Ucraina: deputati Pd-Idp, bene approvazione nostra mozione
Sostegno alla resistenza e tenace ricerca della pace
Sostegno alla resistenza e tenace ricerca della pace
"Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale. Siamo attivamente coinvolti, nell'ambito della Nato, a dare il nostro contributo per irrobustire la postura di deterrenza e difesa negli spazi orientali dell'area euro-atlantica.
“La Camera discute oggi un argomento di grande importanza. L’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa rappresenta una violazione di principi e norme che regolano la vita della comunità internazionale. Agendo così la Federazione Russa si è resa colpevole di una gravissima violazione del diritto internazionale. Un’aggressione che ha provocato e continua a provocare numerose atrocità e azioni ostili nei confronti di civili.
“Per il Pd è fondamentale chiedere al Governo di ritirare l’emendamento al Senato sulla proroga del decreto sull’Ucraina del marzo scorso, un emendamento fatto al decreto Calabria che nulla c’entra con il tema dell’aggressione russa all’Ucraina.
Ci sono due questioni importanti: una di merito e una di metodo.
Quanto alla prima, quella di merito, noi siamo a sostegno da sempre dell’Ucraina, in tutte le forme, rispetto all’attuale scenario bellico.
“Nove mesi fa la Russia ha dato l’avvio alla brutale aggressione contro l’Ucraina. In questi nove mesi l’Ucraina ha resistito, ha liberato il 55% delle zone occupate dal 24 febbraio, grazie anche alla solidarietà internazionale. La Russia è sempre più isolata come dimostra anche il voto del Parlamento europeo alla risoluzione sulla definizione di stato terrorista del regime di Putin.
“La comunità internazionale condanna in modo compatto al G20 l’attacco della Russia all’Ucraina ed è unita nella richiesta di un cessate il fuoco immediato per avviare al più presto dei negoziati di pace. Un esito non scontato e fondamentale, che implica l'esigenza di continuare a sostenere da un punto di vista economico, umanitario ed operativo il popolo ucraino nella propria resistenza, ma anche la necessità di non tornare indietro sulle sanzioni nei confronti della Russia.
“Da giovane neo eletto in Parlamento sono stato subito colpito da tre elementi: da quanto il centrodestra sia sovrappresentato in termini numerici in Aula, da come sia invece sotto rappresentato il Sud e, ovviamente, in negativo, dall’atteggiamento tenuto dalle destre nelle loro prime scelte, partendo dalle elezioni dei presidenti La Russa e Fontana. Mi aspetto però, allo stesso tempo, che emergeranno tutte le loro contraddizioni, proprio come sta già accadendo in queste ore.
"Se le parole di Giorgia Meloni non sono vuote la strada è tracciata, per Berlusconi ed il suo partito, chiaramente schierati a fianco di Putin contro l'Europa e l'alleanza euroatlantica, non ci può essere posto nel prossimo governo. Diversamente le parole di stasera della Presidente di Fratelli d'Italia saranno considerate un mero esercizio di ipocrisia".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
Il senatore Urso è negli Stati Uniti come presidente del Copasir e quindi le affermazioni di ieri sui fondi russi a partiti e uomini politici denunciati dall’amministrazione di Wasghinton sono state pronunciate in questo ruolo? Oppure è lì per conto del suo partito e di Giorgia Meloni? Perché sta creando confusione nel suo ruolo che dovrebbe essere di garanzia, su questioni che imporrebbero riservatezza e cautela e in un momento molto delicato? E tutto ciò impone un’altra domanda: Giorgia Meloni ha bisogno di un “tutor” che la legittimi a livello internazionale?
Sentendo Salvini che ogni giorno contesta le sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina viene alla mente l’auspicio espresso da uno degli uomini più vicini a Putin, Dmitrij Suslov, per la vittoria della destra perché così l’Italia diventerebbe laboratorio in Europa per un cambiamento di linea sulla guerra. Noi non consentiremo a Salvini, Meloni e Berlusconi di venire meno all’impegno “di non voltarci dall’altra parte” che ci siamo assunti dopo il 24 febbraio con il popolo ucraino e di dare l’idea che l’Italia possa diventare un vassallo del regime russo.