“Nuove giornate di paura, nuovamente fiumi esondati e persone evacuate in Emilia Romagna, una nuova alluvione. Nuovamente grazie ai sindaci che cercano incessantemente soluzioni, ai volontari e alle volontarie che non si sono fermati un attimo, alla protezione civile che sta operando per mettere in salvo e sostenere come l'anno scorso, come sempre. Quello che è mancato e manca ancora è la celerità nel fare gli interventi riparatori, sono i ristori ad imprese e cittadini, quello che è mancato e manca è un governo che mette gli stivali di gomma per fare una foto e una passerella senza poi dare le risposte che le persone e l'Emilia Romagna tutta aspettano ancora. Non possiamo più aspettare però. Vogliamo risposte non passerelle e propaganda per la campagna elettorale delle regionali alle porte”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“Ho firmato online il referendum sulla cittadinanza perché penso che ogni sforzo che vada nella direzione dell'allargamento dei diritti sia fondamentale e vada sostenuto. La legge sulla cittadinanza è semplicemente una legge giusta, e anche il PD ne ha depositato una alla Camera, che serve a dare forma a ciò che è già sostanza e che chi ha figli o nipoti in età scolare non può che confermare. A scuola non ci sono italiani e stranieri, ma solo bambine e bambini. Senza considerare che ce lo insegnano i nostri atleti olimpici e paralimpici, allargare i diritti è un vantaggio per tutti, soprattutto per un Paese che continua a invecchiare nonostante la retorica vuota sulla natalità del governo. Noi ci siamo, per farla al meglio!”.
Lo dichiara il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
"Il Ministro Giorgetti ha scritto, nero su bianco, che per il settore castanicolo non sono disponibili nemmeno 2,5 milioni di euro nel 2024 e la legge per rilanciare uno dei settori chiave per l'economia montana e dei territori marginali ė stata bloccata; tutto questo nel miserabile silenzio del Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida che per il suo staff personale spende oltre 2 milioni di euro all'anno. Il Governo Meloni preferisce assumere gli amici che approvare un volano per sostenere la multifunzionalità agricola e rilanciare un comparto fondamentale per contrastare il dissesto idrologico e garantire quindi la tutela del patrimonio ambientale”: è quanto riporta una nota congiunta di Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente (primo firmatario della PdL) e Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, sull'iter della sua proposta di legge ferma da mesi a Montecitorio.
"La destra ha ancora una volta mortificato il lavoro del Parlamento che aveva raggiunto una sintesi apprezzabile sul testo. Si sarebbe trattato di un provvedimento capace di valorizzare un prodotto tradizionale del territorio italiano, incentivare le imprese del settore che si occupano di raccolta e trasformazione e garantire la corretta manutenzione del patrimonio boschivo. Non ci arrendiamo e presenteremo questa proposta come emendamento alla Legge di Bilancio": conclude la nota.
“Fermatevi, tornate indietro. Se non volete ascoltare noi abbiate l’accortezza di ascoltare le associazioni di settore e le organizzazioni agricole che vi chiedono di non introdurre il divieto di produzione e di commercializzazione della cannabis light che ha consentito di avviare una importante filiera economica con un fatturato annuo di oltre 500 milioni di euro e decine di migliaia di posti di lavoro, soprattutto giovani imprenditori. Chiediamo al governo stralciare la norma che ha introdotto il divieto per favorire un ulteriore approfondimento e poter valutare con le parti sociali. Rimuovete il furore ideologico che ha animato la vostra folle scelta, non potete affossare un comparto produttivo di eccellenza, parte integrante del Made in Italy. Da domani con il vostro emendamento il mercato oggi legale sarà occupato dalla malavita organizzata con ben altre finalità. Continuate a voltare le spalle agli interessi del Paese”.
Lo ha dichiarato in Aula, durante la discussione del Ddl Sicurezza, Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera.
