SOLO UNO SPOT ELETTORALE
Il taglio dei parlamentari di Lega e 5 stelle non migliora le istituzioni e fa male alla democrazia
Il testo approvato (su cui ci dovranno essere la terza e la quarta lettura di Senato e Camera) non è una riforma, è un pasticcio, un obbrobrio. Una ferita alla democrazia parlamentare. La maggioranza ha voluto approvarlo soltanto per avere una bandierina da sventolare durante la campagna elettorale, sperando che la propaganda sul taglio dei parlamentari nasconda il disastro di questi mesi di governo.
Il Pd, ovviamente, non è contrario alla riduzione del numero dei parlamentari – come vogliono far credere dalla maggioranza – visto che il Pd per primo l’ha proposto con la riforma costituzionale della scorsa legislatura. Ma il tema va affrontato nell’ambito di una riforma per rendere il sistema parlamentare più efficiente e rappresentativo. Poteva essere l’occasione per affrontare il nodo del bicameralismo, unico al mondo, con due Camere uguali che fanno le stesse cose. Il PD si era dichiarato disponibile a superare il bicameralismo paritario per lasciare una Camera sola, con 500 deputati, cioè meno di quanto prevede la proposta “giallo-verde”.
Dalla maggioranza invece nessun progetto riformista, nessuna riflessione sul ruolo e la funzione del sistema parlamentare. Si continua invece scientificamente, con metodo chirurgico, a colpire la democrazia rappresentativa per come l’hanno scritta i nostri Costituenti. C’è un disegno pericoloso: restringere il ruolo e la funzione del Parlamento, allontanando ancora di più i cittadini dai loro rappresentanti.
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