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APPROVATA LA LEGGE SULLA CYBER SECURITY
Maggiore sicurezza per cittadini, imprese e istituzioni
Un tempo, il problema dello Stato nazionale era di difendere il confine fisico: per il nostro Paese, le Alpi e il mare; oggi esiste anche il problema di difendere i confini digitali. Lo spazio cyber è ormai riconosciuto come il quinto dominio militare: dopo la terra, l'acqua, l'aria, lo spazio atmosferico, ora è lo spazio cyber il luogo dove si confrontano le potenze. I punti di forza dei Paesi tecnologicamente più avanzati rischiano di trasformarsi in un fattore di ampia vulnerabilità. La sicurezza cibernetica, del resto, non tocca più solo lo Stato e gli enti pubblici, ma anche le imprese, le famiglie, le persone. Con l'approvazione della legge sulla cyber security, frutto di un lavoro comune di tutte le forze politiche, abbiamo reso l'Italia un paese più forte contro questi tipi di attacchi.
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CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Cambiare la cultura di genere, non solo atti normativi
La violenza contro le donne è una delle vere emergenze del nostro Paese. Nell'ultimo anno i femminicidi in Italia sono stati 92, donne assassinate dai propri mariti, fidanzati, ex o colleghi di lavoro. Una donna su tre in Italia ha subito nella sua vita almeno una volta qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza nel nostro Paese nello scorso anno sono 50 mila, numeri enormi che ci dicono anche un'altra cosa: che queste violenze sono una questione d'identità di genere. Le donne sono uccise o ferite in quanto donne. Siamo chiamati non solo con interventi normativi, a cambiare la nostra cultura in generale e di genere in particolare. Le istituzioni per prime devono farsi carico di creare una nuova cultura del rispetto, senza sessismo, divario salariale e violenze sul posto di lavoro. Bene, dunque, il voto del Parlamento a favore delle mozioni contro la violenza sulle donne, ma tutti dobbiamo fare la nostra parte per sconfiggere questa piaga.
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TUTELARE I MINORI
No a strumentalizzazioni di parte
Il tema della violenza sui minori è un tema molto delicato che va affrontato con un lavoro rigoroso per garantire ai bambini e alle bambine vittime di violenza il migliore benessere psicofisico possibile ed è un tema che va sottratto agli interessi e alla propaganda di parte. Tutto ciò che in questi mesi è andato in scena a discapito di questi bambini non è degno di un confronto democratico. Il Pd è a fianco di chi vuol fare luce in modo maturo sullo stato di salute della tutela dei minori, ma non parteciperemo mai a strumentali discussioni propagandistiche per fini elettorali. Lasceremo la verità processuale dentro le aule di giustizia. Con questa mozione abbiamo voluto migliorare il sistema informativo, fare un aggiornamento professionale dei servizi sociali e dei tribunali minorili, investendo e supportando le professionalità sociali, e garantendo in ogni comune delle equipe specializzate nella tutela dei minori.
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NESSO TRA POVERTÀ E OBESITÀ
Aiutare le zone più povere con soluzioni mirate
L’obesità è un tema non solo sanitario ma anche sociale ed economico. È la nuova epidemia dei nostri giorni, che sta creando una vera emergenza. Le persone obese hanno una aspettativa di vita più breve, circa tre anni in meno e l'8 per cento del bilancio sanitario è speso per curare le conseguenze fisiche dell'obesità: diabete, ipertensione, fegato grasso, e altre patologie che fino ad alcuni anni fa erano rare, ma oggi sono frequenti, anche nei bambini. Un bambino grasso va curato. Abbiamo chiesto al governo impegni specifici per migliorare il contrasto all’obesità, come ad esempio limitare la commercializzazione di alimenti squilibrati che fanno male ai bambini, incoraggiare l'attività sportiva, non solo quella in palestra; potenziare la ricerca; implementare politiche adeguate per le classi sociali più povere dove maggiore è l'obesità; investire nei primi mille giorni di vita del bambino con aiuti concreti, ad esempio buoni alle mamme per comprare frutta e verdura; ridurre l'apertura di fast food nelle aree svantaggiate del nostro Paese.
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ACCORDI INTERNAZIONALI
Maggiore cooperazione
Abbiamo votato a favore della ratifica di alcuni accordi internazionali riguardanti: la cooperazione di polizia con Cuba; la cooperazione culturale e scientifica con la Repubblica dominicana; l’estradizione con la Costa Rica, con l’Equador e l’Uruguay.
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GARA DI POSTE ITALIANE, MILLE LAVORATORI APPESI A UN FILO
Abbiamo chiesto al ministro Patuanelli di vigilare affinché venga finalmente assegnata la gara per la gestione overtime e overflow delle chiamate del servizio clienti di Poste Italiane. Parliamo di una committenza di circa 45 milioni di euro, con oltre mille lavoratori coinvolti. Abbiamo chiesto di capire quali siano le condizioni, se c’è la clausola sociale, se è stato calcolato il costo del lavoro secondo le tabelle ministeriali, se è stata prevista ogni tutela normativa e contrattuale. Abbiamo inoltre chiesto al ministro di occuparsi specificatamente di Olisistem, che attualmente opera per Poste a L’Aquila e Roma con 365 lavoratori. È necessario tenere aperto il tavolo al ministero, per evitare che l’aggravarsi della crisi renda la clausola sociale inapplicabile. Sarebbe una tragedia.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Riorganizzazione dei ministeri Lunedì dalle 12.00, votazioni sul decreto legge riguardante il trasferimento di funzioni e la riorganizzazione dei ministeri.
Crisi industriali Mercoledì alle 13.30, informativa urgente del governo, con la presenza del ministro Di Maio, in merito alle crisi industriali in atto.
Decreto sisma Da mercoledì pomeriggio, esame delle misure urgenti per il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici.
Contro il bullismo Da lunedì pomeriggio, esame della proposta di legge sul contrasto e la prevenzione del bullismo.
Mozioni Da lunedì pomeriggio, esame delle mozioni riguardanti: iniziative a favore di Venezia; acquisto dei velivoli F35.
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