30/08/2018 - 12:12

“Glielo abbiamo detto e ridetto ma Bonafede non ha voluto ascoltare il Partito Democratico e così l’immobilismo e l’irresponsabilità del ministro Bonafede ha gettato nel caos il sistema giudiziario di Bari. La nostra battaglia parlamentare affinché il ministro della giustizia assumesse i poteri straordinari per dare una soluzione rapida e definitiva per la sede del tribunale di Bari

è rimasta inascoltata a causa della sua presunzione e incapacità. È stato perso tempo prezioso e, a tre mesi dall’inizio dell’emergenza, ancora non è stata trovata una soluzione”.

- lo dichiara Alessia Morani, della presidenza de gruppo del Partito Democratico e componente della Commissione Giustizia della Camera -

“Avevamo segnalato da tempo l’inadeguatezza dell’immobile individuato dal Ministero e, dopo due mesi, il ministro si è accorto dell’errore e ha revocato l’aggiudicazione.  Finora - sottolinea la deputata Dem- il sindaco Decaro è l’unico che si è assunto delle responsabilità, anche al di fuori delle proprie competenze, per dare risposte e soluzioni a un sistema che rischia il collasso. Ancora oggi, dopo che la situazione è diventata insostenibile, e non potrà che peggiorare all’avvicinarsi della scadenza dei termini per la sospensione dei processi, Bonafede non raccoglie le richieste degli operatori della giustizia e non individua un luogo idoneo a ospitare la giustizia penale"

“È ora che il ministro si assuma le sue responsabilità e la smetta di fare campagna elettorale sulla pelle degli operatori di giustizia e dei cittadini e - conclude Morani - inizi a trovare soluzioni utili. L’arroganza e l’incapacità degli esponenti del governo non sono accuse dell’opposizione, ma la triste fotografia della realtà”.

29/08/2018 - 15:26

Salvini i suoi alleati se li sceglie con cura: antieuropeisti e con interessi contrari a quelli dell'Italia. Sì, perché il premier ungherese Orbàn è quello che A PAROLE il governo dice di voler combattere. Ideatore di quella che lui stesso definisce "democrazia illiberale", Orbàn è anche il più strenuo oppositore dei ricollocamenti dei migranti sbarcati in Italia.

E ieri, a Milano, i due si sono incontrati tra sorrisi e abbracci. Perché in fondo Salvini è un prepotente inconcludente: fa la voce grossa con i deboli, tace ed acconsente con chi può rispondergli. Ieri aveva l'occasione di fare qualcosa di utile per il Paese, ma non l'ha fatto. Avrebbe potuto ricordare a Orbàn che chi non è solidale in Europa non può poi pretendere miliardi di fondi europei (l'Ungheria ne prende 4,5 l'anno). Avrebbe potuto ricordare che anche l’Ungheria deve fare la propria parte nel ricollocamento dei migranti (quando la ricollocazione era obbligatoria non hanno mai accolto la quota spettante, poi Conte ha acconsentito a cancellare questa norma proprio per accontentare l’Ungheria).Ovviamente non gli ha detto nulla di tutto questo. Perché risolvere davvero i problemi dell'Italia non è il suo obiettivo. Meglio far finta di essere l'argine ad una emergenza che non esiste e sperare di crescere nei sondaggi. La prossima volta che Salvini parlerà della mancata solidarietà europea, dei ricollocamenti, dei soldi da tagliare all’Europa, ricordatevi di quello che avrebbe potuto chiedere a Orbàn e non ha fatto.

Lo ha scritto su Facebook il vice presidente della Camera Ettore Rosato.

