03/10/2023 - 18:50

"Dieci anni fa, davanti a Lampedusa, annegavano almeno 368 persone, prevalentemente eritree: uomini, donne, bambini in fuga da un regime spietato e in cerca di pace e sicurezza.
Una delle più grandi tragedie del mare. Ricordo, perché ero Presidente della Camera e andai con una delegazione di deputate e deputati. Ricordo  lo strazio di tutte quelle bare nell’hangar dell’aeroporto dell’isola. E anche l’allora premier Enrico Letta volle rendere omaggio alle vittime. E subito dopo istituì la missione Mare Nostrum.

Oggi, a Lampedusa, insieme a ragazze e ragazzi di tutta Europa, il Comitato 3 Ottobre ha organizzato diversi eventi tra cui la rassegna “A Europe of Rights” per ricordare quella tragedia, nessun rappresentante del governo ha avvertito la necessità di partecipare alle commemorazioni. Pensavamo fossero illazioni di stampa. Abbiamo aspettato fino ad ora. E invece no! Nessun ministro si è scomodato. Neanche un sottosegretario E la cosa, forse, più grave è che non abbiano sentito neanche una dichiarazione di cordoglio della premier. Speriamo di sbagliarci noi, ma temo di no perché, anzi, in questi giorni abbiamo dovuto sentire esponenti di primo piano della maggioranza sostenere che bisogna “dissuadere i salvataggi” e che gli stati europei che finanziano le navi umanitarie vogliono fare “invadere l’Italia dai migranti”, che chi salva le persone in mare rappresenta “un pericolo per l’Italia”.

Invece di fare la guerra alle ONG o attaccare altri stati europei e, addirittura, la magistratura, il governo dovrebbe farsi capofila di un’operazione europea di monitoraggio e salvataggio, ma non lo fa. Così come servono vie legali per entrare in Italia e in Europa, rivedere l’accordo di Dublino prevedendo anche la redistribuzione tra gli stati membri, riformare la legge Bossi-Fini che lo stesso Gianfranco Fini ha definito obsoleta. E anche questo il governo non lo fa. Serve che l’Unione europea elabori una strategia e stringa accordi con i paesi di origine dei migranti per rafforzare la cooperazione internazionale fondata sul rispetto dei diritti umani. E invece di smantellarla, serve tornare all’accoglienza diffusa e una piena attuazione della Legge Zampa sulla tutela dei minori non accompagnati.

Basta misure inefficaci, basta decreti propaganda, basta cercare un nemico al giorno, basta urlare al complotto. Siete al governo: assumetevi le vostre responsabilità a cominciare dal salvare seriamente le vite in mare". Così oggi nell'aula di Montecitorio Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel Mondo.

03/10/2023 - 10:10

"Dieci anni fa, davanti a Lampedusa, annegavano almeno 368 persone, prevalentemente eritree: uomini, donne, bambini in fuga da un regime spietato e in cerca di pace e sicurezza.
Una delle più grandi tragedie del mare. Ricordo, perché andai con una delegazione di deputate e deputati, lo strazio di tutte quelle bare nell’hangar dell’aeroporto dell’isola. E anche l’allora premier Letta volle rendere omaggio alle vittime. Subito dopo decise anche di attivare l’operazione di soccorso Mare Nostrum.

In questi dieci anni, nel Mediterraneo, sono morte circa 28 mila persone tra cui più di 1.100 bambini e bambine.

Riusciamo a immaginare la portata di questa tragedia? E’ come se sparisse un’intera città come Noto o Gubbio o Alba.

Serve una Mare Nostrum europea, servono vie legali per entrare in Italia e in Europa. Ogni vita conta, basta morti in mare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camere sui diritti umani nel Mondo.

