18/07/2024 - 16:11

Complimenti per la sua rielezione alla presidente Von der Leyen, a cui va il nostro augurio di buon lavoro. Il voto di oggi è molto importante perché dimostra come l’Europa sia riuscita a porre un argine forte all’avanzata dei sovranisti e nazionalisti che ne minacciano la sua stessa sopravvivenza. Rammarica e colpisce la scelta della premier Meloni che, dopo giorni di tira e molla incomprensibili, ha anteposto la sua posizione ideologica agli interessi degli italiani e del nostro Paese. È uno spettacolo imbarazzante che ci isola in Europa e rischia di penalizzarci gravemente nell’assegnazione di un incarico di peso nella futura Commissione europea, come spetterebbe di diritto a uno dei paesi fondatori.

 

Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

17/07/2024 - 16:26

“Oggi alla presidente Meloni è arrivata la lettera dei gestori balneari che chiedono la convocazione di una riunione di urgenza per uscire dalla situazione di forte incertezza che colpisce il settore e che certificano l’inerzia e incapacità del suo governo, come il Pd denuncia da mesi. La maggioranza ha messo il comparto balneare, colonna del turismo italiano, in una situazione di caos totale lasciando senza alcuna prospettiva il futuro delle spiagge e delle coste italiane. Decidere di non decidere non risolve nessun problema, si ripercuote soltanto in negativo sugli operatori ma anche sugli amministratori locali che sono lasciati soli ad affrontare il tema sui rispettivi territori. Il governo intervenga subito per una normativa ragionevole che permetta di avviare le procedure di evidenza pubblica, tenendo conto dei molteplici aspetti delicati che riguardano i concessionari esistenti, le coste e i comuni. Lo stiamo chiedendo da tempo. Ci vuole serietà, è ormai finito il tempo della demagogia”.

Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

 

16/07/2024 - 17:42

"Bagnoli è stato purtroppo negli ultimi anni un luogo simbolo di abbandono e di degrado, per cui è positiva l'attenzione da parte delle istituzioni verso questo sito, da riqualificare e bonificare completamente. Tuttavia, speriamo non si tratti della solita passerella e che gli interventi che sono programmati da qui ai prossimi cinque anni, possano davvero vedere attuazione. Quello che però come Partito Democratico stiamo contestando è riferito alla natura delle risorse che vengono utilizzate perché Meloni ieri ha omesso di ricordare che il miliardo e duecento milioni di euro di risorse stanziate sono prese nell'ambito dei Fondi Sviluppo e Coesione assegnati alla Regione Campania. Noi abbiamo chiesto invece che fossero destinate per questo intervento strategico risorse nazionali che il Governo ha a disposizione. Perché prendere un miliardo e due dalle risorse della Regione Campania vuol dire in realtà sottrarre questi questi fondi ad altri interventi che erano previsti e destinati alla stessa comunità campana, ai centocinquanta Comuni della Regione e ad altri interventi di riqualificazione infrastrutturale, ambientale, sociale e sanitaria". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione bicamerale questioni regionali, intervenendo a Tgcom24
"Segnalo - ha aggiunto De Luca-  che al netto di questi fondi utilizzati per Bagnoli, mancano ancora all'appello per la definitiva erogazione delle risorse alla Regione Campania quasi quattro miliardi. Allora non ci sono più ragioni per tenere bloccato l'accordo di coesione che il Governo deve siglare con la Regione. Registro che il governo purtroppo si è comportato con una logica non propriamente istituzionale. Casualmente le uniche tre Regioni che ancora non hanno avuto l'erogazione finale di questi fondi decisivi sono tre regioni governate dal centrosinistra, Campania, Puglia e Sardegna. E questo onestamente non fa onore al lavoro, che invece dovrebbe veder impegnate tutte le istituzioni, in particolare il Governo, per aiutare i nostri cittadini, soprattutto nel Mezzogiorno, a recuperare i divari e le distanze con altre aree del Paese".

