Genova: Rotta, giorno di riscatto e rinascita , il nostro pensiero alle 43 vittime
Dichiarazione on. Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera .
Dichiarazione on. Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera .
“Ieri il Procuratore capo del Tribunale di Genova Francesco Cozzi ha comunicato che ci sono viadotti a rischio rovina. Credo che il termine sia chiaro a tutti. La società concessionaria Aspi, sempre ieri, ha rilasciato un laconico comunicato con il quale, dando sostanzialmente seguito alle parole della Procura della Repubblica, viene annunciata la chiusura dell'arteria di collegamento più importante al porto di Genova e la Liguria. La Liguria è già in ginocchio per il crollo del ponte Morandi. In questi giorni, com'è noto, anche del viadotto A6.
“La Gronda di Genova è un’opera necessaria per la viabilità dell’intero Nord-Ovest del Paese e verrà realizzata rispettando la sostenibilità ambientale, di concerto con gli enti territoriali e con il mondo economico e produttivo locale. Ricordo soprattutto alla Lega che questa maggioranza si confronta e approva in Parlamento atti di indirizzo finalizzati ad ammodernare le infrastrutture e non per bloccare le grandi opere”.
“Sulla realizzazione di un’opera fondamentale per Genova come la Gronda la maggioranza è compatta e questa unità di intenti è scritta chiaramente nel testo della mozione firmata da tutti i rappresentanti delle forze che sostengono l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Non c’è alcuna volontà di perdere tempo. Anzi. La nostra mozione impegna il Governo, più di tutti gli altri testi presentati alla Camera, ad avviare i lavori per la sua realizzazione, mantenendo aperto il confronto per trovare le migliori soluzioni in tema di eco-sostenibilità, viabilità, sicurezza.
È davvero incredibile che la persona che grida oggi allo scandalo sulla Gronda sia proprio il viceministro alle Infrastrutture della Lega Rixi, per di più genovese, che in un anno e mezzo al ministero non ha concluso nulla. Già perché se in questo anno non sono partiti cantieri che potevano essere aperti immediatamente, è responsabilità di chi ha avuto ruoli di governo. E se non ricordo male, Rixi è stato per lunghi mesi al governo.
“Procedere tempestivamente a un rafforzamento nell’area del porto di Genova degli strumenti di contrasto dei traffici illeciti, realizzando all’interno delle Autorità di Sistema Portuale delle vere e proprie centrali di controllo”. Lo chiede Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, con un’interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e degli Interni.
“I continui no di Toninelli sono scelte di sottosviluppo che mortificano l’Italia. Sulla Gronda posizioni politiche che fanno male a Genova, alla Liguria, al porto, al Paese e alle migliaia di addetti che lavorerebbero nei cantieri. E la Lega cosa fa?”. Così su Twitter il capogruppo democratico alla Camera interviene sul caso della Gronda di Genova.
Chieda immediatamente scusa
“L’assenza di una soluzione credibile per Alitalia in vista dell’imminente scadenza del 15 luglio rende Di Maio così disperato che si è ridotto a utilizzare le vittime del ponte di Genova per la sua propaganda. Le sue sono parole ripugnanti”. Lo dichiara Raffella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito delle dichiarazioni di Luigi Di Maio su Alitalia.
“Per quale ragione nell’elenco delle audizioni in programma il prossimo 18 luglio sul problema del passaggio delle grandi navi dalla laguna di Venezia manca il ministro Toninelli, ovvero la prima persona che dovrebbe essere sentita sul tema?”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera.
“La risposta del governo alle ripetute manganellate e ai calci dei poliziotti in tenuta antisommossa nei confronti del cronista di ‘Repubblica’ Stefano Origone, lo scorso 23 maggio a Genova, è grave e inaccettabile. Pur rinnovando l’immutata stima per le forze dell’ordine, un episodio così inquietante non può essere sottovalutato come un mero incidente - come affermato dal sottosegretario Gaetti - dovuto al fatto che il giornalista, che seguiva il presidio antifascista convocato per contestare il comizio di Casapound, non era riconoscibile perché senza telecamera.