionali, destano preoccupazione le molteplici prese di posizione di esponenti del governo russo, Paese che non brilla certo per il rispetto dei diritti dei dissenzienti e per la libertà di stampa, tra cui quella dello stesso portavoce di Vladimir Putin, Dmitrij Peskov”.

11/04/2019 - 17:31

Interventi di Gelli, Rosato e Ricciardi

Il vice-presidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato parteciperà domani al convegno promosso dalla Fondazione Italia in Salute “Sicurezza delle cure e responsabilità degli operatori” sulla Legge 24/2017, a due anni dalla sua applicazione, in programma dalle 10 alle 16.30 presso la Nuova Aula del palazzo dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati (via Campo Marzio, 78 - Roma).

Fra gli interventi, Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute e promotore della Legge 24/2017 e Walter Riccardi, già presidente dell'Istituto Superiore di Sanità e presidente del comitato scientifico della Fondazione.

11/04/2019 - 16:34

"È vergognoso come chi ha votato una legge che rischia di aumentare la diffusione delle armi nel nostro Paese, come quella che chiamano legittima difesa, oggi usi armi di distrazione". Lo dichiara Walter Verini, deputato del Partito democratico, a proposito delle critiche ricevute dalla proposta di legge da lui presentata sulla limitazione nel rilascio dei porto d'armi. 

"La proposta di legge che stiamo definendo - continua - punta a impedire questo, e a rendere più seri i controlli per chi vuole armarsi. Restano ovviamente esclusi, come è chiaro, da queste proposte chi svolge attività venatorie e chi svolge davvero attività sportiva". 

Solo chi è in malafede, come chi ha votato una legge pericolosa come quella, può speculare con argomenti come quelli", conclude.

11/04/2019 - 16:22

“Uno stanziamento straordinario per l'anno 2019 pari a 5 milioni di euro per sostenere interventi di bonifica, messa in sicurezza e riutilizzo delle aree interessate dallo stabilimento Stoppani, in particolare per il trattamento delle acque di falda”. Lo prevede un emendamento al Dl Emergenze a prima firma della deputata del Partito democratico Raffaella Paita, rispetto a cui il governo ha dato parere favorevole in Commissione Agricoltura.

“Siamo soddisfatti – commenta Paita - di questo accoglimento poiché l'emendamento aveva come obiettivo quello di dare una risposta concreta alle istanze provenienti dai Comuni interessati per fronteggiare questa criticità”.

“Vigileremo con attenzione sui passaggi parlamentari in vista della sua definitiva approvazione e affinché  queste risorse divengano al più presto operative”, conclude.

11/04/2019 - 13:59

“E’ fondamentale che l’iniziativa sul salario minimo, e cioè la riflessione sul concetto di giusta retribuzione, sia inserita all’interno di un quadro di rafforzamento della contrattazione collettiva e, quindi, di una maggiore chiarezza dei criteri di rappresentatività sindacale. Per queste ragioni, e proprio per dare corpo e sostanza alla nostra nuova proposta sul salario minimo, occorre che il ministero del Lavoro elimini quelle ‘perplessità e indisponibilità’ che dal luglio scorso impediscono il perfezionamento della convenzione sottoscritta da Inps, Ispettorato nazionale del lavoro, Confindustria e Cgil, Cisl, Uil, finalizzata proprio alla certificazione della rappresentanza delle organizzazioni sindacali per la contrattazione collettiva nazionale di categoria. Perché Luigi Di Maio si ostina invece su questa posizione, nonostante in diverse occasioni i sindacati lo abbiano sollecitato a consentire il perfezionamento dell’atto negoziale fra enti e parti sociali? Quali sono le ragioni cha hanno portato il ministro a impedire di fatto un accertamento più puntuale e condiviso della rappresentanza e della rappresentatività delle organizzazioni sindacali, questo sì in grado di contrastare l’insorgenza di organizzazioni spurie e di contratti ‘pirata’, la cui unica finalità è lo sfruttamento della manodopera e la concorrenza sleale tra le imprese?”.

