n. 89 - 25 ottobre 2024

 

LA PEGGIORE LEGGE DI BILANCIO DEGLI ULTIMI DIECI ANNI

Sulla sanità pubblica siamo al collasso

Quella presentata dal governo Meloni è senza dubbio la legge di bilancio più disastrosa degli ultimi 10 anni. Le uniche misure utili ai cittadini, alle imprese e all’economia sono quelle introdotte dall’ultimo esecutivo guidato da Draghi e che questo governo si limita a prorogare. Per il resto è una débacle.

Sulla Sanità le risorse sono talmente insufficienti, che non appena presentata la manovra è stato annunciato lo sciopero nazionale dei medici, perché questa manovra assesta alla sanità pubblica una una batosta clamorosa. Purtroppo sono i numeri scritti neri su bianco a dire che la spesa sanitaria sul Pil scende al minimo storico. Della salute dei cittadini e di chi opera nella sanità a questo governo non interessa nulla. E intanto le liste d’attesa si allungano.

L’aumento delle pensioni minime è una beffa per tutti, visto che alla fine dei conti coloro che le percepiscono vedranno accreditarsi solo pochi spiccioli in più al mese. Le tante promesse fatte al Mezzogiorno, come previsto, cadono un’altra volta nel vuoto: alla tanto ‘miracolosa’ Zes Unica si dedicano risorse addirittura inferiori a quelle ridicole stanziate lo scorso anno, passando da 1,8 miliardi a 1,6.

E poi il taglio dei tagli: alle Regioni, alle province, alle città metropolitane e ai comuni d’Italia si chiede un sacrificio da più di 8,3 miliardi di euro nel prossimo quinquennio.

Un disastro su tutta la linea.

TEMI DELLA SETTIMANA

MELONI VENGA IN AULA A SPIEGARE IL DISASTRO ALBANIA

Paese gettato nel ridicolo e scontro frontale con la magistrature

Abbiamo chiesto un’informativa urgente della premier Meloni per spiegare i contenuti di un decreto fantasma, approvato in fretta e furia per rimediare al disastro che il governo continua a combinare sul tema dei migranti.

Chiediamo a Meloni di venire in Aula a dirci in cosa consiste non il modello Albania ma il fallimento Albania. Vorremmo sapere cosa contiene quel decreto e perché vengono sprecati 800 milioni di soldi pubblici per due centri in Albania che sono chiusi e rimarranno chiusi. Soldi che potrebbero essere impegnati per la sanità, solo per fare un esempio.
Meloni venga in Aula anche per rendere conto dello spettacolo indecoroso e ridicolo in cui sta trascinando il Paese: fino a che punto sono disposti ad arrivare con la loro demagogia mentre alimentano uno scontro senza precedenti con la magistratura?
Meloni venga a renderne conto al Parlamento.

  • Richiesta di infromativa urgente della Presidente del Consiglio di Chiara Braga
  • Vai alla pagina dei comunicati: #migranti
 

SÌ ALLE MODIFICHE DELLA LEGGE SULLE MISSIONI INTERNAZIONALI

Il ruolo del Parlamento resti centrale

Abbiamo votato a favore delle modifiche alla legge n. 145 del 2016, la quale regola la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.
Tali modifiche hanno l’obiettivo di rendere il procedimento di autorizzazione e finanziamento delle missioni internazionali italiane più snello e più rispondente alle rapide evoluzioni del contesto geopolitico internazionale.

Resta, e deve restare, confermato il ruolo centrale del Parlamento nel processo di autorizzazione e di verifica delle missioni internazionali, anche grazie ad un emendamento del PD, approvato al Senato, che, per le nuove disposizioni relative a casi di emergenza, di urgenza e di gravi crisi internazionali, prevede che, entro 90 giorni dall'autorizzazione parlamentare, il governo riferisca alle Camere sul permanere delle situazioni di crisi o di emergenza che hanno determinato l'effettivo impiego delle Forze.

