L’assemblea del Gruppo Pd della Camera su proposta della presidente Chiara Braga ha eletto il nuovo ufficio di presidenza. Ne faranno parte Simona Bonafé (vice presidente vicaria), Paolo Ciani, Valentina Ghio e Toni Ricciardi (vice presidenti); Andrea Casu e Federico Fornaro (segretari d’aula), Piero De Luca (segretario con delega per il Pnrr, riforme e sicurezza), Sara Ferrari, Roberto Morassut e Silvia Roggiani (segretari con deleghe comunicazione, coordinamento commissioni parlamentari, rapporti Senato e Partito); Andrea De Maria (tesoriere).
“Dopo le dichiarazioni nette e precise del presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, che definiscono il controllo concomitante come propulsivo dei tempi di attuazione amministrativa dei progetti del Pnrr, chiediamo una sospensione dei lavori delle commissioni congiunte e un ripensamento radicale da parte di governo e maggioranza di destra: si sta giocando pericolosamente con le istituzioni della Repubblica“.
Lo dichiarano i capigruppo dem delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera, Simona Bonafè e Arturo Scotto.
“Con il ritiro dell’emendamento presentato nel cuore della notte che cambiava l’ordinamento della Difesa del nostro Paese, il governo e la maggioranza di destra hanno ammesso il loro grave errore. Non si poteva certo con un semplice emendamento far passare una vera e propria riforma lesiva della stessa autonomia del Parlamento e in spregio dei richiami del Capo dello Stato ai presidenti delle Camere”.
Lo dichiarano i capigruppo dem delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera, Simona Bonafè e Arturo Scotto.
“ A mezzanotte e mezza il Governo ha presentato un emendamento che cambia l’ordinamento della difesa del nostro paese, il 7.11. Ignorando i richiami del Presidente della Repubblica sull’omogeneità nei decreti. Una riforma vera e propria attraverso un emendamento. Una scelta grave che lede per l’ennesima volta l’autonomia del Parlamento. Ne chiediamo lo stralcio immediato. Non ci faremo mettere i piedi in testa da una maggioranza arrogante e confusa”. Lo dichiarano i capigruppo dem delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro Simona Bonafè e Arturo Scotto.
“Sul Pnrr stiamo assistendo a uno spettacolo inaccettabile. L’ultimo colpo di scena è particolarmente grave: con l’emendamento al decreto PA depositato oggi, si vuole limitare il controllo della Corte dei Conti. Non è bastato mettere a rischio i fondi con una gestione dilettantesca e con la volontà di accentrare a Palazzo Chigi. Ora dimostrano di non sopportare verifiche sul loro operato. Crediamo sinceramente che si sia superato il limite della decenza istituzionale”. Lo dichiarano i deputati dem Simona Bonafé e Arturo Scotto.
“I contributi straordinari previsti per le fusioni dei comuni attuate dal 1 gennaio 2014 verranno prorogati per ulteriori 5 anni”: è quanto dispone un emendamento al Decreto Pa presentato dalla capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, Simona Bonafè, e approvato all’unanimità dalle commissioni congiunte Affari costituzionali e Lavoro alla Camera.
“Le fusioni - ha commentato Simona Bonafè - hanno evidenziato un miglioramento delle economie di scala per i servizi di back office e una maggiore capacità di spesa da destinare ai servizi attivi per la cittadinanza ed alla realizzazione di nuove infrastrutture; hanno inoltre permesso l’ottimizzazione delle strutture pubbliche ed un accesso agevolato ai vari bandi di finanziamento regionali, ministeriali ed europei. La norma approvata oggi - ha aggiunto la deputata dem - raccoglie le indicazioni dei comuni risultanti da fusioni che hanno rimarcato la necessità di prorogare il contributo straordinario, previsto ad oggi per 10 anni, per far fronte alla crisi prima pandemica e poi energetica e per garantire le risorse umane e strumentali necessarie alla progettazione ed all’attuazione del Pnrr”.
