“Con l’annuncio della creazione del Telefono Rosso ancora una volta il vicepremier Salvini mostra di non sapere di cosa parla e di utilizzare le donne solo per fare propaganda”.
Così Lucia Annibali, deputata del Partito Democratico, commenta le dichiarazioni di matteo Salvini in merito alla violenza sulle donne .
“Salvini vuole creare qualcosa che già esiste. Il 1522, numero nazionale antiviolenza, - spiega la deputata Dem - è stato istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2006 e nel 2013 ha integrato l’assistenza alle vittime di stalking con la legge 38/2009. Il ministro dell’Interno dovrebbe informarsi prima di parlare, soprattutto se l’oggetto delle sue parole sono le donne, in particolare quelle che subiscono violenza”.
“Nel giorno in cui la Camera approva il Codice Rosso, norma che è un’occasione persa per affrontare la violenza contro le donne in modo serio e completo, Salvini – conclude Annibali - prosegue con la sua propaganda priva di contenuti. Si vergogni”.
"Gli atti e le parole di questi giorni dimostrano che Conte ed i suoi vice non hanno imparato nulla. Mentre i dati e le stime di tutti gli organismi interni ed internazionali avvertono che il Paese è entrato in una spirale allarmante per l’economia Conte, Salvini e Di Maio replicano lo schema utilizzato l’autunno scorso, con la manovra di bilancio, attaccando chi mette in guardia e ostentando i soliti “tireremo diritto” e “non arretreremo di un centimetro”. Arriverà anche questa volta, come a fine anno, la marcia indietro ma sarà troppo tardi e l’arroganza del governo di Lega e Cinquestelle costringerà a nuovi sacrifici gli italiani".
Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.
“Nel ribadire con fermezza la nostra piena solidarietà al sindaco Appendino, chiediamo al M5s di prendere immediatamente le distanze dalle parole del senatore Airola che, su Facebook, rivolgendosi a chi ha spedito il pacco bomba alla sindaca, ha testualmente scritto “Sbagliate sempre obiettivo. Non capite proprio nulla di Istituzioni. Siete troppo ignoranti per fare i bombaroli. Quelli bravi di una volta sapevano chi colpire”. Cosa vuole dire Airola? Quali sarebbero gli obiettivi ‘giusti’ di colpire? Il M5s prenda immediatamente distanza da queste parole gravi che hanno tutto il sapore di una minaccia politica”.
Così la deputata democratica Silvia Fregolent.
“Come si fa a scrivere una frase come questa: “Quelli bravi (bombaroli) di una volta sapevano chi colpire e pagavano di persona, evidentemente di gente così, non ce n'è più”? questo commento del senatore Airola in seguito al pacco bomba indirizzato alla sindaca Chiara Appendino (a cui abbiamo dato la nostra piena solidarietà) è rivelatore di un’idea folle. Non basta averlo cancellato da Facebook con la frasetta ipocrita “poteva essere frainteso”. Cosa c’era da fraintendere? E perché conferma: “sbagliate obiettivo?”. Quale sarebbe un giusto obiettivo? Il M5s, così attento ad allontanare i suoi parlamentari solo per un voto in dissenso, dovrebbe rendersi conto della gravità di simili affermazioni condannarle e prenderne le distanze”. Lo dichiara il deputato democratico Emanuele Fiano della presidenza del Gruppo.
Domani mercoledì 3 aprile ore 11.30 presso la Sala Stampa della Camera, Via della Missione, 4.
Conferenza stampa
Matteo Renzi, Ettore Rosato, Maria Elena Boschi insieme alle famiglie delle sette ragazze che persero la vita nell’incidente di Freginals.
A tre anni dal tragico incidente stradale in Spagna in cui persero la vita 7 giovani studentesse italiane, le autorità spagnole non sono ancora giunte alla individuazione dei responsabili.
Di fronte al rischio che il processo sia archiviato, si chiede un intervento del governo italiano perché sia accertata la verità.