15/07/2024 - 18:14

Piero De Luca: no a nuove norme ‘anti-dissenso’, Sangiuliano è una caricatura

“Il senatore Melchiorre ha probabilmente preso un colpo di calore. Solo così possiamo interpretare le sue dichiarazioni che evocano possibili provvedimenti, semmai sanzioni, censure o addirittura condanne, per chi fischia e contesta i ministri” così il deputato democratico, capogruppo nella commissione Affari europei della Camera, Piero de Luca commenta le dichiarazioni del senatore di Fdi in merito alla ‘valanga di fischi e insulti’ – parole di Melchiorre - che hanno accompagnato l’apparizione pubblica del ministro Sangiuliano nel fine settimana a Polignano a Mare. “Melchiorre se ne faccia una ragione – ha aggiunto De Luca - in democrazia esiste la libertà di opinione e il diritto di critica che vanno assolutamente tutelati quando espressi in modo civile e non violento. Non vorremmo che questa sua dichiarazione sia il preludio di nuove norme anti-dissenso per silenziare e imbavagliare le voci critiche. Fratelli d’Italia faccia chiarezza e prenda le distanze da quanto detto da Melchiorre e, se proprio non vuole sentire fischi e sfottò, chieda a Sangiuliano di fare il proprio mestiere con rigore. Purtroppo, sotto la sua guida, il prestigioso Ministero della Cultura è diventato una caricatura, in Italia e all’estero, dove si parla espressamente di 'caso italiano’ per quanto riguarda le politiche culturali”.

12/07/2024 - 12:11

"Il protagonismo di Orban è assolutamente scomposto, pericoloso e controproducente: in questo momento è presidente di turno del Consiglio Europeo e rappresenta l'intera Unione. Peraltro, non ha ottenuto nessun risultato e ha rischiato semplicemente di indebolire l'unità e la compattezza dell'Unione europea, che invece è stata solida in questi anni. Putin voleva indebolire e distruggere l'Europa. Non ci è riuscito e lo stesso voleva fare con la Nato. In questo quadro la Presidente del Consiglio Meloni è in grande difficoltà. Il nostro governo sconta un deficit di credibilità e autorevolezza drammatico sugli scenari internazionali, proprio in relazione al rapporto con la Nato e con l'Unione Europea perché è evidente che noi abbiamo un vicepresidente del Consiglio che è il megafono della propaganda di Putin in Europa insieme a Orban e Le Pen. Salvini è la quinta colonna del putinismo in Europa. E non possiamo permettercelo, perché questo sta creando difficoltà enorme alla credibilità internazionale del Paese. Salvini ricordo è quello si è felicitato con la vittoria di Putin definendo le elezioni libere e democratiche. La Lega di Salvini è quella che non ha votato al Parlamento europeo impegni per contrastare la disinformazione e le ingerenze russe nel corso delle ultime elezioni europee. Salvini, è quello che ha contestato la proposta Stoltenberg di sostegno, anche militare all'Ucraina. Noi crediamo da questo punto di vista che non ci possano essere sbandamenti o passi indietro rispetto al pieno sostegno all'Ucraina con tutte le forme di assistenza necessarie. Lo abbiamo detto da subito con chiarezza e lo ribadiamo con forza anche oggi". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd commissione politiche europee alla Camera, a Coffee Break su La 7.

11/07/2024 - 16:06

“L'inerzia e l'incapacità del Governo e della maggioranza hanno messo il comparto balneare, colonna del turismo italiano, in una situazione mai vissuta da operatori e comuni italiani e dall'intero paese: il non affrontare la direttiva Bolkestein sulle concessioni ha creato ormai il caos totale dal punto di vista giuridico e lasciato senza alcuna certezza e prospettiva il futuro delle spiagge e delle coste italiane. Decidere di non decidere non risolve nessun problema, si ripercuote in negativo sui comuni che lasciati soli non possono che provare ad interpretare autonomamente il caos normativo. Da un lato non si possono programmare piani dì riqualificazione; dall'altro senza una disciplina quadro che definisca i criteri per le procedure di evidenza pubblica il rischio è che persino gli investimenti fatti dalle imprese per poter garantire servizi e funzioni non vengano considerati, come dimostra l'ultima sentenza della Corte di giustizia. Il governo intervenga subito considerando i molteplici aspetti che riguardano le coste, i comuni e le imprese. Lo stiamo chiedendo da tempo. Ci vuole serietà”. Lo scrivono in una nota, Piero De Luca, Capogruppo Pd Commissione Politiche UE Andrea Gnassi Commissione attività produttive ex sindaco di Rimini

