20/11/2024 - 15:40

“Quest’oggi abbiamo avuto conferma che il ministero dell’Agricoltura condivide totalmente la scelta del governo di procedere all’abrogazione della norma, contenuta nel ddl Sicurezza, ora all’esame del Senato, che consente la coltivazione, la trasformazione e il commercio delle infiorescenze e dei suoi derivati. La conferma è avvenuta in commissione Agricoltura della Camera durante il question time nel corso del quale abbiamo presentato una interrogazione che aveva la finalità di conoscere l’orientamento del Masaf sul tema che produrrà la scomparsa nel nostro Paese di una filiera produttiva di eccellenza che impegna 3mila aziende ed oltre 10mila operatori per un volume d’affari di 500 milioni di euro all’anno con la particolarità che il settore si caratterizza per l’elevato impiego giovanile, anche imprenditoriale e per la capacità di rivitalizzare aree rurali svantaggiate. Si sciolgono così come neve al sole le promesse di autorevoli esponenti della destra, amici del ministro Lollobrigida, che urbi et orbi, e nelle manifestazioni di protesta, ultima quella della Coldiretti, avanzano proposte di ravvedimento rispetto alla norma di abrogazione che addirittura, dicono loro, potrebbe trovare riscontro durante il percorso al Senato del ddl Sicurezza. Parole al vento smentite oggi solennemente, per quanto detto e scritto, nella risposta che il sottosegretario del Masaf, La Pietra, anche a nome del ministro Lollobrigida, ha dato all’interrogazione del gruppo Pd”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

“Noi - aggiunge - continuiamo a ribadire che quanto voluto dalla destra, per tentare di mettere una bandierina ideologica spacciando, loro sì, la canapa industriale con la diffusione delle droghe, è un clamoroso errore che continueremo a contrastare in tutte le sedi e ovunque vi sia la possibilità di presentare emendamenti abrogativi. Così come sarebbe assurdo che l’eventuale coltivazione della canapa industriale fosse riservata solo al mercato estero per poi vedere tornare nel nostro Paese la canapa trasformata, a costi decisamente maggiori, con qualità discutibili e con un mercato non certo a favore dei produttori e dei consumatori italiani. Purtroppo non siamo su scherzi a parte, ma questa è la triste realtà della destra de noantri capace solo di intervenire sulle paure e sulle angosce, manipolando la realtà e offrendo soluzioni securitarie che nulla hanno a che vedere con i veri problemi sul tappeto. Problemi - conclude - che ora avranno, seriamente, i nostri bravi coltivatori di canapa”.

18/11/2024 - 17:47

“Buon lavoro a Michele De Pascale, nei presidente della regione Emilia Romagna. Le cifre non mentono mai. Segnalano una vittoria netta, una fiducia largamente maggioritaria che le elettrici e gli elettori hanno assegnato al candidato del centrosinistra. Anche il PD ottiene un risultato importante che si attesta, secondo i dati reali che stanno arrivando, sopra al 40%. È anche la conseguenza della serietà e della compattezza dei democratici e dei suoi gruppi dirigenti, ad iniziare da Elly Schlein e da Stefano Bonaccini, che hanno saputo combinare il progetto programmatico con la ricerca costante dell'unità tra le forze che contrastano le derive reazionarie della destra.
Ora al lavoro per continuare nel buon governo amministrativo e per dare quelle risposte necessarie per sconfiggere quella diffidenza verso la politica e le istituzioni e che si è manifestata con una forte astensione che non è un bene per la democrazia”.

Così il deputato democratico  e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

15/11/2024 - 13:00

“Alle gaffe sparate a ripetizione, tanto da meritarsi l'appellativo da parte del The Guardian di ‘politico votato alle brutte figure’, Gasparri ora tenta la scalata nella classifica dei pseudo storici imbroglioni. Lui può parlare oggi perché i comunisti italiani furono protagonisti della guerra di liberazione dalla tirannia fascista e perché Berlinguer fu leader di una forza politica che si impegnò, forte del consenso popolare, per affermare sempre più quei valori di  libertà e di democrazia che oggi molti amici ed alleati di Gasparri vorrebbero annientare. Ne sanno qualcosa giornalisti, magistrati e lavoratori ai quali si vorrebbe chiudere la bocca attraverso leggi liberticidie e securitarie. La sinistra è contro la violenza ma non offre l'altra guancia quando i neofascisti di CasaPound vengono mandati a Bologna per provocare nei luoghi dove lo stragismo di destra ha orribilmente colpito. È meglio per Gasparri ritornare alla politica delle gaffe, dove è imbattibile, ma lasci perdere la storia, è argomento troppo serio per lui”.

Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

13/11/2024 - 15:50

“Invito il presidente della commissione Industria e Agricoltura De Carlo a leggere con più attenzione il decreto attuativo del Masaf per l’attivazione del credito d’imposta alle imprese agricole ricomprese nella Zes unica del Sud prima di accusarmi di dire cose non vere. Ci vediamo costretti a citare la legge per segnalare al presidente De Carlo che per accedere al contributo sotto forma di credito d’imposta, i soggetti interessati potranno farlo dal 20 novembre 2024 al 17 gennaio 2025, ma le spese ammissibili sono quelle effettuate entro il 15 novembre 2024. Ora il presidente De Carlo ci spieghi come faranno le imprese agricole in solo tre giorni ad attivarsi per usufruire di questa opportunità, visto che solo ora hanno potuto conoscere il regolamento inerente le diverse possibilità previste. Riescono in soli tre giorni le aziende che non l’hanno già fatto ad acquistare, come prevede il decreto,  anche  mediante   contratti   di   locazione finanziaria, nuovi  macchinari,  impianti  e  attrezzature  varie destinati  a  strutture  produttive  già  esistenti  o  che  vengono impiantate  nel  territorio,  nonché  all'acquisto  di   terreni   e all'acquisizione,  alla  realizzazione  ovvero   all'ampliamento   di immobili strumentali agli investimenti, che rispettino le  condizioni previste dalla normativa europea in materia di  aiuti  di  Stato  nei settori agricolo,  forestale  e  delle  zone  rurali  e  ittico?

Noi pensiamo di No, ecco perché quel decreto è una burla. Semmai consigliamo al presidente De Carlo di leggersi l’emendamento alla manovra finanziaria presentato dal Pd dove non solo prevediamo la proroga della misura al 2025, ma aumentiamo il fondo da 40 a 60 milioni. Se vogliono fare una cosa positiva i parlamentari del centrodestra votino questa nostra proposta”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

13/11/2024 - 12:59

“Siamo alla burla. A tre giorni dalla scadenza del 15 novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo Masaf sul credito d'imposta per le imprese agricole della Zes unica del Mezzogiorno. La norma primaria era stata approvata dal Parlamento nel 2023 con il decreto Sud. Ora sollecitato dai nostri atti di sindacato ispettivo e dalle pressioni delle organizzazioni professionali agricole il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida si è svegliato dal suo torpore e tenta di metterci una pezza con un provvedimento che consentirebbe di prendere in esame in maniera retroattiva gli investimenti già fatti. Una furbata che attesta in ogni caso l’incapacità di dare corso con una normale tempistica a quanto previsto dalle leggi”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Resta il fatto - aggiunge - che molte imprese, in un quadro di totale incertezza, non hanno attivato le procedure perché in assenza del regolamento non erano in grado di valutare le regole per poi richiedere il credito d’imposta. In una situazione di crisi non sempre tra l’altro si dispone della liquidità necessaria e al buio resta complicato richiedere prestiti o mutui. Con il fuori tempo massimo temiamo che vista l’ampiezza della platea dei possibili beneficiari a pagare il prezzo più alto saranno le piccole realtà agricole diffuse particolarmente nel Sud che non possono disporre di una certa solidità economica per investire e per valutarne la praticabilità.
Resta ancora da capire perché un decreto attuativo firmato il 18 settembre sia stato pubblicato solo l’11 novembre. Un escamotage per far passare il tempo e tentare risparmiare risorse e fare cassa? Per questo con un emendamento specifico alla manovra finanziaria abbiamo richiesto la proroga della misura anche per il 2025 al fine anche di dare certezze sui tempi e mettere tutte le aziende nelle stesse condizioni. Vedremo - conclude - se il governo continuerà a fuggire o sarà disponibile a trovare nuove soluzioni”.

