05/09/2018 - 11:22

“ La lotta alla corruzione deve essere una priorità di tutti i Governi. Una battaglia che si combatte con pene severe e norme tecnicamente efficaci, non con annunci. Il Ministro Bonafede, ancora una volta, su Facebook ha annunciato una legge miracolosa che “spazzerà via” corrotti e corruttori. Il solito copione di quanto accaduto a Bari: tanti video e post sui social, ma poi tanta confusione”.

Lo dichiara il deputato del Partito Democratico Cosimo Maria Ferri, componente della Commissione Giustizia.

“La lotta alla corruzione è stata già rafforzata nel 2015, quando il Governo Renzi ha potenziato realmente il sistema repressivo combattendo le patologie corruttive che lacerano e corrodono il nostro tessuto economico e politico. Sono state inasprite le pene comminate per i delitti di peculato e corruzione. Una riforma – spiega  l’ex sottosegretario alla Giustizia - che ha allungato i tempi della prescrizione e ha portato a cinque anni la pena accessoria dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione. Non solo sanzioni, ma anche norme tese  al recupero coattivo di quanto indebitamente percepito dai pubblici agenti.  Sono stati inoltre rafforzati i poteri dell’ANAC attraverso l’istituzione di specifici flussi informativi verso l’Autorità per favorire il coordinamento con l’autorità giudiziaria. Anche il Governo Gentiloni ha varato un intervento che ha aumentato della metà i termini di prescrizione per i reati contro la PA. Questi sono fatti concreti. Non annunci.

“Ora le misure annunciate dal Ministro Bonafede non sembrano una rivoluzione, ma – commenta - aggiungono due istituti all’impianto della riforma del Governo Renzi.  In più occasioni abbiamo spiegato al ministro Bonafede come nel nostro ordinamento non fosse possibile introdurre un istituto con cui si istigasse alla corruzione, come quello dell’agente provocatore. Prendiamo atto che finalmente l’abbia compreso e ci abbia dato ragione. Oggi propone infatti l’istituto dell’agente sotto copertura, scriminante  che già esiste  nel nostro sistema giuridico per alcune fattispecie penali gravissime. Una norma che può costituire un segnale se inserita correttamente, ma sul cui risultato pratico è lecito nutrire dubbi perché il patto corruttivo è talmente solido che risulta difficile romperlo infiltrandosi. Inoltre, il DASPO per i corrotti è di impatto mediatico, ma – sottolinea - più che una rivoluzione mi sembra un’aspirina su cui si può essere d’accordo, anche se  dubito che possa scoraggiare realmente i gravi reati commessi contro la PA”.

“Attendiamo i nuovi sviluppi e – conclude Ferri - offriamo tutto il nostro contributo per migliorare le norme esistenti e combattere con serietà e concretezza la corruzione, al di là dei proclami. “

05/09/2018 - 09:37

“Il Partito Democratico, con un emendamento a mia prima firma al Dl Milleproroghe sul ristoro dei risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie degli ultimi anni, avanza due precise proposte.

1) Il governo Pd, nell’ultima legge di bilancio, aveva stanziato un fondo di 100 milioni (per le annualità 2018, 2019, 2020 e 2021) destinato a rimborsare i risparmiatori che avessero subito un danno ingiusto (violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza nel momento della sottoscrizione degli strumenti finanziari). Con questo emendamento il Pd prosegue questo percorso, portando la dotazione del fondo a 175 milioni. La copertura  dei 75 milioni aggiuntivi viene individuata per 45 milioni tramite il Fondo per interventi strutturali di politica economica, e per 30 milioni tramite il Fondo interbancario per la tutela dei depositi.

2) Il governo Pd aveva fissato al 31 marzo 2018 il termine per l’emanazione del decreto Mef che avrebbe dovuto disciplinare concretamente l’accesso dei risparmiatori truffati a questo fondo. Dopo le elezioni del 4 marzo, il governo M5S-Lega ha spostato questo termine al 31 ottobre. Ora il Pd, con questo emendamento, lo anticipa al 30 settembre, al fine di velocizzare il più possibile le procedure”. Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Bilancio Luigi Marattin.

“M5S e Lega hanno speculato molto sulla vicenda dei risparmiatori – prosegue Marattin - e ottenuto consenso promettendo un impossibile rimborso a piè di lista per tutti. Ma nei fatti non hanno fatto nulla. Anzi, hanno solo rinviato di 7 mesi  la distribuzione dei soldi già stanziati.

“Con questo emendamento – conclude -noi continuiamo il percorso iniziato all’indomani dei crack bancari, e che ha visto prima gli arbitrati, poi il rimborso della maggior parte degli obbligazionisti subordinati e poi lo stanziamento del fondo aggiuntivo nella legge di bilancio 2017 per tutti i risparmiatori truffati. Ora facciamo un altro passo avanti, speriamo che il governo ci appoggi”.

