Istat: Scotto, numeri sconcertanti e salari fermi al palo, destra irresponsabile

  • 15/05/2024

“Sono numeri sconcertanti pubblicati dall’Istat. Soprattutto quelli che riguardano il lavoro povero. Ci parlano di un’Italia dove i salari sono fermi al palo a fronte di Francia e Germania dove crescono e riducono l’impatto dell’inflazione. Francia e Germania hanno il salario minimo, l’Italia no. E la destra ha ancora la faccia tosta di negarlo, affossandolo in Parlamento. Sono degli irresponsabili”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro in merito al Rapporto Annuale Istat 2024.

Salari: Scotto, banche certificano perdita potere d’acquisto italiani

  • 14/05/2024

“L’emergenza dei salari bassi è il principale nervo scoperto della destra. Erano negazionisti sul Covid oggi sono negazionisti sulla questione sociale. I dati tirati fuori da Unicredit sono allarmanti. L’Italia, tra il 2019 e il 2023, è il Paese che ha perso di più in termini di potere d’acquisto: 8 punti percentuali. Significa un impoverimento netto del Paese reale. Lo dicono le banche, non la Cgil.

Lavoro: Scotto, da Meloni solo promesse, nulla su salari e contratti

  • 30/04/2024

“Meloni annuncia misure sul lavoro. Poi scopriamo che è la proroga della decontribuzione per le imprese che già non ha funzionato. Niente su contratti e salari. Solo una promessa di bonus di 100 euro. Ma nel 2025. Almeno Lauro donava una scarpa prima del voto. Qui solo i lacci”.

Così sui social il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

Dl Lavoro: Bonafè, su salari governo in malafede

  • 02/05/2023

"Il taglio del cuneo fiscale per gli stipendi medio bassi è sempre condivisibile, quello che non è accettabile è spacciare un bonus di soli sei mesi con il taglio delle tasse più grande degli ultimi decenni". Lo ha detto la vicecapogruppo dei Deputati Pd, Simona Bonafè, nel corso della trasmissione 'Radio Anch'io' su Rai Radio 1, riguardo ai contenuti del Decreto Lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri.

Quartapelle, lavoreremo per colmare enormi vuoti del Governo

  • 27/04/2023

“Questo governo non ha nessuna idea di futuro: noi lavoreremo perché sia il Partito Democratico a proporne una. Vogliamo contribuire alla fase di rinnovamento del nostro partito nella parte più importante, quella dei contenuti, per colmare l’enorme vuoto lasciato dalla politica del governo”. Così Quartapelle lancia, insieme a Marianna Madia, un ciclo di Seminari sul Futuro, che discuteranno proposte concrete dall’opposizione.

Dl lavoro: Lai, dal governo altro spot

  • 23/04/2023

Tweet di Silvio Lai, deputato Pd
#governo si affidano agli spot nel giorno simbolo dei diritti per i lavoratori e poi le scelte fin qui fatte vanno in direzione opposta: meno sostegni, più precariato, qualche spicciolo che però non risolve il problema della perdita del potere d'acquisto dei salari. Serve altro!
Lo scrive su Twitter Silvio Lai, deputato del PD della Commissione Bilancio

Manovra: Pd, solo timido segnale su taglio cuneo fiscale

  • 21/12/2022

“Sul fronte lavoro questa Legge di Bilancio è certamente iniqua e deludente. Per rispondere in maniera forte e determinata all’emergenza salari e stipendi, fermi da anni e sempre più erosi dall’inflazione, avevamo chiesto al governo e alla maggioranza di destra, con un nostro specifico emendamento, di aumentare le risorse per il taglio del cuneo fiscale con 6 miliardi di euro per il 2023 destinati alla platea dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro annui. Questa scelta avrebbe avuto un effetto molto pesante sulle buste paga.

Elezioni: Piero De Luca, lavoro stabile e salari più alti superando Jobs Act

  • 04/09/2022

“I salari in questi anni hanno perso sensibilmente potere di acquisto ed è aumentata la precarietà che sta caratterizzando l’approccio al lavoro soprattutto per i giovani. Le crisi causate dalla pandemia e dai costi dell’energia ci impongono di dare risposte forti e immediate. Per questo il lavoro è al centro del nostro programma: per crearne di nuovo, per rafforzare salari e stipendi, per sostenere i giovani ed evitare di consegnarli alla precarietà o a dover lasciare il nostro Paese, per non vedere molte donne costrette a rinunciare a una occupazione.

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