06/12/2018 - 11:16

Oggi, Giovedì 6 dicembre, alle ore 16 nella Sala Stampa di Montecitorio (Via della Missione, 4 Roma)

Conferenza stampa del Pd dal titolo “Il governo contro la cultura, la scuola, l'università, la ricerca, lo sport, l'editoria: il PD dice NO".

Parteciperanno: Graziano Delrio, la capogruppo e i deputati della commissione Cultura, Anna Ascani, Michele Anzaldi, Lucia Ciampi, Rosa Maria Di Giorgi, Dario Franceschini, Flavia Nardelli, Patrizia Prestipino, Andrea Rossi, 

05/12/2018 - 19:15

“L’ossessione leghista contro gli stranieri colpisce anche la Carta della famiglia: la versione del governo del cambiamento esclude i cittadini stranieri”. Lo dichiara Elena Carnevali, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito dell’emendamento alla legge di Bilancio sulla Carta della famiglia.

“Istituita nel 2016 – continua - la Carta della famiglia, che consente sconti sull’acquisto di beni e servizi o riduzione tariffarie concessi da soggetti pubblici o privati aderenti all’ iniziativa, sarà indirizzata solo ai cittadini italiani o dell’Unione Europea. Questo significa che i 5 Stelle sono ormai è disponibili ad assecondare ogni azione di stampo discriminatorio, diventando palesemente complici di una deriva razzista. O, forse, lo sono sempre stati ma hanno fatto finta di riconoscersi nei principi di uguaglianza che le sentenze delle Corti di Appello hanno già riaffermato, rimandando al mittente provvedimenti del genere”.

“Più che un’ossessione ormai siamo alla paranoia.  Nel silenzio complice e colpevole del Movimento. Oramai non contano proprio più nulla!”, conclude.

05/12/2018 - 18:58

"Come già fatto da Di Maio con i risparmi della Camera utilizzati per il sisma, anche oggi altri 5 Stelle cercano di auto-attribuirsi il pacchetto di misure a favore delle popolazioni di Emilia, Veneto e Lombardia colpite dal terremoto del 2012. Si tratta di un nuovo, insopportabile scippo”. Lo dichiarano Andrea Rossi e Paola De Micheli, deputati del Partito democratico, a proposito delle dichiarazioni dei 5 Stelle Ferraresi, Dell'Orco, Mantovani, Ascari e Lanzi.

“Quegli emendamenti – spiega – sono stati presentati da tutti i parlamentari emiliano romagnoli, su richiesta del commissario straordinario, cioè il presidente della regione Emilia-Romagna, già da inizio legislatura. E vengono inseriti nella legge di Bilancio solo perché si tratta dell’ultimo provvedimento utile, dal momento che il governo non ha ritenuto necessario accoglierli né nel Milleproroghe né nel Dl Genova. Il tardivo rimedio adottato oggi non cancella quindi la critica rivolta a Lega e M5S di aver troppo a lungo trascurato i problemi delle popolazioni colpite dal sisma del 2012. Per di più, il governo non fa altro che confermare iniziative già assunte dagli esecutivi che l’hanno preceduto, con la differenza che poi cerca di appropriarsene.

"Dal momento che si tratta di un provvedimento importante e positivo, è inaccettabile che il merito non venga riconosciuto alle istituzioni nel suo complesso ma si arrivi addirittura a usare i problemi legati alle emergenze per questioni di parte", conclude.

05/12/2018 - 18:22

“Il governo disattende ogni promessa e continua nella politica di tagli. Tante belle parole e niente fatti. Nulla per le donne, la conciliazione e il contrasto alla violenza”.

- lo dichiara Lucia Annibali, deputata del Partito Democratico -

“Maggioranza e governo hanno annunciato l’introduzione del Codice Rosso, l’estensione dell’uso dei braccialetti elettronici per chi compie reati di stalking, ma – sottolinea la deputata Dem – a saldi invariati. In pratica scatole vuote se mancano i finanziamenti”. 

“I 5 stelle fanno finta di dare ascolto alle richieste e presentano emendamenti che poi ritirano con abile mossa. Il risultato: non un euro in più per il piano di contrasto alla violenza di genere. Non si incrementa il fondo per le pari opportunità, per l’anti tratta e per la promozione della parità di genere, nessun segnale di inversione di rotta per eliminare i tagli messi in campo – spiega ancora – neppure le misure per la conciliazione sono state confermate”.

“Non c’è alcuno sguardo al futuro: per anni abbiamo detto che la prevenzione e l’impegno per contrastare le recidive sono l’arma migliore, ma la maggioranza, pur di non investire e trattenere le risorse per provvedimenti che non arriveranno, bocciano addirittura il mio emendamento per implementare negli istituti penitenziari i trattamenti psicologici per chi ha compiuto reati contro le donne.  Nel loro desiderio di cambiamento – conclude Annibali - fanno tabula rasa delle migliori iniziative messe in campo nella scorsa legislatura, a tutto danno per le donne”.  

