08/08/2018 - 16:38

“Mentre a Treviso i genitori di una bambina, vaccinata ma con un deficit immunitario, sono costretti a tenerla a casa per non farle subire il contagio di una malattia infettiva contratta da due compagni di classe non vaccinati, la ministra della Sanità, Giulia Grillo, rilascia interviste dissennate proprio sui vaccini. Il Paese ha oggi un disperato bisogno di parole definitive sull’obbligatorietà delle vaccinazioni e di conseguenti azioni legislative univoche. Invece, le più alte cariche di governo, come la ministra della Salute, o istituzionali, come la vicepresidente del Senato Taverna, inondano i cittadini con una propaganda fuorviante e pericolosa. Basta con questo insensato ritorno ai tempi bui di passate epoche storiche. La politica o, meglio la propaganda politica, non si sostituisca alla scienza”.

Così la deputata Dem, Raffaella Paita.

08/08/2018 - 16:37

“Il governo gialloverde si regge solo davanti alle emergenze, per questo o le inventano o lavorano per crearle. Come nel caso dei vaccini. E quanto accaduto a Treviso, dove una bambina immunodepressa è stata costretta a non andare all’asilo per colpa della presenza di due bambini non vaccinati in classe, con l’approvazione del decreto milleproroghe rischia di accadere d’ora in poi in tutta Italia”.

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.

“La ministra Grillo, invece di fare il suo lavoro per proteggere la salute pubblica ammette candidamente che non si può escludere che moriranno bambini. Noi non ci rassegniamo e siamo pronti a dare battaglia affinché non sia messa a rischio la vita di chi è più debole. Perché – conclude Rotta - è compito della politica tutelare le cittadine e i cittadini e non si può pensare che debba essere la magistratura a riportare il buon senso nel Paese”.

08/08/2018 - 15:58

“Le incredibili affermazioni del ministro Grillo sui vaccini sono quel tipo di sofisma a cui deve ricorrere chi antepone i bassi interessi di bottega alla salute pubblica e al bene dei bambini senza poterlo ammettere apertamente”. Lo dichiara Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito dell’intervista rilasciata oggi dal ministro Giulia Grillo sui vaccini.

“Dire che – continua – non si può illudere nessuno che non moriranno dei bambini è semplicemente osceno. E non solo perché il compito di un ministro della Salute non è rassegnarsi alle malattie ma fare di tutto per combatterle. Soprattutto, perché i mezzi per impedire che i bambini muoiano esistono. L’obbligatorietà delle vaccinazioni prevista dalla legge Lorenzin avrebbe condotto a breve a quell’immunità di gregge necessaria a proteggere anche i bambini immunodepressi. L’escamotage dell’autocertificazione o addirittura la sospensione della legge vanno esattamente nel senso contrario. Preparano le condizioni perché delle persone corrano il rischio di morire. E questo per che cosa? Perché così la Grillo potrà dire di aver ascoltato quei gruppi elettorali grazie alla quale è diventata, appunto, ministro”.

“Mai come oggi la ministra ha dimostrato non solo la sua malafede, ma di perseguire degli obiettivi in contrasto con il suo ruolo pubblico, oltre che con i doveri imposti dal giuramento medico. Si dimetta immediatamente”, conclude.

08/08/2018 - 15:09

E’ schifo senza precedenti

“La Raggi e il M5S non hanno mai combattuto la mafia a Ostia. Ma ora hanno davvero toccato il fondo”. Lo scrive su Facebook Luciano Nobili, deputato del Partito democratico, a proposito dello spot radiofonico in cui si fa riferimento all’aggressione di esponente del clan Spada contro un giornalista avvenuta lo scorso novembre a Ostia.

“Il Campidoglio – spiega - usa la violenza del clan Spada per “pubblicizzare” il litorale romano, promuovendolo attraverso la ‘capocciata’ contro il giornalista Rai. Uno schifo senza precedenti, uno schiaffo a chi come Federica Angeli e l’associazione antimafia NOI lavora, rischiando la vita, per liberare Ostia dalla criminalità organizzata”

”La Raggi deve bloccare immediatamente lo spot, mandare a casa chi lo ha commissionato e chiedere scusa ai romani”, conclude.

 

08/08/2018 - 15:08

“Se, come ha suggerito il primo ministro Conte oggi in conferenza stampa, ci fossero elementi che fanno intendere violazioni dell’Iran dell’accordo sul nucleare sottoscritto a Vienna nel 2015 con il Consiglio di Sicurezza dell’Onu e l’Unione europea, non avremmo letto la dichiarazione dei tre ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito. Questi, insieme all’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Mogherini, hanno condannato severamente la reintroduzione delle sanzioni da parte degli Stati Uniti. Il compito del primo ministro Conte è partecipare alla difesa dell’interesse dell’Italia e dell’Europa, non di compiacere Donald Trump. Conte faccia attenzione: non c’è niente di più pericoloso degli uomini deboli con il fascino per gli uomini autoritari”.