“I tecnici della Camera confermano quanto il Partito Democratico aveva denunciato in ogni modo durante la discussione in commissione. Non si può, con una furbizia nel merito, trasformare una proposta di legge calendarizzata in quota opposizione in una delega in bianco al governo. Ribadiamo con forza che la maggioranza deve consentire un serio e approfondito dibattito per poter giungere all’approvazione di un testo che permetta il voto dei fuorisede già alle prossime elezioni europee”.
Lo dichiarano la vicepresidente della commissione Politiche europee, Marianna Madia, e la capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali alla Camera, Simona Bonafè.
Dichiarazione di Simona Bonafe’, capogruppo Pd commissione Affari Costituzionali
“Dopo le raccomandazioni della Commissione ci auguriamo che il governo Meloni cambi decisamente passo su progetti e cantieri del PNRR, coinvolgendo pienamente il Parlamento sulle eventuali modifiche. Nonostante il Piano nazionale, come la stessa maggioranza ha certificato nel Def, rappresenti per il paese l’unica opportunità di crescita per i prossimi anni, l’atteggiamento della destra rimane confuso ed incomprensibile: con continui litigi tra ministri sull’utilizzo dei fondi, ritardi ed incertezze sugli interventi da realizzare o cancellare. I rilievi dell’Unione Europea di oggi rappresentano un alert da prendere in seria considerazione”: è quanto dichiara la deputata Pd Simona Bonafè.
“Lo stallo che si è prodotto al Ministero dell’Ambiente sta impedendo da mesi la realizzazione del nuovo svincolo di Scandicci che dovrebbe collegare la A1 alla Fi-Pi-Li”: è quanto dichiara la deputata del Pd Simona Bonafè sulla discussione della sua interrogazione su tale tematica svolta oggi, mercoledì 24 maggio, a Montecitorio.
“Questa infrastruttura è indispensabile per la competitività di un territorio su cui insiste un distretto della pelletteria che traina il comparto nazionale della moda, ma anche per la sicurezza stradale e per i benefici ambientali con la riduzione delle concentrazioni di emissioni inquinanti delle auto e tir in sosta lungo l’A1 in attesa di passare il casello. Nonostante ciò il progetto esecutivo di Autostrade per l’Italia è fermo a causa di incomprensibili ritardi burocratici. La risposta pilatesca del sottosegretario al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica oggi alla mia interrogazione dimostra che ancora non ci siamo. La chiusura del procedimento era prevista per il mese di giugno 2022 ed è stata posticipata al 15 maggio 2023 ma ancora niente è successo. Dovere del governo è sollecitare agli enti preposti i pareri per chiudere la verifica di assoggettabilità e partire con il progetto esecutivo, non dormire sugli allori”: conclude Simona Bonafè.
“Dalla Destra accanimento inspiegabile verso i territori geotermici delle province di Pisa, Grosseto e Siena. Non solo da mesi il Governo Meloni si sta colpevolmente dimenticando di emanare il decreto attuativo, che aumenta le royalties per i Comuni geotermici in base all’energia prodotta, ma la maggioranza ha addirittura ribadito che questo atto non è necessario, né urgente”: è quanto dichiarano i deputati Pd Marco Simiani e Simona Bonafè sul loro ordine del giorno al Decreto Bollette, respinto dall’Aula di Montecitorio e relativo alla norma del precedente esecutivo (varata grazie al deputato Pd Luca Sani nella scorsa Legislatura).
“Non sappiamo se questa scelta sia dettata da superficialità o incompetenza. Quello che è evidente è che i partiti territoriali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando e che questi ritardi stanno impedendo a molti centri delle province di Pisa, Grosseto e Siena di ricevere milioni di euro da poter investire per lo sviluppo delle loro comunità”: concludono Marco Simiani e Simona Bonafè.
Dichiarazione di Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionali
“Prima il governo annuncia la carica e poi si ritira con la coda tra le gambe. Davvero una gran brutta figura sul caro affitti.”