05/09/2018 - 09:08

"Un furto di 1,6 miliardi, a cui vanno sommate le risorse di cofinanziamento per un totale di oltre 3 miliardi di interventi bloccati. Il Governo gialloverde restituisca quanto sottratto ai Comuni italiani: i fondi alle periferie sono necessari a cambiare il volto di molte città". Così l’on. Sara Moretto, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera, a seguito dell’audizione nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali sul decreto milleproroghe della delegazione ANCI nella quale erano presenti anche i sindaci di Padova Sergio Giordani e di Belluno Jacopo Massaro, oltre al presidente nazionale dell’UPI Achille Variati.
"Bisogna ripristinare i finanziamenti che complessivamente coinvolgono più di 300 comuni – sottolinea l’on. Moretto -. Bisogna fare presto: molte amministrazioni comunali hanno legittimamente già speso parte delle risorse a loro assegnate. Anci stima circa 65 milioni di euro già spesi da parte dei Comuni. Anche in Veneto molte amministrazioni hanno avviato le procedure di gara e altre hanno speso i fondi. Cosa succede ora? Risultano debiti fuori bilancio? La firma di una convenzione con il governo non può essere messa in discussione a posteriori con un emendamento, si tratta di un impegno che va mantenuto nel rispetto dei cittadini”.
“In commissione il silenzio della maggioranza e il rocambolesco tentativo di alcuni deputati del M5S di difendere la norma ha confermato la volontà di questo governo di sospendere i fondi giustificandoli con scuse che i sindaci oggi hanno smentito punto per punto” conclude la deputata.

04/09/2018 - 20:27

“In base a quali competenze o titoli il sottosegretario all’Istruzione Fioramonti ritiene Dino Giarrusso adatto a controllare i concorsi universitari? Nel curriculum di Giarrusso non c’è nulla che giustifichi questa scelta”. Lo dichiara Gian Mario Fragomeli, deputato del Partito democratico, a proposito della collaborazione offerta dal Miur a Dino Giarrusso.

“Vigilare sulla regolarità dei concorsi universitari – spiega – presuppone una serie di competenze tecniche, giuridiche e anche un’esperienza che una laurea in comunicazione come quella di Giarrusso non può certo garantire. Pensare che siano sufficienti alcune inchieste giornalistiche alle spalle, è nella migliore delle ipotesi un’ingenuità. E’ evidente che la ex Iena non ha un profilo necessario per svolgere il compito a cui Fioramonti lo ha chiamato o comunque non migliore dei tanti funzionari interni del ministero, con più competenze e esperienza di lui, che si vedranno scavalcati da Giarrusso”.

“Se la stessa cosa l’avesse fatta il Pd, ora i grillini griderebbero inferociti che gli italiani devono buttare dei soldi per dare un lavoro a una persona il cui unico titolo è essere un candidato trombato di M5S. Ma si sa: queste sono colpe che valgono solo per gli altri”, conclude.

04/09/2018 - 19:19

“Di Maio come al solito non capisce e tira in ballo, tanto per cambiare, Renzi. Il reato di cui è accusato il fratello del marito di una sorella di Matteo Renzi si chiama ‘autoriciclaggio’. Quel reato prima non esisteva ed è stato introdotto proprio dal Governo Renzi. Quindi è l’esatto opposto di quello che Di Maio sostiene”.

Così Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, in un post su Facebook

“Ma non solo. Anche la norma del governo Gentiloni sulla procedibilità d’ufficio - spiega la deputata Dem - non riguarda il procedimento della procura di Firenze sui fratelli Conticini: la procura può andare avanti anche senza denunce di parte”. “Insomma - conclude Rotta - per Di Maio l’ennesima dimostrazione di ignoranza e incompetenza”

04/09/2018 - 19:10

“Il Sottosegretario all’Istruzione Fioramonti (M5s) ha messo una ex ‘iena’, Dino Giarrusso, a fare il controllore dei concorsi universitari, creando apposta per lui un imprecisato osservatorio di cui il Parlamento non sa nulla.

Penso che sia un’offesa per tutti quei dottori di ricerca e ricercatori che a quei concorsi partecipano, che un totale incompetente in materia venga messo a verificare la selezione del capitale umano di un settore strategico come quello dell’università e della ricerca. Soprattutto perché l’unico motivo per cui ha ricevuto questo incarico, è che non è stato eletto alla Camera come gli avevano promesso”.

Lo scrive su Facebook la deputata del Pd, Chiara Gribaudo.