02/10/2023 - 09:50

"Siamo felici per la scarcerazione del ricercatore italiano e palestinese Khaled El Qaisi, dopo un arresto scioccante da parte della polizia israeliana sotto gli occhi della moglie e del figlio di 4 anni al valico di frontiera di Allemby tra la Cisgiordania e la Giordania, dopo un mese di detenzione in un carcere israeliano senza che venisse formalizzata un'accusa e dopo ore e ore di interrogatori senza un avvocato. Non c'e' ancora un capo d'accusa, ma a Khaled e' stato ritirato il passaporto e dovra' restare ai domiciliari per una settimana. Sulla base di quali indizi di colpevolezza? Se in 30 giorni non sono emersi elementi per rinviarlo a giudizio lo si lasci libero del tutto e gli venga restituito il passaporto". Lo afferma Laura Boldrini, deputata del Pd e presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

29/09/2023 - 14:11

"Sull'immigrazione il governo italiano e' ormai piu' che imbarazzante e sta trascinando il Paese in un vicolo cieco: liti continue con i partner europei, toni minacciosi nei confronti di chi e' in disaccordo, accanimento contro le Ong che salvano vite in mare e ora anche contro i presunti "falsi minori". Come ha detto la ministra tedesca Annalena Baerbock "ogni vita umana conta, ogni persona che annega durante la traversata nel Mediterraneo non e' solo una morte di troppo perche' si tratta sempre anche di un padre, una figlia, un amico". La ministra ha anche parlato di rivedere il regolamento di Dublino che penalizza i paesi di primo approdo dei migranti come l'Italia. Questa a mio avviso e' l'unica posizione politica, giuridica e umana da tenere, che denota la statura di un Paese e non si sottrae alle proprie responsabilita': salvare vite umane in mare e condividere a livello europeo la gestione dei richiedenti asilo. A questa posizione il governo italiano e i partiti di maggioranza rispondono in modo dissennato. Esponenti della Lega sostengono che la Germania, finanziando l'attivita' del salvataggio di alcune Ong, commette "un atto ostile verso l'Italia". Mentre in FdI c'e' chi dice che il governo vuole "dissuadere" i soccorsi pensando che cosi' si contengano gli arrivi. E contemporaneamente il governo si accanisce contro i presunti "falsi minori", cancellando le principali garanzie previste dalla legge Zampa. Secondo le nuove regole, i ragazzi di 16 anni che sono arrivati soli, saranno costretti a stare nei centri insieme agli adulti, esposti cosi' a rischi di abusi. Anche questa e' solo becera propaganda sulla pelle dei piu' fragili. I minori arrivati quest'anno sono meno di quelli arrivati lo scorso anno. Non c'e' alcuna emergenza se non la carenza di strutture di accoglienza a cui il governo dovrebbe provvedere e non lo fa. Nessuna di queste misure ha effetti reali sulla gestione dei flussi: e' solo crudele repressione utile a mostrare il pugno duro agli occhi, soprattutto, dell'elettorato di destra deluso. Un quadro desolante e preoccupante rispetto al quale Meloni, se fosse lungimirante, dovrebbe riflettere e cambiare rotta". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui ditti umani nel Mondo.

28/09/2023 - 19:12

"Il governo ha dato parere contrario ad un ordine del giorno, che quindi la maggioranza ha bocciato, presentato dalla collega Antonella Forattini che chiedeva l'impiego di risorse nella formazione contro la violenza sulle donne con particolare riferimento al personale chiamato a farsi carico delle donne e dei minori che denunciano situazioni di violenza. Parliamo quindi di assistenti sociali, forze dell'ordine, magistrate e magistrati e di qualsiasi altra figura professionale coinvolta in questo percorso. Il governo vuole "valutare l'opportunità di investire nella formazione" ha detto il vice ministro alla Giustizia Sisto. Valutare l'opportunità? Cosa c'è da valutare? Come potrebbe essere inopportuno investire in formazione su un tema così pressante, con una donna uccisa ogni 3 giorni? E come pensano di farlo senza un euro? Questo governo non ha alcuna intenzione di lavorare sulla prevenzione: pensa di risolvere problemi culturali e  strutturali solo con la repressione. Una ricetta fallimentare e pericolosa". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani a margine del voto in aula di questo pomeriggio.