10/11/2024 - 09:26

“Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni chiedano scusa ai bolognesi e al Sindaco, Matteo Lepore, invece di insultare la città e i bolognesi, dopo aver consentito che i fascisti fuorilegge di Casapound, che il Governo su richiesta delle opposizioni si e’ impegnato a chiudere, hanno potuto manifestare liberamente nella città medaglia d’oro alla Resistenza, a pochi passi dalla Stazione di Bologna teatro di una strage di matrice fascista come sancito dalle sentenze! Chiedete scusa e vergognatevi!”.

Così il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.

10/11/2024 - 09:26

“Oggi è la Giornata nazionale dell'Agricoltura e non possiamo non ringraziare tutte le agricoltrici e agricoltori italiani. Per il loro lavoro, impegno, passione, professionalità al servizio del Paese. Noi sosteniamo una alleanza vera e concreta tra agricoltura, ambiente e sviluppo e per tutelare un rapporto sano tra agricoltura e pianeta. Per questo il tema principale del nostro tempo, se crediamo al protagonismo attivo del comparto agricolo nella fase della transizione ecologica, che per primo ha subito gli effetti dei mutamenti climatici, è affrontare il problema dei costi che si trova di fronte l’agricoltore per svolgere la sua attività, il calo del suo reddito, l’impossibilità di far fronte ai suoi impegni finanziari”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“Queste - aggiunge - sono le criticità da affrontare anche e soprattutto con interventi strutturali, che finora nell'azione del governo sono mancati. Intervenire immediatamente sul reddito degli agricoltori, dando corretta attuazione alla direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali, in cui s’impone ai distributori di pagare ai produttori il ‘giusto prezzo’ senza vendere al di sotto dei costi di produzione unitamente all'urgenza di adottare un Piano nazionale per l’acqua, la siccità e il dissesto idrogeologico del territorio, con particolare attenzione alla costruzione di nuovi invasi e agli strumenti incentivanti per le aziende che adottano soluzioni di riuso e recupero delle acque. C’è anche altro da fare certo, come gli interventi per la promozione di politiche per l’efficientamento energetico e un piano straordinario di azione per un maggior controllo della fauna selvatica anche per contrastare il diffondersi della PSA. Altro tema è la questione generazionale in Italia, il Paese europeo con la maggior percentuale di agricoltori sopra i 60 anni, a cui non bastano pannicelli caldi come la legge Carloni. Così come occorrono - conclude - interventi finalizzati a promuovere l’innovazione e la ricerca. L'agricoltura che guarda al futuro non può prescindere da tutto questo”.

07/11/2024 - 15:06

“Sulla canapa industriale silenzio assordante del ministro Lollobrigida dopo la sciagurata decisione del governo e delle destre di vietarne, con una misura ad hoc nel ddl Sicurezza, ora all’esame del Senato, la coltivazione, la trasformazione, la distribuzione e la rivendita delle infiorescenze. Abituati alla retorica dialettica del ministro su tutto ciò che attiene il rapporto tra giovani ed agricoltura non si è riesce ora a comprendere perché, di fronte ad un settore che impegna decine di migliaia di giovani imprenditori, con una età media inferiore ai 35 anni, e che può vantare una produzione di eccellenza, tutta italica, su vari fronti, dal tessile alla cosmetica, dall’alimentare al benessere individuale, l’onorevole Lollobrigida abbia scelto di non occuparsi di una questione che produrrà l’effetto di azzerare 3mila imprese con un fatturato di 500 milioni di euro e far perdere il posto di lavoro, tra diretti ed indiretti, agli attuali 30mila occupati”.