04/09/2018 - 18:55

“Il ministro Toninelli ha riferito in Aula di aver subito pressioni interne ed esterne. Non abbiamo elementi per dubitare di quanto dichiarato, ma abbiamo il dovere di far emergere la verità e di difendere le Istituzioni nel rispetto di una tragedia che lascerà ferite aperte per sempre e di fronte alla quale ci vuole grande rispetto e determinazione. Quindi chiediamo al Ministro, in difesa della legalità e del rispetto per quanto accaduto e della trasparenza, tanto invocata, di fare chiarezza”.

- Lo dichiara il deputato del Partito Democratico Cosimo Maria Ferri, già Sottosegretario alla Giustizia, commentando le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture durante l’informativa sui fatti legati al crollo del Ponte Morandi  -

“Chiediamo di fare i nomi di chi ha fatto pressioni e di denunciare quanto è accaduto alla Procura della Repubblica, adempiendo così – spiega il deputato Dem - ad un obbligo giuridico in qualità di pubblico ufficiale, ma anche di cittadino che deve dare l’esempio ed avere fiducia nelle Istituzioni. Perché dii fronte alle pressioni non ci si può limitare a riferire ma bisogna denunciare e raccontare i fatti”.

“Qual è l’esempio che si dà ai tanti cittadini, che spesso hanno paura di denunciare e ai quali ogni giorno chiediamo di non aver paura e di aver fiducia nella risposta di Giustizia? Coraggio Ministro – conclude Ferri - ed avrà il nostro sostegno”.

04/09/2018 - 18:35

“Ma Toninelli non era un campione della trasparenza?”. Lo scrive su Facebook Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposito delle comunicazioni del Governo sul crollo del ponte a Genova”

“Oggi in Aula – continua - riferendo - peraltro con grande superficialità - dopo quasi un mese, sul disastro del ponte Morandi, ha raccontato di aver subito, da ministro, ‘pressioni interne ed esterne’ per non pubblicare gli atti della concessione ad Autostrade. Fosse vero, sarebbe un fatto gravissimo, ma ancor più grave sarebbe se lui, da ministro, non sentisse il dovere di andare in procura a denunciarlo, perché si tratta di un reato”.

“Faccia i nomi, se non in Parlamento almeno alla magistratura perché un ministro che non denuncia un misfatto ai danni della collettività si rende complice ed è un pessimo esempio per chi vuole ancora credere nella politica”, conclude.

04/09/2018 - 18:29

“Chiarire urgentemente se il ministro Bonafede intratteneva effettivamente rapporti professionali e politici con Lanzalone nel 2016, quando era già deputato della Repubblica e perché nel corso di un’interrogazione abbia fornito una risposta del tutto difforme rispetto a tale circostanza”. Lo chiedono i deputati del Partito democratico Alessia Morani, Emanuele Fiano, Alessia Rotta, Andrea Romano e Marco Di Maio con un’interrogazione in Commissione al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro della Giustizia.

“Da un articolo pubblicato oggi sul quotidiano ‘Il Tirreno’- spiegano - apprendiamo dell’archiviazione dell’indagine sulle irregolarità nella gestione dell’azienda pubblica dei rifiuti Aamps. Nella richiesta di archiviazione emergerebbe che ‘lo studio Lanzalone & Partners costituisce dalla fine di dicembre 2015 un punto dalla fine di dicembre per il Comune di Livorno in particolare in vista della revoca del Cda del gennaio successivo, formalizzando con una mail rinviando a un secondo momento le modalità del compenso. La sussistenza di una collaborazione non occasionale già in essere viene evidenziata in una mail dell’avvocato Alfonso Bonafede indirizzata anche a Nogarini, Lemmetti, Lanzalone e l’avvocato Francesco Costantini, datata proprio 7 gennaio”.

“Il 2 agosto scorso proprio il Ministro Alfonso Bonafede, rispondendo in Senato a un’interrogazione  sui suoi rapporti con l’avvocato Lanzalone, arrestato a giugno nell’ambito della maxi inchiesta sulla costruzione dello stadio della Roma, si era così espresso: “Negli ultimi sei anni non ho avuto alcun rapporto professionale con l’avvocato Luca Lanzalone”.

04/09/2018 - 18:29

Il Partito democratico è al fianco dei sindaci che in tutt’Italia si stanno mobilitando e sono pronti a qualsiasi azione contro la sospensione del Bando Periferie voluta dal governo. Il governo del cambiamento sta scippando 1,6 miliardi ai comuni, che avevano investito queste risorse in importanti progetti di riqualificazione urbana per la sicurezza delle periferie. Siamo pronti a dare battaglia alla Camera per costringere il governo a fare un passo indietro da questa scelta irresponsabile che va contro i cittadini.

Lo afferma Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo Pd della Camera.

04/09/2018 - 18:06

“Oltre al danno causato dal congelamento del bando periferie oggi arriva anche la beffa dai sottosegretari Castelli e Valente, che vogliono fare cassa con i soldi per i cittadini e rivendicano l’operato a danno di tutti quei comuni che avevano i progetti in corso di valutazione”.

