"Voteremo No ad un provvedimento con molte ombre e poche luci e che ancora una volta premia i furbetti e penalizza i cittadini onesti": è quanto dichiara la vicepresidente dei deputati Pd Simona Bonafè, intervenendo oggi in Aula nel corso della dichiarazione di voto del Decreto Milleproroghe.
"I 400 milioni di euro stanziati sono infatti serviti per lo stop alle multe per chi non si è vaccinato, per la riapertura dei termini della rottamazione delle cartelle esattoriali e per il nuovo condono. In questo modo vengono umiliati il personale sanitario, che è stato in prima linea contro la pandemia, ed i contribuenti onesti: l'unica proroga fiscale che avevamo chiesto come Pd e che riguardava il differimento dei termini per imprese e famiglie colpite dall'alluvione in Toscana è stata però bocciata".
"Quello accaduto oggi a Firenze è uno degli incidenti sul lavoro più gravi degli ultimi anni. Al dolore per le persone decedute, a cui va il mio cordoglio, si aggiunge l'angoscia per i lavoratori ancora sotto le macerie e per i feriti. Va fatta piena luce sulle cause di questa tragedia immane che colpisce tutta la città": è quanto dichiara la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera
Bonafè, accordo Italia-Albania inutile e costoso, Governo si fermi
“Meloni rifletta sulla tempistica del messaggio della Cei che arriva nel mezzo della sua informativa a Chigi sulle politiche migratorie. È una chiara denuncia alle politiche portate avanti dal Governo”. Così la capogruppo democratica nella commissione affari costituzionali della camera, Simona Bonafè che sottolinea “le parole della Cei dovrebbero far riflettere la Presidente Meloni perchè certificano che non sono più le sole opposizioni a denunciare l’inutilità e lo spreco di risorse del protocollo Italia-Albania - che peserà sulle casse dello stato per oltre 650 milioni -. Le preoccupazioni sono diffuse per un intervento che non inciderà sul numero degli sbarchi e che, nella sua applicazione, genererà forti discriminazioni in contrasto con la normativa europea”.
“Il governo Meloni ha sostanzialmente confermato che la rimodulazione del Pnrr causerà ritardi sulle liste d’attesa per la sanità. La nuova tempistica del Piano nazionale, oltre a ridurre le case di comunità e quindi i presidi sanitari territoriali, ha rimandato di due anni l’acquisto di oltre 3100 apparecchiature moderne come Tac, risonanze magnetiche, radiografie”. Così la vicepresidente dei deputati Pd Simona Bonafè, commentando la risposta alla sua interrogazione.
“Se il ministero della Salute - ha concluso Bonafè - avesse fatto una programmazione maggiormente accurata e capillare delle sostituzioni di macchinari non avremmo perso tutto questo tempo e garantito diagnosi maggiormente accurate. Circa la metà del totale delle apparecchiature presenti in Italia infatti non è più in linea con l’attuale livello di innovazione e non sono dotate di tecnologie aggiornate”.
“Sul pedaggio tra il casello tra San Pietro in Palazzi e Rosignano, in provincia di Livorno, si è consumata l’ultima vergognosa giravolta della destra. L’emendamento Pd che avrebbe dovuto eliminare almeno fino al completamento della Tirrenica questa inutile tassa, peraltro aumentata dal primo gennaio scorso, è stato infatti bocciato. I numerosi parlamentari della maggioranza che chiedevano fino a poche settimane fa a gran voce la soppressione di ‘questa inutile gabella’ sono stati sconfessati dal Ministro Salvini, dalla Premier Meloni e da un governo che si è schierato apertamente con i concessionari autostradali dimenticando pendolari e cittadini”: è quanto riporta una nota congiunta dei deputati Pd firmatari dell’emendamento Marco Simiani, Emiliano Fossi e Simona Bonafè.
“L’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dell’emendamento bipartisan al Decreto Milleproroghe che proroga la moratoria del taglio dei contributi all’editoria di altri 24 mesi è certamente una buona notizia. Ora però non si deve perdere tempo e occorre lavorare con serietà ad una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell'informazione. Al centro deve essere posto il diritto del cittadino ad una informazione corretta e puntuale”.
Lo dichiarano i deputati democratici Mancini, Bonafé, Cuperlo, Fornaro, Mauri, Guerra, Lai, Pagano e Roggiani, firmatari dell’emendamento 7.18 al Dl Milleproroghe.
“Il governo si è reso conto che i tagli alla Sanità in Legge di Bilancio non riescono a garantire prestazioni dignitose e ha dato parere positivo ad un emendamento del Pd al decreto Milleproroghe che verrà votato stanotte e che consente alle Regioni e agli enti locali di utilizzare risorse non impiegate per garantire la sostenibilità del sistema sanitario. Questa norma, che sblocca ‘avanzi vincolati di amministrazione’ rappresenta una boccata di ossigeno per un settore fortemente penalizzato dalla destra. Per rendere operativo questo provvedimento occorre adesso la proroga alle scadenze dei bilanci che le Regioni hanno richiesto”. Così Simona Bonafè, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.