Lo dichiarano i deputati  del Pd Stefano Vaccari, capogruppo in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, e Matteo Mauri, vice presidente commissione Affari costituzionali e responsabile Sicurezza del Partito Democratico.
“Siccome la posizione del ministro Lollobrigida è importante - aggiungono - e serve a fare chiarezza nel mentre si discute il provvedimento al Senato anche per verificare la possibilità di abrogare o quantomeno modificare una norma sbagliata ed ideologica, abbiamo presentato una interrogazione, insieme ai colleghi Forattini, Marino, Romeo e Rossi, per sapere come il Governo vorrà intervenire per gestire la crisi del settore della canapa industriale, avuto riguardo anche dei licenziamenti che inevitabilmente ne discenderanno e della necessità di riconvertire le imprese impiegate nell’attività. Al ministro chiediamo pure se non ritenga di convocare i tempi rapidi un tavolo con le Associazioni di categoria e di filiera dove confrontarsi sulla necessità di posticipare l’entrata in vigore dell’articolo 18 del Ddl Sicurezza pubblica, per consentire lo smaltimento delle scorte ed evitare i procedimenti penali. Ci auguriamo che il ministro Lollobrigida - concludono - prenda coscienza dell’errore fatto dal governo e delle conseguenze nefaste che seguirebbero all’approvazione definitiva della norma. C’è ancora tempo per fermarsi e per trovare le giuste soluzioni”.

07/11/2024 - 09:56

Bene voto unanime su impegni mozione Pd

“L’agricoltura è componente essenziale della transizione ecologica e deve essere argomento rilevante della prossima Cop29, la 29esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Baku, in Azerbaijan dal l’11 al 22 novembre. Ieri alla Camera, come quasi mai avviene, i parlamentari di maggioranza e di opposizione, hanno votato, con il parere favorevole del Governo, gli impegni contenuti nella mozione del gruppo Pd riguardanti prospettive e problematiche legate all’ agricoltura. Una buona notizia sapere che il Parlamento impegna il Governo a sostenere iniziative finalizzate a garantire una risposta concreta alle sfide interconnesse del degrado e consumo del suolo, dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità, attraverso il protagonismo attivo delle imprese agricole di qualità e multifunzionali, decisive per garantire un presidio del territorio soprattutto nelle aree interne e marginali”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Al tempo stesso - aggiunge - il Governo viene impegnato a promuovere politiche di contrasto alla desertificazione, e alla siccità, attraverso interventi proattivi di rinaturazione, di promozione della biodiversità e della resilienza degli ecosistemi, nonché attraverso il potenziamento e la nuova realizzazione di sistemi per la raccolta e la distribuzione dell'acqua nelle aree agricole mediante piccoli e medi invasi, privilegiando le ‘nature based solutions’, potenziando gli investimenti sui sistemi di risparmio irriguo e sulla ricerca di colture meno idroesigenti e resilienti. Non di minore importanza gli impegni finalizzati a sostenere la ricerca e l'innovazione per ridurre l'impatto ambientale delle aziende zootecniche garantendone la sostenibilità economica e sociale, valorizzando lo sviluppo degli allevamenti bradi e semibradi, salvaguardando le produzioni e la sicurezza alimentare dei cittadini. Ora ci aspettiamo che gli impegni assunti divengano atti normativi, anche attraverso l’approvazione della legge di bilancio, sui quali aprire, d’intesa con le organizzazioni delle imprese agricole, una pagina nuova e qualificante per il settore agroalimentare. I nostri emendamenti alla manovra finanziaria - conclude- andranno coerentemente in quella direzione e ci auguriamo che ci sia di nuovo un accordo tra tutti i gruppi politici”.

06/11/2024 - 17:46

“La grande attenzione che Meloni e Lollobrigida avevano palesato sul comparto agricolo si è sciolta come neve al sole e nulla è rimasto degli impegni propagandisticamente presi. Una manovra di bilancio che, in agricoltura, non si pone il problema del sostegno ai giovani per favorire il ricambio generazionale, che non affronta il tema dei danni indiretti sulla peste suina e sulle altre emergenze, che non pone il problema della siccità e della carenza di acqua dal punto di vista strutturale, che toglie i soldi agricoli alla Zes unica del Mezzogiorno è una manovra farlocca, che non serve al Paese e tantomeno agli imprenditori agricoli”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

“Finite le mance del decreto Agricoltura - aggiunge - pure necessarie per affrontare nel breve periodo le emergenze, il settore agricolo rischia il collasso e certamente non assolverà al primario compito di traguardare il Paese nel corso della transizione ecologica. Siamo preoccupati per questo e avendo il fondato timore che l’agricoltura sia uscita dalle attenzioni del governo, dopo aver ascoltato le organizzazioni delle imprese agricole, presenteremo un pacchetto di emendamenti mirati a dare le risposte che il governo non ha voluto inserire in manovra. Lo dimostra peraltro l’assurdo divieto di coltivazione e commercializzazione della canapa industriale che è stata gestita in termini ideologici e non economici. Quei trentamila addetti del settore, sono giovani che trasformano la canapa in prodotti di eccellenza. Il governo - conclude - li tratta come se fossero spacciatori”.