Sono le domande alle quali intende dare risposta l’interrogazione rivolta al ministro, Luigi Di Maio, e firmata dalle deputate e dai deputati Dem: Debora Serracchiani, Chiara Gribaudo, Carla Cantone, Marco Lacarra, Stefano Lepri, Romina Mura, Antonio Viscomi e Alessandro Zan.

11/04/2019 - 13:15

"Un attimo dopo l’approvazione del Def, che certifica il fallimento della politica economica del governo, è partita la solita azione di propaganda di Conte, Salvini e Di Maio per coprire il disastro prodotto dai loro errori e la gravità della situazione economica e finanziaria in cui hanno precipitato l’Italia. Ma proprio nei numeri e nelle stime del Def è evidente che il governo sta mentendo perché prepara aumento dell’Iva e tagli ai servizi pubblici. Dopo aver trascinato l’Italia verso la recessione, spacciando per espansive misure che hanno ottenuto l’effetto opposto generando disoccupazione e cassa integrazione, ora con la stessa spudoratezza si appresta a mettere le mani nelle tasche delle famiglie mentre promette impossibili tagli alle tasse."

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

11/04/2019 - 12:47

“Il Comune del lecchese di Calolziocorte ha compiuto una scelta di una gravità inaudita. Per volontà della giunta leghista e per pura propaganda politica è stato introdotto un principio di vero e proprio segregazionismo con la creazione di zone dove viene vietato l’accesso per migranti senza distinzioni di sorta. E’ una scelta incredibile e inaccettabile anche in considerazione del fatto che in quel territorio vivono in tutto 18 migranti (7 ragazzi maggiorenni di cui 6 con contratto di lavoro nella frazione di Rossino e nella frazione di Casale un nucleo familiare, una mamma con un bimbo di 3 anni e 3 mamme di bimbi di meno di un anno). L’interdizione decisa dal Comune riguarda anche la possibilità di ospitare persone e quindi nega anche alle strutture e di accoglienza ecclesiastiche e laiche presenti di svolgere la loro opera. Siamo all’assurdo e deve essere chiaro a tutti a che punto è arrivata e quali conseguenze sta avendo la becera linea politica porta avanti dalla Lega e dal suo leader Matteo Salvini”.

Lo dichiara il deputato democratico di Lecco Gianmario Fragomeli.

11/04/2019 - 12:38

“Nella provincia dell’Aquila oltre duemila persone sono impegnate all’interno di contact center e call center, di queste ben 800 rischiano il posto di lavoro. Oltre 500 sono interessate da un passaggio d’azienda. L’azienda che si è aggiudicata la commessa Inps è Comdata. Su questa vicenda il Partito democratico chiede al ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico di attivarsi immediatamente per l’applicazione tassativa e territoriale della clausola sociale che salvaguardi gli attuali livelli occupazionali e il trattamento salariale. La seconda emergenza riguarda la Altea holding, che coinvolge anche la Olisistem (ex E-Care). Con Altea gravitano società che danno lavoro a 17mila persone, di cui una parte impegnata nel contact center all’Aquila. Dopo l’arresto del presidente per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, è necessario che il ministero intervenga per garantire con la massima urgenza il pagamento degli emolumenti ai lavoratori, il mantenimento delle commesse e la continuità produttiva. Luigi Di Maio deve rispondere positivamente alla richiesta delle organizzazioni sindacali, del Partito democratico e delle istituzioni locali di avviare dei tavoli di concertazione al Mise. Purtroppo siamo ad oggi molto preoccupati, perché il ministro non ha neanche risposto alle interrogazioni parlamentari che ho presentato sulle due vertenze. E questo è certo un pericoloso segnale di disattenzione”.

Così la deputata Dem Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd, che è anche intervenuta in Aula per portare all’attenzione della Camera le due vertenze di lavoro.

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