29/08/2018 - 14:12

Ma perché Conte scappa? Ancora lo aspettiamo in Parlamento. Nessuna risposta alla nostra richiesta  di riferire sulla gravissima gestione del caso della nave Diciotti. Forse il suo timore è di contrapporsi alla linea imposta da Salvini? Su questa vicenda è evidente il forte imbarazzo nel governo tale da indurre il premier a disertare il Parlamento, pur di non fornire chiarimenti sulle inaccettabili violazioni dei diritti fondamentali e delle leggi dell'accoglienza sulla nave Diciotti, con 177 persone tenute in ostaggio per giorni nel porto di Catania. Qualunque sia la causa della sua latitanza, ci aspettiamo che il presidente del Consiglio venga subito in Aula per spiegare al Paese quanto accaduto. La smettano di offendere le istituzioni e di svilire le Camere. Una volta tanto il presidente Conte si assuma le sue responsabilità.   

 

Lo afferma Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo Pd della Camera.

29/08/2018 - 13:30

“Quando i 5 stelle parlano della vergogna della proroga della concessione ad Autostrade evidentemente parlano ai loro alleati di governo della Lega. È stato proprio il sottosegretario alle infrastrutture Rixi a votare nel 2015, da assessore alle infrastrutture della giunta ligure e vicesegretario della Lega, a favore della delibera che prevedeva il prolungamento della durata della concessione ad Autostrade per l'Italia”.

- Lo scrive in un post su Facebook Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico –

“Non era la prima volta che la Lega favoriva Autostrade. Nel 2008, durante il governo Berlusconi, Matteo Salvini, insieme a tutto il suo gruppo parlamentare, votò a favore del “salva Benetton, che portò a un incrementi dei pedaggi fino al 70%. Ma non è un caso – spiega la deputata Dem - visto che nel 2006 la Lega ricevette un finanziamento elettorale dalla famiglia Benetton.

“Consiglio dunque a Toninelli e – conclude Rotta - agli esponenti pentastellati di rivolgersi alla Lega di Matetto Salvini quando parlando di “prenditori” e di “regali” ad Autostrade

29/08/2018 - 13:02

“Il vicepremier Di Maio solo pochi giorni fa aveva dichiarato che "sulla cessione dell’Ilva è stato commesso un delitto perfetto da parte dello Stato, perché c’è pochissimo di regolare in questa gara, illegittima".

Ora si viene a sapere da alcuni media di un rapporto stretto tra lui e Lucia Morselli di Acciaitalia, concorrente della prima aggiudicataria, la Mittal. Fonti stampa riferiscono di una consultazione tra i due sul percorso da intraprendere per la messa in discussione della gara.

Il ministro smentisca l’esistenza di relazioni volte non a garantire la legittimità dell'aggiudicazione della gara quanto ad assegnarla ad altri soggetti da lui preferiti. E venga a riferire in Commissione sull'Ilva come richiesto da me in più occasioni”. Lo dichiara la capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, Sara Moretto.

29/08/2018 - 12:56

Ascani: dalla Lega gogna su Riondino ‘colpevole’ di aver espresso opinioni su Governo

 

“Quando un rappresentante del Governo di fronte all’espressione di un’opinione politica rinfaccia ad un artista l’utilizzo di soldi “pubblici” c’è da tremare”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Anna Ascani commenta gli attacchi del ministro Salvini, della sottosegretaria ai beni culturali, Borgonzoni e del presidente Zaia al padrino della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Michele Riondino, ‘colpevole’ di aver espresso alcuni giudizi politici sul leader della Lega. “È bastato che Riondino dicesse ‘Salvini non mi rappresenta’ che dal governo è partito un fuoco di fila che lo invita a tacere e a non presentarsi stasera all’apertura del Festival. “Se gli fa tanto schifo questo governo dovrebbe evitare di aprire il Festival” ha detto testualmente la sottosegretaria Borgonzoni nel silenzio assordante del ministro Bonisoli, mentre Salvini e Zaia hanno invitato Riondino a tacere criticando l’utilizzo dei fondi pubblici. “Peccato – prosegue Ascani - che “pubblici” vuol dire “di tutti”, non vuol dire “del Governo”. E coi soldi pubblici bisogna finanziare chi la pensa come Salvini e chi no, senza distinzioni. Se invece siamo già arrivati all’equazione per cui i soldi di tutti si danno solo agli amici di Salvini (o alla fidanzata) e guai a criticare il Governo forse il pericolo che la nostra democrazia degeneri in qualcosa di diverso è più attuale di quanto pensavamo”.