“L'emergenza lingua blu si sta diffondendo negli allevamenti italiani. Quasi mille i focolai italiani e migliaia le pecore abbattute. Sardegna, Piemonte e Calabria le regioni più colpite. Ancora una emergenza che si somma a quelle in corso sulla pesta suina e sul granchio blu e che segue quella sulla siccità e sulla scarsità della risorsa idrica che ha segnato l'intera estate sulla quale ci si è limitati a fronteggiare con qualche iniziativa di scarso significato a cominciare dalle colonne delle autobotti anziché procedere con interventi di tipo strutturale. Nonostante le piogge di questi ultimi giorni continua a peggiorare lo stato di severità critica in molte regioni, come Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Abruzzo, dove si è arrivati a dichiarare lo stato di emergenza o dove, Lazio e Marche, si è arrivati a ricorrere ai ragionamenti. Per la peste suina si continuano a cambiare i commissari ma ancora non si conoscono i dati sul piano dei contenimento dei cinghiali anche per sapere se l'esercito, tanto invocato in sede governativa, ha effettuato gli abbattimenti richiesti. Sul granchio blu prime uscite del commissario ma nessuna risposta su indennizzi e contributi. Quelli necessari e non le mancette propagandistiche.
Ora è pure il tempo della lingua blu. Ci sarà meno latte e meno movimentazione delle greggi e delle mandrie. Non si conoscono però gli interventi che intende fare il governo in chiave di prevenzione e per mettere al sicuro gli allevamenti non colpiti oltre a prevedere i risarcimenti necessari. Per questo insieme a molti colleghi del gruppo PD abbiamo presentato due interrogazioni al ministro Lollobrigida per conoscere, ove mai sia stato previsto, un piano di intervento su questa nuova criticità epidemiologica e per sapere quali infrastrutture sono state finanziate per favorire l'ammodernamento e l'efficientamento del servizio di irrigazione collettiva e delle reti e dei relativi sistemi di gestione e monitoraggio dell'acqua. Il gruppo PD comunque incontrerà prossima settimana le organizzazioni agricole e tutte le associazioni del comparto zootecnico ed agroindustriale per ascoltare le proposte del settore e convenire una linea comune di azione per sostenerle in sede parlamentare”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD in Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera.
A rischio filiere eccellenza Made in Italy e 10mila posti di lavoro
“Sulla cannabis light Salvini ordina e Lollobrigida obbedisce infischiandosene di una delle filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, sbattendo altresì la porta in faccia alle organizzazioni agricole e alle imprese di settore che in questi anni, con successo, hanno investito ingenti risorse per arrivare ad un fatturato annuo di 500 milioni per oltre 10mila posti di lavoro. Il furore ideologico della destra porterà oggi alla Camera con il Ddl Sicurezza, al divieto di coltivazione, lavorazione e vendita delle infiorescenze della canapa industriale e dei suoi derivati che ha consentito la nascita di tante piccole imprese a conduzione giovanile, e che ha permesso di utilizzare proficuamente il prodotto, principalmente, in cosmesi, erboristeria, bioedilizia, florovivaismo, tessile. Ora il governo e la destra intendono azzerare tutto e gli unici a non lamentarsi saranno mafie e criminalità organizzata pronte ad accaparrarsi lo spazio fino ad oggi gestito in piena trasparenza e legalità. Un vero e proprio capolavoro che si intesta la presidente Meloni, i suoi ministri e la destra italiana”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
Il ministro Lollobrigida ha firmato un nuovo decreto per la pesca sportiva al palangaro. Le nuove norme sostituiscono le precedenti che erano stato fortemente criticate dalle associazioni sportive di categoria. Come gruppo PD ci eravamo fatti interpreti di quelle critiche ed attraverso una pressante iniziativa parlamentare abbiamo sollecitato il ministro a riconoscere l'errore di valutazione fatto e a ritornare sui suoi passi. Il Ministro lo ha fatto ora senza riconoscerlo. Il nuovo decreto, seppure non esaustivo, raccoglie alcune delle osservazioni fatte e restituisce dignità alla pesca sportiva che erroneamente si vorrebbe antagonista di quella professionale. In realtà si tratta di settori complementari che sostengono lo sviluppo del Paese, che sono impegnate nella tutela della biodiversità e che interessano milioni di cittadini e migliaia di imprese. Vanno sostenute ed aiutate senza agitare inutili conflitti. Lo dichiarano Stefano Vaccari e Marco Simiani, capigruppo PD della Commissioni Agricoltura ed Ambiente della Camera e Valentina Ghio, vice presidente del gruppo Pd
