06/12/2022 - 13:54

“Questo decreto è il primo atto legislativo del nuovo governo di destra. E’ il biglietto da visita che ci dice quali sono le sue priorità. E’ legittimo cancellare dal ministero delle Infrastrutture e i trasporti, proprio la mobilità sostenibile. Certo sorge il dubbio che della mobilità sostenibile interessi poco. Dubbio fondato visto l’azzeramento delle risorse per il fondo per le piste ciclabili in Legge di bilancio. E’ legittimo cancellare il nome di transizione ecologica dal ministero dell’Ambiente, ma si abbia il coraggio di dire chiaramente che si leva il nome transizione ecologica perché non ci si vuole occupare di transizione ecologica. Quello che ci preoccupa è che possa essere la porta per smontare il Pnrr che prevede il 40% di risorse per progetti sulla rivoluzione verde. Non vi permetteremo di sabotare un piano di investimenti straordinario. Il Pnrr non va rinegoziato, va attuato”.

Così Simona Bonafè, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula per esprimere il voto contrario sul Dl Ministeri.

“Avete voluto chiamare il ministero dello Sviluppo economico - ha aggiunto - ministero delle Imprese e del Made in Italy senza però prevedere in Legge di bilancio il rifinanziamento dei fondi come Industria 4.0 e Sabatini, che potrebbero davvero sostenere la competitività delle nostre imprese all’estero. E potrei continuare con Agricoltura e sovranità. E arriviamo al ministero dell’Istruzione e del merito. Il Pd non è contrario al merito. Parlare del merito nella scuola dell’obbligo non può però essere disgiunto dal riaffermare il tema delle uguaglianze di opportunità. Ma Il merito si calcola dopo che si è adempiuto alla responsabilità repubblicana di rimuovere gli ostacoli, con soldi per le borse di studio, sostegno ai costi universitari per i meritevoli, libri gratuiti, alloggi, compensazione del gap informatico delle famiglie più povere. Quando avrete fatto tutte queste cose potrete premiare e valorizzare il merito. Ma tutto questo nella Legge di bilancio non c’è. Avete vinto le elezioni, avete una maggioranza chiara per governare. Noi voteremo contro - ha concluso - e sappiate che continueremo ad essere vigili perché nessuna maggioranza può far tornare indietro il nostro Paese”.

05/12/2022 - 17:51

“L’Europa sta investendo da tempo nella transizione ecologica: l’unico modello di sviluppo capace di coniugare crescita produttiva e benessere sociale, salvaguardia dell’ambiente ed occupazione, tutela delle risorse e produzione energetica rinnovabile. Esponenti dell’attuale governo e della maggioranza hanno già negato in passato l'emergenza climatica e denigrato la green economy, cambiare quindi nome al ministero non è soltanto una pessima scelta dal punto di vista simbolico, ma rischia quindi di essere il primo passo verso politiche ambientali retrograde”: è quanto dichiara Simona Bonafè, vice presidente del deputati Pd, sulla scelta del governo Meloni di cambiare nome, attraverso il Decreto Ministeri, al dicastero della Transizione ecologica.

“Quello che più ci preoccupa, in questa direzione, è infatti che questo possa essere l’espediente per smontare il Piano nazionale di riprese e resilienza, perché sappiamo bene tutti che il 40 per cento delle risorse del Pnrr deve essere obbligatoriamente destinato a progetti e processi di transizione ecologica nelle sue varie declinazioni”: conclude Simona Bonafè.

22/11/2022 - 10:52

"Con Roberto Maroni se ne va un politico illuminato che ha saputo affrontare temi delicati di carattere nazionale con serietà e pragmatismo e senza mai rincorrere toni arroganti e populisti. Alla sua famiglia vanno le mie condoglianze": è quanto dichiara Simona Bonafè, vice capogruppo dei Deputati Pd.

16/11/2022 - 15:37

“Da Piantedosi e maggioranza solo demagogia e populismo che testimoniano incapacità di gestire l’immigrazione garantendo legalità e diritti”: è quanto dichiara la vicecapogruppo dei deputati Pd Simona Bonafè, sull’informativa a Montecitorio del ministro dell’Interno, che si è svolta oggi.

