Russia: Serracchiani-Malpezzi, a Meloni serve Urso per legittimazione internazionale?

  • 15/09/2022

Il senatore Urso è negli Stati Uniti come presidente del Copasir e quindi le affermazioni di ieri sui fondi russi a partiti e uomini politici denunciati dall’amministrazione di Wasghinton sono state pronunciate in questo ruolo? Oppure è lì per conto del suo partito e di Giorgia Meloni? Perché sta creando confusione nel suo ruolo che dovrebbe essere di garanzia, su questioni che imporrebbero riservatezza e cautela e in un momento molto delicato? E tutto ciò impone un’altra domanda: Giorgia Meloni ha bisogno di un “tutor” che la legittimi a livello internazionale?

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Elezioni: Serracchiani, Salvini sulle sanzioni segue linea regime russo

  • 04/09/2022

Sentendo Salvini che ogni giorno contesta le sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina viene alla mente l’auspicio espresso da uno degli uomini più vicini a Putin, Dmitrij Suslov, per la vittoria della destra perché così l’Italia diventerebbe laboratorio in Europa per un cambiamento di linea sulla guerra. Noi non consentiremo a Salvini, Meloni e Berlusconi di venire meno all’impegno “di non voltarci dall’altra parte” che ci siamo assunti dopo il 24 febbraio con il popolo ucraino e di dare l’idea che l’Italia possa diventare un vassallo del regime russo.

Ucraina: Serracchiani, sostegno Italia non verrà meno

  • 24/08/2022

"Sei mesi fa la Russia invadeva l'Ucraina. La resistenza e la forza del popolo ucraino ha impedito che lo sciagurato disegno neoimperiale di Putin prevalesse. Difendendo la propria libertà l'Ucraina difende la libertà di tutti noi. LItalia è stata da subito accanto al popolo ucraino e il nostro sostegno, d'intesa con Ue e partner Atlantici, non verrà mai meno".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera

Elezioni: Serracchiani, Suslov dopo Medvedev conferma che Russia punta su destra

  • 23/08/2022

Prima Medvedev, il falco russo che odia l’Occidente e vuole cancellare l’Ucraina dalle mappe entro un paio d’anni mette la scheda nell’urna italiana invitando a punire il governo Draghi e chi lo ha sostenuto ed ora Suslov il consigliere di politica estera del Cremlino che mostra di sperare nella vittoria della destra per fare del nostro Paese un laboratorio in Europa nello stop al sostegno all’Ucraina. Tutto chiaro. Il 25 settembre si vota per stare di qua o di là.

Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera

Lega-Russia: P. De Luca, Salvini chiarisca, rivelazioni inquietanti

  • 28/07/2022

“Le rivelazioni su una possibile mano russa dietro le mosse di Salvini per far cadere il governo Draghi sono inquietanti. Il leader della Lega chiarisca agli italiani i suoi legami. Non sono ammissibili influenze o condizionamenti nelle libere decisioni politiche del Paese”.

Così il vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Piero De Luca, su Twitter.

Ucraina: Fiano, per la pace non servono improvvisazioni Salvini, ma serietà di Letta e Pd

  • 04/06/2022

Gli Italiani sanno bene chi lavora per costruire la pace. L’azione del governo ha questo unico scopo. Un lavoro indebolito da chi come Salvini intraprende strade improbabili e pericolose. Enrico Letta sta dimostrando che è possibile fare il bene del governo e del Paese senza inseguire una facile quanto irresponsabile propaganda. Serve la serietà che il Pd sta praticando non continue sparate elettorali.

Ucraina: Borghi a Salvini, perché stai in governo guerrafondai?

  • 03/06/2022

“Al senatore Salvini chiedo, al di fuori di ogni generico slogan, cosa intenda lui per ‘pace’. Rifiutare le sanzioni, contestare il sostegno alla resistenza ucraina, isolarci dai nostri alleati, è forse la strada di quella che lui chiama pace? O non è invece la strada della capitolazione dell'Ucraina e, con essa, il ritorno in Europa della tragica concezione della violenza come levatrice della Storia? Si parla di pace. Sì, ma quale pace? Quella figlia della libertà di un popolo, o della occupazione di una Nazione? Non si possono chiamare con lo stesso nome cose diverse.

Def: Melilli, registra i diversi scenari condizionati dalla guerra

  • 20/04/2022

“L’aggressione a un popolo sovrano, alle porte dell’Europa scardina violentemente certezze e illusioni e il Def non può che riflettere questa incertezza. Certo ci parla di un Paese che cresce, che ha registrato una performance straordinaria della sua economia; che ha reagito con dinamicità e decisione all’impatto pandemico con scelte nette, rapide ed efficaci e con la forza di una comunità che sa resistere e persino rigenerarsi. Dunque, ha fatto bene il Governo a presentare nel Def diversi scenari condizionati dall’esito e dalla durata del conflitto.

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