05/04/2019 - 19:15

"Prima di criticare Salvini il capo politico del M5s Di Maio deve espellere Lannutti (quello del protocollo dei Savi di Sion) altrimenti è solo propaganda!”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle critiche rivolte dal vice-presidente del Consiglio Luigi Di Maio alla Lega per le alleanze in Europa con partiti che negano l’Olocausto.

05/04/2019 - 15:43

"Quanto denunciato oggi dal presidente della Corte di Appello di Torino, sulla carenza di personale del Tribunale è gravissimo. Prendiamo atto che governo e Ministero della Giustizia non sono in grado di garantire lo stato di diritto e la sicurezza dei cittadini”. Lo dichiara Silvia Fregolent, deputata Pd, a proposito delle dichiarazioni del presidente della Corte d’Appello di Torino Edoardo Barrelli Innocenti sull'omicidio di Stefano Leo.

“Il Ministro Bonafede ha inviato in colpevole ritardo gli ispettori ma dovrebbe riflettere su come in questi mesi abbia utilizzato il suo ruolo soltanto per scopi propagandistici ed elettorali come sulla ridicola passarella mediatica in occasione dell'estradizione di Cesare Battisti”, conclude.

05/04/2019 - 14:37

Caro “ministro alla Confusione” Toninelli, la informo che la scorsa notte l'acqua alta ha raggiunto quota 134 cm. Non accadeva dal 1936 che la marea raggiungesse un livello così alto nel mese di aprile. Significa che è stato allagato circa il 50 percento della città. È di oggi l'ennesimo grido d'allarme per la salvaguardia della Basilica di San Marco, che da tempo chiede 3 milioni per restaurare i marmi di uno dei monumenti più preziosi del mondo.  

La settimana scorsa, su mia iniziativa, è venuta in missione a Venezia la Commissione Ambiente della Camera per fare il punto sui cantieri del Mose. La realizzazione dell'opera è giunta al 95%, ma i lavori sono praticamente fermi da mesi, nonostante vi sia quasi un miliardo disponibile per concluderli, che va ad aggiungersi ai 5,5 già spesi. Un'opera costruita sulla testa dei veneziani, spendendo soldi che certamente potevano essere investiti molto meglio, ma tutte le audizioni svolte giovedì scorso con i soggetti interessati all'intervento (Regione Veneto, Comune di Venezia e di Chioggia, Confindustria, Porto, Sindacati, Procuratoria di San Marco) hanno convenuto sul fatto che giunti a questo punto il cantiere va chiuso, facendo in modo che l'opera funzioni per salvaguardare Venezia dalle acque alte.

Cosa sta facendo il governo per sbloccare la situazione? Può dirci perché i lavori non procedono? Se invece il governo ha un'idea migliore rispetto a quella del Mose, forse è il momento di dirlo. Mi pare che nessuno a Venezia sia innamorato di un'opera così invasiva in un ambiente fragile come quello della laguna. La missione di giovedì ha consentito di capire che c'è una conflittualità sempre più forte tra Provveditorato e Commissari del Consorzio Venezia Nuova, nominati allo scopo preciso di chiudere i cantieri, e tra gli stessi Commissari. Ma non si è compreso perché tutto sia fermo nonostante ci siano le risorse disponibili.  Silenzio assordante del Governo anche per la gestione e la manutenzione futura del Mose, qualora i lavori dovessero finire. A questo proposito nella proposta di aggiornamento di Legge Speciale che ho presentato recentemente è prevista la costituzione di un'Authority con tutti i soggetti interessati (Stato, Regione, Comune, Città Metropolitana, Porto, Magistrato alle Acque). Come intende procedere il governo? In questi giorni circola la voce che stia pensando alla costituzione di una nuova società che gestirà il Mose. A questo proposito la settimana prossima sono stati convocati dal Consorzio i rappresentanti delle RSU.

Caro ministro Toninelli, può informare anche i veneziani su cosa avete in mente di fare con i soldi dei contribuenti? Il ministro alla confusione non proferisce parola. È questa l'idea di democrazia e di partecipazione del governo gialloverde?

Lo afferma il deputato del Pd Nicola Pellicani.

05/04/2019 - 13:31

“Il ministro del Lavoro ha affermato che le imprese meritavano il taglio dei premi Inail perché hanno investito in sicurezza. Per Di Maio i lavoratori invece si meritano gli incidenti? Quel taglio dei costi è stato realizzato in legge di bilancio abbassando i risarcimenti alle vittime di infortunio e le togliendo risorse ai progetti per la sicurezza sul lavoro. E’ certamente vero che alcune imprese hanno investito in sicurezza, ma non si può far pagare meno le aziende togliendo risorse agli oltre 1.100 morti e 640mila infortunati sul lavoro all’anno in Italia. Di Maio non si è reso conto di cosa ha fatto, o più probabilmente è in malafede”.