Ore 16 sala stampa di Montecitorio
Sin dal proprio insediamento, il governo Conte si è dimostrato pericolosamente inadempiente sul tema della sicurezza scolastica, fino a cancellare la task force “Italiasicura/Scuole” precedentemente istituita dal governo Renzi. Nuove norme sull’edilizia scolastica sono state annunciate recentemente dal Ministro Bussetti, nel contesto del decreto-legge “Sblocca-cantieri”.
Oggi alla Camera conferenza stampa promossa da e alla presenza dei deputati del Partito Democratico della VII Commissione Cultura Scienza e Istruzione, su EDILIZIA SCOLASTICA E SICUREZZA NELLE SCUOLE.
Introdurrà i lavori sul tema la deputata democratica Anna Ascani, capogruppo del Partito Democratico in VII Commissione.
La conferenza si terrà oggi martedì 2 Aprile alle ore 16.00 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati (via della Missione, 8 Roma).
Ore 16 sala stampa di Montecitorio
Sin dal proprio insediamento, il governo Conte si è dimostrato pericolosamente inadempiente sul tema della sicurezza scolastica, fino a cancellare la task force “Italiasicura/Scuole” precedentemente istituita dal governo Renzi. Nuove norme sull’edilizia scolastica sono state annunciate recentemente dal Ministro Bussetti, nel contesto del decreto-legge “Sblocca-cantieri”.
Domani alla Camera conferenza stampa promossa da e alla presenza dei deputati del Partito Democratico della VII Commissione Cultura Scienza e Istruzione, su EDILIZIA SCOLASTICA E SICUREZZA NELLE SCUOLE.
Introdurrà i lavori sul tema la deputata democratica Anna Ascani, capogruppo del Partito Democratico in VII Commissione.
La conferenza si terrà Martedì 2 Aprile alle ore 16.00 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati (via della Missione, 8 Roma).
“Neanche il tempo di accomodarsi sulla poltrona di assessore regionale e, dimenticandosi di avere appunto la delega all’Ambiente, il forzista Mauro Febbo si è subito schierato contro il Parco della Costa Teatina. ‘Finché ci sono io non si farà’, ha tuonato neanche si trattasse di una discarica. Stiamo parlando di un parco nazionale varato nel 2001 e che ha subito un iter incredibilmente contrastato. Oggi però il Parco è già stato perimetrato da un commissario straordinario e, dopo tante sofferenze, con il commissario e d’intesa con la Regione Abruzzo si era arrivati in dirittura d’arrivo. Da mesi però ora siamo fermi in attesa della firma del decreto di perimetrazione. Le parole dell’assessore all’Ambiente sono dunque sconcertanti. Da un lato, nega le opportunità collegate alla valorizzazione di uno sviluppo collegato all’economia verde; dall’altro, fa venire il dubbio che quell’area possa finire nelle mani di chi intende speculare sul territorio. Vigileremo con grande attenzione su questa vicenda e non permetteremo un ritorno al passato. Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione parlamentare rivolta al presidente del Consiglio dei ministri Conte e al ministro dell’Ambiente Costa”.
Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
Stop a gioco delle parti tra Lega e M5S
“Ancora un gioco delle parti sulla vita delle donne e dei bambini. Così gli esponenti della maggioranza credono di poter far galleggiare il governo dicendo tutto e il suo contrario, ma questa volta il loro gioco al massacro non funzionerà. Il disegno di legge Pillon va ritirato”.
Così Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico commenta le parole del capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo
“In questi giorni il governo ha avuto prova che le donne e i cittadini democratici non restano inermi e silenti davanti ai tentativi di riportare il Paese indietro nel tempo. Chi sarà a vincere questo ennesimo scontro nella maggioranza? Il punto di caduta per i loro accordi non può trovarsi con un arretramento culturale e sociale che avrà come vittime le donne. Nessuna mediazione è possibile a partire da un disegno di legge inemendabile”.
