27/03/2019 - 17:08

“Garantire con la massima urgenza il pagamento degli emolumenti ai lavoratori di Altea s.r.l., il proseguo delle normali gestioni delle commesse sui vari siti produttivi coinvolti e assicurare la continuità produttiva delle aziende”. Lo chiede Stefania Pezzopane, deputata del Partito democratico, con un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del Lavoro e al Ministro dello Sviluppo economico.

“Da articoli di stampa si apprende – spiega - che la holding ALTEA s.r.l risulta coinvolta in un'associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. E che ci sono stati diversi arresti importanti. Lo stesso gruppo occupa 17.000 dipendenti in tutta Italia. Le aziende impattate risultano essere 32 facenti parte della holding ALTEA s.rl”.

“E’ necessario che il ministero intervenga e garantisca la tutela dei lavoratori e il mantenimento delle commesse aziendali. C’ è sconcerto e grave preoccupazione“, conclude.

27/03/2019 - 17:00

“Ciò che emerge con chiarezza dall’audizione dei commissari Alitalia è che occorre decidere in fretta. Il tempo sta per scadere e Ferrovie dello Stato deve sciogliere il rebus della partnership in tempi rapidi. Al di là dei risultati economici positivi della gestione commissariale e della esistenza di un mercato potenziale in Italia per passeggeri sul lungo raggio, ciò che emerge in maniera evidente è l’assenza nella fase attuale di una soluzione industriale credibile. Il limitatissimo impegno annunciato da Delta, l’importanza delle risorse necessarie per incrementare la flotta esistente per le rotte intercontinentali, la compagine nazionale ancora indefinita, sono tutti fattori che rendono problematica la soluzione del rebus. E inoltre quanto mai urgente non continuare a consumare denaro pubblico ed evitare che questa vicenda finisca con lo spezzatino della compagnia. L’audizione di oggi chiama, quindi, direttamente in causa il governo che, con l’intervento di Ferrovie dello Stato, ha indicato una via industriale per Alitalia che però oggi deve trovare la forza e la capacità di condurre a una soluzione credibile e solida”.

Così il vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera, Gianluca Benamati.

27/03/2019 - 16:49

“La sospensione dell’utilizzo delle navi di altri Stati membri nell’ambito dell’operazione Sophia nelle acque del Mediterraneo rappresenta l’ennesimo fallimento del governo italiano in ambito europeo. La proroga formale della missione condivisa dall’esecutivo è una semplice presa in giro degli italiani in vista delle elezioni europee. Infatti, come spiega con estrema semplicità una portavoce della Commissione Ue, Maja Kocijancic, la missione Sophia è un’operazione marittima e senza l’apporto delle navi non sarà in grado di eseguire il suo mandato. La verità è che ormai, nei fatti, il nostro Paese è tornato dopo anni a essere nuovamente isolato nella gestione dei flussi migratori. Le politiche del governo sui tavoli europei hanno prodotto ancora una volta un disastro per l’Italia. In nome del sovranismo stanno svendendo la nostra sovranità e i nostri interessi nazionali”.

Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee.

27/03/2019 - 16:13

“Il presidente dell’Abruzzo Marsilio è stato bocciato per due volte dal governo: sul tentativo di far passare l’Abruzzo sotto l’autorità portuale di Civitavecchia e sul fatto l’iter sulle Zes è confermato perché già chiuso a febbraio dal precedente governo regionale”. Lo dichiara Camillo D’Alessandro, deputato del Partito democratico, a proposito della risposta data dal ministro per il Sud Lezzi sulle Zes nel corso del question time.

“Le parole del ministro Lezzi – spiega – smentiscono il goffo tentativo del presidente Marsilio di far passare i porti nazionali di Pescara-Ortona dall’Autorità portuale di Ancora a quella di Civitavecchia. Il fatto che l’iter fosse stato già concluso a febbraio durante la precedente legislatura regionale ha reso del tutto inutile la mossa autolesionistica del nuovo presidente abruzzese.  Se l’intento di Marsilio fosse andato a buon fine l’Abruzzo avrebbe infatti perso la possibilità di aderire alle Zes e dunque avrebbe perso un fondamentale strumento di crescita. Il governo ha invece chiarito che i fondi sono confermati”.

“La vicenda conferma tutta l’improvvisazione che guida Marsilio nelle sue iniziative. Solo uno che per caso si trova a ricoprire un ruolo così importante poteva partorire un’idea del genere”, conclude.