28/09/2023 - 12:49

"Ringrazio le associazioni di donne che oggi, alla Camera, ci hanno rivolto un appello per chiedere che l'Italia recepisca le linee guida dell' OMS in materia di aborto libero e informato.
Per questo nascono la campagna #IVGsenzaMA e il manuale "La tua scelta zero ostacoli - guida pratica al tuo aborto libero e informato".
Le ringrazio per il necessario richiamo ad un tema essenziale per l'autodeterminazione delle donne che troppo spesso non è all'attenzione dell'agenda politica.

La destra oscurantista fa del corpo delle donne un campo di battaglia e ovunque governa si sta consumando un vero e proprio attacco alla libertà di scelta delle donne. Penso alla Polonia, ad esempio, dove le donne vengono lasciate morire perché, finché si sente il battito del feto, i medici non intervengono per salvare loro la vita quando questa è in pericolo.

Ma penso anche a molte regioni del nostro Paese: dove la destra è maggioranza, il tasso di accesso all'aborto è bassissimo quando non pressoché pari allo zero. Del resto, abbiamo una ministra alle Pari opportunità secondo cui "purtroppo l'aborto è un diritto" e una premier che ha dichiarato di voler difendere "il diritto a non abortire", come se qualcuno costringesse le donne a farlo.
Invece i dati dell'OMS parlano chiaro: dove l'aborto è legale e sicuro, non cresce il numero di interruzioni di gravidanza, mentre dove ci sono divieti e leggi restrittive cresce la mortalità delle donne.

Lavoreremo in Parlamento perché le raccomandazioni dell'OMS per l'aborto libero e sicuro vengano adottate dal nostro Paese, perché le regioni introducano le linee guida del ministero sull'accesso alla pillola abortiva, perché i dati sulla reale possibilità di accesso sull'IVG siano pubblici e accessibili, così come la mappatura delle strutture a cui le donne possono rivolgersi.
Dobbiamo fermare questa "deriva alla polacca": giù le mani dalla libera scelta delle donne". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata del PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

27/09/2023 - 19:06

“In Iran è in corso una vera e propria apartheid nei confronti delle donne che iniziata 44 anni fa con la cosiddetta rivoluzione islamica”, ma che nell'ultimo anno ha visto un'escalation di violenza e repressione anche verso le persone LGBTQIA+, gli attivisti ambientalisti, le minoranze, i dissidenti che sono scesi in piazza subito dopo la morte di Mahsa Amini e nei mesi successivi. Studenti, studentesse, oppositori politici, intellettuali vengono definiti "nemici" dal regime, ma le donne rimangono il nemico pubblico numero uno. Contro di loro vengono rivolte accuse di "incitamento alla prostituzione e corruzione morale" se si rifiutano di coprirsi il capo.

E’ il racconto emerso oggi, durante la prima seduta del Comitato permanente della Camera sui diritti umani, delle attiviste del movimento “Donna, vita, libertà”. Ad essere audite Parisa M. Nazari, Pegah Moshir Pour, Shady Alizadeh, la Dottoressa Zahra Toufigh Asri e Elham Talaee Mahani.
“Abbiamo appreso che l’Iran è stato chiamato a presiedere il Social Forum 2023 del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, nella persona di Ali Bahreini, ambasciatore della Repubblica islamica e rappresentante permanente presso le Nazioni Unite. Il tema del Social Forum, che si terrà, il 2 e il 3 novembre prossimi, è il contributo della scienza, della tecnologia e dell'innovazione alla promozione dei diritti umani. Una scelta inspiegabile alla luce delle gravissime violazioni dei diritti umani perpetrate dalla Repubblica Islamica e della gestione politicizzata della pandemia durante la quale sono stati rifiutati i vaccini causando la morte di centinaia di persone.

