“Donald Trump Junior ha violato le norme italiane ed europee partecipando ad una battuta di caccia nella laguna di Venezia lo scorso dicembre? Aveva tutti i titoli autorizzatori per poter esercitare la caccia in Italia? La battuta di caccia è avvenuta nel rispetto di tempi, orari e specie cacciabili oppure, come si evince da video ed immagini, sono state abbattute specie protette, come ad esempio un esemplare di casarca (la Tadorna ferruginea Pallas)?”.
Sono le premesse di un’interrogazione parlamentare a prima firma dell’on. Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, sottoscritta anche dai deputati dem, Forattini, De Maria, Manzi, Simiani, Ferrari, Rossi, Fornaro, Roggiani, Ghio, Graziano.
L’attività venatoria in Italia è regolata dalla legge 157/92 e dalle leggi regionali applicative ed è una concessione che lo Stato rilascia ai singoli cittadini che posseggono determinati requisiti (porto d’armi, tesserino venatorio, polizza assicurativa, tasse di concessione). Nel caso di utilizzo di armi di proprietà, nel rispetto delle norme italiane, occorre anche l’autorizzazione delle autorità predisposte all’introduzione, al traporto e all’utilizzo delle suddette armi ai fini della pratica venatoria. Su tutto questo dovrà riferire al Parlamento il ministro Piantedosi, perché non sarebbe tollerabile che vi siano cittadini privilegiati rispetto ad altri ed anche per contestare ai diretti interessati le eventuali infrazioni commesse, anche di carattere pe
“Tanto tuonò che piovve. Dopo le ennesime rivelazioni di Report sull'utilizzo ‘allegro’ dei soldi di una associazione animalista da parte dell'on. Vittoria Brambilla per finalità non proprio legate alla difesa dei diritti degli animali, ma molto a quelle di uno o più partiti politici a lei collegati, continuiamo a chiederci perché l'Enci, ente nazionale della cinofilia italiana abbia ritenuto di sostenere con 460 mila euro l'attività della stessa deputata. Ingenti somme che sarebbero andate direttamente a lei come dichiarato dal presidente, Dino Muto, e non alla trasmissione in onda sulle reti Mediaset. Continuiamo a non capire invece il silenzio del ministro Lollobrigida che ha in capo al suo ministero la vigilanza sull'Enci, visto che lo Stato delega all'Ente la tenuta dei libri genealogici delle razze canine, che ha come conseguenza l'incasso di milioni di euro in diritti e prove cinofile”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“Abbiamo fino ad ora capito - aggiunge - che il Masaf non fa controlli e che quelli che fa l'Enci stesso sulle nascite delle cucciolate, finalizzato al rilascio dei pedigree, e sul doping avvengono a campione con spese irrisorie sui bilanci, rispetto agli incassi. E che stranamente vanno tutti bene ‘madama la marchesa’! Cosa ha da nascondere il ministro Lollobrigida? Legami politici con il gruppo dirigente dell'Enci? Oppure attività poco chiare da parte di Enci, come ha segnalato Report, con un precedente servizio di Giulia Innocenzi? Il ministro Lollobrigida per fare la cosa più saggia e doverosa - conclude - dovrebbe commissariare l’Enci per quanto di competenza, per meglio verificare le denunce che stanno emergendo pubblicamente e che sono state depositare anche alla commissione antimafia. Ma si sa, la saggezza e’ virtu per pochi’”.
"Sostenere competitività e reddito delle aziende agricole significa garantire produzioni di qualità tenendo calmierati i prezzi. Il primato del comparto agricolo in Europa, sbandierato propagandisticamente dal governo, è frutto della determinazione degli agricoltori italiani che hanno saputo fronteggiare emergenze e riconquistare mercati. Evidentemente però non basta, visto che in tante realtà del nostro Paese vengono organizzate manifestazioni di protesta anche al di fuori delle rappresentanze, che per noi rimangono i principali interlocutori perché parte fondamentale del sistema democratico. Questo non significa non ascoltare preoccupazioni e sofferenza di chi fa fatica a fare quadrare i conti di una azienda. Bene ha fatto la Regione Emilia Romagna che ha aumentato le indennità per le imprese agricole delle aree svantaggiate mettendo altresì più risorse per la produzione integrata e prevedendo l'incremento dell'aliquota di sostegno per chi non investe nel benessere animale. Misure che il governo dovrebbe fare proprie, anziché lasciarle alle iniziative virtuose delle Regioni, evitando di accendere i riflettori sull'agricoltura quando si tratta di rivendicare gli obiettivi conseguiti da altri".