Così Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali commenta la decisione del governo di ritirare l’emendamento contro il caro affitti inserito nel decreto sulla pubblica amministrazione. “Se 660 milioni potevano non bastare di fronte ad una emergenza che sta coinvolgendo migliaia di giovani universitari, questo repentino dietrofront di oggi dimostra non già la sciatteria di questo esecutivo ma l’incapacità di risolvere i problemi veri che riguardano il paese. Troppo facile e troppo demagogico annunciare, in piena campagna elettorale, un provvedimento per nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti quando sono sorte come funghi migliaia di tende davanti alle università e una volta archiviato il voto popolare, ritirare il testo dal decreto. Non si tratta di improvvisazione ma di una colpa grave nei confronti di un diritto, quello allo studio, sacrosanto per tutti noi e sancito dalla costituzione.
"La scelta della Rai che non rinnova il contratto a Fabio Fazio, dopo 30 anni e nonostante gli ottimi ascolti, è una scelta che penalizza il pubblico che paga il canone e che non risponde a una logica industriale, ma politica. Quella dell'epurazione di coloro che non sono organici al nuovo corso sovranista. Il post esultante di Salvini lo conferma": è quanto riporta un post Facebook della deputata Pd Simona Bonafè.
"Con la soppressione degli oneri di sistema il governo ha di fatto aumentato le bollette energetiche dei cittadini che sono salite mediamente di circa il 20 per cento. Lo stesso governo però, sempre con il decreto Bollette, ha ridotto di oltre 400 milioni il contributo di solidarietà sugli extraprofitti che spetta alle imprese energetiche. Per questo motivo avevo presentato un emendamento affinché questi contributi venissero ripristinati ma utilizzati per finanziare un fondo straordinario finalizzato alla riduzione delle tariffe per la fornitura di energia elettrica e per la fornitura di gas naturale a favore delle pmi. Purtroppo la maggioranza ha respinto questa proposta e penalizzato ulteriormente le piccole e medie imprese, vero motore economico, occupazionale e produttivo del Paese". Così la deputata Pd Simona Bonafè sul decreto Bollette attualmente in discussione a Montecitorio.
“Il caro affitti, che riguarda purtroppo non soltanto gli studenti ma anche le famiglie, non è una tematica nuova ma è esplosa oggi nella sua drammaticità a causa della mancanza di risposte della destra: una maggioranza divisa e a cui non rimane altro, come sempre in questi mesi, di addossare ad altri la propria inadeguatezza. Il governo Meloni non ha infatti saputo contrastare con efficacia l’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto, ha tolto risorse alle politiche abitative (dal fondo morosità incolpevole, alla garanzia mutui giovani) proprio quando la Bce ha alzato i tassi di interesse, e non sta riuscendo a spendere le notevoli risorse del Pnrr sulla casa e sugli alloggi universitari”. Lo ha detto la deputata dem Simona Bonafè, nel corso della trasmissione “Omnibus” sul La 7.
"Accertare le cause dei guasti dei treni verificati recentemente in Toscana ed in particolare nel nodo di Firenze; accelerare sui progetti del Pnrr relativi alla sicurezza ferroviaria ed impedire la dismissione della attività manutentive ad Osmannoro di Trenitalia". È quanto chiede al governo una interrogazione dei deputati del Pd Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè e Federico Gianassi.
"Ogni giorno Salvini ci ricorda che lui è il ministro del fare, fino ad oggi però gli unici cantieri da lui inaugurati sono stati finanziati dai governi precedenti. Chiediamo un intervento urgente ed efficace per garantire la sicurezza del servizio ferroviario dopo i numerosi disservizi che hanno interessato il capoluogo toscano, strategico non solo per la mobilità locale ma anche per la complessiva viabilità nazionale. In questa direzione è inoltre necessario promuovere la piena attività delle officine di Osmannoro, da decenni punto di riferimento per la manutenzione dei convogli ma che Trenitalia vorrebbe però trasferire", concludono i deputati Pd.