"L'aggressione a Giuseppe Conte è un fatto gravissimo da condannare senza se e senza ma. È un atto che va stigmatizzato con forza da tutte le forze politiche, anche da quelle che nel corso della pandemia hanno alimentato, a scopo propagandistico ed elettorale, le posizioni no-vax": è quanto dichiara Simona Bonafè, deputata Pd, sull'episodio che ha coinvolto oggi a Massa il leader del Movimento 5 Stelle.
"Con il Decreto Cutro il governo e la sua maggioranza hanno superato ogni limite: hanno infatti utilizzato un nome che evoca sofferenza e morte per costruire una ulteriore e vergognosa operazione di propaganda a danno dei più deboli": ha affermato Simona Bonafè, capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, nella sua dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal governo sul cosiddetto decreto Cutro che si è svolta oggi.
"Dopo la tragedia in cui hanno perso la vita decine di migranti e moltissimi bambini ci aspettavamo un cambio di passo ed un approccio meno demagogico e strumentale. Purtroppo così non è stato: criminalizzare prima le Ong e poi la protezione speciale non solo non ha risolto i problemi ma ha addirittura aumentato ed aumenterà il numero degli sbarchi. Nel decreto Cutro, nonostante il Def abbia appena sancito che soltanto politiche efficaci di immigrazione potranno garantire la sostenibilità economica del nostro paese, non vi è alcuna norma legata alla promozione dei corridoi umanitari, all'accoglienza ed all'integrazione. Questa destra è distante dalla realtà": ha concluso Simona Bonafè.
"Il taglio del cuneo fiscale per gli stipendi medio bassi è sempre condivisibile, quello che non è accettabile è spacciare un bonus di soli sei mesi con il taglio delle tasse più grande degli ultimi decenni". Lo ha detto la vicecapogruppo dei Deputati Pd, Simona Bonafè, nel corso della trasmissione 'Radio Anch'io' su Rai Radio 1, riguardo ai contenuti del Decreto Lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri.
"E' inoltre palese che le nuove forme di precariato presenti nel decreto, dai voucher alla liberalizzazione dei contratti a termine, disincentiveranno la natalità: tema sul quale la destra promette molto senza mantenere nulla", ha concluso.
"Mi auguro che nel Decreto Lavoro, che il governo Meloni vuole approvare in fretta e furia il 1 maggio, ci siano misure efficaci e non solo norme spot. Ai redditi delle famiglie, duramente colpite dalla crisi energetica e dall'inflazione, non può certamente bastare il taglio di poche decine di euro per i redditi bassi o l'innalzamento dei fringe benefit, che riguarda soltanto una piccola platea di lavoratori. Spero che nel provvedimento, dopo le promesse mancate di questi mesi, venga almeno riproposta ‘Opzione donna' con parametri meno stringenti. In caso contrario, sarebbe l'ennesima beffa per le lavoratrici italiane”. Lo afferma la deputata dem Simona Bonafè, vicepresidente del Gruppo Pd, in merito al decreto che verrà licenziato lunedì prossimo dall’esecutivo.
"Il governo, dopo mesi di inutili promesse, intervenga seriamente e faccia rispettare l’accordo di programma a Jsw che oggi, dopo aver già ricevuto nei mesi scorsi 1,4 miliardi di euro di commesse pubbliche, è tornata a chiedere ulteriori risorse per il rilancio dello stabilimento di Piombino": è quanto dichiarano i deputati Pd Marco Simiani, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Christian Di Sanzo, ed i senatori Pd Dario Parrini, Ylenia Zambito, Marco Furfaro e Silvio Franceschelli sulla riunione tra azienda e sindacati che si è svolta oggi, giovedì 27 aprile, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Era presente all'incontro una delegazione dei parlamentari Pd.
"Quello che è accaduto oggi alla Camera è la diretta testimonianza che il paese è governato da una banda di dilettanti allo sbaraglio incapace di garantire la tenuta sociale ed economica. Senza l'approvazione a maggioranza della risoluzione sul Def non ci potrà essere alcun scostamento di bilancio necessario per sostenere le famiglie a partire dall'annunciato taglio del cuneo fiscale per i redditi medio - bassi": è quanto dichiara Simona Bonafè, vice capogruppo dei Deputati Pd.
"Il 25 aprile è stato lo spartiacque tra la dittatura e la democrazia, tra l'oppressione e la libertà, tra la disperazione e la speranza, tra la guerra e la pace. La rinascita dell'Italia dopo le macerie del conflitto e la creazione di un'Europa unita e solidale sono stati possibili proprio grazie ai valori condivisi della Liberazione. Questi principi universali sono le basi per dare un futuro migliore alle nuove generazioni": è quanto dichiara Simona Bonafè, vice presidente dei Deputati Pd, a margine delle iniziative in programma oggi a Firenze.
Dichiarazione di Simona Bonafe’ , vicepresidente deputati Pd
"Meno risorse per la povertà, poche decine di euro per i redditi medio-bassi e ritorno al precariato: se queste sono le ricette della destra per promuovere lavoro e salari eviterei di convocare un consiglio dei ministri il primo maggio": è quanto dichiara Simona Bonafé, vicepresidente dei Deputati Pd, sui contenuti del Decreto Lavoro che dovrebbe essere approvato dal governo. "Dopo le mirabolanti promesse di tagli fiscali per i figli a carico il governo Meloni, non riuscendo a trovare le coperture, ripiega su misure spot che ridurranno però le risorse per le famiglie indigenti e promuoveranno i contratti a termine. Le continue false promesse della maggioranza sono state ormai smascherate": conclude Simona Bonafè.