Lo dichiara il deputato Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di presidenza della Camera.
L' evento è organizzato dalla Fondazione Bruno Buozzi e dall’Intergruppo parlamentare per la sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo. L’apertura dei lavori è affidata al sen. Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi a cui seguirà l’introduzione di Giancarlo Iodice della stessa Fondazione.
“E’ una occasione importante per riflettere con i portatori di interesse, i rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo sul tema di una necessaria riforma del gioco legale. Servono misure per allargare le distanze con l’illegalità che prospera in questo ambito e arginare il fenomeno devastante della ludopatia che trascina con se sempre più cittadini e le loro famiglie. Discuteremo in assoluta libertà partendo dai rispettivi punti di vista”, dichiara il deputato dem Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e coordinatore dell’Intergruppo che concluderà i lavori del convegno.
Con Vaccari, saranno presenti diversi esponenti politici che aderiscono all’Intergruppo: dai deputati Elena Bonetti (Azione), Virginio Merola (Pd) e Andrea Quartini (M5s) alle senatrici Elena Murelli (Lega) e Cinzia Pellegrino (Fdi).
Interverranno inoltre Filippo Torrigiani, consulente della commissione Antimafia, Marzio Govoni, presidente Fondazione Isscon/Federconsumatori, Antonello Turturiello e Angela Bravi per la Conferenza delle Regioni, Giulia Migneco, segreteria nazionale di Avviso Pubblico, Emmanuele Cangianelli, presidente Egp Fipe Confcommercio, Denise Amerini, della rete “Mettiamoci in Gioco”, Geronimo Cardia, presidente Acadi, Associazione Concessionari Giochi Pubblici e Luciano Gualzetti, direttore Caritas Ambrosiana.
“Viste le presenze, l’obiettivo, partendo dai dati, è quello di portare a sintesi unitaria, senza alcuna pregiudiziale, la discussione ed offrire al Parlamento i punti condivisi per una riforma diversa non più rinviabile”, conclude Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi.
"È gravissimo che due ministri della Repubblica abbiano deciso di disertare le Aule parlamentari sottraendosi a chiarire i fatti legati alla vicenda della scarcerazione e del rimpatrio del criminale Almasri. Ed è altrettanto stupefacente che la presidente Meloni, raccontando grossolane bugie, abbia utilizzato un atto dovuto, qual è una comunicazione di iscrizione a fronte di una denuncia in forza dell'art. 6 comma 1 della legge costituzionale n. 1/89, e non un avviso di garanzia, come erroneamente detto, per fare bieca propaganda contro la magistratura.
Non si confondano i piani: quello giudiziario farà il suo corso, ove mai sia avviato, ma per quello politico ed istituzionale esigiamo che venga affrontato ora, senza attendere nessun ritardo e nessuna fuga da parte degli esponenti della destra. Ricordiamo alla premier Meloni che la denuncia per favoreggiamento e peculato è stata presentata da un avvocato che è stato un vecchio esponente del Movimento Sociale e di Alleanza nazionale, gli stessi partiti che la Presidente del Consiglio dovrebbe conoscere bene. In realtà alla Meloni e al governo, latitanza e bagarre servono per accelerare i tempi per far passare una riforma, quella sulla Giustizia, iniqua, inutile e pericolosa per il Paese". Lo dichiara il deputato dem, Stefano Vaccari segretario di presidenza della Camera
Sul serio c’è qualcuno che pensa, come fa l’Istituto Friedman rispondendo sopra le righe ad Elly Schlein, che, oggi, gioco legale e gioco illegale non siano spesso facce di una stessa medaglia?