28/08/2018 - 15:56

“Il ministro Toninelli continua a raccontare menzogne su facebook sulla finta trasparenza del nuovo governo del cambiamento: il 15 agosto il titolare delle Infrastrutture diceva che gli italiani avrebbero finalmente potuto consultare le concessioni autostradali coperte da segreto, salvo poi scoprire che quegli atti erano già stati pubblicati dal Ministro Delrio. Poi, per recuperare la figura barbina fatta, ha promesso che avrebbe pubblicato anche gli allegati con le convenzioni ma è stato umiliato dall’anticipazione da parte di Società Autostrade dei documenti. Nel frattempo Di Maio, il capo politico di quelli che una volta facevano gli streaming e che volevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, dovrebbe pubblicare il parere dell’Avvocatura su Ilva. Ma pare che la trasparenza per il M5s non sia più un valore e non conti più niente.” Lo dichiara Alessia Morani, componente della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

28/08/2018 - 14:23

“Salvini va a rendere omaggio a #Orban e ai nemici dell'Italia. Per intenderci a chi incassa dall'Europa a danno degli italiani. Il vicepremier in perenne campagna elettorale passa da #primaglitaliani a #primagliungheresi”

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico

 

28/08/2018 - 14:12

“Nel 2015 il governo Renzi ottiene l’obbligo in Europa di ricollocare 40.000 migranti dall'Italia. Nel 2018 il governo Conte vota in Ue i ricollocamenti volontari e Salvini incontra Orban, che non accoglie nessuno dei 1294 migranti previsti. La smettano di danneggiare il nostro Paese”. Lo scrive su Twitter Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee della Camera.

28/08/2018 - 13:26

Non si hanno ancora notizie del presidente Conte. Nei giorni scorsi, di fronte alla violazione dei diritti fondamentali e delle leggi dell'accoglienza sulla nave Diciotti, abbiamo chiesto al presidente della Camera Fico che il premier venisse a riferire con urgenza in Aula. Eppure su una vicenda di cui ha parlato tutta Europa, il presidente del Consiglio avrebbe dovuto sentire autonomamente il dovere di informare il Parlamento. E invece ancora da Conte nessuna risposta. Non è forse evidente la necessità che il governo informi il Parlamento su quanto accaduto? Ribadiamo con forza la nostra richiesta che Conte venga in Aula a rispondere del grave comportamento del governo, che ha avuto come effetto quello di isolare ancora di più il nostro Paese in Europa.

 

Lo afferma Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

28/08/2018 - 13:12

“Il ministro Toninelli mente sapendo di mentire. L’esponente del governo persevera nella sua campagna diffamatoria davanti agli italiani, continuando a parlare della responsabilità di Delrio nella proroga della concessione ad Autostrade. Toninelli smentisce se stesso che, solo ieri, intervenendo alla Camera davanti alle istituzioni, aveva escluso l’esistenza della proroga”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico “Un ministro a doppia faccia che, invece di lavorare per le cittadine e i cittadini e - conclude Rotta - dare risposte rapide per Genova, trascorre il suo tempo a diffamare i governi precedenti e a prendere in giro gli italiani”

28/08/2018 - 12:56

"La collega del M5S Mirella Liuzzi dovrebbe prendersela con Salvini e i suoi alleati di governo e lasciare in pace i ministri Pd. Ricordiamo alla Liuzzi che la convenzione con Autostrade fu siglata dall'allora governo Berlusconi in carica, votato dal suo vicepremier Salvini. E la Liuzzi dovrebbe riconoscere l'ottimo lavoro svolto dai governi Pd, che hanno saputo negoziare dei costi più vantaggiosi per i cittadini. Invece di sparare sentenze non richieste, la Liuzzi dovrebbe incalzare il ministro del suo governo, Toninelli, a fare di più, anzi a cominciare a fare qualcosa di concreto, invece di rilasciare ai media dichiarazioni affrettate e sommarie". Lo scrive in una nota il deputato Pd della commissione Trasporti, Andrea Romano.