05/12/2018 - 18:21

“Il governo non ha voluto ascoltare nessuno sugli effetti deleteri del decreto dignità, e questi sono i risultati: il 30% delle imprese del settore metalmeccanico non rinnoverà i contratti a termine, mentre 53.000 persone non potranno essere ricollocate dalle agenzie del lavoro a gennaio. Migliaia di lavoratori che andranno a casa per la fretta e l’incompetenza di Luigi Di Maio. Altro che navigator, qui la barca sta andando a fondo e la manovra non mette un euro sugli incentivi alle assunzioni, anzi taglia l’alternanza scuola/lavoro nonostante l’elevatissimo mismatch formativo italiano e prepara l’esplosione del precariato con la finta flat tax. L’effetto Di Maio è un disastro per i lavoratori italiani.”

Lo dichiara la deputata Chiara Gribaudo, vice capogruppo Pd alla Camera, commentando i dati diffusi da Federmeccanica e Assolavoro.

05/12/2018 - 18:20

“Ci dichiariamo molto insoddisfatti per la risposta e sconcertati perché Di Maio non ha nemmeno il coraggio di prendersi le proprie responsabilità davanti al Parlamento. Il padre di Di Maio non c’entra niente. C’entra invece in tutte queste vicende il ministro, Di Maio, che non ha chiarito alcune circostanze importanti”. Lo ha dichiarato Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, nel corso del question time.

“Nel 2012 – ha ricordato - Luigi Di Maio fonda con la sorella la Ardima, che Inizia però a funzionare nel 2014, quando Di Maio è già vice-presidente della Camera. Nel 2013 la madre di Di Maio dona la propria azienda al figlio, che subentra a tutti i rapporti attivi e passivi, comprese le cause di lavoro. Cause per lavoro nero con accantonamenti societari appositi. Per questo Luigi Di Maio, proprietario al 50% della srl Ardima non poteva non sapere. Inoltre risultano debiti del padre di Di Maio con Equitalia per 176mila euro. E il ministro non ha ancora chiarito se ha fatto attraverso queste operazioni societarie da prestanome al padre per eludere il fisco. Tra l’altro – a proposito di conflitti di interesse – il padre di Di Maio beneficerà anche del saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia che il governo di Di Maio figlio ha messo in campo. Nel 2013 M5S chiese le dimissioni di un ministro perché il marito aveva commesso un piccolo abuso edilizio. Nel caso dei Di Maio siamo di fronte ad abusi edilizi enormi. Due piani della casa di Luigi Di Maio erano abusivi, come abusivi sono fabbricati di Mariglianella. C’è poi la questione del lavoro nero, rispetto a cui sono in corso delle cause. E anche dell’elusione fiscale”.

“Se Di Maio avesse un minimo di dignità, si sarebbe già dimesso”, ha concluso.  

05/12/2018 - 18:19

“I farmaci biosimilari possono rappresentare una valida possibilità per chi è affetto da patologie infiammatorie croniche intestinali. Riscontriamo però una grave assenza di informazioni”.  Lo ha dichiarato Elena Carnevali, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, durante la conferenza stampa di presentazione dei dati sulla conoscenza e l’utilizzo dei farmaci biosimilari insieme all’Associazione dei pazienti di malattie infiammatorie Croniche Intestinali A.M.I.C.I Onlus e all’Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease

“Il consenso informato è fondamentale per l’alleanza medico-paziente. Abbiamo la responsabilità collettiva di far conoscere i risultati delle nuove ricerche scientifiche, per abbattere pregiudizi e posizioni preconcette. Da questa ricerca emerge chiaro che molti pazienti non conoscono l’esistenza dei biosimilari o sono vittime di pregiudizi. Questa mancanza di corretta informazione – prosegue l’esponente dem - rischia di privare i malati di uno strumento utile e con spese minori”

“Sono convinta – conclude Carnevali - che il diritto alla salute venga prima della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, ma se nuove soluzioni offrono minori costi sia per i pazienti che per lo Stato allora è necessario prestare la massima attenzione alle nuove possibilità scientifiche”.

05/12/2018 - 18:18

"Il professor Giancarlo Blangiardo è una persona rispettabile, ma scelta senza trasparenza, poiché non si conoscono i profili degli altri candidati e le ragioni per le quali Blangiardo abbia prevalso su altri”. Lo dichiara Marco Di Maio, segretario della Commissione Affari costituzionali della Camera, a proposito l’audizione del presidente designato dell’Istat Giancarlo Blangiardo.