“Scaricare la responsabilità degli sbarchi clandestini sulle Ong è  palesemente falso perché solo una minima parte dei migranti arriva in Italia attraverso le loro navi; invocare la solidarietà dell’Europa, senza poi seguire le regole comunitarie condivise, continua a minare la credibilità del nostro Paese; seguitare a parlare di un Piano di sostegno all’Africa senza specificare con quali modalità e risorse chiudendo però i porti e non soccorrendo i naufraghi appare oggi soltanto un tentativo maldestro. Come per i No-Vax, il tema dell’immigrazione rappresenta oggi per il governo Meloni un disperato tentativo per nascondere la mancanza di politiche e di iniziative efficaci per contrastare la crisi economica: una crisi che sta danneggiando le imprese ed erodendo il potere d’acquisto dei cittadini, con l’inflazione a quasi il 12%, come testimonia oggi l’Istat, ai massimi dal 1984”, conclude Simona Bonafè.

16/11/2022 - 12:15

“Il sottosegretario Gemmato non lascia ma raddoppia, confermando la sua posizione negazionista e facendo capire che si è sottoposto al vaccino solamente perché obbligato dalla legge”: è quanto dichiara la vice presidente dei Deputati Pd, Simona Bonafé, intervenendo alla trasmissione Omnibus su La7.

“Nella giornata di ieri lo stesso Gemmato e numerosi parlamentari di Fdi hanno denunciato come le parole del sottosegretario siano state estrapolate e strumentalizzate. Niente di più falso visto che lo stesso esponente del Governo Meloni ha di fatto confermato come l’obbligo della vaccinazione sia stato dannoso. E’ inammissibile che un No Vax rivesta questo incarico, anche per rispetto al personale medico che si è sacrificato per salvare i malati e per garantire l’efficacia della nuova campagna di vaccinazione che potrà salvare nuove vite e soprattutto le persone fragili”: conclude Simona Bonafé.

14/11/2022 - 13:40

 “La crisi energetica, l’aumento delle bollette e delle materie prime sta mettendo in ginocchio il sistema nazionale delle piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del tessuto imprenditoriale italiano: è necessario un intervento straordinario da parte del governo per superare questa emergenza. Per questo motivo proponiamo di destinare una quota sensibile degli extra profitti delle società energetiche al fine di calmierare i costi delle Pmi”: è quanto dichiara Simona Bonafè, vicecapogruppo del Pd alla Camera, a margine dell’iniziativa “No al caro bollette” promossa dalle associazioni di categoria della Toscana di Cna, Confartigianato Imprese, Confcommercio e Confesercenti oggi a Firenze.
“E’ sconcertante come governo e maggioranza si stiamo occupando di temi come rave, medici no vax, o creare casi internazionali sulla gestione di poche migliaia di migranti. La vera emergenza è oggi il lavoro e l’economia reale stretta fra cari bollette e inflazione. Occorrono iniziative rapide ed efficaci e la redistribuzione degli extra profitti a beneficio delle piccole e medie imprese va oggi in questa direzione”: conclude Simona Bonafè.

12/11/2022 - 15:35

“Le bollette energetiche crescono, l’inflazione è a due cifre, la recessione è alle porte: in questo scenario preoccupante il governo Meloni fa decreti sui rave, sui medici no-vax, provoca una crisi diplomatica con la Francia screditando il paese in Europa mentre sulle politiche economiche non mette in campo nessuna nuova misura per sostenere i ceti deboli. L’unica novità è l’innalzamento del tetto del contante a 5000 mila euro: una scelta che non aumenta il potere d’acquisto delle famiglie, favorisce gli evasori fiscali e danneggiando il Pil nega ulteriori entrate per lo Stato che potevano essere destinate al taglio delle tasse”: è quanto dichiara Simona Bonafè, vice capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, intervenendo oggi alla trasmissione Agorà su Rai 3.

08/11/2022 - 14:57

“Oggi il Green deal, l’economia circolare e la decarbonizzazione non sono soltanto una opportunità ma una necessità per contrastare i mutamenti climatici, ridurre la mancanza di materie prime e rendere competitivo il sistema produttivo nazionale. Qualsiasi ritorno a modelli energetici ormai superati sarebbe dannoso non solo per l’ambiente ma anche per l’economia e l’occupazione. Molte imprese hanno già investito in questa direzione ed è compito della politica sostenere ed incentivare questi processi. E’ evidente che il nostro paese paga gravi ritardi sullo sviluppo delle fonti rinnovabili come eolico, fotovoltaico e geotermico che avrebbero potuto garantire un approvvigionamento energetico maggiore: occorre ora accelerare su queste politiche e perseguire con efficacia gli obiettivi europei fissati per il 2050”.