“Il governo Meloni sulla gestione dei migranti continua ad essere in stato confusionale: se nel Def per il governo gli immigrati vengono considerati una risorsa indispensabile, le scelte propagandistiche fatte fino ad oggi, dalla criminalizzazione delle Ong alla cancellazione della protezione speciale, causano soltanto tragedie in mare ed incentivano l’immigrazione irregolare. Servono al contrario politiche serie ed efficaci anche per andare incontro alla richiesta delle imprese di manodopera in settori strategici dell’economia e per garantire con il lavoro regolare la sostenibilità del sistema pensionistico alle nuove generazioni”.
Lo dichiara Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, intervenendo alla trasmissione “L’aria che tira” su La 7.
“Con il Decreto Bollette, attualmente in discussione alla Camera, il governo ha ridotto di oltre 400 milioni il contributo di solidarietà sugli extraprofitti che spetta alle imprese energetiche. Ho presentato un emendamento affinchè queste risorse vengano ripristinare e utilizzate per finanziare un fondo straordinario finalizzato alla riduzione delle tariffe per la fornitura di energia elettrica e per la fornitura di gas naturale a favore delle Pmi che rappresentano la spina dorsale del tessuto imprenditoriale italiano e che sono ancora in gravi difficoltà.
Mi appello alla maggioranza perché sostenga questa iniziativa”. Lo dichiara Simona Bonafè, vicepresidente dei deputati Pd di Montecitorio.
"Le previsioni di crescita del Def, per ammissione dello stesso governo, sono tutte legate alla capacità di realizzare il Pnrr. Sulla completa attuazione del Piano la maggioranza però è nel caos e non dice le cose come stanno. La revisione del piano entro agosto espone il nostro paese al rischio di non riuscire a rispettare i target dei progetti esistenti e di non avere l’autorizzazione per eventuali modifiche e quindi, in un caso e nell’altro, di perdere risorse" : è quanto dichiara Simona Bonafè, capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali della Camera.
"Le ripetute esternazioni del Ministro Fitto che continua a fare ipotesi di revisione di progetti senza però presentare niente oltre che a compromettere miliardi di risorse, minano anche la credibilità internazionale dell'Italia ed la crescita stessa del nostro paese": conclude Simona Bonafè.
“Ancora nessuna certezza sul rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici in scadenza: nonostante gli impegni presi il ministero della Funzione pubblica ha ammesso che mancano le risorse per adeguare i salari all’inflazione e di non poter addirittura indicare quando tali aumenti potranno essere erogati”: è quanto dichiara Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera sulla discussione di oggi dell’interrogazione sul Ccnl della Pubblica amministrazione.
“Il governo - aggiunge - continua a non prendersi le proprie responsabilità addossando le colpe ad altri e limitandosi, come ha fatto anche oggi, ad annunci generici sulla volontà di reperire le risorse senza però indicarne modalità e tempistica. Questo atteggiamento - conclude - mortifica migliaia di lavoratori in prima linea per l’erogazione dei servizi ai cittadini, già penalizzati da carenze di organico e che hanno anche un ruolo strategico per la corretta attuazione del Pnrr”.
Dichiarazione on. Simona Bonafe’, capogruppo Pd commissione Affari Costituzionali
“Le riforme istituzionali servono per dare risposte ai problemi del sistema: il Presidente della Repubblica è una figura imparziale e di garanzia costituzionale che svolge un ruolo fondamentale per il paese. La sua elezione diretta potrebbe quindi compromettere l’equilibrio stesso dei poteri e l’unità dello Stato. Le criticità sono altre ed evidenti: mi riferisco in particolar modo ad un processo legislativo che soprattutto negli ultimi anni è divenuto monocamerale di fatto e legato quasi esclusivamente all’abuso della decretazione d’urgenza del governo, mortificando proposte ed attività del Parlamento”. È quanto dichiara Simona Bonafè, capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali della Camera, intervenendo dopo l'audizione del Ministro per le riforme istituzionali Elisabetta Casellati.
“Le riforme poi, per essere realmente efficaci e capaci di modernizzare il paese, non possono ridursi ad uno strumento di propaganda del governo di turno, ma devono avere la più ampia condivisione possibile con le forze politiche”.
Dichiarazione Simona Bonafe’ , vicepresidente deputati Pd
"La frattura nella maggioranza e nel governo sulla possibilità di non spendere tutte le risorse del Pnrr è sempre più evidente e si sta allargando. Questo caos non sta soltanto compromettendo l'immagine dell'Italia nell'Europa e nel mondo sulla capacità e professionalità della nostra classe dirigente ma rischia di vanificare la modernizzazione e la crescita del paese per i prossimi anni". È quanto dichiara la vice presidente dei Deputati Pd, Simona Bonafè, intervenendo oggi giovedì 6 aprile alla trasmissione "L'aria che tira" su la 7.