E’ davvero disarmante notare che non si abbia piena contezza sul fatto che il sistema dei giochi, disciplinato dallo Stato con regole vetuste, offra una sponda a chi tenta di catturare nel giro della criminalità organizzata quanti cadono nella trappola dell’indebitamento e della ludopatia.
Servono regole più ferree che circoscrivano meglio il gioco legale, soprattutto via internet, e che consentano monitoraggi e controlli costanti per allontanare e sconfiggere lo spettro del malaffare e delle malattie patologiche.
Serve che il gioco diventi un fatto occasionale e non ripetitivo, che si riduca la porta dei giochi autorizzati e che i luoghi del gioco siano ben individuabili e a debita distanza da spazi sensibili.
In primis serve innanzitutto che i giochi non diventino, come lo sono ora, la cassa di uno Stato incapace di trovare risorse in altre modo e che di contro aumenta i giochi per avere nuove entrate.
Non si possono incentivare i giochi, anche attraverso siti e sponsor mascherati, come avviene anche nel mondo del calcio e dello sport, e poi lamentarsi delle criticità che emergono e che colpiscono decine di migliaia di cittadini.
Nessuna mette in dubbio la correttezza dei concessionari e tantomeno la regolarità delle giocate ma a tutela di un sistema legale, ridotto nelle proporzioni, è necessaria una riforma che dia il segno di una volontà di cambiamento anche di tipo culturale.
Lo dichiara il deputato Pd Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
“Il 27 gennaio 1945 l'orrore si presentò davanti agli occhi dei militari dell'Armata Rossa che entrarono per la prima volta, liberandolo, nel campo di sterminio di Auschwitz Birkenau. Un massacro sanguinario perpetrato contro ebrei, rom, sinti ma anche omosessuali, neri e disabili nel nome di una ignobile presunzione di superiorità di razza. Il nazismo poté contare sull'alleanza con il fascismo di Mussolini che assecondò, partecipando attivamente, la tirannia nazista ponendo fine ad ogni forma di libertà e democrazia nel nostro Paese.
Il Italia, il 5 agosto 1938 venne fondata la rivista "La difesa della Razza". Direttore Telesio Interlandi con al fianco il segretario di Redazione, Giorgio Almirante che ebbe a scrivere "Il razzismo ha da essere il cibo di tutti e per tutti" e che "non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue". D'altronde lo stesso Almirante negli anni '70 ribadì: "Non rinneghiamo niente del nostro passato. Io sono stato fascista e se le stesse circostanze potessero riprodursi, io farei certamente le stesse cose". Celebrare il giorno della memoria senza aver fatto i conti con un terribile passato è decisamente ignobile. Rigurgiti fascisti tornano a manifestarsi nel nostro Paese ben tollerati da una destra che mantiene nel suo simbolo la fiamma che evoca il ventennio. Cancellare il nome di Almirante da strade e piazze d'Italia, ben 81, l'ultima a Grosseto, rappresenterebbe la prima, anche se non unica, scelta che politica e istituzioni dovrebbero fare per affermare che c'è una storia condivisa che oggi commemora le vittime dell'Olocausto”. Lo scrive sui social il deputato del PD, Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera.
“È alle imprese agricole e alla loro capacità di misurarsi con i mercati globali con prodotti di qualità, certificati e sostenibili, che si deve il primo posto per valore aggiunto del comparto agricolo in Europa. Di cui tutti siamo contenti, figuriamoci. La propaganda governativa che vorrebbe attribuirsi il risultato è però davvero stucchevole, con il misero tentativo di mettere sotto il tappetto la polvere delle tante criticità che non sono state ancora affrontate e risolte”.