28/08/2018 - 12:12

Le affermazioni di Toninelli e Di Maio tra ieri in audizione e oggi ai media confermano che il governo sta conducendo, sulla drammatica vicenda del Ponte Morandi, un cinico e spregiudicato gioco di potere che lascia sullo sfondo Genova, l’Italia e le sofferenze di questi giorni che restano senza risposta. Un gioco di potere condotto su due tavoli. Il primo nei confronti dell’opposizione: Toninelli e Di Maio si ergono come i nuovi arcangeli della giustizia, che con le loro spade fiammeggianti della retorica e delle bugie diffuse in ogni occasione vogliono cacciare dall’Eden del potere nel quale sono appena entrati tutti quelli che hanno avuto in passato responsabilità di governo. Si usa  strumentalmente questa drammatica vicenda per tentare di scavare il solco tra un passato presentato come connivente (raccontando in proposito bugie e falsità) e un futuro che si rappresenta lindo e sicuro, incuranti delle contraddizioni e della complessità della vicenda. Il secondo gioco di potere è tutto interno alla maggioranza, tra il Movimento 5 Stelle lanciato a pieno vapore sulla nazionalizzazione, la Lega che frena imbarazzata e il commissario di governo che dice cose opposte a quelle del ministro Toninelli. Una sorta di “House of Cards” nella quale i bisogni di Genova, le emergenze degli sfollati, le soluzioni avanzate e proposte dagli enti locali sono rimaste tutte senza risposta in questo quadro cinico e imbarazzante.

Lo afferma Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo Pd della Camera.

27/08/2018 - 20:20

“Un’occasione mancata: dalla relazione di Toninelli nessun risposta concreta sul futuro della Città di Genova e sul sistema dei trasporti nazionali”. Così la capogruppo del Pd in commissione infrastrutture della Camera, Chiara Braga replica al ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli oggi in audizione alla Camera sul crollo del ponte di Genova del 14 agosto 2018.
“Nella lunga relazione del ministro nessuna parola su come intervenire per sostenere la città dagli effetti della crisi conseguenti al crollo del Ponte; nessuna parola su tempi, modalità e costi della ricostruzione; nessuna parola su come verrà rafforzato e potenziato il sistema dei trasporti marittimi e ferroviari che gravitavano sul Ponte Morandi; nessuna parola sul progetto della Gronda né
su come verranno ripristinate le condizioni minime di viabilità di quelle aree; nessuna parola
sul sostegno alle famiglie sfollate su cui ci aspettavamo già oggi l’annuncio di norme
speciali per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui e degli adempimenti fiscali. Ancora un volta Toninelli si è mostrato interessato più alla propaganda che alla reale risoluzione dei problemi”.

27/08/2018 - 15:56

"Mentre Salvini riesce a dichiarare guerra a 179 disperati e a perderla, su tutto il resto il Governo non è pervenuto. Troppo impegnati a fare post su Facebook e a twittare, i ministri si dimenticano che il loro compito sarebbe quello di avanzare proposte su come crescere, visto che la nostra economia, dopo mesi di segni positivi, rallenta. Dal ‘governo del cambiamento’ finora solo e soltanto idee assistenzialistiche, proposte devastanti per i più deboli come la flat tax e scelte che aumentano la disoccupazione. È il governo dell'incertezza, per questo lo spread aumenta in assenza di uno straccio di politica economica. Di Maio annuncia che sarà un autunno caldissimo... temo proprio che sarà così purtroppo, non per colpa dei ‘poteri forti’ ma per la loro inerzia".

Lo dichiara Sara Moretto, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera.

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