 

DL FLUSSI: SERIA PREOCCUPAZIONE PER LA VIOLAZIONE DI PRINCIPI FONDAMENTALI

Bocciata la pregiudiziale di costituzionalità

Abbiamo presentato una pregiudiziale di costituzionalità contro il decreto flussi ma la maggioranza l’ha bocciata.

Quello in discussione alla Camera è un provvedimento che solleva serie preoccupazioni per la violazione di principi fondamentali garantiti dalla Costituzione. Particolarmente grave ci appare la norma all'articolo 12 che, dopo aver introdotto in capo ai richiedenti asilo e agli stranieri un obbligo di cooperazione ai fini dell'accertamento dell'identità e di esibire o produrre elementi in loro possesso relativi all'età, all'identità e alla cittadinanza, nonché ai Paesi in cui hanno soggiornato o sono transitati, consentendo, quando è necessario per acquisire i predetti elementi, l'accesso ai dispositivi o supporti elettronici o digitali in loro possesso, introduce al comma 2 un vero e proprio potere ispettivo da parte del questore, che, in caso di inosservanza di quest'obbligo di cooperazione, può disporre che gli ufficiali o agenti di pubblica sicurezza procedano all'accesso immediato ai dati identificativi dei dispositivi elettronici e delle eventuali schede elettroniche o digitali in possesso dello straniero, nonché ai documenti, anche video o fotografici, contenuti nei medesimi dispositivi.

Tale potere ispettivo appare innanzitutto sproporzionato, se si considera che l'accesso a un dispositivo elettronico costituisce una procedura estremamente invasiva.

 

FVG: UNA RIFORMA PER IL CETO POLITICO E NON PER I CITTADINI

E’ una scatola vuota

Questa riforma è in realtà la scelta del governo di introdurre l'elezione diretta che ora non è prevista e non dà risposta ai bisogni dei cittadini. Inoltre non è chiaro quali siano le funzioni affidate agli enti di area vasta e dove si trovino le risorse per tali funzioni.

In Friuli Venezia Giulia non è necessaria una riforma costituzionale per reintrodurre le province o enti di area vasta, perché questi enti di decentramento regionale sono già esistenti. Se il fine fosse quello di avere enti intermedi di raccordo più 'ampi' dei comuni e meno 'lontani' dalla regione, per una migliore gestione del territorio, saremmo tutti d'accordo. Ma non è questo il caso.

Avremmo votato positivamente se fossero state specificate queste funzioni in modo chiaro ma tutto questo non c'è. Né funzioni, né soldi. Invece di una riforma che è una scatola vuota si doveva pensare alla sanità, alle infrastrutture, all'edilizia scolastica del FVG.
Invece la destra si preoccupa di dare una risposta solo al ceto politico, non ai cittadini.

 

GOVERNO PROCESSA I SINDACI IN PRIMA LINEA COLPITI DA CALAMITÀ NATURALI

Ennesima commissione d’inchiesta per uso strumentale

La maggioranza ha istituito l’ennesima commissione d’inchiesta, questa volta con l’obiettivo di mettere sotto processo i sindaci che si sono trovati a gestire eventi calamitosi come terremoti o alluvioni. Un atto vergognoso da parte del governo Meloni e della maggioranza che, nell’immediatezza delle tragedie, sono sempre pronti a dichiarare sostegno e solidarietà in favore delle telecamere, salvo poi, una volta rientrati in Parlamento, impegnarsi in un atto ostile nei confronti degli stessi amministratori oggetto delle loro rassicurazioni.

Si tratta dei medesimi sindaci che, anche in queste stesse ore, in modo responsabile, si stanno sostituendo a un governo ormai stabilmente latitante in tema di emergenze. Quei primi cittadini che da mesi lanciano inascoltati grida di allarme sull’inconsistenza delle politiche di sostegno di un esecutivo incapace di fornire risposte alle comunità colpite.