'Chiederemo conto in Parlamento'
I ristori annunciati non arrivano e sulla Romagna torna il fango distruttivo dell'alluvione. Coldiretti e Confagricoltura denunciano la paradossale situazione del respingimento dell'80% delle richieste presentate da parte delle imprese agricole devastate dal cataclisma di oltre un anno fa. Inadeguate peraltro le risorse messe a disposizione per la restante parte del comparto. Dal governo silenzio assoluto. È chiaro ormai il disegno. Strangolare quel territorio e tentare di addossare le responsabilità in chiave elettorale. Una strategia riprovevole che metterà in ginocchio famiglie ed imprese che con grandi sacrifici, sostenuti dalla Regione, hanno affrontato l'emergenza nel tentativo di ripartire. Chiederemo conto al governo in parlamento sulla mancata assegnazione delle risorse.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD in Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera.
Uccisi per poter lavorare, sfruttati per quattro baiocchi. Ancora un morto nelle nostre campagne senza alcuna tutela e alla mercé di caporali assoldati dalla mano vorace e assassina di chi cerca solo bieco profitto. Le leggi di contrasto allo sfruttamento e al caporalato ci sono. Devono essere applicate e laddove necessario migliorate ancora, come ci hanno detto i sindacati e le principali organizzazioni. I controlli devono essere sistematici e non a a spot, perché basterebbe seguire i furgoni e presidiare le aree di raccolta delle produzioni. Gli impegni del governo sono rimasti sui titoli dei giornali. Serve agire. Subito senza tentennamenti. Servono più risorse per garantire dignità del lavoro e sicurezza. Via la legge Bossi Fini, subito salari minimi garantiti.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD in Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera
“Codardi in azione. Vandalizzato il murale, davanti alla sede del Coni, opera della street artist Laika. Una dedica per Paola Egonu e le ragazze del volley che hanno conquistato l'oro olimpico. Intolleranti e razzisti hanno vita breve. La rivoluzione democratica è in corso”. Lo scrive sui social il deputato del PD, Stefano Vaccari Segretario di Presidenza della Camera.
La Casa Circondariale di Modena potrebbe ricevere adeguate risorse per fronteggiare le criticità strutturali. La decisione è conseguente dell’approvazione all'unanimità di un ordine del giorno al decreto Carceri presentato dal deputato del Pd e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari. Ulteriori misure potrebbero riguardare ulteriori criticità del carcere di Modena: dal sovraffollamento al rafforzamento del personale di servizio, alla realizzazione di interventi di manutenzione e di ristrutturazione dell’istituto penitenziario.
“Anche a fronte dell’approvazione dell’ordine del giorno - spiega Stefano Vaccari - che fa seguito anche ad una interrogazione presentata insieme alla collega Maria Cecilia Guerra, non posso non esprimere un giudizio negativo sul Decreto Carceri che evita accuratamente di affrontare sistematicamente le problematiche in atto e conosciute da tempo, a cominciare dal dramma dei suicidi che aumentano a dismisura e che hanno raggiunto il numero record di 64 dall’inizio dell’anno. Un suicidio ogni tre giorni. Di fronte a questo dramma - conclude il deputato democratico - il decreto è solo fuffa e a nulla sono valsi gli appelli di sindacati, operatori, mondo sociale ed ecclesiastico, ed autorevolmente anche dal Presidente Sergio Mattarella e dal presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, perché ben altre fossero le misure da adottare per riportare in una situazione di dignità le carceri italiane e per consentire ai detenuti di poter vivere il periodo della pena al fine di ritrovare quell’equilibrio precedentemente perduto e poter di nuovo riaffrontare, in maniera diversa, il corso della vita”.