Così la capogruppo Dem in Commissione Esteri, Lia Quartapelle.

08/08/2018 - 14:10

Il governo pentaleghista che si professa ‘avvocato’ del popolo e anti-establishment cala la maschera. E lo fa girando le spalle ai comuni e tradendo le aree più difficili delle città italiane bloccando di fatto, con un emendamento al decreto Milleproroghe, il bando Periferie dei Governi Renzi e Gentiloni, uno stanziamento totale da quasi 4 miliardi di euro. Oltre che politicamente incomprensibile, si tratta di una misura scellerata perché potrebbe comportare un danno erariale per molti comuni che già hanno impegnato i bilanci in importanti progetti di riqualificazione urbana. In Abruzzo sono numerosi i comuni che hanno aderito al bando, che hanno fatto i progetti ed investito nei cofinanziamenti e che adesso vedono a rischio gli investimenti per la sicurezza delle periferie. Il Partito democratico è al fianco dei sindaci che in tutt’Italia si sono già mobilitati contro la sospensione del Bando e darà battaglia alla Camera per costringere il governo a fare un passo indietro.

Lo afferma Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd della Camera.

08/08/2018 - 13:56

In splendida solitudine ed abbandono del campo da parte della Lega che annusando l’aria ha rimesso i remi in barca dopo aver lisciato il pelo al movimento No Vax, la ministra Grillo se la prende con tutti. Dall’ Ordine dei medici, pediatri di famiglia, scienziati, presidi, associazioni  familiari e parlamentari. Secondo la ministra sono tutti impegnati in una “congiura” politica contro le decisioni da lei assunte con la circolare e la proposta di legge  che sterilizza i successi raggiunti, vanificando quanto finora fatto. La ministra Grillo è una donna intelligente ed è giusto il suo impegno sulle Anagrafi Vaccinali. Ma è francamente incomprensibile l’ostinazione e l’arroganza messa in campo sulla vicenda dei vaccini. E ci vuole presunzione intellettuale  per  additare come “vergognosi strumentalizzatori” i partner fondamentali della garanzia  dei diritti primari di un Paese quali la salute e l’istruzione. Era proprio necessario  imbarcarsi in tale scontro? Non sarebbe stato più utile, nel voler perseguire l’obbiettivo della persuasione e  consapevolezza dei vantaggi della prevenzione e della maggior efficacia ed efficienza dell’obbligo vaccinale, prevedere l’incremento di personale almeno per i servizi di prevenzione, piuttosto che non proferire verbo, dopo le affermazione della vicepresidente Taverna (M5S), che  ha  definito i professionisti  sanitari  come coloro che trattano i bambini come animali da marchiare? C’è la volontà esplicita di voler  vanificare quanto raggiunto finora  nella scelta di prorogare l’autocertificazione, cambiando per altro una legge dello Stato con una circolare ministeriale  che quindi ha tutti i profili di illegittimità, tanto reali da indurre  il Governo ad inserire  un emendamento nel decreto “ Milleproroghe”. Così come è evidente  che si vuole indebolire la legge introducendo sanzioni più morbide che avevano un potere deterrente (non ci interessa fare cassa!) o piuttosto  trasferire le responsabilità dei controlli (a campione) sulla scuola, già oberata da incombenze amministrative, o affermando che per impedire le false autocertificazioni basta applicare la legge – che prevede fino a due anni di carcere per i genitori - invece che obbligare alla presentazione dei certificati  medici di avvenuta vaccinazione, come previsto dalla legge Lorenzin. O la scelta irresponsabile di prevedere l’ossimoro scientifico “dell’obbligo flessibile” per Regioni, sapendo che virus e batteri non hanno confini ed è quindi necessario un comportamento univoco nel Paese se vogliamo raggiungere stabilità degli obbiettivi di “immunità di gregge”. Infine è grave che una ministra affermi che il rischio per i bambini immuni depressi è “molto contenuto”  perché solo il 2,8% dei bambini non è vaccinato: significa non avere la consapevolezza della responsabilità che si pretende da chi ha il dovere e l’obbligo di tutelare la salute degli individui e della collettività ( Art. 32 della Costituzione). Stendo un velo pietoso sui contenuti della  proposta  di legge 2077 presentata nella scorsa legislatura, anche a  firma dell’attuale ministra dove si afferma che “recenti studi hanno messo in luce collegamenti tra le vaccinazioni e malattie quali leucemia, intossicazioni, malattie tumorali e autismo ecc.” perché medici che fanno tali affermazioni possono anche essere radiati dall’Ordine. Dalai Lama suggeriva in una frase storica “Ero intelligente e volevo cambiare il mondo, ora sono saggio e sto cambiando me stesso”. Ci aspettiamo, spero non inutilmente dalla ministra Grillo un po’ di saggezza e di capacità di ascolto verso coloro che come lei hanno  l’onore e l’onere di tutelare la salute ed il benessere dei  cittadini.