05/11/2024 - 13:20

Raccogliamo forte allarme imprenditori e associazioni

"Se il governo e la destra non faranno un passo indietro sul divieto di coltivazione, lavorazione e commercializzazione della canapa industriale andranno a sbattere".

Lo hanno ribadito i deputati dem, Stefano Vaccari e Matteo Mauri, nel corso di un incontro che il Gruppo PD ha organizzato questa mattina alla Camera con le associazioni e le organizzazioni del settore.
"Senza alcuna evidenza scientifica e in netto contrasto con il diritto Europeo - aggiungono - la destra ha inteso piantare una bandiera ideologica coprendosi dietro una logica di garanzia della sicurezza che rappresenta un non senso rispetto alla coltivazione della canapa. Ci batteremo perché il Decreto sicurezza, ora all'attenzione del Senato, venga modificato ma se così non fosse proseguiremo questa battaglia di civiltà con i prossimi provvedimenti a cominciare dalla Legge di Bilancio e al Collegato agricolo. Non mancheranno i contenziosi e sosterremo anche le iniziative legali che saranno attivate, dalle Corti di appello italiane e alla Corte di Giustizia Europea, per rendere giustizia a ciò che governo e destre vogliono negare. Nel frattempo, e questo è la parte più grave, una filiera produttiva rischia di scomparire insieme ai trentamila occupati e ai 500 milioni di fatturato. Una filiera attiva grazie all'impegno di migliaia di imprenditori con un’età media di 30 anni che si svolge particolarmente nelle aree interne e marginali che altrimenti sarebbero abbandonate. E il paradosso - concludono - sarà che ciò che in Italia sarà vietato all'estero sarà permesso. E dalla Francia arriveranno i prodotti che i nostri giovani imprenditori non potranno più coltivare e trasformare".

05/11/2024 - 13:14

Modificare legge di bilancio per salvare comparto

“Il divieto di produzione e commercializzazione della cannabis light, voluta dal governo e dalla destra, alla Camera, con il decreto sicurezza, ora all'esame del Senato, è una ferita aperta dal chiaro intento propagandistico ed ideologico.
Peraltro il provvedimento, in contrasto con le norme europee e sul quale è già intervenuto un tribunale amministrativo, azzera una filiera produttiva, animata da molti giovani imprenditori, con 30 Mila occupati e 500milioni di fatturato annuo. Il governo e la destra non hanno ritenuto di ascoltare le organizzazioni del settore e quelle del comparto agricolo”.
Questa mattina, a partire dalle ore 11, i deputati PD Stefano Vaccari e Matteo Mauri hanno promosso un incontro, alla Sala Berlinguer, con i principali operatori del settore per acquisire valutazioni e proposte e trasformarle in iniziativa parlamentare ad iniziare dalla possibilità emendative nella legge di bilancio.

31/10/2024 - 09:36

Più risorse per contrasto Psa, cambiamenti climatici, fitopatie

“Le poche risorse a disposizione, appena 18 milioni di euro, attestano la marginalità del settore agricolo nella legge di bilancio 2025. Poche misure, alcune delle quali di proroga di quelle esistenti, che non incidono, economicamente e strutturalmente, sulle criticità del comparto e sul ruolo primario che alle imprese agricole è chiesto nella fase della transizione ecologica. Per questo come gruppo Pd della Commissione Agricoltura della Camera abbiamo voluto incontrare le principali organizzazioni professionali e della cooperazione per ascoltare le valutazioni sulla manovra finanziaria ed anche acquisire le proposte migliorative da trasformare in emendamenti prima della fase ufficiale delle audizioni della Commissione Bilancio”.

