Giustizia: Pd, su riforma Cartabia e magistrati fuori ruolo solo annunci e rinvii
Serracchiani e Gianassi (Pd): maggioranza divisa, uniti solo nella delegittimazione dei magistrati
Serracchiani e Gianassi (Pd): maggioranza divisa, uniti solo nella delegittimazione dei magistrati
“La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa riferisce di un suo allarme per gli eccessivi tempi della giustizia italiana. Se il suo grido di dolore fosse sincero, allora dovrebbe immediatamente bloccare l’ennesima proposta di riforma della prescrizione voluta dalla sua maggioranza di destra e dal ministro Nordio: perché l’unico risultato certo sarebbe quello di far saltare i risultati positivi raggiunti proprio sui tempi dalle riforme Cartabia.
Con la riforma Cartabia e le risorse del Pnrr è stato reso operativo l’ufficio del processo. Personale qualificato che assiste i magistrati nella velocizzazione del processo, con risultati positivi messi in evidenza proprio dai dati diffusi dal Ministero della Giustizia nei giorni scorsi: meno 12% la durata del processo civile e meno 10% per il processo penale nel 2022 rispetto al 2019.
"Gli annunci di Nordio non finiscono mai, nemmeno dopo la figuraccia internazionale del caso Uss.
“La presidente Meloni ignora che la Bonafede non esiste già più. Grazie alla riforma Cartabia e all'improcedibilità, non solo si è già corretta la Bonafede, ma nel primo semestre del 2022, e ancora prima che la riforma entri pienamente in vigore, si è ridotta la durata dei giudizi di appello e di cassazione del 15% circa. La verità è che la destra vuole smantellare un altro tassello fondamentale della riforma Cartabia con una controriforma che metterà a rischio i fondi del PNRR perché allungherà i processi e diminuirà l'efficienza della giustizia penale.>.