 

“Il Governo -proseguono- deve intervenire per emanare immediatamente i necessari decreti legislativi, che consentano agli enti concedenti di procedere alle procedure di evidenza pubblica per l'assegnazione delle concessioni demaniali marittime, sulla base di criteri di ragionevolezza e trasparenza che considerino professionalità e investimenti  delle attività in essere, dei livelli occupazionali da assicurare, degli impegni ambientali assunti, il riconoscimento di un equo indennizzo per gli investimenti realizzati dai concessionari uscenti, anche per le opere inamovibili. È finito il tempo della propaganda e demagogia”. Così concludono Piero De Luca e Andrea Gnassi.

11/07/2024 - 15:01

 "Le parole del Ministro Giorgetti che auspica un rinvio delle scadenze e del cronoprogramma del Pnrr confermano quanto stiamo denunciando da mesi. Siamo in grave ritardo. Il Governo sta fallendo nella missione storica di attuare in modo puntuale e tempestivo il Piano. Tra rinvii e revisioni dei progetti di investimento, rischiamo un disastro nei prossimi 2 anni, in cui saremo chiamati a mettere a terra circa 60 miliardi di euro. Altro che entusiasmo della premier Meloni e del Ministro Fitto".

09/07/2024 - 21:13

“È molto grave che il governo e la maggioranza abbiano mentito agli italiani e al parlamento: prima delle elezioni scongiuravano i tagli, adesso invece confermano pienamente il taglio agli enti locali di 250 milioni di euro, senza l'intesa della Conferenza Stato-città, per cinque anni colpendo prevalentemente quelli che hanno ricevuto più fondi con il Pnrr. Tagli del tutto insensati, con cui vengono sottratte risorse ad interventi per servizi ai cittadini, asili, politiche sociali, cura del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico”. Così il capo gruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca.

08/07/2024 - 20:00

“La Campania è la prima regione ad approvare in Consiglio la richiesta di referendum, per abrogare la legge sull'autonomia differenziata. Ottima notizia. Avanti con determinazione per fermare questa riforma secessionista e difendere l'unità nazionale” così il deputato democratico, Piero De Luca.

05/07/2024 - 13:40

“Depositato il quesito referendario per chiedere l’abrogazione della legge sull’Autonomia Differenziata. Avviamo la raccolta firme con una forte mobilitazione popolare in tutto il Paese. Per l'Italia unita” così su X il capogruppo democratico nella commissione affari europei della camera, Piero De Luca

04/07/2024 - 19:59

"Alla definizione della prossima commissione l'Italia come ci arriva? Avrà un ruolo da protagonista oppure no? Purtroppo la Premier ci ha isolato profondamente. Dopo il commissario all'economia, avremo un commissario alle varie ed eventuali? Giorgia Meloni arriva terribilmente indebolita alla trattativa finale e questo è un problema per tutto il Paese, perché l'Italia rischia di contare poco o nulla nella prossima commissione" . Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd Camera in Commissione Politiche UE, a Sky Economia

03/07/2024 - 18:03

Subito audizione ministro in bicamerale Questioni regionali

“La vicenda legata alla mancata erogazione delle risorse FSC a Campania, Puglia e Sardegna sta assumendo caratteristiche vergognose. Il Governo sta gestendo con logica politica risorse pubbliche che spettano per legge alle Regioni italiane, con un criterio di riparto fissato per 80% al Sud e 20% al Nord. Non è più tollerabile la scelta di non sottoscrivere gli Accordi di Coesione solo con queste Regioni amministrate dal centro sinistra, perché così facendo il Governo taglia l'ossigeno - per mere ragioni politiche - ad intere comunità del Mezzogiorno che aspettano da anni risorse riguardanti, lo ricordiamo, la programmazione 2021-2027. Per questo come gruppo PD abbiamo chiesto la convocazione urgente di Fitto, insieme ai Presidenti delle Regioni interessate, in Commissione Bicamerale per le Questioni Regionali. Non c'è più un minuto da perdere” così i deputati democratici, Piero De Luca e Claudio Stefanazzi.