27/03/2019 - 15:44

Domani ispezione della commissione Ambiente della Camera

(ore 14.15 in prefettura incontro con i giornalisti)

“La Commissione Ambiente della Camera sarà domani, giovedì 28 marzo, in missione a Venezia per fare piena luce sui lavori del Mose, praticamente fermi da oltre un anno. Da mesi sollecito questa iniziativa e fin dall’inizio della legislatura il mio impegno si è concentrato sui grandi temi per Venezia: Legge Speciale, Mose e Grandi Navi.

Il programma di giovedì sarà molto intenso. Inizierà con la visita ai cantieri a Treporti, accompagnati dal Provveditore Linetti e dai Commissari del Consorzio. Poi faremo tappa alla Control Room all'Arsenale. Nel pomeriggio saremo in Prefettura (alle ore 14.15 incontro con i giornalisti) dove si svolgeranno una serie di audizioni con il Sindaco di Venezia, il Sindaco di Chioggia, la Regione, il Presidente degli Industriali, il Primo Procuratore di San Marco, il Presidente del Porto e le organizzazioni sindacali.

Il Mose è un’opera invasiva in un ambiente fragile, pensata quarant’anni fa, che non andava realizzata, ma giunti al 95% dei lavori e già spesi 5,5 miliardi di soldi pubblici, va conclusa e fatta funzionare.

La verità è che il Governo ha le idee confuse su Venezia e in oltre un anno si è caratterizzato per l'immobilismo.

Sono tanti i temi da affrontare e le domande senza risposta. Quando finiranno i lavori?

Restano da fare ancora interventi per 900 milioni, ma è tutto bloccato. Non solo i cantieri del Mose. Fermi anche i 265 milioni della Legge Speciale, in quanto non è più stato convocato il Comitatone. Cosa aspetta il Governo a riunirlo? La città non può più aspettare”.

Così il deputato democratico, Nicola Pellicani.

27/03/2019 - 15:44

"La legge sul biotestamento è in vigore ormai da oltre un anno e a quasi un anno dall’insediamento del governo del “cambiamento” ancora non c’è una piena operatività delle norme a causa della mancata istituzione della banca dati destinata alla registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat), presso il Ministero della salute. Ho presentato ben due atti di sindacato ispettivo per chiedere al ministro Grillo di dare operatività immediata alla banca dati per le DAT e per avere contezza dei tempi di realizzazione, ma ad oggi nessuna risposta è pervenuta. Siamo di fronte ad una legge dello Stato che non viene applicata, se non a macchia di leopardo in alcune zone del Paese e ad una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini italiani che sono impossibilitati a far valere un loro diritto, ossia quello delle dichiarazioni anticipate di trattamento. Il periodo di prova per la Grillo è terminato da un pezzo. Non ci sono più elementi ostativi né ulteriori pareri da richiedere. Ma nonostante ciò continua ad infischiarsene di un tema importante come il biotestamento".

Lo afferma Elena Carnevali, della Presidenza del Gruppo Pd della Camera.

27/03/2019 - 15:43

“Oggi è stato chiarito che il piano con il coinvolgimento di Ferrovie rischia di implodere per l’approssimazione e l’incompetenza del governo. Il modo in cui Toninelli e Di Maio stanno trattando il dossier Alitalia ci porta dritti al disastro”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito dell’audizione del commissario dell’Alitalia Discepolo in Commissione Trasporti alla Camera.

“L’audizione del commissario Discepolo – spiega – ha fatto emergere che se entro 3-4 settimane Fs non formalizzerà un’offerta concreta per realizzare l’alleanza con Alitalia il piano del governo dovrà necessariamente essere accantonato. Le condizioni finanziare del vettore italiano sono infatti talmente critiche che, dicono i commissari, non si può temporeggiare oltre. E’ evidente che l’architettura pensata da Toninelli e Di Maio per salvare Alitalia non sta in piedi. Il rischio di aver perso mesi preziosissimi in un qualcosa che assomiglia molto a una chimera propagandistica è altissimo”.

“Il governo venga immediatamente a riferire qual è il reale stato della trattativa. Non si può perdere altro tempo: in ballo c’è il destino di migliaia di lavoratori e i soldi dei cittadini italiani”, conclude.

27/03/2019 - 15:15

Pellicani: siamo alle comiche: il governo nega la cancellazione

“Fumata nera per il ripristino del treno alta velocità "Freccia Rossa no-stop" Venezia - Roma delle ore 6.06. Oggi il sottosegretario alle infrastrutture Edoardo Rixi ha risposto alla mia interrogazione in commissione trasporti, negando addirittura la cancellazione del treno. Siamo alle comiche. Alla negazione della realtà. Come è noto Trenitalia con decorrenza 9 dicembre 2018 ha tagliato il treno che partiva alle 6.06 dalla stazione di Venezia Santa Lucia per arrivare a Roma Termini alle 9.30 fermando solamente a Padova. E contestualmente ha eliminato il treno Frecciarossa con partenza alle 17.30 da Roma per Venezia, declassandolo a Frecciargento e introducendo le fermate di Firenze e Bologna. Come si ricorderà la decisione aveva provocato la protesta da parte degli utenti del Veneto, in modo trasversale dei partiti e dello stesso Governatore Zaia.