Le attiviste hanno riferito anche di difficoltà ad ottenere il visto di ingresso in Italia, anche per motivi di salute, per coloro che sono stati accecati dai proiettili di gomma durante le proteste e per chi le attiviste e le attiviste che scappano dalla repressione.  Inoltre, l'Iran non rinnova i passaporti a chi ha ottenuto un visto per l'Italia anche per motivi di studio e, soprattutto, per chi partecipa alle manifestazioni che si svolgono in Italia a sostegno della protesta in Iran.
Chiederemo al governo che venga rivista la nomina al Social Forum e chiederemo chiarimenti alla Farnesina sulla difficoltà ad ottenere i visti per chi scappa dal regime”, dichiara Laura Boldrini, presidente del Comitato.

27/09/2023 - 16:11

"Esprimo tutta la mia solidarietà alla signora Francesca Antinucci, a suo figlio e alla famiglia di Khaled El Qaisi che dal 31 agosto è detenuto in un carcere israeliano.
El Qaisi, cittadino italiano e palestinese, è stato arrestato al valico di Allenby mentre accompagnava la sua famiglia nel viaggio di ritorno da una vacanza a Betlemme. Nè in quel momento, né durante gli interrogatori che ha subito in carcere gli è stato detto su che basi era stato arrestato, con quali prove, per quale presunto reato. E in quelle sedi non è stato assistito da un avvocato.
Tutto questo avviene in violazione non solo di quanto previsto dal nostro ordinamento in tema di diritto alla difesa e di giusto processo, ma anche dalla Cedu e dal Patto internazionale sui diritti civili e politici dell'Onu.
Il ministro Tajani ha detto che non possiamo interferire con attività giudiziarie di un altro paese. Ma sono parole che non hanno senso e sono del tutto inopportune. Qui c'è in ballo la tutela dei diritti fondamentali di una persona, ritenuti tali a livello internazionale e su questo si deve intervenire. Parliamo, per altro, di un cittadino italiano.
Il governo si è vantato, a mio avviso a sproposito, della grazia a Patrick Zaki facendoci intendere che, in quel caso, ha interferito. Anche per la liberazione di Alessia Piperno, vittima anche lei di un arresto arbitrario in Iran, il governo è intervenuto.
Perché non si può fare lo stesso per Khaled El Qaisi? Ci aspettiamo una risposta chiara, su questo.
Come Intergruppo per la pace tra Israele e Palestina, abbiamo scritto al ministro Tajani. Io ho presentato un'interrogazione in Commissione esteri, ma non basta. Dobbiamo esercitare una pressione più forte sul governo. Il governo ha il dovere di fare di più.
A meno che non ci siano motivi, che non si rendono espliciti, per cui non si vuole intervenire. E sarebbe molto grave.
Continueremo a stare vicini alla famiglia e ci impegneremo al massimo per rompere questo muro di indifferenza: non può prevalere il pregiudizio. Si affermerebbe un doppio standard che non sarebbe accettabile". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, a margine della conferenza stampa che si è tenuta oggi alla Camera dei Deputati sul caso di Khaled El Qaisi.

26/09/2023 - 16:58

Si insedia domani il Comitato Permanente della Camera per i diritti umani nel Mondo. Lo presiede Laura Boldrini.

Saranno audite attiviste per la difesa dei diritti umani in Iran. Lo riporta una nota. "All'ordine del giorno l'impegno dell'Italia nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni. Questa prima seduta è dedicata all'Iran e, particolarmente, ai movimenti delle donne nati a seguito della violenta morte della giovane Mahsa Amini e agli altrettanto violenti tentativi di repressione dal parte del regime iraniano. Saranno audite attiviste impegnate nella difesa dei diritti umani in Iran: la dottoressa Parisa M. Nazari, mediatrice interculturale, rappresentante della "Woman Life Freedom Italy Community"; la dottoressa Pegah Moshir POUR, consulente e attivista per i diritti umani e digitali; l'avvocata Shady Alizadeh, rappresentante dell'Unione Italo-Iraniana per donna vita libertà; la dottoressa Zahra Toufigh Asri, rappresentante dell'Associazione Donne Libere Iraniane; la dottoressa Elham Talaee Mahani, rappresentante dell'Associazione Donna Vita Libertà. La seduta avrà inizio alle ore 13.45 e sarà trasmessa in streaming sulla webtv della Camera dei Deputati", si spiega.