Lo afferma Elena Carnevali, della Presidenza del Gruppo Pd della Camera.

08/08/2018 - 11:52

“62 anni fa a #Marcinelle morirono 262 minatori tra cui 136 italiani. È il terribile segno del sacrificio di chi emigrava per cercare un futuro migliore e ha trovato condizioni di lavoro inumane. Tragicamente attuale, non possiamo dimenticare”

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico

08/08/2018 - 11:35

“Il clima di odio del governo sta dando copertura politica ad azioni inaudite. È necessario aprire subito un’inchiesta che faccia luce sull’annuncio razzista fatto sul treno Milano- Cremona”.

- lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico in merito a quanto accaduto martedì scorso sul treno regionale 2653 -

“L’ennesimo atto razzista questa volta non viene da una cittadino ma da un’azienda a partecipazione statale. La maggioranza gialloverde - conclude Rotta - deve fermare la sua insana campagna elettorale prima che sia troppo tardi”.

08/08/2018 - 11:33

“L’avvio su proposta dei deputati Dem della commissione Affari sociali di un’indagine conoscitiva sull’attuazione della legge del 2010 sulle misure a garanzia dell’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore in ambito pediatrico è molto importante. Intanto perché permetterà una riflessione su questa normativa che rappresenta un notevole progresso nell’ambito del trattamento del dolore in questa fascia di età e poi perché traccia una via precisa per umanizzare la cura e si danno indicazioni organizzative volte a dare forma e sostanza al percorso assistenziale su tutto il territorio nazionale. Oggi siamo in grado di curare e guarire bambini affetti da patologie gravi e croniche. Esistono però alcuni casi in cui guarire è improbabile o addirittura impossibile. In queste situazioni, l’approccio palliativo diventa la cura migliore”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Affari sociali, Vito De Filippo, e il deputato Dem e pediatra Paolo Siani.

“Scopo dell’iniziativa parlamentare - aggiungono De Filippo e Siani - è: acquisire elementi ed indicazioni sul dolore e sulla sedazione per evitare che siano sempre ignorati e posti all’ultimo livello degli interventi terapeutici; colmare la carenza di protocolli di terapia; verificare l’uso degli oppioidi; far fronte ad una carenza culturale nel diritto alle cure palliative e alla terapia del dolore. Su questo percorso di ricerca ascolteremo in audizione il ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, la Federazione italiana medici di famiglia e quella degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, la Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva, la Società italiana di cure palliative e l’Associazione europea di cure palliative. Il termine per la conclusione dell’indagine conoscitiva - spiegano i due parlamentari del Pd - è fissato entro tre settimane dall’inizio delle audizioni previsto per settembre”.

08/08/2018 - 11:22

Quali orientamenti il governo intende assumere in merito al rischio licenziamento per i lavoratori della Conad in Abruzzo e quali iniziative ritiene opportuno intraprendere nell'ambito delle proprie competenze”. Lo chiede Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd della Camera, in un’interrogazione al presidente del Consiglio Conte e al ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Di Maio.

“Da organi di stampa si apprende – prosegue Pezzopane – che con gli esuberi nei punti vendita Conad di Vasto e Lanciano, in provincia di Chieti, si è innescato un pericoloso meccanismo e, sebbene i lavoratori ufficialmente a rischio siano 66, potenzialmente il numero potrebbe salire, arrivando a coinvolgere centinaia di lavoratori con il gruppo ‘Iper’ pronto a cedere in affitto il ramo d'azienda alla ‘Conad Adriatico’. A lanciare l'allarme sono diverse sigle sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Ugl Terziario) impegnate sulla questione degli esuberi in provincia di Chieti (45 persone a Vasto e 21 a Lanciano). L'azienda ha dichiarato lo stato di crisi dal 2013, accedendo a una serie di ammortizzatori sociali, ma dei dieci ipermercati facenti riferimento a ‘Conad Adriatico’, quattro in Puglia, uno a Campobasso, tre in provincia di Chieti, uno in quella del L'Aquila e uno a Teramo, solo tre sono usciti dallo stato di crisi aziendale, ovvero Teramo, Chieti e L'Aquila; gli altri, dunque, hanno ancora aperta la procedura di licenziamento con quasi 300 posti a rischio e altrettante famiglie potrebbero essere messe in ginocchio. Dunque si prospetta un agosto di fuoco tra azienda, sindacati e lavoratori, con una serie di incontri a tutti i livelli per scongiurare il peggio. Per queste ragioni ci aspettiamo che il governo si attivi per difendere il diritto al lavoro e l’applicazione delle relative leggi e iniziative a tutela dei lavoratori.

