Ucraina: Fiano, da russi uso inquinato della memoria della Shoah
“Bisogna continuare a difendere la nostra storia”
“Bisogna continuare a difendere la nostra storia”
“L’aggressione a un popolo sovrano, alle porte dell’Europa scardina violentemente certezze e illusioni e il Def non può che riflettere questa incertezza. Certo ci parla di un Paese che cresce, che ha registrato una performance straordinaria della sua economia; che ha reagito con dinamicità e decisione all’impatto pandemico con scelte nette, rapide ed efficaci e con la forza di una comunità che sa resistere e persino rigenerarsi. Dunque, ha fatto bene il Governo a presentare nel Def diversi scenari condizionati dall’esito e dalla durata del conflitto.
"Le mine sono un lascito di morte, paura e violenza che può compromettere per sempre la pace. Vanno messe al bando. Ha ragione il Presidente Mattarella: sono un crimine contro l’umanità. Ogni guerra è disumana e fermarla è possibile".
Così Graziano Delrio, deputato PD in occasione della Giornata internazionale contro le mine, indetta dalle Nazioni Unite.
“Rimangono negli occhi e nel cuore le immagini di Bucha. L’orrore che speravamo di non vedere più. Si all’embargo del gas e petrolio russo”. Così su Twitter la deputata democratica Beatrice Lorenzin.
“Le immagini e le notizie di oggi che giungono da Bucha e da altre località dove l’esercito russo ha lasciato dietro di sé crimini e barbarie, devono spronarci a raddoppiare ogni sforzo in direzione della cessazione di questa guerra, ma dicono anche al mondo che la giustizia internazionale dovrà giudicare da subito questi crimini di guerra, e noi quanto prima chiudere le importazioni del gas e del petrolio russo”.
Così Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
"Strazianti le immagini della strage di civili a Bucha compiuta dalle truppe russe. Occorre fermare questi crimini contro l'umanità. La comunità internazionale deve immediatamente attuare l'embargo totale del gas e petrolio russo".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“Le immagini che giungono da Bucha, in Ucraina, sono terribili e obbligano la comunità internazionale a una risposta forte e immediata: sul piano della giustizia, affinché gli autori di questi crimini ne rispondano e non restino impuniti; sul piano politico, con un ulteriore rafforzamento delle sanzioni contro la Russia, prevedendo anche l’embargo per il petrolio e il gas. Giorno dopo giorno, ora dopo ora, questa aggressione russa così violenta e immotivata mostra sempre più il suo volto disumano. Più che non possono voltarsi dall'altra parte.
“Hanno sparato a dei civili, inermi, dopo aver legato le loro mani dietro la schiena. E hanno lasciato i loro corpi sulla strada, in segno di totale disprezzo. È un crimine contro l’umanità. È una cosa inaccettabile. Ha ragione Enrico Letta: basta acquistare gas e petrolio che armano queste stragi. Non possiamo rimanere inerti, silenti, passivamente spettatori. Bucha urla! Come fece Srebrenica. Allora ci voltammo. Ignavi. E ora? No, non possiamo tacere ne’ stare fermi!”.
Così il deputato dem, Enrico Borghi, della segreteria nazionale del Pd.
Da crisi si costruisca Europa autonoma e sovrana
“Questa non è una “guerra tra potenze”. Questa è stata - e rimane - una aggressione a tradimento, mossa da una superpotenza nucleare contro uno Stato sovrano, enormemente meno attrezzato dal punto di vista militare ed economico.