“Il Movimento 5 Stelle la smetta di fare proclami e- conclude Rotta - dia prova di responsabilità, se ne è in grado, altrimenti si faccia da parte e dichiari la sua sconfitta”
“Male i dati Istat sul mercato del lavoro, peggio quelli sulla disoccupazione giovanile. Meno occupazione per tutti, è questo l’effetto del decreto Dignità”
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando i dati dell’Istituto di Statistica sul mercato del lavoro a febbraio
“Aumenta la disoccupazione, cala l’occupazione e calano i contratti a tempo indeterminato. Elementi allarmanti di per sé, ancor di più – sottolinea la deputata Dem - se rivisti alla luce dei dati diffusi questa mattina da Eurostat. Mentre in Europa la disoccupazione giovanile scende, con un tasso medio del 14,6% nell'Ue a 28 e del 16,1% nell’area Euro, in Italia si attesta al 32,8% e vola al secondo posto, subito dopo la Grecia. Anche sulla disoccupazione totale non siamo messi meglio: il tasso di disoccupazione nell’eurozona è al 7,8% e raggiunge il livello più basso dall'ottobre del 2008, mentre per l’Italia continua a crescere, posizionando il nostro Paese al terzo posto in termini negativi”.
“Altro che “anno bellissimo” prospettato dal premier Conte, questo governo sta facendo solo danni. – conclude Rotta - Prendano atto del loro fallimento e, prima che sia tardi per il Paese e per i cittadini, tornino a casa”.
"L’economia è ferma. La disoccupazione torna a crescere. Consumi e fiducia crollano. Solo le tasse aumentano. Ormai anche le più ottimistiche previsioni parlano di una crescita pari a zero nel 2019. Il governo che ha portato l’Italia alla recessione con il sovranismo parolaio e provvedimenti sbagliati ha un’unica strada per evitare che una nuova devastante crisi economica e sociale si abbatta sulle famiglie, sui lavoratori, sui pensionati e sui più deboli: riconoscere gli errori commessi, chiudere con la stagione della propaganda, puntare sugli investimenti e sulla creazione di lavoro. Sarebbe gravissimo e colpevole se queste misure, giorno dopo giorno più urgenti, venissero rinviate perché Lega e 5S non possono “perdere la faccia” prima delle europee. L’alternativa, insieme all’aggravarsi delle difficoltà per gli italiani, saranno nuove tasse e tagli alla scuola, alla sanità, ai servizi universali. Altro che “anno bellissimo” e “boom economico” di Conte e Di Maio".
Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.
“L’Italia, con un -0,2% di crescita economica rispetto lo scorso anno, si pone in una pericolosa recessione tecnica. Il Fmi rileva inoltre: deficit in salita, calo dell’occupazione, bilancia commerciale al passivo. Questi tre parametri presentano un Paese apatico, immobile, stagnante. Le soluzioni indicate dal governo sarebbero Rdc e Quota 100. Tuttavia, le risorse richieste, pari a circa 38 miliardi di euro nel triennio 2019-’21, sono reperite a deficit, con un rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato. ‘La manovra del popolo’ condurrà ad un rilevante aumento debitorio dei conti pubblici, con un lieve aumento dei consumi interni, stimato a meno di un decimo percentuale, e causerà la crescita del rapporto debito/Pil di oltre due punti. Nessuna iniziativa è stata offerta invece a favore dell’export, l’unico nostro settore economico dallo spiccato trend di crescita. E non una parola di elogio è giunta nei confronti della principale sua forza motrice: la cittadinanza residente oltre confine. Gli imprenditori, le aziende operanti all’estero, le generazioni ora nei nuovi territori di adozione: strumento essenziale per il Paese”.
Così il deputato Dem Nicola Carè, componente della commissione Affari costituzionali.
