n. 35 del 28 luglio 2023

 

DECRETO ALLUVIONE: INSUFFICIENTE E TARDIVO

Dal Pd massima collaborazione istituzionale, dal governo attacchi strumentali

Un evento alluvionale senza precedenti si è abbattuto sull’Emilia Romagna con una tale violenza distruttrice da causare l’esondazione contemporanea di 23 corsi d’acqua. Ci sono state 17 vittime. Il Gruppo del Pd, in Aula, ha espresso il proprio cordoglio e vicinanza ai familiari. Inoltre: 23mila sfollati, danni a migliaia di imprese agricole e aziende, oltre mille frane in 83 comuni, quasi duemila edifici coinvolti, centinaia di strade distrutte.

Di fronte a questo disastro, il Gruppo del Partito democratico ha profuso il massimo impegno per aiutare i tanti cittadini colpiti dall’alluvione.

Il governo, però, si è mosso tardi e male. Non solo, ha tentato di politicizzare la tragedia, accusando la Regione Emilia Romagna e i tanti sindaci del Pd di essere responsabili di quanto accaduto. Il decreto Alluvione è senza una visione, costruito male e insufficiente. Tanti sono stati poi gli errori, le marce indietro, le promesse tradite, gli strappi istituzionali in fase di conversione del provvedimento.

Nonostante questo atteggiamento sprezzante, il Gruppo del Partito democratico ha cercato di offrire la massima collaborazione istituzionale per il bene dei cittadini. Abbiamo presentato quasi duecento emendamenti migliorativi del testo, dopo aver fatto un lavoro di ascolto delle popolazioni colpite, delle aziende, degli Enti locali.

TEMI DELLA SETTIMANA

PAESE BRUCIA E GOVERNO TAGLIA DA PNRR MISURE A DIFESA DEL TERRITORIO

Serve un grande piano strutturale
 

Dovremmo riconoscerci tutti nelle parole del Presidente Mattarella, che ieri ha lanciato l’allarme all’Europa sull’emergenza climatica con la Presidente della Grecia perché il Mediterraneo è l’hot spot della crisi climatica. E invece non una volta la Presidente Meloni ha posto la questione. È questa la minaccia alla nostra vita quotidiana.

Durante l’informativa urgente del ministro Musumeci, abbiamo ribadito che al momento il governo nulla ha fatto per aiutare la Sicilia e i comuni colpiti. 

Lo stato di emergenza lo abbiamo chiesto noi, ma non basta. Perché si tratta di far fronte a fenomeni sempre più violenti ma sempre più ordinari: si tratta di predisporre un grande piano strutturale di prevenzione e di messa in sicurezza del territorio, di mitigazione e di adattamento al mutamento climatico. Servono investimenti, nuove infrastrutture sostenibili. E invece, clamorosamente, stanno saltando tra i 16 e i 19 miliardi del PNRR destinati proprio alla gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico. Una scelta non solo dannosa, ma pericolosa.

 
REATO DI SURROGAZIONE DI MATERNITÀ COMMESSO ALL’ESTERO: UN OBBROBRIO GIURIDICO
Abbiamo votato contro
 

La proposta di legge di Fratelli d’Italia modifica la legge n. 40 del 2004, in materia di procreazione medicalmente assistita, al fine di estendere la punibilità della maternità surrogata quando è realizzata all’estero da cittadino italiano.  È importante ricordare che la maternità surrogata è vietata dalla legge nazionale da quasi 20 anni, dal lontano 2004 e la violazione della normativa comporta la commissione di un reato.

Durante l’esame parlamentare abbiamo respinto le ipotesi di modifica della legge n.40, e abbiamo presentato e sostenuto gli emendamenti a tutela dei bambini nati da tecniche vietate in Italia ma consentite all’estero permettendone, sempre a determinate condizioni, la trascrizione del certificato di nascita nei registri dello Stato. Si fa un uso strumentale del tema delicatissimo della maternità surrogata, nascondendo, dietro l’appello umanitario della protezione delle donne e delle madri, l’intento chiarissimo di colpire le famiglie formate da due individui dello stesso sesso. Abbiamo quindi votato contro questa legge che vuole istituire un reato penale universale e colpire, attraverso di esso, proprio i diritti dei bambini e delle bambine.

     
     

    CORRUZIONE: UN ERRORE INDEBOLIRE GLI STRUMENTI DI CONTRASTO

    Grave parere negativo maggioranza su direttiva Ue

    I dati sulla corruzione, riportati con stime prudenziali nella proposta della Commissione europea sono eloquenti: la corruzione ha un costo per l'economia dell'UE di almeno 120 miliardi di euro l'anno. Il costo negli appalti pubblici dell'UE è di oltre 6 miliardi di euro all'anno. Numeri rilevanti e sintomatici.

    Contrariamente a quanto sostiene la maggioranza, che ha espresso un parere contrario all'approvazione della direttiva Ue sulla lotta contro la corruzione, l'Europa ha piena competenza in materia. Tutti i dati indicano la necessità di un intervento a livello sovranazionale per una risposta più coerente ed efficace dell'Europa contro la corruzione. Il voto contrario manda invece un segnale devastante di lassismo e indebolimento degli strumenti di contrasto alla criminalità in Italia e in Europa.

     

    RATIFICA DELL’ACCORDO TRA UE E VIETNAM

    Si intensificano le relazioni economiche e di sviluppo tecnologico

    Abbiamo votato a favore per la ratifica di questo Accordo, che si pone nell'ambito di un processo di intensificazione delle relazioni economiche tra l'Unione europea e il Vietnam.

    È un accordo importante perché rivolto a garantire sicurezza negli investimenti in un'area che è di rilevante interesse nel settore della geopolitica economica contemporanea, un'area nella quale si prevede uno sviluppo tecnologico importante al quale l'Italia, in accordo con altri Paesi europei, può dare un contributo fondamentale in vari settori tecnologici, tra cui quelli legati alle tecnologie agroalimentari e alla filiera della pesca.

    QUESTION TIME

    SU CATANIA GESTIONE DISASTROSA, SALVINI FUGGE DALLE SUE RESPONSABILITÀ

    Durante il Question time abbiamo chiesto al ministro Salvini il commissariamento delle società di gestione dell'aeroporto di Catania per governare la situazione fuori controllo e garantire il ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile. A dieci giorni dall'incendio divampato all'aeroporto la situazione resta critica e desta molta preoccupazione l'evidente inadeguatezza della gestione dell'emergenza da parte del soggetto gestore, la Sac, ma anche dell'Enac e dell'Enav.

    Serve agire immediatamente. Il tavolo che ha insediato al ministero non ha sortito nessun effetto. Ma proprio al ministero guidato da Salvini sono attribuite per legge la vigilanza e il controllo di ENAC e ENAV. Non può certo lavarsene le mani come sta tentando di fare.

     

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    IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

    Dl PA- Giubileo
    Da lunedì, esame e votazioni sul provvedimento in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni e per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025.

    PNRR
    Martedì 1 agosto, alle ore 9,00 informativa del ministro per gli Affari europei sulla revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

    Dl infrazioni Ue
    Da martedì, esame e votazione del provvedimento recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.

    Bilancio Camera
    Da mercoledì, esame e votazioni sul Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2022.

    Commemorazione strage di Bologna
    Mercoledì avrò luogo la commemorazione della strage di Bologna in occasione della ricorrenza dell'anniversario.

    Mozione
    Da mercoledì, infine, esame e votazioni, sulla mozione riguardante la strage di Bologna.