 

Così la vicecapogruppo del Partito Democratico alla Camera, Simona Bonafé, intervenendo oggi Rimini alla sessione plenaria di apertura di Ecomondo: “Le nuove sfide della transizione ecologica per le imprese italiane”.

03/11/2022 - 15:32

“Meloni va a Bruxelles come leader del governo italiano, cioè di un Paese che ha sempre mantenuto una linea europeista e da fondatore dell’Europa, oppure come leader del Partito dei conservatori, che urlava dai palchi come quello di Vox che in Ue era ‘finita la pacchia’? Mi auguro che ci vada con lo spirito di voler rassicurare le cancellerie europee. Poi si tratterà di capire che cosa sarà in grado di portare a casa. Anche perché si trova una strada già aperta da Mario Draghi, che nell’ultimo consiglio europeo ha trovato l’accordo con gli altri Paesi dell’Unione, Germania compresa, per un tetto dinamico al prezzo del gas e sul disaccoppiamento tra il prezzo dell’energia elettrica prodotta dalle rinnovabili e quella prodotta da gas. Sono questi i due grandi temi sui quali capiremo cosa andrà a dire Meloni alle istituzioni europee. Se invece va a chiedere la rivisitazione del Pnrr, non potremmo certo aspettarci molto”.

 

Così la vice capogruppo del Pd alla Camera, Simona Bonafè, intervistata da Radio Immagina.

03/11/2022 - 15:09

“Dal primo consiglio dei ministri ci saremmo aspettati un’attenzione sulle misure che riguardano bollette e inflazione e magari sul tema degli stipendi molto bassi, che rischiano di non far arrivare alla fine del mese tante famiglie. Ce lo aspettavamo perché in campagna elettorale, proprio su queste emergenze, Meloni aveva attaccato il governo Draghi accusandolo di essere inconcludente. Invece, il consiglio dei ministri ha affrontato tutto tranne i temi che interessano gli italiani. Abbiamo capito che la priorità sono i rave party. Mi sono inoltre molto stupita per il fatto che, mentre Meloni si ritiene molto fiera e orgogliosa di questa normativa, il ministro della Giustizia si dice convinto che la norma dovrà essere sottoposta al vaglio del Parlamento, evidentemente si è convinto anche lui che si sono sbagliati”.

Così la vice capogruppo del Pd alla Camera, Simona Bonafè, intervista da Radio Immagina.

“Noi - aggiunge - siamo favorevoli a misure di contrasto ai rave illegali, ma occorre capire come lo si fa. Intanto bisogna dire che se il caso del rave di Modena è stato affrontato in modo ordinato è stato grazie alla normativa già vigente e non per l’introduzione di un nuovo reato. La norma introdotta va ritirata perché è ambigua, non distingue infatti tra un rave e una festa di compleanno in un parco, ed è sproporzionata nell’entità della pena: viene punita più l’organizzazione di un rave party che una rapina a mano armata o l’adescamento di un minorenne. Oggi - conclude - purtroppo la presidente del Consiglio italiana si presenta a Bruxelles, al vertice con le istituzioni europee, dopo aver approvato una norma liberticida”.

29/10/2022 - 19:13

“La riforma della giustizia penale deve entrare in vigore nei tempi previsti. Nessun rinvio è possibile, se vogliamo salvaguardare le risorse del Pnrr. Il ministro Nordio sgombri immediatamente il campo dalla possibilità che si concretizzi questa sciagurata ipotesi. Quei fondi, ottenuti con un grande impegno, servono a modernizzare e rendere più efficace il nostro sistema e non possiamo permetterci di disattendere gli impegni presi in Europa. Dopo le uscite sull’innalzamento del limite per il contante e i passi indietro sul contrasto al Covid, sarebbe questo un pessimo segnale per l’affidabilità del nostro Paese offerto dal governo della destra”. Lo dichiara la vice capogruppo democratica alla Camera Simona Bonafè.

28/10/2022 - 14:54

“Sconto del 50 per cento per le bollette di famiglie e imprese dei comuni geotermici”: è quanto chiede un emendamento del Pd al Decreto Aiuti Ter, sottoscritto dai deputati eletti in Toscana del Pd Marco Simiani, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Emiliano Fossi, Federico Gianassi e Christian Di Sanzo. Il provvedimento verrà sostenuto a Palazzo Madama dai senatori toscani del Partito Democratico Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.