E’ quanto dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“Basti pensare - aggiunge - all’inadeguatezze nell’affrontare, con misure resilienti e contrastanti, i mutamenti climatici che, di contro, Meloni, Salvini e Lollobrigida e pure Picchetto Frattin, continuano a negare, per continuare a sostenere i combustibili fossili, il cui esasperato utilizzo ha portato alla grave situazione di oggi con ripetuti disastri ambientali e danni al settore più vulnerabile l’agricoltura per 9 miliardi solo nel 2024. Danni che hanno fatto arretrare produzioni ed export dell’ortofrutta, con conseguente invasione dei mercati esteri a prezzi più vantaggiosi per i consumatori a detrimento della qualità e salubrità. Ed allora, ministro, certo gioiamo insieme, ma prima di mettersi una medaglia al petto e vendere fumo occupiamoci di quell’agenda piena di richieste e preoccupazioni che scrivono tutti i giorni le organizzazioni professionali agricole e le industrie della trasformazioni, a cominciare da piani strategici sul dissesto, dai ristori sulle emergenze, dai possibili dazi annunciati dall’amministrazione Trump, dalla lotta alla peste suina e le altre emergenze fitosanitarie, dalla necessità di garantire il ricambio generazionale in agricoltura anziché togliere gli incentivi, dal sostegno alle imprese per strutturare un diverso approvvigionamento energetico. Quando ci sono questi numeri nonostante tutto - conclude - servono i fatti per confermarli e migliorarli ancora e continuare a lavorare a testa bassa, non suonare la gran cassa nelle strade”.
“Amnesie e silenzi sono la prerogativa costante della presidente Meloni che rivendica di essere una donna al potere ma poi lo dimentica quando si tratta di stare dalla parte delle donne. Sui social di fratelli d'Italia vengono indirizzati insulti ed improperi alla deputata Elena Boschi sol perché avrebbe rivendicato la parità di genere nella scelta dei componenti del Csm e avrebbe segnalato che una simile battaglia dovrebbe essere fatta in primis dalle donne. La reazione è quella tipica della destra che impugna il manganello e si lascia andare ad offese sessiste e piene di odio. La presidente Meloni continua a guardare altrove. Oggi due volte: prima dopo il rinvio a giudizio della sua Ministra Santanchè ed ora con lo squadrismo parolaio dei suoi militanti. Da parte nostra piena solidarietà alla deputata Boschi”.
Lo dichiara il deputato del PD, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
“Oggi raccontiamo l’esperienza positiva e concreta di due Aziende Sanitarie ospedaliere, quella di Modena e Bologna, impegnate a risorse date ad attuare interventi di umanizzazione delle cure e per migliorare la qualità dei servizi offerti, costruendo un sistema ospedaliero che si adatti meglio ai bisogni di tutti, con l'obiettivo di mettere al centro le persone, migliorare significativamente la qualità delle cure e il benessere complessivo di tutti gli attori coinvolti nel sistema sociosanitario. Spiace però constatare ciò che ormai tutti sanno e che la Fondazione Gimbe ha certificato da tempo, e cioè che la dotazione di risorse del Fondo sanitario nazionale in rapporto al Pil scenderà al punto più basso mai toccato negli ultimi quindici anni: 6,05%, un livello sempre più lontano da quello dei Paesi dell’area Ocse e che ci colloca agli ultimi posti in Europa, soglia destinata scendere addirittura al 5,93% nel 2027. Ci fa piacere che il governo abbia voluto introdurre una sperimentazione sul tema che trattiamo oggi per i prossimi due anni, ma servirà immediata coerenza sulle risorse per farla funzionare. Ci auguriamo che le buone pratiche già in essere come quelle che presentiamo oggi possano servire da apripista”.
Così il segretario di Presidenza della Camera e deputato dem, Stefano Vaccari, in apertura del convegno ‘L'umanizzazione delle cure e la partecipazione attiva’, al quale ha inviato un video messaggio di saluto l’assessore alle Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna, Massimo Fabi, con gli interventi dei direttori delle due Aziende ospedaliere di Modena e Bologna, nonché medici e rappresentanti del volontariato impegnati sui progetti di umanizzazione.
“L’umanizzazione - ha detto il capogruppo Pd in commissione Affari sociali, Marco Furfaro, concludendo i lavori - non è un lusso. È una necessità, una priorità politica, un diritto. È il segno di una società che sceglie di mettere la persona al centro, non come slogan ma come realtà concreta. E per questo, oggi più che mai, è nostro dovere lavorare per un sistema sanitario che non solo curi, ma lo faccia rispettando e valorizzando l’umanità di chi lo attraversa, che sia un paziente, un medico o un infermiere. Purtroppo questo governo sta andando in una direzione opposta, è una delle più grandi differenze tra di noi. Oggi - ha concluso - abbiamo voluto far conoscere e discutere con queste eccellenze proprio perché pensiamo che la sanità debba tornare a mettere al centro le persone, la loro cura e il loro benessere”.
