29/03/2019 - 12:03

“Finalmente il governo sta cambiando idea sull’emendamento per il reato di revenge porn. Se lo voteranno sarà una vittoria delle deputate di tutta l’opposizione. Colleghe della maggioranza, fatevi sentire: insieme possiamo fare di più per le donne in questo Parlamento”.

Così la vice capogruppo Pd alla Camera, Chiara Gribaudo, sul suo profilo twitter.

29/03/2019 - 11:56

"Per combattere la violenza sulle donne occorre abbattere gli stereotipi che purtroppo ancora resistono. La Ministra Bongiorno forse non lo sa #isteria #codicerosso”

Lo scrive su twitter Lucia Annibali, deputata del Partito Democratico, commentando il tweet, poi cancellato, della ministra Giulia Bongiorno

Pensavamo – aggiunge - di non doverci più trovare davanti a un “processo per stupro” in cui la vittima veniva trasformata in imputata. Stupisce e rammarica – conclude Annibali - che a dirlo sia stata proprio un’avvocata che sulla violenza contro le donne ha fatto la sua bandiera mediatica”.

29/03/2019 - 11:53

“Il ministero del Lavoro ha riconvocato il tavolo per i lavoratori Comdata della sede di Pozzuoli solo a poche ore dalla scadenza del Fis. Ci auguriamo che non sia una presa in giro come quella foto scattata con la maglietta della protesta e che Di Maio, stavolta, mantenga gli impegni presi con i lavoratori per il mantenimento dei posti di lavoro a Pozzuoli. L’impegno dei sindacati e della Regione per cercare una soluzione c’è stato, ma il governo non ha fatto abbastanza per incidere sulle scelte dell’azienda. Le Tlc avrebbero bisogno dell’attenzione costante di Di Maio, perché il prezzo della lunga crisi di settore lo stanno pagando sempre i lavoratori, in tutta Italia. Siamo vicini a chi ha lottato in questi lunghi mesi di vertenza a Pozzuoli e a Padova, e ci auguriamo che oggi arrivino delle risposte concrete”.

Lo dichiara la vice capogruppo Pd alla Camera, Chiara Gribaudo.

28/03/2019 - 18:13

“L’emendamento sulla castrazione chimica introdotto dalla Lega è inaccettabile nel metodo e nel merito. Nel metodo perché è stato introdotto all’ultimo minuto, senza che il tema fosse mai stato affrontato in commissione, evidentemente per impedire un approfondimento. Nel merito perché si tratta di un altro attacco alla nostra civiltà giuridica, che da qualche secolo ha superato l’idea di forme di pene corporali, che sono evidentemente incostituzionali, e inoltre è del tutto inefficace, perché solo un adeguato trattamento psicologico può evitare recidive nei reati sessuali, non certo interventi farmacologici che durano solo finché vengono assunti”.

Così Alfredo Bazoli, capogruppo Dem in commissione Giustizia alla Camera.

28/03/2019 - 18:09

“Il governo guidato da Lega e M5S dice no a una proposta delle opposizioni contro il revenge porn. Per una impuntatura politica, fanno perdere mesi di tempo a una norma di civiltà che tutela ogni cittadino dall’uso improprio di immagini personali. Vergognoso!”. Lo scrive su Twitter Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito della decisione della maggioranza di dare parere contrario all'emendamento al ddl Codice rosso sul revenge porn.

28/03/2019 - 18:08

Le deputate dell'opposizione hanno occupato i banchi del governo per protestare contro la maggioranza che non vuole votare la norma che introduce il reato per la diffusione on line di riprese e filmati a sfondo sessuale.
Lo rende noto l’ufficio stampa del gruppo del Pd della Camera.

28/03/2019 - 17:37

“Nessuna sorpresa sulla chiusura della maggioranza in merito alla richiesta di tutte le opposizioni di inserire nel testo del cosiddetto “codice rosso” la fattispecie di reato denominata Revenge porn. Mostrano, ancora una volta, di essere più interessati alla propaganda che alla sostanza”.

Lo dichiara Lucia Annibali, la deputata del Partito Democratico e prima firmataria di un progetto di legge abbinato

“Anche oggi sono prevalse le logiche, tutte interne alla maggioranza, che hanno segnato e inficiato l’iter del provvedimento fin dal suo esordio in commissione, dove – spiega la deputata Dem - abbiamo registrato un atteggiamento di totale chiusura nei confronti di pressoché tutte le proposte del Partito Democratico”.

