Cultura: Orfini, governo ritiri testo su lavoratori spettacolo e apra confronto serio
Sottosegretario Mazzi mente o non sa di cosa parla. Testo del Governo è insulto a Parlamento e lavoratori spettacolo
Sottosegretario Mazzi mente o non sa di cosa parla. Testo del Governo è insulto a Parlamento e lavoratori spettacolo
Nella passata legislatura, dopo un lungo confronto con le lavoratrici e i lavoratori del settore e con un grande sforzo unitario in parlamento, approvammo la riforma del welfare per il settore dello spettacolo dal vivo e introducemmo l'indennità di discontinuità come perno di un nuovo sistema di previdenza che riconoscesse le specificità di un lavoro che è per sua natura discontinuo.
Oggi contiamo la vittima di femminicidio n. 55 dei primi sei mesi del 2023. Una giovane di soli 17 anni, uccisa a coltellate da un coetaneo e poi abbandonata dentro un sacco in un carrello della spesa, accanto ai cassonetti dell’immondizia. Come uno scarto, un rifiuto.
Davanti a questa immane tragedia, non si può che ribadire quanto ci sgoliamo da sempre a ripetere: si possono fare le migliori leggi del mondo, si possono inasprire le misure penali, ma ciò non basta e non basterà mai.
“Oggi, 18 maggio, si celebra la Giornata Internazionale dei Musei. L'Italia ha un patrimonio inestimabile che va tutelato e valorizzato, ma il Governo sta incoraggiando una politica di aumento dei prezzi classista e sbagliata. La cultura non è un lusso”.
Lo scrive su Instagram Nicola Zingaretti, deputato del Partito Democratico della commissione Cultura.
“Per la sete di poltrone il governo rischia di fare pasticci. La norma sulla riforma della governance delle fondazioni lirico-sinfoniche rischia di far saltare molti sovrintendenti gettando nel caos le fondazioni. Secondo questo decreto i sovrintendenti attualmente in carica che abbiano più di 70 anni entro il prossimo 10 giugno dovranno tout court cessare il loro incarico, senza una vera e propria motivazione. Suona veramente assurdo.
"Un contributo statale di un milione di euro annui per contribuire alla realizzazione del Mascagni Festival di Livorno: 500 mila euro a favore del Comune di Livorno e di 500 mila euro a favore della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno": questi in sintesi i contenuti di in una proposta di legge depositata a Montecitorio dal deputato Pd Marco Simiani e presentata oggi, venerdì 21 aprile, in una conferenza stampa che si è svolta nel capoluogo toscano.
“È di questa violenza neofascista che bisogna preoccuparsi, non dei baci o della libertà degli artisti in televisione. È questa cultura della violenza e dell’odio che va combattuta. Bisogna subito individuare i responsabili e il governo non diventi complice, sia il garante del diritto alla libertà di espressione e di pensiero in Italia a cominciare dai luoghi della formazione. Ripeto la destra al potere non diventi complice di un imbarbarimento della società che riporta indietro le lancette dell’orologio. Occorre chiarezza.
“A Maurizio Scaparro dobbiamo un enorme grazie: per le tante meravigliose pagine di teatro che ci ha regalato come regista e come critico, e anche per un’idea di cultura come servizio pubblico aperto a tutti, fondamentale per il benessere della società. Questa visione democratica di politiche culturali, specie in un tempo come il nostro, in cui teatro e industrie creative faticano a trovare investimenti pubblici adeguati, resta un’eredità da custodire con cura e una missione decisiva per il Paese. Alla famiglia e a tutti i suoi affetti un grandissimo abbraccio”.
Interrogazione al ministro Sangiuliano degli on. Pd Irene Manzi e Marco Simiani
“Basta sono indegna”. “In classe non respiro”. Sono le parole di Beatrice, Eleonora, Polly. Sono le testimonianze di un disagio crescente che tocca gli adolescenti ed i più giovani, un’emergenza a cui non si può non fare fronte con un’azione trasversale che tocca più ambiti non solo l’istruzione. E di fronte ad una emergenza come questa il Governo taglia fondi all’istruzione e interviene su 18App, festeggiando con spirito ideologico la riscrittura e l’abolizione.