“Accrescere il grado di internazionalizzazione di piccole e medie imprese, circa il 90% del totale - aggiunge il deputato Pd - potenziare gli strumenti agevolativi, collegare il mondo del lavoro a Università e Centri di ricerca, concentrare le risorse pubbliche in settori dal maggior potenziale: solo così può attuarsi una politica efficace. La leadership di cui ancora godiamo non si devono alla maggioranza governativa, ma alla dedizione degli imprenditori, al rigore delle aziende, alle qualità dei prodotti. Un enorme patrimonio che prospera ed esiste solo grazie al capitale umano che ci rappresenta nel mondo. Nonostante questi incoraggianti risultati economici, la politica attuale è indifferente e non sostiene questa preziosa risorsa. Apatia e indifferenza - conclude Nicola Carè - non sono la risposta: danneggiano il Paese, lo privano di risultati, ne fiaccano gli obiettivi e ledono il benessere di tutti”.
“Le battaglie che abbiamo portato avanti nel Parlamento e nel Paese stanno dando i loro frutti. Il ddl Pillon non vedrà la luce”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando le dichiarazioni del sottosegretario Spadafora
“È stato un grande movimento ad archiviare per sempre qualunque tentativo di tornare indietro sul diritto di famiglia e su tutte le conquiste civili degli ultimi quarant’anni. Di certo non grazie a questa maggioranza che litiga su tutto, ma – sottolinea la deputata Dem - pur di tenere stretta la poltrona, calpesta anche i diritti delle donne. Lo abbiamo dimostrato a Verona, con una partecipazione di massa, e continueremo a dimostrarlo ogni qualvolta si cercherà di portare indietro le lancette dell’orologio a tempi bui”.
“In Parlamento non faremo sconti, come accaduto con l’emendamento sul Revenge porn. Non permetteremo che, per intestarsi qualche merito, siano subordinati gli interessi delle donne a quelli di una parte politica. Ora – conclude Rotta - venga ritirato il ddl Pillon e si riparta su altre basi, sgombrando il campo da proposte inaccettabili per uno stato di diritto”
“I dati Istat su febbraio 2019 confermano le peggiori previsioni sul mercato del lavoro italiano: la disoccupazione, anche giovanile, continua a salire e la discesa sotto il 10% consentita dai nostri governi è solo un lontano ricordo. Il governo è colpevole due volte: per aver destinato poche misure mal finanziate e mal costruite al mercato del lavoro, e per non aver emanato nemmeno un decreto attuativo. Mancano gli incentivi del decreto dignità, mancano gli ammortizzatori sociali promessi in legge di bilancio, e agli italiani ormai manca il lavoro”.
Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo, commentando i dati Istat.
“C’è poi un dato preoccupante - aggiunge la deputata Dem - a fronte di un calo di 44mila lavoratori dipendenti avviene un aumento di 30mila indipendenti. In questa economia stagnante, non si tratta di un sussulto di imprenditorialità ma della temuta sostituzione fra lavoro dipendente e lavoro autonomo, stimolata dall’iniqua flat tax forfettaria. Un meccanismo che ricrea le vecchie false partite Iva e abbatte i diritti dei lavoratori che va smontato prima possibile”.
“Questa maggioranza non solo ha portato il Paese in recessione, facendo schizzare in alto il debito pubblico e, di conseguenza, indebitando i cittadini, ma ora provoca pure anche una vera e propria nuova stangata fiscale a scapito degli italiani. M5s e Lega, infatti, avendo cancellato in legge di Bilancio la norma che impediva agli enti locali di aumentare le tasse, si sono resi complici dei maggiori prelievi fiscali di comuni e regioni. Il governo gialloverde, messo alla prova dei fatti, non solo non serve a far ripartire l’economia, ma aumenta pure le tasse. Ad un anno dalle elezioni tutti gli indicatori mostrano un Paese alle corde e loro non hanno alcuna proposta concreta per far ripartire l’Italia”.
Così Silvia Fregolent capogruppo Pd in Commissione Finanze della Camera.