Quella fiamma nel logo pesa e le vergognose parole di Federico Mollicone, parlamentare del Fdl, lo confermano. Si vorrebbe riscrivere le sentenze su una strage, quella della stazione di Bologna, di chiara matrice neofascista. Non c'è niente da fare, hanno difficoltà a staccarsi da una storia che è dentro di loro e a troncare con un passato che evoca l'orrore della dittatura nazifascista. Mollicone è pure presidente della Commissione Cultura a Montecitorio. La presidente Meloni che fa? Si gira ancora da un'altra parte per non prendere posizione o come invece dovrebbe rimuovere Mollicone dall’incarico? A proposito, quando toglierà quella fiamma inquietante dal simbolo di Fdl?“.
Così il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
Lollobrigida si assume grave responsabilità
"Un anno fermi a guardare gli eventi ed ora non si può che essere preoccupati per il rischio che 1,2 miliardi che un apposito bando del Pnrr assegna ai contratti di filiera possano non assegnare assegnati. Il ministro Lollobrigida e il governo si stanno assumendo una grave responsabilità".
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, che insieme ai colleghi Forattini, Marino, Romeo e Rossi, ha presentato una interrogazione per sapere come il governo intende affrontare il problema visto che, tra l'altro, sono stati presentati al Tar motivati ricorsi da parte di alcune imprese che hanno contestato i criteri di assegnazione delle risorse.
"Ora è tutto fermo - continua Vaccari - e, anche a fronte di ulteriori impegni finanziari, non è possibile scorrere la graduatoria, a criteri contestati, senza che sia concluso l'iter dei ricorsi nei Tribunali amministrativi. Un bel pasticcio nel quale si è ficcato il governo incapace di trovare soluzioni appropriate e perdere quelle risorse sarà un danno importante per la filiera agricola per gli interventi che dovranno essere fatti nella fase della transizione ecologica. Il ministro Lollobrigida ha delle idee in proposito o come per la peste suina gira lo sguardo altrove?".
“Contro la peste suina africana dal 2022 a oggi è stato fatto troppo poco. Ad ammetterlo è l'ex ministro dell'Agricoltura della Lega, Gian Marco Centinaio. Gli fa eco Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia e deputato di Forza Italia, che chiede ristori più rapidi ed abbattimenti senza indugi. Chissà se il ministro Lollobrigida avrà attenzione per i colleghi di maggioranza, a meno che non sia una resa di conti interna alla destra, visto che alle ripetute sollecitazioni delle opposizioni si è girato sempre dall'altra parte utilizzando i suoi fedeli parlamentari per attaccare, anche sul piano personale, quanti muovevano critiche all'operato del governo abbandonato pure dal commissario alla peste suina che ha lasciato il suo incarico. C'è bisogno di attivare in tutte le regioni il piano straordinario per la gestione della fauna selvatica e occorre procedere con immediatezza al controllo della specie cinghiale riducendone drasticamente il numero ed evitando, come purtroppo sta avvenendo, l'allargamento delle aree interessate alle peste suina.
Salvaguardare le produzioni agricole e la filiera delle trasformazioni delle carni di maiale sono le priorità. Il governo non lo sta facendo assumendosi una grave responsabilità”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“Sulla strage alla stazione di Bologna c’è ancora fame di verità. Anni di depistaggi e di tentativi di spostare l’attenzione su versanti diversi dalla chiara matrice neofascista. Mancano ancora tasselli per definire un quadro più chiaro su esecutori e mandanti. Continuare a chiedere giustizia significa onorare le 85 persone uccise e gli oltre 200 feriti e stare al fianco dei famigliari che non staccano il loro sguardo da quell’orologio che segna le 10.25 del 2 agosto 1980”.
Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.