Oggi il governo allo schiaffo ai Veneti ha aggiunto la presa in giro, negando che Trenitalia abbia compiuto alcuna cancellazione, bensì “solamente di aver rimodulato l'offerta”. Motivando la decisione “in quanto la versione no stop non aveva in carico i passeggeri sufficienti per sostenere i costi”. Come è noto il treno era sempre pieno di “pendolari con Roma”. Un pubblico folto costituito perlopiù da imprenditori, pubblici funzionari, rappresentanti di categorie economiche, professionisti. Sarà ora interessante verificare con un accesso agli atti il carico di passeggeri degli altri treni Frecciarossa delle varie tratte e nelle varie fasce orarie.

Ancora una volta si colpisce il Veneto con una decisione che comporta la marginalizzazione della nostra Regione sul fronte trasportistico. Inoltre il sottosegretario Rixi ha negato anche la necessità di progettare e realizzare l'alta velocità anche nel tratto Padova-Bologna, che provoca un notevole rallentamento nel collegamento tra Venezia e Roma, quando invece tutte le altre principali città capoluogo di Regione del Paese possono contare su un servizio diretto ad alta velocità garantito da Trenitalia a partire da Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Torino.  Il Governo ancora una volta declassa il Veneto e poi parla di Autonomia. Confermando il taglio del treno direttissimo e la mancata volontà di realizzare l'alta velocità sulla linea Padova Bologna ribadisce la scelta di emarginare il Veneto dal resto del Paese”. Così il deputato democratico, Nicola Pellicani.

27/03/2019 - 13:57

“Ancora una volta la relazione al Parlamento del Garante dei diritti dei detenuti, Mauro Palma, è stata una iniezione di civiltà sul tema della condizione carceraria, della umanità delle pene, della rieducazione e del recupero dei detenuti, dei diritti dei minori, dei migranti. I dati, le proposte, le analisi contenute sono uno stimolo al Parlamento per continuare e recuperare il lavoro di grande rilievo condotto nella scorsa legislatura dal Governo, dalla maggioranza e dagli Stati Generali dell’Ordinamento Penitenziario. Come Pd siamo pronti. Altrettanto non può dirsi per il Governo, che ha nei fatti affossato parti fondamentali della riforma e dove prevale la quotidiana linea del capo leghista, linea che ha poco a che fare con i principi della civiltà giuridica e con la stessa difesa della sicurezza”.

Così il deputato Walter Verini, della Commissione Giustizia della Camera

27/03/2019 - 13:16

"I professionisti della decrescita felice (per loro) vanno avanti per la loro strada costringendo Confindustria e Bankitalia a dare l’allarme sui conti pubblici. Secondo il Centro studi degli industriali, le stime di crescita vanno riviste al ribasso con un dato nullo che vuol dire di fatto recessione; mentre il governatore Visco parla di segnali di peggioramento nei primi mesi del 2019. Le ragioni? Secondo Confindustria vanno ricercate nella manovra economica recessiva, nell'aumento del premio per i rischi degli investitori e nel progressivo crollo della fiducia delle imprese. Non sono chiacchiere, sono numeri che vogliono dire misure urgenti per correggere l’andamento, cioè tasse e tagli ai servizi. Così il governo si accinge a mettere mano nelle tasche degli italiani. Non si può dare colpa all'economia globale: gli unici responsabili sono gli incapaci e bugiardi che ci governano".

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato

27/03/2019 - 13:15

“In merito alla diminuzione dei prezzi di energia elettrica e gas per i clienti maggior tutela sarebbe bene evitare troppi trionfalismi. Gli attuali adeguamenti al ribasso dei prezzi, per altro tipici del secondo trimestre dell’anno, sono per la quasi totalità da attribuirsi a una positiva contingenza dei costi delle materie prime sui mercati internazionali. Costi sui quali un sistema energetico come il nostro, molto esposto alle importazioni, è particolarmente sensibile. Arera, dopo diversi aumenti, ha deciso di scaricare tali risparmi direttamente sulle bollette, ma è ben chiaro che eventuali aumenti futuri si ritorcerebbero sui consumatori. Nessun motivo di particolare soddisfazione, dunque, se non l’evidenza della forte sensibilità del nostro sistema energetico agli scenari internazionali, che richiederebbero politiche di sicurezza sugli approvvigionamenti e diversificazione dei fornitori per minimizzare i costi”.