28/06/2024 - 10:18

“Per la prima volta l’Italia è fuori dalla partita delle principali nomine europee, Meloni ha operato come capo di partito anziché come presidente del Consiglio. Una grave responsabilità: ha sacrificato gli interessi degli italiani sull'altare degli interessi e degli equilibri interni ai gruppi estremisti di destra suoi alleati. Un risultato disastroso, l’Italia merita di più”, così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei, Piero De Luca.

27/06/2024 - 13:05

"Dopo l'esperienza della pandemia, che ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale, non possiamo più tornare indietro. Oggi abbiamo ancora medici sottopagati, tetti alle assunzioni di personale che manca, liste di attesa infinite che non consentono screening e prevenzione adeguati, i pronto soccorso affollatissimi, strutture sanitarie in affanno. E tutto questo è molto più forte e pesante al Sud dove le Regioni hanno risorse minori e le condizioni sono molto più difficili. In questo quadro, noi riteniamo decisivo cambiare rotta e investire nella sanità. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge a prima firma Elly Schlein che mira a portare nei prossimi anni gli investimenti sanitari al 7,5 del pil, equiparandoli alla media europea. E' necessario sbloccare i concorsi perché abbiamo bisogno di medici e professionisti del settore. Dobbiamo programmare un piano triennale di assunzioni e risolvere il problema delle liste di attesa affinché tutti i cittadini, da nord a sud, ricevano cure tempestive. Anche la Corte dei Conti è intervenuta, il Governo non può fuggire e rimanere sordo rispetto a queste parole". Lo dichiara Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

27/06/2024 - 10:54

“Il Paese già oggi presenta profondi differenze e diseguaglianze tra Nord e Sud nei servizi essenziali alle persone. Questa situazione dipende in particolare dal criterio storico utilizzato negli anni per la distribuzione delle risorse sul territorio nazionale, che ha penalizzato il Mezzogiorno. I dati evidenziano la presenza di meno personale e minori infrastrutture nel welfare, nelle reti assistenziali, nella scuola, nel trasporto pubblico locale e soprattutto in sanità al Sud. Nella tutela della salute, la carenza di medici, infermieri e operatori, il minor numero di posti letto in ospedali e pronto soccorso, portano a disfunzioni nei servizi e soprattutto ad una emigrazione sanitaria drammatica per centinaia di migliaia di famiglie ogni anno. Bisogna invertire la rotta. Anzitutto investire più risorse in sanità come chiediamo con la proposta di legge a prima firma Schlein, per mettersi in linea con i parametri europei. Poi ricucire le diseguaglianze rafforzando gli investimenti nel Mezzogiorno, come avevamo stabilito nel Pnrr. L'autonomia differenziata fa l'esatto opposto, spaccando l'Italia. Per un patto di potere, la destra cristallizza e crea le condizioni per aumentare in futuro le fratture sociali e sanitarie del Paese, consentendo a Regioni più ricche di spendere di più nei loro territori tagliando fondi da destinare in modo solidaristico a Regioni meno ricche, che avranno sempre meno risorse. Senza considerare il rischio di un'emorragia di medici che con contratti regionali abbandoneranno il mezzogiorno. Al Sud sarà praticamente impossibile curarsi nei prossimi anni per colpa del Governo. Noi continueremo a batterci per evitare che questa riforma produca effetti disastrosi irreparabili, difendendo il tricolore e l'unità nazionale. Altro che i finti patrioti”, così il capogruppo democratico nella commissione affari europei di Montecitorio, Piero De Luca, intervenendo ad Agorà.

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