“Questa è l'ennesima occasione mancata. – conclude Annibali - I partiti di maggioranza hanno deciso di rinunciare ad una norma di più ampio respiro, e in grado di affrontare le criticità emerse anche nel corso delle audizioni, in nome della loro bandierina”.

28/03/2019 - 17:36

Si chiede ai presidi di dotarsi del dono dell’ubiquità

“Sul decreto concretezza la maggioranza è divisa e alla camera stanno emergendo posizioni molto distanti tra lega e M5s che sul mondo della scuola sono agli antipodi”. Così il gruppo dei democratici nella commissione cultura di Montecitorio, segnalando il secondo rinvio dell’esame parlamentare. “Questo provvedimento - continuano – presenta molte criticità per il sistema scolastico, che si vorrebbe sottoporre a un regime di controllo mai visto prima nascosto sotto norme anti assenteismo che nel mondo della scuola non hanno alcun senso. A questo si aggiungono le ingiuste norme che si vorrebbero infliggere ai presidi a cui si chiede di dotarsi del dono dell’ubiquità e trovarsi, pena essere additati di assenteismo, contemporaneamente sul posto di lavoro in più luoghi, una cosa impossibile essendo molti di loro reggenti in più plessi”. “Presenteremo emendamenti al testo - concludono - a tutela dell’autonomia della scuola e ci auguriamo che la maggioranza faccia marcia indietro su un provvedimento pericoloso e limitante”.

28/03/2019 - 17:36

“Ho sperato che non fosse una notizia vera e invece lo è: È successo che nella modifica introdotta oggi dalla maggioranza, gialloverde ma ormai anche nera, al codice antimafia, sia stata inserita una nuova soglia di impresentabilità per i candidati; cioè chiunque abbia accumulato pene per complessivi quattro anni di condanna non è candidabile alle elezioni. Una stretta che riguarda pene anche minori, se sommate tra loro. Ma, colpo di scena, un emendamento ha stralciato dalla somma delle condanne i reati relativi ai reati di diffamazione e dai reati di cui alla Legge Mancino Insomma se hai corrotto o concusso, rubato, rapinato etc giustamente sei impresentabile ai sensi del codice antimafia per le elezioni, ma se invece hai esercitato una discriminazione razziale oppure hai propagandato o hai istigato a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, allora no, allora tappeti rossi. Allora sei perfettamente abile a rappresentare il tuo paese in una delle nostre istituzioni. Il livello di guardia è stato abbondantemente superato. Discriminare, difendere, propagandare idee discriminatorie non è considerato dal governo del cambiamento un demerito. Anzi”. Così su Facebook il deputato democratico, Emanuele Fiano.

28/03/2019 - 16:49

“Dopo aver percorso il Brennero che non c’è e pensare di volare da un aeroporto inesistente, Toninelli dovrebbe essere nominato presidente di Fantasilandia #AereoportodelMela”. Lo scrive su Twitter Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, postando il video in cui il ministro Toninelli, durante la recente visita a Messina, parla di “rilancio” di un aereoporto, quello del Mela, che non esiste.

28/03/2019 - 16:26

“In merito alle dichiarazioni di oggi della ministra Grillo, si rende assolutamente necessario chiarire alcuni aspetti riguardanti il cosiddetto emendamento ‘sblocca turn-over’. La ministra ha affermato che grazie al comma 3 di quello stesso emendamento, alle Regioni verrà permesso di ‘re-internalizzare il numeroso personale precario adoperato in questi anni’ e, dunque, di ‘assumere da domani 13.700 persone’ nelle Regioni del Sud. Pur apprezzando lo sforzo per stabilizzare il personale assunto con contratti a tempo determinato, va precisato che la norma non produrrà un incremento netto del personale, se non di pochissime unità, perché non permette l’assunzione di nuovi professionisti, soprattutto da parte delle Regioni sottoposte a Piano di Rientro, ma più semplicemente consente di modificare il regime contrattuale di chi già lavora al servizio dei Ssr. Detto ciò, a fronte di un fabbisogno di 6.600 unità nel settore sanitario della Regione Puglia, nessuna risposta concreta viene data dalla ministra e dal governo con questo intervento. In breve, da domani grazie a questa norma avremo più dipendenti a tempo indeterminato, ma non più dipendenti in numero assoluto. In sostanza, stando all’esempio pugliese riportato dalla stessa ministra, il Sistema sanitario di questa Regione sarà costretto ad operare nelle stesse condizioni emergenziali di oggi anche domani”.