“Verona, la mia città, ha già perso i 18 milioni stanziati per il restauro di Palazzo Bocca Trezza e – spiega - perderà i finanziamenti per il bando aperto per il progetto per la riqualificazione urbana per Veronetta”.

“Nel giorno in cui i sindaci italiani protestano per la decisione del governo, chiedendo il rispetto degli impegni già presi, la sottosegretaria all’Economia e Finanze e quello alla Presidenza del Consiglio invece di ascoltare le istanze degli amministratori locali – sottolinea la deputata Dem -mostrano tutta l’arroganza dell’esecutivo gialloverde”.

“Il blocco del bando periferie oltre ad essere stato un grave errore – conclude Rotta - ha evidenziato quanto poco il governo sia interessato alla tutela dell’interesse dei cittadini, alla collaborazione tra le istituzioni e alla sicurezza delle nostre città”.

04/09/2018 - 17:14

Il Ministro della Repubblica Danilo Toninelli ha detto di fronte alla Camera dei Deputati  che “nonostante le pressioni, interne ed esterne, che abbiamo subito, abbiamo messo a disposizione della collettività atti che tanti cittadini nel corso degli anni hanno richiesto all'Amministrazione”. È la seconda volta che lo dice dopo l’audizione in Commissione. Ed è un fatto gravissimo quello che Toninelli racconta. Un Ministro annuncia candidamente di avere subito indebite pressioni, annuncia di aver subito un possibile reato. Se fosse vero avrebbe tutto la nostra solidarietà e il nostro appoggio in una sua conseguente azione di denuncia penale. La nostra posizione è semplice: il Ministro ha presentato una denuncia penale? Silenzio. Il Presidente della Camera, Fico, al quale ci rivolgiamo, intende rivolgersi alla magistratura quale pubblico ufficiale rappresentante della Camera, circa la notizia di possibile reato che ha avuto modo di ascoltare? Silenzio. Anche questo è grave, perché il Presidente non agisce?

Detto ciò, perché il Ministro non può parlare esplicitamente? Qualcuno potrebbe pensare che il silenzio sia conseguenza di un ricatto o magari che il Ministro voglia lanciare messaggi occulti nei confronti di chi avrebbe fatto le pressioni. Il Movimento della trasparenza quando è all’opposizione, i 5S, chiedano al loro Ministro trasparenza anche quando sono al governo. Questo dibattito non può svolgersi al buio di queste notizie. Un tempo qualcuno avrebbe urlato “Omertà, Omertà, Omertà!” Oggi al potere hanno cambiato parole d’ordine.

Lo afferma Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

04/09/2018 - 17:13

“Considerato lo stato di grave difficoltà sociale ed economica in cui versa la città dopo il crollo del Ponte Morandi,  Il gruppo Pd alla Camera ha depositato una proposta per una legge speciale per Genova”. Lo annunciano Raffaella Paita, Franco Vazio e Chiara Braga, deputati del Partito democratico e firmatari della pdl.

“Il crollo del ponte Morandi – spiegano – ha danneggiato le abitazioni sottostanti e reso necessario lo sgombero di circa 600 persone, comportato gravi danneggiamenti alle infrastrutture stradali e ferroviarie tali da prefigurare il collasso del sistema dei trasporti di Genova e, dunque, delle attività portuali, con le conseguenti preoccupazioni per le ricadute occupazionali. A fronte degli interventi imprecisi e insufficienti annunciati dal governo, abbiamo per questo ritenuto necessario proporre delle soluzioni che offrano efficaci misure di dettaglio per affrontare le principali criticità legate al collasso del ponte”.

“La nostra proposta di legge prevede un sostegno ai familiari delle vittime e agli sfollati, la rapida assegnazione di nuovi alloggi, la sospensione delle rate dei mutui, delle tasse e dei tributi locali, aiuti per le imprese e i lavoratori, interventi urgenti per la mobilità”, conclude.

04/09/2018 - 16:41

“Se il Ministro #Toninelli ha subito veramente pressioni o minacce vada immediatamente dai magistrati a riferire, altrimenti la smetta con le bugie e la propaganda e pensi a fare seriamente il suo lavoro, dando risposte ai genovesi #Genova #vogliamolaverita”

 

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando le parole del ministro delle Infrastrutture nell’Aula della Camera.

04/09/2018 - 15:58

“’Mi candido senza paracadute”’ disse Giarrusso e dopo la mancata elezione al Parlamento oggi lo troviamo nella segreteria di un ministero. Il reddito di cittadinanza esiste già”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera,  a proposito della notizia che Dino Giarrusso è stato incaricato dal sottosegretario Lorenzo Fioramonti di collaborare con il ministero dell’Istruzione.

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