“L'assenza di questa chiarezza – continua - mina e mette in discussione la sua imparzialità. Ciò anche in considerazione di alcune opacità: non solo il suo legame privilegiato con la Lega, dimostrato dall'intervento fatto alla scuola di formazione del carroccio (dopo altri svolti in passato assieme a Salvini) anche dopo la designazione governativa; ma anche dall'errore - ammesso dallo stesso Blangiardo in commissione - commesso nella compilazione del proprio curriculum. Su quello pubblicato sul sito dell’Università Bicocca, infatti, si legge che sarebbe tuttora membro del Government Expert Group on Demographic Issues of the European Commission. Un incarico che, in realtà, non ricopre più". Lo afferma il deputato Marco Di Maio, segretario della Commissione Affari costituzionali della Camera. Come risulta dal curriculum e dalla relazione con cui è stato presentato alla Commissione si fa notare, che ‘rileva come il professor Blangiardo sia attualmente membro del Government Expert Group on Demographic Issues of the European Commission’”.

“Poiché lo stesso Blangiardo ha ammesso che non ne fa più parte, scrivere cose inesatte in un curriculum non è un bell'inizio. Soprattutto se ci si candida a guidare l'istituto nazionale di statistica. L'Istat esige imparzialità e non lottizzazioni di partito", conclude.

 

05/12/2018 - 18:01

“La vicenda della stampa delle card per l’erogazione del reddito di cittadinanza si arricchisce di nuovi, da un lato preoccupanti, dall’altro esilaranti, particolari. In ogni caso, però, ciò che emerge è la figura di un vicepresidente del Consiglio ‘Pinocchio’ o, comunque, che non sa distinguere tra un annuncio propagandistico e una norma di legge. Ma entriamo nel merito. Alla interrogazione del Pd il ministero dello Sviluppo economico risponde rivelando alcuni aspetti importanti sul presunto affidamento a Poste della stampa delle tessere: il primo, è che il ‘presupposto giuridico’ dell’incarico a Poste scaturirebbe dall’‘estensione del Contratto già in essere tra la medesima società e il ministero dell’Economia e delle Finanze’. Ma se il contratto in essere è del Mef, a che titolo Di Maio ordina al suo staff di effettuare valutazioni e operazioni? Il secondo aspetto, contenuto sempre nella risposta all’interrogazione, rende ancora più ridicola tutta la vicenda. Il ministero dello Sviluppo economico scrive di ‘aver dato mandato agli uffici di effettuare le opportune verifiche, al fine di individuare lo strumento giuridico più idoneo per estendere il contratto vigente alla stampa delle card’. Quindi, altro che le tessere sono state già mandate in stampa. Con queste parole Di Maio tenta la carriera di comico. Ammette, infatti, che lui e il suo staff sono ancora alla ricerca dello ‘strumento giuridico idoneo’. Ricordiamo che a questo si aggiunge che sul reddito di cittadinanza nulla è stato approvato dal Parlamento. Non c’è il collegato alla manovra, non una legge, nessun decreto. Nulla di nulla. Come del resto ci ha già abituato il Governo del Cambiamento in peggio M5s-Lega”.

Così la deputata Dem Vincenza Bruno Bossio.

05/12/2018 - 17:17

"La legge di bilancio che la Camera si appresta a votare non conterrà alcun stanziamento a favore dei piccoli Comuni. La maggioranza di governo, infatti, nella riunione conclusiva di ieri notte ha bocciato un emendamento del Pd a mia prima firma che impegnava 25 milioni per l'applicazione della legge 158/2017, quella sui piccoli comuni varata la scorsa legislatura. Si tratta di una scelta grave e sbagliata, che fa seguito alla totale inerzia con la quale il governo sta procedendo sull'applicazione della norma visto che i decreti attuativi non sono stati emanati. Sono così venute a galla le bugie che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dell'interno, Matteo Salvini, hanno fatto alla platea dei 3000 sindaci convocati a Roma da una ossequiosa e prona Poste Italiane S.p.A che ha offerto loro una platea esclusiva nella quale essi hanno raccontato frottole ai primi cittadini dei piccoli comuni italiani.

Oltre ad appropriarsi del lavoro fatto da chi li ha preceduti in materia, Premier e Vicepremier avevano assicurato attenzione e impegni per i piccoli Comuni. Alla prima occasione, le bugie sono venute tutte a galla. Dentro una legge di bilancio fatta di saldi di fine stagione, nella quale si assicurano assunzioni a destra e a manca, si gonfia la spesa pubblica per spese assistenziali e si elargiscono mancette varie, nessuna attenzione viene posta ai piccoli Comuni e allo sviluppo dei loro territori. Analogo destino lo ha avuto anche l'emendamento della collega del Movimento 5 Stelle on. Terzoni, che anch'essa proponeva un incremento di fondi (sia pure di 10 milioni) e che si è vista negare una soddisfazione in tal senso, a riprova della scarsa sensibilità di governo e maggioranza al tema.