Così la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo.

05/04/2019 - 13:16

"Come avevamo annunciato da tempo il governo ha mentito sulla rapida ripresa dei lavori dell'Asti Cuneo. Il Cipe infatti, nonostante le rassicurazioni e le promesse del Premier Conte e del Ministro Toninelli in visita ai cantieri, non ha stanziato alcuna risorsa per il completamento dell'autostrada, sul cui futuro regna ora l'assoluta incertezza. La Lega è la colpevole complice delle continue menzogne che il governo rifila ai cittadini sulla realizzazione di una infrastruttura necessaria per l'Italia del Nord-Ovest. E ancora una volta il candidato governatore del Piemonte per il centrodestra Cirio, che già non sarà presente domani a Torino alla manifestazione Si Tav, rimane in silenzio per non urtare la suscettibilità di Salvini, adesso in difficoltà anche nei sondaggi". Lo afferma Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.

05/04/2019 - 12:48

Al di là dei ritardi, dei rinvii e dei veti che svelano l’inconsistenza dei quotidiani altezzosi proclami di Conte e dei suoi ministri, l’aspetto più grave della recita che stanno inscenando da settimane, dopo aver accertato il fiasco della manovra economica, è l’assenza di una strategia per sbloccare il Paese. E neanche su questa specie di “tirare a campare” la maggioranza di Lega e Cinquestelle riesce a trovare un minimo di intesa come dimostra l’ennesimo ricorso alla formula del decreto approvato “salvo intese”. Ogni giorno che passa senza rimettere carburante nell’economia, senza mostrare a chi investe che l’Italia è affidabile perché sa come uscire dalla crisi, senza rassicurare con i fatti famiglie, lavoratori e pensionati avvicina il momento in cui il governo metterà le mani in tasca agli italiani per riparare ai suoi errori e fallimenti e saranno irresponsabilmente mandati in fumo anni di sforzi e sacrifici".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla camera Graziano Delrio.

05/04/2019 - 12:21

“Hanno avvelenato il clima della scorsa legislatura, hanno mentito per tutta la campagna elettorale, ci hanno insultato in ogni modo e soprattutto hanno preso in giro centinaia e centinaia di risparmiatori. Ora M5s e Lega scoprono di aver perso un anno inutilmente e che l’unica via legale e giusta, cioè nel rispetto della legge e del buon senso, è quella dell’arbitrato, cioè della verifica dello status di truffato per ottenere il risarcimento. Ancora una volta, come già avvenuto nel caso del copia incolla per il decreto Salva Banca Carige con il nostro approvato per Mps, questi venditori di fumo si accorgono che un conto è spararle grosse dall’opposizione, altra cosa è governare nel rispetto delle leggi e tenendo conto degli interessi dello Stato e degli italiani”.

Così Silvia Fregolent, capogruppo Pd in commissione Finanze alla Camera.

05/04/2019 - 11:57

"Chiediamo al presidente del Consiglio di venire in Parlamento a riferire sulla grave situazione in corso in Libia. Nonostante l’evidente nulla di fatto della conferenza di Palermo del novembre scorso, il presidente del Consiglio aveva assicurato che il 2019 sarebbe stato l’anno della svolta per la Libia mentre siamo già dentro una nuova guerra civile libica".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

05/04/2019 - 09:30

“La Commissione Europea non ha autorizzato nessun cambiamento degli accordi sull’Asti-Cuneo e il ministero non ha ancora inviato a Bruxelles nessun dato. Dal Cipe di ieri sera, al quale ho assistito insieme all'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco, è emerso che non si può costruire l'autostrada attraverso l’aumento del valore di subentro sulla A4: nei documenti del governo stesso si legge che potrebbe causare addirittura una procedura di infrazione europea. Ciò significa che il piano di Toninelli è bloccato e che sul moncone di Cherasco è stato girato dal premier Conte solo l'ennesimo spot elettorale, prendendo in giro istituzioni e cittadini cuneesi”.

Lo dichiara la deputata Chiara Gribaudo, che ieri sera si trovava nella Sala Verde di Palazzo Chigi durante la riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica, dove secondo le dichiarazioni del governo si sarebbe dovuta sbloccare l’Asti-Cuneo.