Così il capogruppo dem in Commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

“Molte le questioni sollevate - aggiunge - ma su tutte le preoccupazioni sulle misure di contrasto alla diffusione della Psa, sulle conseguenze dei mutamenti climatici a cominciare dalla siccità, sulle fitopatie che hanno messo in crisi alcuni settori produttivi soprattutto nel sud del Paese. Su questi tre principali argomenti abbiamo preso l’impegno di avanzare delle proposte che sostengano fiscalmente le imprese anche per i danni indiretti che spesso, come nel caso della peste suina, vengono esclusi dai ristori. Avere poche risorse a disposizione non significa però destinarle in direzioni sbagliate rispetto alle necessità. Come Gruppo Pd - conclude - incalzeremo il governo perché si introducano azioni e risorse aggiuntive a partire dal fondo emergenze, a sostegno dei giovani che intendono mettersi in gioco in agricoltura ai quali sono state abrogate le agevolazioni sugli sgravi contributivi, per reintegrare le risorse tagliate ai contratti di filiera, sulla proroga del credito d’imposta agricolo per la Zes unica del Sud, ed altro ancora”.

30/10/2024 - 11:07

Lollobrigida e Giorgetti sblocchino irresponsabile stallo

“Passata la festa, gabbato lo Santo. È ormai una prerogativa di questo governo.  Ne è purtroppo palese testimonianza quanto avvenuto anche con il decreto Sud approvato nel 2023 che prevedeva, per l'anno 2024, contributi sotto forma di credito d’imposta, per 40 milioni, alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore della pesca e dell'acquacoltura, per l'acquisizione, entro il 15 novembre di quest’anno, di beni strumentali, da macchinari ed impianti fino all’acquisto di immobili e terreni, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise. Le modalità di accesso al beneficio, così come i criteri e le modalità di applicazione e fruizione del credito e i relativi controlli, avrebbero dovuto essere definiti con decreto del ministro dell’Agricoltura, di concerto con il ministro dell’Economia. A distanza di oltre un anno dall’approvazione della norma primaria del successivo decreto non si conosce traccia ed è ormai prossima la scadenza del 15 novembre. Per questo motivo le imprese non hanno potuto procedere all’acquisizione dei beni strumentali per poter avanzare la richiesta di rimborso. Peraltro chi l’ha fatto con la speranza di poter contare sul credito d’imposta dovrà prendere atto che non sarà possibile. Cosa ha impedito al Masaf e al Mef di pubblicare il decreto attuativo e come pensano i ministri Lollobrigida e Giorgetti di sbloccare lo stallo che irresponsabilmente hanno determinato?”.

Lo chiede il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di presidenza della Camera, Stefano Vaccari, che ha presentato un’interrogazione parlamentare sottoscritta anche dai deputati dem, Graziano, Ricciardi, Ferrari, Manzi, Fornaro, Scotto, Amendola, De Luca, De Maria, Simiani, Gianassi, Pagano, Peluffo, Roggiani e dai componenti della commissione Agricoltura, Forattini, Marino, Romeo e Rossi.
“In ogni caso - aggiunge - come gruppo Pd presenteremo alla manovra di bilancio uno specifico emendamento per chiedere la proroga della misura anche per il 2025 e la conseguente attuazione ora dimenticata nei cassetti governativi”.

23/10/2024 - 12:13

“Dopo il G7 Agricoltura e le frasi roboanti del ministro Lollobrigida sulla centralità del comparto agricolo per lo sviluppo del Paese ci si aspettava una manovra di bilancio che rilanciasse questa esigenza. Di contro c’è il nulla e tutto si è fermato al Decreto agricoltura di qualche mese fa con la distribuzione a pioggia delle risorse per tentare di tamponare alcune emergenze ma oggi, come ieri, nessuna visione, nessun intendimento per progetti di tipo infrastrutturale quanto mai necessari per rendere protagonisti gli agricoltori e le loro imprese nella fase complessa della transizione ecologica”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

“Crisi idrica, mutamenti climatici, innovazione e ricerca anche per affrontare le crisi epidemiologiche, alimentazione e allevamenti, concorrenza alle nostre eccellenze, pressione fiscale e ristori - aggiunge il deputato dem - sono capitoli che sfogliando la manovra finanziaria non abbiamo trovato e che, per quanto ci riguarda, solleveremo nel dibattito parlamentare anche attraverso specifici emendamenti. Per di più - conclude - non è dato sapere su quali versanti verranno tagliati i bilanci del ministero dell’agricoltura dopo la scure del ministro Giorgetti. Speriamo non a servizi e a progetti destinati agli agricoltori”.

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