Ripresenteremo per l'aula le nostre proposte e continueremo al Senato la nostra battaglia nella direzione del sostegno alle municipalità di minore dimensione demografica, ma ora un dato è certo: il governo, e la Lega in particolare, hanno disatteso e tradito le attese dei territori italiani ancora una volta".

Lo dichiara in una nota l'on. Enrico Borghi, segretario d'aula e membro dell'ufficio di Presidenza del Partito Democratico a Montecitorio.

05/12/2018 - 16:38

Domani, Giovedì 6 dicembre, alle ore 16 nella Sala Stampa di Montecitorio (Via della Missione, 4 Roma) 

Conferenza stampa del Pd dal titolo “Il governo contro la cultura, la scuola, l'università, la ricerca, lo sport, l'editoria: il PD dice NO".

Parteciperanno: Graziano Delrio, la capogruppo e i deputati della commissione Cultura, Anna Ascani, Michele Anzaldi, Lucia Ciampi, Rosa Maria Di Giorgi, Dario Franceschini, Flavia Nardelli, Patrizia Prestipino, Andrea Rossi, 

05/12/2018 - 15:57

 “Ho imparato negli anni, da senese che vive in provincia, ad amare il Palio le sue tradizioni, la cultura e la socialità che lo caratterizzano, ma anche a rispettarlo. Ho anche imparato a tacere, a osservare in silenzio, perché è sempre opportuno che la politica non invada spazi non suoi”.  Lo dichiara Susanna Cenni, deputata del Partito democratico, a proposito delle manifestazioni contro il Palio di Siena indette per domenica 9 dicembre.

“Purtroppo, però – continua - con scadenze oramai ricorrenti esplodono polemiche che strumentalizzano la festa e utilizzano incidenti che, invece, addolorano tutti, prima di tutto la città. Il diritto a manifestare le proprie idee è un principio inalienabile, sancito dalla nostra Costituzione, che va rispettato. Detto questo credo che le associazioni animaliste abbiano scelto il luogo meno adatto a portare avanti le loro istanze. Siena è da anni impegnata in un percorso di tutela del cavallo che ha pochi eguali. Cavallo che è simbolo e protagonista assoluto del Palio. Forse varrebbe la pena per tutti di approfondire sostanza e senso di tutto ciò. Vedo, invece, alcuni passaggi molto positivi, come l’approvazione della mozione che chiede il riconoscimento del Palio come Bene Culturale immateriale attraverso l’iniziativa del Mibac”.

“A dimostrazione che quando la festa e le sue tradizioni vengono messe al centro non ci sono spazi per strumentalizzazioni. Invito ancora al rispetto per questa tradizione plurisecolare e alla conoscenza vera, ne conseguirebbe un vantaggio per tutti”, conclude.

05/12/2018 - 15:56

"Un governo che ogni giorno aumenta la platea di coloro che dovranno richiedere il #redditodicittadinanza (o aspirare a diventare #navigator). Altro che #dignità, il ministro del #lavoronero #DiMaio ha fatto un decreto #disoccupazione"

lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando l'indagine congiunturale sull'Industria Metalmeccanica di Federmeccanica.

05/12/2018 - 15:55

“I dati forniti oggi da Federmeccanica ci danno l’ennesima conferma che la medicina scelta dal governo gialloverde per la lotta al precariato è sbagliata. Invece di incentivare il passaggio verso assunzioni a tempo indeterminato, hanno preferito colpire e comprimere i contratti a tempo determinato. L’esito non poteva che essere la creazione di nuova disoccupazione. Purtroppo, anche per quanto riguarda le misure per la crescita e per produrre nuova occupazione  previste nella legge di Bilancio, il governo non è stato in grado di fare di meglio, adottando decisioni del tutto insoddisfacenti . Anche in questo caso la linea del governo non sorprende:  si pone obiettivi inverosimili, li accompagna con ripetuti slogan, ma nei fatti i risultati sono l’esatto contrario di ciò che si era prefisso”.

Lo dichiara il deputato dem Gianluca Benamati, vice presidente della commissione Attività produttive.

05/12/2018 - 15:54

“Siena è una città di ricche tradizioni culturali, che si sono rafforzate nel tempo. Tra queste c’è anche il rispetto degli animali e in particolare del cavallo”. Lo dichiara Pier Carlo Padoan, deputato del Partito democratico, a proposito della manifestazione animalista indetta per domenica contro il Palio di Siena.

“Non ci sono molti altri casi di attenzione al cavallo come a Siena. Da questo punto di vista, le manifestazioni di alcune organizzazioni animaliste, pur rispettabili, sono chiaramente delle strumentalizzazioni. E come tali non possono essere accettate”, conclude.

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