“L'A33 Asti-Cuneo - continua la deputata dem - non era nemmeno formalmente all'ordine del giorno. È stata solo consegnata un'informativa sulle concessioni autostradali, dove la Rappresentanza italiana presso la Commissione Europea riporta non solo lo stupore degli uffici per la volontà di modificare un accordo già preso e firmato, ma anche l’avvertimento che un valore di subentro eccessivamente alto violerebbe la normativa sugli appalti e sarebbe respinto al mittente. Lo sospettavamo e adesso ne abbiamo la certezza: è impossibile alzare il valore di subentro sulla Torino-Milano a un miliardo di euro senza ledere la concorrenza nel settore autostradale. È un regalo inaccettabile al concessionario. Toninelli deve ritirare questa idea assurda e riprendere subito l’accordo firmato dal ministro Delrio, che la Commissione europea aveva accettato e che consente di far partire i cantieri entro il 2019. Adesso basta scherzare - conclude Chiara Gribaudo - i cittadini di Asti e di Cuneo non possono veder rimandata l'opera di altri due anni per colpa dell'improvvisazione e dell'incompetenza di questo esecutivo”.

04/04/2019 - 19:36

“Il Gruppo parlamentare Pd della Camera ha depositato due giorni fa la sua proposta di legge per l’esercizio delle libertà sindacali nelle Forze armate e nei corpi di polizia ad ordinamento militare”, dichiara Alberto Pagani, capogruppo Pd della Commissione Difesa della Camera. 

“La decisione assunta oggi dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Difesa  della Camera – continua - di affidare a un Comitato ristretto la formulazione di un testo base per dare seguito alla sentenza della Corte costituzionale è assolutamente condivisa dal gruppo Pd della Commissione.  La costituzione del Comitato ristretto permette a tutte le forze politiche di confrontarsi su più di un testo, come del resto prevede la normale istruttoria parlamentare. In situazioni come questa la forma procedurale è più che mai sostanza. Intendiamo contribuire ai lavori del Comitato ristretto con spirito costruttivo”.

“Siamo fermamente convinti che introdurre le libertà sindacali nei corpi militari significa garantire, come espressamente indicato dalla Corte Suprema e ribadito dai numerosi e qualificati contributi offerti nel corso delle audizioni parlamentari,  un decisivo passo in avanti al  nostro sistema di difesa e sicurezza e all’intero Paese”, conclude.

04/04/2019 - 19:14

‘Guerra civile certifica fallimento azione del governo Conte’

“Mentre il ministro degli interni libico annuncia lo stato di massima allerta, il ministro degli interni italiano continua a sostenere che la Libia sia un porto sicuro e, nel mezzo di una vera e propria guerra civile che certifica il fallimento dei vanitosi propositi di Conte, arriva a diffidare la nave dell’Ong tedesca Sea Eye ad entrare in acque italiane”. Così il capogruppo democratico alla Camera, Graziano Delrio commenta le dichiarazioni del ministro degli interni Salvini in merito alla nave "Alan Kurdi" dell’Ong tedesca Sea Eye con a bordo 64 migranti soccorsi al largo della Libia e che si sta dirigendo verso Lampedusa. “È molto preoccupante – conclude Delrio - che il principale leader del governo italiano non si renda conto della gravità di quanto sta accadendo in Libia e che continui nella sua campagna d’odio contro i migranti”.

04/04/2019 - 18:57

“La situazione libica è molto preoccupante. Fico convochi la Camera per un’audizione urgente del presidente del Consiglio”. Lo dichiara Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera, a proposito delle notizie su una marcia del generale Haftar verso Tripoli.

 “L’Italia – spiega – in questo momento è completamente esposta a tutte le conseguenze dell’instabilità libica. E il governo ha grandissime responsabilità perché per troppo tempo ha lasciato un vuoto che ora è stato riempito dal generale Haftar.  I quasi sei mesi senza ambasciatore prima della nomina di Buccino, il sostanziale fallimento della Conferenza di Palermo, l’isolamento e la marginalità che il nostro Paese sconta su tutti i dossier internazionali, sono tutti fattori che in questi mesi non ci hanno permesso di imbastire nessun tipo di iniziativa per la pace e la stabilità”.

“l governo venga a riferire. C’è in ballo la sicurezza nazionale. L’esecutivo non può sottrarsi a un’informativa nascondendosi come ha fatto in questi mesi dietro i silenzi né con la solita propaganda”, conclude.

04/04/2019 - 17:56

“Di Maio arriva sempre dopo. I lavoratori avevano chiesto una norma per i marchi storici perché il marchio Pernigotti non fosse portato via da Novi Ligure. Il ministro invece ha deciso di aspettare quattro mesi. Che senso ha avuto? Le proposte c’erano, l’opposizione, il Pd le aveva presentate. Non ci venga a raccontare cosa sta facendo l’advisor, ci spieghi perché per i suoi ritardi incomprensibili devono pagare sempre i lavoratori”.

Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo.

“Lo stesso vale - aggiunge la deputata Dem - per le centinaia di decreti attuativi che aspettano di essere firmati e pubblicati in Gazzetta: da quello per gli ammortizzatori delle aree di crisi complessa, agli incentivi alle assunzioni del decreto dignità, che attendiamo da sette mesi. Hanno finito i soldi e non ce lo vogliono dire? Lo chiariscano, perché ci sono lavoratori, persone, ai quali stanno rovinando la vita”.

04/04/2019 - 17:29

“Quello su Piaggio è un comportamento irresponsabile: chiediamo al Governo di dire immediatamente su questo una parola definitiva per chiudere un balletto indecoroso”. Lo dichiarano Franco Vazio e Raffaella Paita, deputati del Partito democratico, a proposito della crisi Piaggio.

“In un Paese – spiegano - che sta andando alla deriva per la totale incapacità del Governo giallo-verde di guidare i processi industriali, il caso Piaggio è certamente emblematico. Per quasi tutti i dipendenti della storica azienda ligure, un migliaio di dipendenti distribuiti tra la nuovissima sede di Villanova d'Albenga e quella storica di Genova, la prospettiva è quella della Cassa integrazione al buio, senza alcuna prospettiva industriale. Eppur, tutti hanno sostenuto che l'azienda rappresenta un'eccellenza industriale italiana. Accanto al prodotto storico, il velivolo di aviazione generale P180, venduto in tutto il mondo prima della crisi, Piaggio ha sviluppato anche un nuovo prodotto: il P1HH e P2HH droni a guida remota. Il governo Gentiloni ha messo a disposizione 766 milioni per la fornitura di questi sistemi all'Aeronautica militare. Ma da oltre dieci mesi il Governo ha tenuto bloccato tutto. Un mese fa si è parlato di un programma ridotto a 250 milioni, ma non sono state prese decisioni operative neanche sul programma ridotto. Negli anni più difficili i Governi Renzi e poi Gentiloni sono sempre stati vicini all'azienda con un programma di rinnovamento della flotta delle Forze Armate e con risorse economiche importanti e decisive soprattutto in una fase del mercato assai complicata. Un’idea che è ripresa nel proposito annunciato dalla ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Il problema che il proposito è per il momento rimasto tale”.

“E così mille famiglie hanno potuto capire che il ‘cambiamento’ annunciato dal Governo giallo-verde si traduce solo nel rischio reale di perdere il posto di lavoro. Ci sono lavoratori preoccupati e risorse consistenti bloccate da un anno: non decidere né sul velivolo tradizionale, né sul drone è una scelta irresponsabile e drammatica per il futuro dei lavoratori e per il futuro del Paese”, concludono.

04/04/2019 - 17:18

Ministro adesso scelga figura in grado di garantire continuità ricerca

"La decisione del ministro Centinaio di commissariare il Crea va nella giusta direzione: è un passo necessario per garantire la continuità delle ricerche e l’importante lavoro di un istituto fondamentale per il mondo dell’agricoltura”. Lo dichiarano Lo dichiarano Susanna Cenni, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, e Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd della stessa commissione, dopo l'incontro con una delegazione dei lavoratori del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, oggi mobilitati di fronte al Mipaf.

“Dopo le vicende – spiegano - che hanno riguardato misure cautelari nei confronti dei vertici di Crea, dopo le dimissioni di tutti i vertici dell’istituto, nell’incontro che abbiamo avuto questa mattina i lavoratori del Crea hanno denunciato il rischio di uno stop a tutte le attività di ricerca, anche nei centri di ricerca decentrati. Questo potrebbe compromettere partnership importanti, la partecipazione a bandi fondamentali nonché la gestione dei pacchetti di assunzione di giovani ricercatori programmate da tempo. Accogliamo dunque positivamente il fatto che il ministro Centinaio, come da noi auspicato, abbia deciso di procedere al commissariamento del consiglio. Ciò pone le condizioni affinché un settore come quello agricolo esposto alle grandi trasformazioni climatiche, alla complessità dei mercati, alle relazioni internazionali, possa continuare a contare sul prezioso aiuto offerto dall’attività di ricerca del Crea”.

“Ci auguriamo che il ministro scelga come commissario una figura all’altezza, in grado di garantire tutte le attività a rischio rallentamento per le note vicende evitando i rischi a cui andrebbe incontro il settore agricolo se al Crea non venisse garantita la piena continuità operativa”, conclude.

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