Ucraina: Boldrini, Bombardare ospedali è crimine di guerra: urgente porre fine al conflitto
“Provita non è un’associazione scientifica, nessuno le impedisce di fare le proprie battaglie politiche ma abbia rispetto della scienza e della ricerca” così la deputata democratica componente della commissione Affari sociali della Camera, Ilenia Malavasi, commenta le dichiarazioni di Provita sui farmaci per la disforia di genere, oggetto di un’indagine conoscitiva a Montecitorio. “Non è pensabile - aggiunge la democratica - che un’associazione come Provita pensi di poter intervenire nel merito di valutazioni che devono restare in capo ai medici e alle agenzie del farmaco.
Fdi non ha mai votato il PNRR. Da che sono al Governo hanno stravolto la gestione e fatto modifiche contrarie alla natura straordinaria del Piano. Non sanno come spendere bene e definanziano opere importanti, come asili nido e ospedali. Il Paese paga la loro inadeguatezza.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati
“Ministro Salvini, nell'ultima legge di Bilancio, ha tagliato al Sud 3 miliardi e mezzo dal Fondo perequativo infrastrutturale. La domanda è semplice: con quale coraggio e perché ha privato i cittadini meridionali di fondi decisivi per scuole, ospedali, strade? La risposta non arriverà, perché la vostra è una strategia precisa. State bloccando, da un anno e mezzo, 25 miliardi del Fondo Sviluppo e Coesione al Sud. Avete cancellato le Zes, strumento decisivo per investimenti e lavoro. Avete tagliato le risorse in sanità, colpendo soprattutto il Mezzogiorno, il cui sistema è al collasso.
“Sulla modifica del nuovo Pnrr abbiamo ascoltato toni trionfalistici dal ministro Fitto che, francamente, proprio non riusciamo a condividere. La premier ha annunciato di aver ottenuto oltre 21 miliardi in più per l’Italia. Ma questa è una fake news, una bugia, poiché si tratta invece di 2,8 miliardi legati agli adeguamenti tecnici del nuovo capitolo REPowerEU. C'è, dunque, una bella differenza. Quei 21 miliardi, inoltre, sono in realtà rimodulazioni di risorse già esistenti su cui state producendo un disastro, perché stralciate progetti strategici per l'Italia.
“Oggi è sufficiente leggere i quotidiani regionali per avere chiaro il quadro della gigantesca confusione in cui versano la giunta e la maggioranza di centro destra che governa la Sardegna ormai da 4 anni e mezzo. La maggioranza boccia la giunta regionale sulla vicenda ospedali, dicendo concretamente che prima vanno avanti i progetti di riadeguamento e ristrutturazione delle strutture esistenti con oltre 220 milioni di euro già impegnati e affidati e poi si faranno i nuovi ospedali, di sicuro non nei tempi di questa legislatura.
Le ultime dichiarazioni di Zaia sulla diffusione del batterio killer sono surreali. Nel tentativo di scaricare ogni responsabilità denuncia di aver scoperto la vicenda dai giornali e che non si tratta di dipendenti regionali. Come se la sanità non fosse materia di competenza dell'amministrazione regionale. Come se i vertici della sanità veneta non avessero voce in capitolo nella gestione degli ospedali”. Lo dichiara la deputata democratica Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente.
“La misura adesso è davvero colma. La maggioranza di centrodestra che governa la Regione Abruzzo deve informare i cittadini sulla tempistica per la riapertura di tutte le funzioni dei presidi sanitari di Pescina e Tagliacozzo e dei relativi Punti di Primo Soccorso, ancora tutt'oggi sospesi dall'inizio dell'emergenza.” È questa la domanda principale dell’interrogazione parlamentare che Stefania Pezzopane, deputata abruzzese, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera intende porre al ministro della Saluta Roberto Speranza.
“È davvero insopportabile che gli ospedali diventino basi operative della camorra. È insopportabile che medici e infermieri e tutti i lavoratori della sanità siano costretti a lavorare in ambienti infarciti dal malaffare. Desidero esprimere tutta la mia solidarietà al direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, dottor Ciro Verdoliva, e a tutti gli operatori dell’Ospedale San Giovanni Bosco. La stragrande maggioranza degli operatori svolge ogni giorno, tra mille difficoltà, il loro lavoro per garantire le migliori condizioni di cura in un contesto così delicato.