08/08/2018 - 09:42

Monito storico di sofferenza ed emigrazione

Parteciperò alle manifestazioni previste in Belgio per commemorare le 262 vittime, di cui 136 italiani, che persero la vita nell'incendio della miniera di Marcinelle, l’8 agosto del 1956. Ogni anno in questa data ricorre anche la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” per ricordare un’epoca in cui tanti sono emigrati in condizioni durissime in cerca di speranza e dignità: le stesse ragioni di chi oggi è spinto dalle guerre o dalla fame a emigrare verso l’Europa. Questo dovrebbe bastare a far capire a tutti quanto siano gravi e senza senso certi rigurgiti di razzismo in queste settimane nel nostro Paese e che sono ancora molti i nostri connazionali che decidono di lasciare la Penisola per formarsi o cercare lavoro. Da ultimo porre la questione ed impegnarsi per la sicurezza nei luoghi di lavoro è, come risulta dalle recenti notizie di cronaca, un tema importante e attualissima che il PD sosterrà in Parlamento con forza”.

Così commenta le manifestazioni di commemorazione della strage di Marcinelle a cui prenderà parte l’On. Massimo Ungaro, deputato del PD eletto nella circoscrizione Europa alle ultime elezioni politiche.

07/08/2018 - 20:45

“A nome del gruppo Pd desidero trasmettere la vicinanza a familiari, compagni di lavoro dei 12 braccianti immigrati morti ieri vicino a Foggia”. Lo ha dichiarato in Aula Susanna Cenni, vicepresidente della Commissione Agricoltura.

“Tutti – ha continuato - avete visto le immagini di quelle lamiere, di quei corpi, delle vite perse, dei pomodori. E’ la tragica rappresentazione di una mattanza, una carneficina sulla quale c’è forte, almeno in un caso pare la certezza, dell’ombra del caporalato. Quella che approfitta del bisogno, ti prende, ti porta e trasporta in ore notturne, nei campi e ti costringe alla raccolta per qualche euro, ti costringe a vivere in baracche. E se cerchi del materiale per non farti piovere sulla testa magari ti spara, come è accaduto qualche settimana a Sacco Soumayla in Calabria. Insieme alla vicinanza  c’è un tema che riguarda tutti noi. È urgente che la legge sul caporalato (dal 2016 le aziende fermate sono 360) venga applicata pienamente. Bisogna che si attivi tutto quanto si può fare per prevenire. Di Maio che ha annunciato assunzione di più ispettori. E’ una decisione giusta. Ma noi chiediamo che si convochi il tavolo interministeriale. Non solo. Nei giorni  scorsi i media hanno veicolato il tema delle aste al ribasso. Tra le novità inserite nel decreto Di Maio, ce ne sono alcune che rischiano la copertura di opacità nel lavoro agricolo. Adesso, dobbiamo tutti dichiarare guerra senza quartiere a ogni forma di sfruttamento del lavoro e di speculazione sui prezzi al primario che strozzano imprese e lavoratori. Dobbiamo farlo per evitare la macchia del sangue e dello schiavismo sui nostri prodotti agricoli”.

“Facciamo in modo che filiere etiche, pulite, trasparenti divengano il nuovo orizzonte della competitività della nostra qualità agroalimentare”, ha concluso.

07/08/2018 - 20:15

“Il sottosegretario Crimi si chiede che senso abbia l’Ordine dei giornalisti oggi. Evidentemente per lui nessuno, se non quello, evidentemente minaccioso per i 5 stelle e per il governo, di ostacolare la diffusione di bufale e di garantire la corretta informazione alle cittadine e ai cittadini italiani”.

- lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico -

“Nella scorsa legislatura abbiamo operato una riforma radicale che ha portato a rivedere la rappresentanza giornalistica nell’ordine professionale perché- sottolinea la deputata Dem - acquisti autorevolezza ed efficacia nel tutelare una professione, che è presidio ineludibile della democrazia moderna”

“La convocazione dei vertici dell’Ordine – conclude Rotta - suona come un avviso minaccioso più che un vero desiderio di collaborare per migliorare una professione troppo spesso svilita proprio da chi Crimi rappresenta”.

07/08/2018 - 20:04

“La dichiarazione del presidente Conte, secondo il quale la legge contro il caporalato non funziona, è superficiale e dilettantesca”. Lo dichiara Stefano Lepri, deputato del Partito democratico, a proposito delle parole scritte su Facebook dal premier Giuseppe Conte per motivare la sua visita a Foggia.

“Se i ministeri non fanno i controlli, se le procure non indagano preventivamente non è certo colpa di una nuova legge approvata nel 2016, che attende ancora di essere pienamente applicata. A questo serve un governo: non a criticare le leggi, ma a metterle in pratica”, conclude.

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