 

SÌ ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER START UP E PMI INNOVATIVE

Emendamenti Pd, se approvati, avrebbero reso il testo più incisivo

Questo progetto di legge, approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati il 19 luglio 2023, in seconda lettura dal Senato il 18 settembre 2024 – con l’introduzione di alcune modifiche – e ora di nuovo dalla Camera il 23 ottobre, interviene sulle agevolazioni fiscali e sui finanziamenti a favore delle start-up e delle PMI innovative e sui requisiti di capitale delle SiS, società di investimento semplice.

Nel complesso, si tratta di misure apprezzate dal PD-IDP, anche se i nostri emendamenti avrebbero permesso, se approvati, di sfruttare l’opportunità di questo provvedimento per ulteriori miglioramenti della normativa che disciplina la materia. Ossia di incentivare gli investimenti degli enti di previdenza obbligatoria e delle forme pensionistiche complementari; potenziare gli uffici di trasferimento tecnologico degli atenei, a partire da quelli più piccoli; abbassare il costo di assunzioni e lavoro in favore delle start-up e PMI innovative

Si tratta, dunque, di un passaggio in un percorso che ci auguriamo possa portare il nostro sistema della ricerca a diventare competitivo attraverso un trasferimento tecnologico che consenta alla finanza e agli investimenti di scommettere in maniera sempre più costante in un settore che è un'eccellenza del nostro Paese.

 

FALLITO IL BLITZ DELLA MAGGIORANZA CONTRO LA RIDUZIONE ORARIO DI LAVORO

Provvedimento andrà lunedì in Aula senza mandato al relatore

Le opposizioni hanno ottenuto un successo politico non scontato. Fratelli d’Italia voleva cancellare la nostra legge sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario con un emendamento soppressivo. Non ci sono riusciti. Li abbiamo bloccati con i nostri interventi sempre di merito.

Lunedì prossimo arriverà in discussione generale la nostra proposta senza modifiche e senza mandato al relatore. Il loro blitz è fallito, nonostante la solita arroganza della Calderone che, dopo mesi di silenzio, non ha trovato di meglio che attaccare le opposizioni nel momento in cui si stava discutendo della settimana corta in commissione. Questo Paese meriterebbe un vero ministro del lavoro, non una passante che manda messaggi a distanza al Parlamento.

 

 

ACCADE ALLA CAMERA

 
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico

QUESTION TIME

BASTA NEGARE CAMBIAMENTO CLIMATICO, SERVE PIANO STRAORDINARIO

Le conseguenze del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti e siamo di fronte a una escalation impressionante di eventi estremi che provocano danni rilevanti. Parliamo di piogge che in poco più di 24 mesi hanno colpito Marche, Ischia, Emilia-Romagna e Toscana con frane, smottamenti, alluvioni, fenomeni che rappresentano uno spartiacque tra passato e futuro nel settore della difesa idraulica e idrogeologica del territorio.

Di fronte ad un governo che nega il cambiamento climatico e che azzera le risorse del Pnrr destinate a tale scopo, è evidente che non servono manutenzioni ordinarie ma serva un Piano nazionale straordinario che intervenga sul sistema idraulico dei territori legato al processo di tropicalizzazione che ha raggiunto l’Italia.

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Riduzione orario di lavoro
Da lunedì inizio della discussione della proposta di legge in merito alle disposizioni per favorire la stipulazione di contratti volti alla riduzione dell’orario di lavoro.

Mutui per immobili adibiti ad abitazione
Lunedì discussione della proposta di legge in materia di proroga dell’applicazione dell’imposta straordinaria calcolata sull’incremento del margine di interesse e di destinazione dei proventi a misure di sostegno in favore dei titolari di mutui per l’acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione      

Decreto infrazione
Da martedì esame con votazioni del decreto legge riguardante le disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.

Parlamento in seduta comune
Mercoledì 30 ottobre 2024, ore 16,30 elezione di un giudice della Corte Costituzionale.

 

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