Così il vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera, Gianluca Benamati.

“Ricordiamo infatti - aggiunge il deputato Dem - che da giugno del 2018 ad oggi, conteggiando queste riduzioni, il costo dell’elettricità - per una famiglia con 3 kW di potenza installata, con un consumo medio ed in sevizio maggior tutela - è aumentata circa del 5% passando da 0.164 a 0.173 €/kWh. Mentre anche in questa tornata gli oneri generali di sistema sono cresciuti del 3%. Poiché questa componente pesa moltissimo sulle famiglie e sulle imprese - conclude Gianluca Benamati - sarebbe utile che il governo desse indicazioni per la riforma di questa componente che da più di un anno deve essere ristrutturata”.

27/03/2019 - 12:41

“Ormai è chiaro, il nostro Paese si trova di fronte a un concreto e pericoloso progetto oscurantista, che mette nel mirino le donne e, più precisamente, l’intera stagione della conquista dei diritti femminile e non solo. La cultura maschilista rappresentata dalla Lega di Salvini, in particolare, si sta articolando in Parlamento attraverso il disegno di legge Pillon, sul diritto di famiglia e l’affido condiviso, e il disegno di legge Stefani in materia di aborto, che si spinge fino a dare soggettività giuridica al concepito. Si tratta di provvedimenti che intendono riportare indietro le lancette dell’orologio, con un ritorno a un Medioevo culturale nelle relazioni uomo-donna-figli. E’ un disegno contro il quale ci batteremo con tutte le nostre forze, sia nelle aule parlamentari, che in tutto il Paese, come donne e come Partito democratico. Una mobilitazione che vedrà domani protagonista anche l’Aquila dove, insieme alla collega senatrice Dem Monica Cirinnà, parteciperemo a due iniziative pubbliche: all’inaugurazione della prima panchina arcobaleno e, anche con altri, al forum dal titolo “Il diritto alla famiglia” inserito nel Film festival.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

27/03/2019 - 12:39

"Poco prima di registrare la puntata del Maurizio Costanzo show in cui concedeva la cittadinanza a Rami proprio in tv, Salvini dichiarava testualmente 'l'incontro al Viminale con Rami ci sarà, ma a telecamere spente perchè di fare Carramba che sorpresa o il Fabio Fazio di turno a suon di milioni non mi interessa'. Nei giorni precedenti aveva addirittura invitato Rami a farsi eleggere ma poi - forse visto qualche sondaggio - ha detto di considerarlo un figlio. La verità è che Salvini strumentalizza tutto per qualche like. Il Ministro dell'Interno pur di avere visibilità e consenso facile è disposto a persino sciacallare sulla vicenda, sul futuro e sui sogni di un bambino".

Lo dichiara Silvia Fregolent, deputato Pd sulla cittadinanza italiana riconoscita al giovane studente nato a Milano da genitori egiziani.

27/03/2019 - 12:36

“Oltre cinque milioni di firme ha raggiunto la petizione "Revoke Article 50" in cui i cittadini del Regno Unito chiedono al Governo May di rimanere un membro dell'Unione europea, revocando così gli effetti dell’Art.50 dei Trattati UE per l’uscita dall'Unione. Si tratta di un record storico che supera la passata petizione che nel 2016 chiedeva un secondo referendum sull'adesione all'Europa. Il risultato è stato raggiunto dopo che un milione di manifestanti - altro record di partecipazione in strade e piazze, raro per i britannici - ha “marciato” su Westminster e in tante altre città britanniche per chiedere di ridare la parola al popolo con un nuovo referendum. Una "resistenza" in favore dell’Europa che rimarrà anche dopo la Brexit e una speranza che la Gran Bretagna possa ritornare nell'Unione presto. Un auspicio anche per gli oltre 700.000 italiani residenti nel Regno Unito che combattono ogni giorno contro disagi e incertezze di questo inedito processo storico-politico”.

Lo afferma Massimo Ungaro, deputato del PD eletto nella circoscrizione Estero-Europa.

27/03/2019 - 12:30

“Purtroppo non sarà un anno bellissimo. Alla voce #PIL c'è scritto 0. Un dato che peserà come un macigno sui nostri traballanti conti pubblici. È tutto fermo: lavoro, consumi, investimenti pubblici e privati. Serve una scossa o saranno guai. Dilettanti allo sbaraglio”.

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando i dati del Centro Studi di Confindustria

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