26/09/2023 - 15:56

"L'Italia non produce armi nucleari, ma le ospita sul suo territorio ad Aviano e Ghedi. Parliamo di armi di ultima generazione ognuna delle quali è in grado di uccidere un milione di persone. Oggi nove Paesi nel mondo hanno l'arma nucleare, ma una guerra con questi ordigni sarebbe ingestibile e comporterebbe la fine dell'umanità. Il Trattato per la non proliferazione delle armi nucleari è a un binario morto, ma il cancelliere tedesco Scholz ha chiesto che si riapra il dibattito sul disarmo nucleare. Non solo per Usa e Russia, ma anche per tutti gli altri stati, inclusa la Cina". Lo dichiara, in un'intervista rilasciata a Fanpage in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione totale delle armi nucleari, Laura BOLDRINI, deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "Auspico che questo dibattito, urgentissimo e non più rinviabile - continua -, si svolga anche nell'ambito del Trattato per l'abolizione delle armi nucleari, adottato dalle Nazioni unite e nato grazie all'impegno della società civile, della campagna Ican, rappresentata in Italia dalla Rete Pace e Disarmo. Ho presentato una risoluzione, votata all'unanimità da maggioranza e opposizione, perché l'Italia mandi un osservatore alla seconda Conferenza del trattato che si terrà a New York a novembre. E abbiamo anche votato per mettere al centro dell'agenda della presidenza italiana del G7, il prossimo anno, il tema del disarmo nucleare: mi auguro che Meloni dia seguito a questa richiesta. Alla Camera abbiamo anche formato un intergruppo su questo tema, ma tutti devono fare di più per sensibilizzare e rendere le persone consapevoli dei rischi. In questo, il film 'Oppenheimer' ci può essere molto utile". "Siamo seduti su una polveriera e non c'è una seconda chance. Come ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, prima che sia la bomba nucleare a distruggere l'umanità, è l'umanità che deve abolire la bomba nucleare", conclude BOLDRINI.

25/09/2023 - 19:08

"Anna Elisa Fontana aveva 48 anni. E' morta questa mattina all'ospedale Civico di Palermo 24 ore dopo che il marito le aveva dato fuoco, nella loro casa di Pantelleria.

Manuela Bittante aveva 77 anni ed è morta per le coltellate che le ha inferno il marito.
E' difficile trovare le parole, davanti a 86 vittime di femminicidio dall'inizio dell'anno. Perché le parole non servono più.

Servono i fatti.

Non serve a niente limitarsi a inasprire le pene  se non si mette in campo una vera e propria rivoluzione culturale che parta dal rispetto delle donne, delle loro scelte e della loro volontà.

Serve una grande campagna di mobilitazione e sensibilizzazione che coinvolga tutti gli ambiti della vita sociale.

Serve un piano straordinario per l' occupazione femminile perché le donne siano indipendenti e non debbano subire ricatti.

Servono progetti e fondi per la formazione a partire dalle scuole e fino alle forze dell'ordine, ai tribunali, passando per i luoghi di lavoro, di aggregazione e i media.

Serve finanziare i centri anti violenza e aprirne di nuovi, ovunque.

L'Italia è tra i 5 paesi europei con il più alto numero di femminicidi: cosa deve succedere perché si capisca che è necessario intervenire subito?