*Bonafè e Pagano: Governo diviso con ministri in ordine sparso*
“Governo ancora diviso su Irpef agricolo, la soluzione di cui si sta discutendo nel vertice di maggioranza alla Camera già trova i distinguo della Lega con Salvini che chiede di più”. Così i capogruppo democratici nelle commissioni affari costituzionali e bilancio della
Camera, Simona Bonafè e Ubaldo Pagano che stanno seguendo il decreto milleproroghe dove confluirà la modifica annunciata da Palazzo Chigi. “I ministri vanno in ordine sparso e con posizioni contrastanti, stiamo assistendo a spettacolo indecoroso”.
"Giuseppe Matulli nel corso della sua esperienza politica ed istituzionale ha sempre saputo coniugare capacità di ascolto e concretezza, tenacia e passione; sia nei suoi incarichi a livello locale che nazionale. Ci mancheranno il suo impegno, la sua saggezza e la sua coerenza. Alla sua famiglia vanno le mie condoglianze". Così la vicepresidente dei deputati del Partito Democratico Simona Bonafè.
Bonafè e Pagano: Meloni si arrampica sugli specchi per nascondere fallimento
“Le proteste degli agricoltori fanno fare marcia indietro al governo che è costretto a correggere la manovra di bilancio. Giorgia Meloni e Lollobrigida si arrampicano adesso sugli specchi per nascondere al paese il fallimento di essersi piegati e aver dovuto modificare l’errore contenuto in manovra sull’Irpef agricolo”. Così in una nota i capigruppo democratici nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, Simona Bonafè e Ubaldo Pagano che stanno seguendo alla camera il milleproroghe dove confluirà la modifica annunciata oggi da Palazzo Chigi.
“Mentre si apprestano a votare l’ennesimo condono - piccolo o grande che sia - abbandonano il Terzo Settore, le associazioni del volontariato e dell’impegno nel sociale. L’emendamento al Milleproroghe che doveva salvaguardare il regime Iva è stato accantonato dalla maggioranza e rischia di saltare. La stessa maggioranza trova risorse per l’ennesima sanatoria per chi evade il fisco, ma non si preoccupa di chi ogni giorno si prende cura della parte più fragile del paese. Assicuriamo alle associazioni il massimo impegno del gruppo Pd per sostenere le loro ragioni in commissione e in Aula. Così in una nota i capigruppo democratici nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, Simona Bonafè e Ubaldo Pagano.
Bonafè e Pagano: oggi paga prezzo agli agricoltori
“La presidente Meloni è stucchevole, ancora una volta si presenta con il ritornello vittimistico del “in pochi mesi difficile fare miracoli”. È al governo da un anno e mezzo e le responsabilità sull’Ipef agricola sono molto chiare al punto che oggi Meloni deve correggere se stessa e autorizzare la presentazione di emendamenti al decreto milleproroghe che modificheranno le norme della manovra di bilancio approvate neanche un mese fa. Il governo naviga a vista e oggi paga il prezzo agli agricoltori che si sono opposti alle sue politiche sbagliate”. Così i capoguppo democratici nelle commissioni affari costituzionali e bilancio della Camera, Simona Bonafè e Ubaldo Pagano.
Bonafè e Pagano: sono divisi anche nel tentativo di correggere gli errori della manovra
“Questo provvedimento è la fotografia della fallimento delle scelte economiche del governo contenute nella manovra, che oggi la maggioranza cerca frettolosamente di correggere. Ma sono spaccati e navigano a vista”. Così i capigruppo democratici nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali di Montecitorio, Ubaldo Pagano e Simona Bonafè, che aggiungono: “a un mese e mezzo dalla presentazione del decreto milleproroghe stiamo ancora esaminando il secondo articolo e la maggioranza continua a essere in stallo. Una gestione pessima e dilettantistica in spregio a ogni forma di collaborazione che è stata offerta dalle opposizioni con continui cambi di posizione tra i gruppi di maggioranza che - concludono - sono spaccati e navigano a vista”.
no a nuove tentazioni Lega su “emendamento Bandecchi”
“Il dietrofront sulle università online è una notizia positiva, ci auguriamo che questo argomento sia definitivamente accantonato e che nella maggioranza non vi siano nuove tentazioni a presentare una norma che, come denunciato dalla Conferenza dei rettori, dall’Anvur e dell’Anac, favorisce le università telematiche in termini economici, impoverisce la qualità dei percorsi accademici e crea problemi in termini di legalità” così le deputate e i deputati democratici, Simona Bonafè, Debora Serracchiani, Gianni Cuperlo, Federico Fornaro, Andrea Orlando e Matteo Mauri che hanno da subito denunciato in commissione l’attenzione “sospetta” della Lega sulla norma giornalisticamente ribattezzata “emendamento Bandecchi”.
"L'accordo sui 50 miliardi di euro di aiuti all'Ucraina è un segnale di unità e coesione dell'Europa che fuga i timori di un disimpegno ma anche una sconfitta per chi aveva scommesso su un suo ruolo marginale nello scenario internazionale. E' stato neutralizzato il doppiogiochismo di Orban, che da sempre ha un rapporto conflittuale con l'Ue per la sospensione dei fondi dovuta alla violazione dei principi dello stato di diritto nel suo paese, e che non ha mai preso nettamente le distanze da Putin. L'Unione Europea è riuscita in questa fase difficile a mantenere la barra dritta ed ha ribadito che nella guerra in Ucraina non è un gioco soltanto il futuro di un popolo ma i valori stessi di libertà e democrazia". Così Simona Bonafè, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo oggi al programma "Radio Anch'io" su Rai Radio 1.