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UNA LEGGE PER SALVARE IL MARE
Recupero dei rifiuti in mare e promozione dell'economia circolare
La Camera ha approvato il disegno di legge “SalvaMare”, per contrastare l’abbandono dei rifiuti nei nostri mari, laghi e corsi d’acqua, sostenere i pescatori e proteggere l’ambiente. Un primo passo per il Green New Deal che vogliamo realizzare. Il testo passa ora all’esame del Senato. La presenza dei rifiuti in mare e nelle acque interne è un’emergenza mondiale che va affrontata rapidamente prima che le conseguenze siano irreparabili. Le materie plastiche sono le componenti principali dei rifiuti marini, che si stima rappresentino fino all'85% dei rifiuti trovati lungo le coste, sulla superficie del mare e sul fondo dell'oceano. Si stima che vengano prodotte annualmente, a livello mondiale, 300 milioni di tonnellate di materie plastiche, di cui almeno 8 milioni di tonnellate si perdono in mare ogni anno. L'iniziativa legislativa che abbiamo portato avanti si propone non soltanto di favorire il recupero dei rifiuti marini e nelle acque interne, ma anche di promuovere l'economia circolare.
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MAGGIORE SICUREZZA PER I CITTADINI, LE IMPRESE, LO STATO
La Camera approva il decreto sulla cyber security
Il dispiegamento della tecnologia di quinta generazione costituirà un fattore qualificante per lo sviluppo di molti servizi digitali e le relative reti 5G saranno l'infrastruttura portante non solo di nuovi servizi di comunicazione elettronica, ma anche di una vasta gamma di servizi essenziali, quali l'energia, i trasporti, i servizi bancari e sanitari, i sistemi di controllo industriale. L’approvazione alla Camera del decreto cybersecurity rappresenta, dunque, un elemento significativo per la sicurezza delle istituzioni, dei cittadini, delle imprese. Il provvedimento persegue diversi obiettivi, il principale è quello di garantire l'integrità e la sicurezza delle reti, in particolare quelli inerenti ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G e dei dati che vi transitano, in grado di prevenire e contrastare le aggressioni digitali ed informatiche che rappresentano una minaccia capace di creare danni, anche economici, ingentissimi.
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ART BONUS, DOPO 5 ANNI QUALI RISULTATI?
Abbiamo chiesto al governo quali siano i risultati finora raggiunti dall’Art bonus, ossia il credito d'imposta del 65 per cento per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, introdotto nel 2014 quale sostegno del mecenatismo. Siamo rimasti soddisfatti della risposta del ministro Franceschini, il quale ha evidenziato un bilancio assolutamente positivo del provvedimento. Sono stati, infatti, raggiunti 400 milioni di donazioni private sul pubblico, e sono circa 13mila i donatori. C'è però un grande squilibrio territoriale, che va assolutamente corretto. In Lombardia , ad esempio, sono entrati 149 milioni di donazioni, in Sicilia 712 mila euro, in Emilia Romagna 45 milioni euro, in Sardegna un milione e 442 mila. I Paesi in cui c'è una grande cultura del mecenatismo e della filantropia hanno alle spalle decenni di incentivi fiscali per le donazioni private al patrimonio pubblico. In Italia l’Art bonus è stato introdotto solo 5 anni fa, la strada è giusta, dobbiamo recuperare il tempo perso.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Riduzione costo del lavoro Lunedì ore 15.30, esame della mozione concernente iniziative per la riduzione del costo del lavoro e la revisione della spesa.
Beni culturali Lunedì pomeriggio, esame della proposta di legge sullo scambio di lettere Italia - ICCROM aggiuntivo all'Accordo del 1957 riguardo l'istituzione e lo status giuridico del Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali.
Italia Kenia Lunedì pomeriggio, esame dell'Accordo relativo al Centro spaziale Luigi Broglio.
Crisi aziendali Da martedì, esame del decreto per la tutela e la risoluzione di crisi aziendali.
Libere professioni Da martedì, esame delle mozioni concernenti iniziative a sostegno delle libere professioni e delle imprese.
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