“La cabina di regia sulla crisi idrica istituita con il decreto siccità n.39 del 2023 si è riunita 4 volte in un anno e mezzo, il commissario ha presentato una prima relazione nell’agosto 2023 depositata e disponibile, con la rilevazione della situazione generale, una seconda relazione annunciata il 19 marzo 2024, che doveva contenere gli interventi necessari, mai resa pubblica. Da quel momento altre due riunioni di cui si è annunciato l’ordine del giorno ma senza una informazione sulle decisioni o sulle iniziative in essere.
Dall’agosto 2023 nulla si sa di quanto l’autorità, il commissario straordinario e il governo stiano facendo sulla siccità nel Paese. La crisi idrica, lungi dall’essere risolta, è in via di peggioramento. Per quanto riguarda il Nord Italia le nevicate ridotte del 40% rispetto allo scorso anno annunciano una analoga riduzione dell’acqua disponibile in primavera, mentre al Sud la situazione è già grave e non si comprende quali iniziative siano in corso e con quali effetti. Nel frattempo agli agricoltori in Sicilia e in Sardegna viene annunciato che la stagione irrigua neanche partirà. Per questo motivo lunedì sarà depositata un’interrogazione al ministro Salvini che presiede la cabina di regia sulla crisi idrica nella quale si chiederà conto dell’azione in corso del commissario nazionale e del Governo”.
Lo dichiarano i deputati PD Silvio Lai, della Commissione Bilancio e Stefano Vaccari, capogruppo della Commissione Agricoltura.
Si svolgerà oggi, venerdì 17 alle ore 11, presso la Sala del Refettorio della Camera, il convegno ‘L'umanizzazione delle cure e la partecipazione attiva’, nel quale verranno presentate le esperienze di Bologna e Modena per un ospedale a misura di paziente. Percorsi di umanizzazione del ricovero attraverso palestre dove le pazienti con endometriosi possono praticare yoga, spazi esterni attrezzati con food truck per una pausa pranzo più confortevole e volontari formati per tenere compagnia agli anziani a rischio di disorientamento.
Aprirà i lavori Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, e a seguire gli interventi di: Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna; Chiara Gibertoni e Claudio Vagnini, direttori generali rispettivamente dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e di Modena; Francesca Gorla, Sviluppo organizzativo IRCCS AOU di Bologna; Maria Chiara Wirz, ricercatrice Service Design IRCCS AOU di Bologna; Emanuela Luppi, Vicepresidente Comitato Consultivo Misto AOU di Modena; Carlo Alboni, Responsabile Struttura Semplice di Chirurgia Ginecologica MiniInvasiva e Robotica AOU di Modena; Chiara Gibertoni, Direttrice Generale IRCCS AOU di Bologna; Francesca Neviani, Dirigente Medico, Geriatria AOU di Modena; Angela Bertani, Dirigente Medico, Gastroenterologia AOU di Modena; Tanja Magni, paziente AOU di Modena. Conclusioni: Marco Furfaro, capogruppo Pd in Commissione Affari sociali della Camera.
Per accreditarsi è necessario scrivere a segreteria.vaccari@camera.it.
“Pessima figura per il ministero dell’Agricoltura che si è visto annullare dal Consiglio di Stato un concorso pubblico per l’aggiudicazione di 267 posti di lavoro con l’aggravante che le relative prove scritte si erano già svolte. La decisione è scaturita dal fatto che, al momento della pubblicazione dei bandi, risultava ancora valida una graduatoria precedente, senza che il ministero avesse fornito una motivazione dettagliata per l’indizione di nuovi concorsi. Analoga decisione è stata presa anche per il bando del ministero della Difesa. Evidenti i disagi che si sono creati per migliaia di candidati con conseguente danno economico e significativo spreco di denaro pubblico”.
Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Siamo a registrare - aggiunge - l’ennesimo passo falso del ministero diretto da Lollobrigida che ora in virtù di un’interrogazione che ho presentato insieme ai parlamentari del gruppo Pd della commissione Agricoltura, Frattini, Marino, Romeo e Rossi, dovrà rispondere alla Camera fornendo le motivazioni che hanno portato alla decisione di procedere alla pubblicazione del bando senza rispettare il principio di scorrimento delle graduatorie ancora in essere e dovrà annunciare le iniziative che saranno prese per garantire maggiore trasparenza in relazione alle future procedure concorsuali indette dal proprio dicastero”.
Si svolgerà domani, venerdì 17 alle ore 11, presso la Sala del Refettorio della Camera, il convegno ‘L'umanizzazione delle cure e la partecipazione attiva’, nel quale verranno presentate le esperienze di Bologna e Modena per un ospedale a misura di paziente. Percorsi di umanizzazione del ricovero attraverso palestre dove le pazienti con endometriosi possono praticare yoga, spazi esterni attrezzati con food truck per una pausa pranzo più confortevole e volontari formati per tenere compagnia agli anziani a rischio di disorientamento.
Aprirà i lavori Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, e a seguire gli interventi di: Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna; Chiara Gibertoni e Claudio Vagnini, direttori generali rispettivamente dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e di Modena; Francesca Gorla, Sviluppo organizzativo IRCCS AOU di Bologna; Maria Chiara Wirz, ricercatrice Service Design IRCCS AOU di Bologna; Emanuela Luppi, Vicepresidente Comitato Consultivo Misto AOU di Modena; Carlo Alboni, Responsabile Struttura Semplice di Chirurgia Ginecologica MiniInvasiva e Robotica AOU di Modena; Chiara Gibertoni, Direttrice Generale IRCCS AOU di Bologna; Francesca Neviani, Dirigente Medico, Geriatria AOU di Modena; Angela Bertani, Dirigente Medico, Gastroenterologia AOU di Modena; Tanja Magni, paziente AOU di Modena. Conclusioni: Marco Furfaro, capogruppo Pd in Commissione Affari sociali della Camera.
Per accreditarsi è necessario scrivere a segreteria.vaccari@camera.it.
“La difesa d’ufficio del Masaf in risposta ad una interrogazione, presentata dal gruppo Pd e discussa oggi in commissione Agricoltura della Camera, appare superficiale e non corrispondente alla realtà dei fatti. La delega esclusiva che l’Enci ha ricevuto dallo Stato consente di incassare diversi milioni di euro che altrimenti sarebbero stati indirizzati altrove da cittadini e allevatori. Per questo serve maggiore chiarezza e trasparenza sulla tenuta dei libri genealogici delle razze canine da parte dell’Enci, compito esclusivo che lo Stato ha assegnato all’Ente e sul quale dovrebbe operare la vigilanza del ministero dell’Agricoltura. Di contro stanno emergendo, anche attraverso le inchieste di Report e le denunce di cittadini, situazioni di gravi irregolarità che hanno bisogno di verifiche e risposte. Quelle date oggi relative a controlli a campione (quanti?) e ad una commissione d’indagine del Masaf che avrebbe sancito la conformità delle attività dell’Enci non sono ancora provate da carte e numeri”.
Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari, in replica alla risposta del sottosegretario, Luigi D'Eramo, all’interrogazione presentata dal Gruppo Pd.
“L’Enci - ha aggiunto - è sì un’associazione privata, peraltro No profit, ma ha finalità pubbliche e vigilare sulla sua attività è un dovere da parte del Masaf, anche a salvaguardia della stragrande maggioranza di soci allevatori e aggregati che rendono il patrimonio zootecnico una eccellenza nel panorama mondiale. Peraltro è stata depositata in commissione Antimafia da parte di un cittadino, allevatore di cani, una memoria che sembrerebbe ipotizzare, come riportato dalla stampa, contatti, commistioni, reati nei quali sarebbero coinvolti ambienti e organizzazioni della criminalità organizzata. Per questo - ha concluso - sosteniamo la necessità di un commissariamento ad acta dell’Enci per far luce su una situazione di importante nebulosità e dare le risposte ad allevatori e cittadini, per poi ripristinare la normale attività dopo i necessari controlli”.