Quante altre donne devono ancora morire, devono ancora essere stuprate, molestate prima che ci rendiamo conto che si inizi a investire in prevenzione? Quante?". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata del Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

25/09/2023 - 16:07

"Non bastavano le polemiche imbastite da alcuni ministri, Crosetto in primis. Ora Meloni chiede ufficialmente al governo tedesco chiarimenti sulla decisione di sostenere le ONG che salvano i migranti in mare, manifestando così tutta la debolezza dell'esecutivo italiano sul tema dell’immigrazione.
Soccorrere è un dovere di chiunque operi in mare, oltre che degli Stati come previsto dalle convenzioni internazionali. È anche un gesto di umanità e un principio mai messo in discussione nella storia della navigazione. E, esattamente come succede in altri settori, è del tutto normale che uno Stato finanzi associazioni e ONG, che svolgono attività umanitarie.
Il governo italiano ha deciso, invece, di fare la guerra alle ONG e di usarle come capro espiatorio, nonostante sia ormai chiaro a chiunque che non è certo il lavoro delle ONG a incentivare gli sbarchi.
La Guardia Costiera fa un gran lavoro, ma è evidente che da sola non basta.
Continuare ad attaccare le Ong e, con esse, prendersela con il governo tedesco, è indecente ed è un modo per tentare di nascondere l'incapacità di questo governo che, invece di cercare accordi in sede europea per trovare una soluzione condivisa, attacca gli Stati più determinanti in questa sfida e si isola. Crosetto e gli altri dovrebbero ringraziare la Germania che sostiene le ONG e Meloni dovrebbe farsi promotrice di una missione europea per il salvataggio in mare.
E invece dobbiamo sentire Salvini che pensa sia scandaloso che i migranti arrivino con le scarpe ai piedi. Un'affermazione vergognosa per chiunque, a maggior ragione per un ministro della Repubblica. Un quadro veramente desolante". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata del PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

22/09/2023 - 21:33

"Addio, Presidente. Sei stato un punto di riferimento per il Paese e una guida nei momenti piu' difficili". Cosi' Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e Presidente del Comitato Permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo.

22/09/2023 - 14:05

"'Il Regolamento di Dublino è preistoria'. Come sempre il presidente Mattarella trova le parole più efficaci. Da tempo, ormai, sosteniamo che quel Regolamento, che attribuisce al paese europeo di primo approdo dei migranti la responsabilità di valutare le domande di asilo, va superato perché penalizza paesi come l'Italia e la Grecia. Buona parte dei richiedenti asilo che arriva in Italia, infatti, vorrebbe raggiungere parenti e amici in altri paesi europei. Ma non può farlo legalmente. Di fatto le persone vanno comunque altrove, ma con il rischio costante di essere rimandate in Italia". Lo dichiara sui suoi profili social Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato Permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Gli Stati europei guidati da leader nazionalisti - prosegue Boldrini - non vogliono toccare il Regolamento di Dublino perché significherebbe farsi carico di una quota di rifugiati. Lo stesso Salvini, da parlamentare europeo, ha sempre disertato i lavori per il superamento di quelle norme. Gli alleati e gli amici di Meloni in Europa si oppongono e remano contro l'Italia e per la premier, evidentemente, i rapporti con Orbán e con il Pis polacco vengono prima di ogni altra cosa. Se questo è patriottismo".

20/09/2023 - 13:18

"Oggi la Corte costituzionale deciderà se si può procedere contro gli imputati per le torture e l'uccisione di Giulio Regeni, anche se i quattro funzionari della sicurezza egiziana non sono stati formalmente raggiungibili. L'autocrate Al-Sisi vuole approfittare di uno strumento di garanzia del nostro sistema penale per impedire che si trovi la verità sulla morte di Giulio". Lo scrive sui social Laura BOLDRINI, deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "Sono accanto alla famiglia Regeni come migliaia di persone in tutta Italia che oggi presidiano le panchine gialle e mandano messaggi di solidarietà e invocano giustizia", conclude BOLDRINI.

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