“La geotermia è una fonte naturale pulita e rinnovabile. Le zone interessate sono spesso aree marginali e interne già penalizzate dal punto di vista sociale, economico ed occupazionale, ma garantiscono energia a vasti bacini di utenza contigui: è quindi giusto che i territori che ospitano tale risorsa possano usufruire, oltre alle attuali royalties previste dalla legge e in questa fase di crisi energetica, di ulteriori ricadute tangibili. Ci auguriamo che il governo e la maggioranza, anche in relazione alle promesse fatte sia in campagna elettorale sia in fase di insediamento del nuovo esecutivo, possano sostenere concretamente questa iniziativa”: dichiarano Marco Simiani e Simona Bonafè.

25/10/2022 - 17:23

“Il rigassificatore di Piombino è necessario per garantire la sicurezza energetica della Toscana e dell’Italia: è ora altrettanto urgente varare una serie di norme e risorse capaci di produrre efficaci e rapide ricadute positive per famiglie ed imprese del territorio”: è quanto dichiara la deputata Pd Simona Bonafè annunciando la presentazione, sia a Montecitorio che al Senato, di una proposta di legge su tale tematica da parte dei parlamentari del Partito democratico eletti in Toscana. L’atto è stato sottoscritto dai senatori Dario Parini, Ylenia Zambito, Silvio Franceschelli e dai deputati Simona Bonafé, Marco Simiani, Emiliano Fossi, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Christian Diego Di Sanzo e Laura Boldrini.

“Il provvedimento prevede nello specifico disposizioni per il rilancio economico, occupazionale, sociale, ambientale, infrastrutturale e culturale dell’area di Piombino (compresi i comuni del Golfo di Follonica) e la riduzione del prezzo dei costi dell’energia per gli utenti domestici e imprese del territorio. Gli interventi, per cui è previsto uno stanziamento complessivo di circa 870 milioni di euro, verranno definiti da un apposito accordo di programma fra Stato, Regione Toscana ed enti locali interessati e riguarderanno la messa in sicurezza del porto, la bonifica delle aree industriali presenti, lo sviluppo di impianti di fonti rinnovabili, l’ammodernamento delle infrastrutture viarie, la valorizzazione delle aree archeologiche della zona e la realizzazione di un gasdotto per metanizzare l’Isola d’Elba. L’attuazione di tali opere viene affidata al Commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore secondo modalità attuative semplificate. Altre misure specifiche riguardano l’istituzione di una Zona logistica semplificata (Zlg) per promuovere nuovi investimenti nell’area portuale ed ulteriori stanziamenti per la reindustrializzazione per l’area di crisi industriale complessa di Piombino. Il provvedimento prevede inoltre che per imprese e cittadini del comune di Piombino sia concessa una riduzione del 50 per cento dei costi energetici”.

“Chiederemo al governo ed alla maggioranza di poter calendarizzare in tempi brevi, alla Camera o al Senato, questa proposta di legge; al fine di garantire una discussione concertata dei contenuti e programmare un avvio dei lavori delle opere di compensazione certo ed interamente finanziato”: conclude Simona Bonafé.

23/10/2022 - 12:00

“Gli enti virtuosi non possono essere penalizzati nei bandi nazionali: è quindi urgente rifinanziare il fondo sulla rigenerazione urbana per consentire anche ai piccoli comuni sotto ai 15mila abitanti la realizzazione di progetti per migliorare la qualità della vita dei cittadini”: è quanto dichiarano i deputati Pd Simona Bonafé e Marco Simiani in merito alle recenti graduatorie, rese note dal Ministero dell’Interno, che hanno escluso gran parte dei comuni del centro Nord ed in particolare della Toscana.
“E’ giusto perseguire i principi nazionali di perequazione territoriale e solidarietà verso le zone svantaggiate, ma non può essere fatto a scapito di amministratori capaci e delle loro comunità, anche perché zone urbane di degrado da riqualificare e rivitalizzare sono ormai presenti in tutta Italia. I parametri di assegnazione dei bandi vanno modificati e l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm) ricalibrato; in caso contrario la maggior parte dei comuni italiani non parteciperà agli avvisi pubblici perché sicuro di venir escluso. Questo problema va affrontato fin dalla prossima legge di Bilancio dove proporremo una norma per finanziare i comuni virtuosi rimasti esclusi dalle graduatorie: ci auguriamo che governo e maggioranza sostengano questa iniziativa”.

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