 

Così il deputato Dem, Ubaldo Pagano, della commissione Affari sociali.

28/03/2019 - 16:24

“Se l’ipotesi di un addio alla mini-Ires venisse confermata, saremmo davanti all’ennesima scelta in cui l’incompetenza si traduce in autolesionismo: di fatto parliamo infatti di un aumento dell’imposizione fiscale”. Lo dichiara Massimo Ungaro, componente Pd in Commissione Finanze alla Camera, a proposito delle bozze del Dl Crescita.

“Sostituire – spiega – lo sconto dal 24% al 15% con un taglio al 22,5%, poi ridotto con progressivo decalage fino al 20% nel 2022 significa aumentare la pressione fiscale sulle aziende, che vedranno per altro ridotte le possibilità di investimenti in beni strumentali e assunzioni. In altre parole, il governo pone da solo un nuovo ostacolo sul già difficile cammino verso la crescita”.

“Considerata questa nuova sciagurata decisione, sarebbe forse il caso di cambiare il nome del provvedimento da Dl Crescita a Dl Anticrescita”, conclude.

28/03/2019 - 15:50

"E' quantomeno singolare ed inopportuno che un Ministro dell'Interno, garante e responsabile della sicurezza dei cittadini e dell'ordine pubblico, esulti così platealmente per l'approvazione di una legge che delegittima di fatto il suo ruolo, e sminuisca il lavoro e l'impegno che ogni giorno le Forze dell'Ordine mettono in campo per tutelare la collettività. Prende quindi atto del suo fallimento al Viminale": è quanto dichiara il deputato Pd Silvia Fregolent, sulle reazioni di Matteo Salvini al voto in Senato sulla legge per la Legittima difesa.

28/03/2019 - 15:49

“Schedare i giornalisti nell'esercizio del loro lavoro è un trattamento che riporta alla memoria le schedature dei regimi nei confronti di chi era ritenuto non allineato ed è lesivo dello stesso principio costituzionale che garantisce la libertà di stampa. Il ministro Salvini non può restare a guardare: per il ruolo che ricopre deve garantire il rispetto della nostra Carta e la democrazia”.

Così Antonello Giacomelli, deputato del Partito Democratico, in una interrogazione al ministro dell’Interno in merito a quanto accaduto a Prato durante la manifestazione di Forza Nuova

“Sabato scorso è stata autorizzata a Prato una manifestazione di Forza Nuova, sebbene fossero state espresse preoccupazioni dai sindaci del territorio, associazioni, partiti, movimenti e dalla stessa Chiesa Cattolica locale e nonostante avessi presentato un’interrogazione rilevando violazioni di leggi, talune anche attuative della Costituzione. In quell’occasione – spiega il deputato Dem - sono stati richiesti e fotografati i tesserini professionali dei giornalisti presenti, con una procedura lesiva delle norme a tutela del principio della libertà di stampa”.

“Il ministro dell’Interno deve attivarsi per sapere chi ha dato queste disposizioni e, soprattutto, per impedire che simili azioni si ripetano. È necessario che sia fatta chiarezza – conclude Giacomelli - a garanzia di una corretta e completa informazione per i cittadini e a tutela del fondamentale principio di libertà di stampa”.

28/03/2019 - 15:14

“Mentre da una settimana la commissione Agricoltura vede slittare le sue convocazioni con all’ordine del giorno gli interventi per le emergenze agricole di questo Paese, apprendiamo che a convocare gli agricoltori adesso è Di Maio al Mise. Il Mipaf non è più il ministero delegato a occuparsi dei problemi del settore?”. Lo dichiara Susanna Cenni, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, a margine dell’ufficio di presidenza della commissione Agricoltura della Camera, che non ha ancora ricevuto il testo definito del decreto

“La storia di queste emergenze – continua - sta diventando una favola. Partita come ipotesi di ddl di legge di iniziativa parlamentare, poi diventata un decreto, un decreto che al momento non conosciamo e che tra l’altro interviene con grande ritardo su emergenze di un anno fa”.

“L’agricoltura merita serietà e certezze, e sino a ora dalla maggioranza di governo abbiamo visto ben poco entrambe le cose”, conclude.

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