26/09/2024 - 12:59

“La naja civile agricola, in attesa del ripristino di quella militare come vorrebbe gran parte della destra, è l'ultima boutade del ministro Lollobrigida. In attesa dei bandi previsti ad ottobre ha pure firmato un protocollo con il collega Abodi le cui finalità assumono come sempre contorni propagandistici e velleitari. Per Lollobrigida in questo modo si potrebbe porre la parola fine alla fame nel mondo, raggiungere la Sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l'agricoltura sostenibile. A parte i richiami nostalgici dell'operazione e a parte le vere necessità, ancora eluse per il comparto agricolo, dalla lotta ai mutamenti climatici al giusto prezzo e al contrasto alle emergenze epidemiche, non si riesce a capire come per Lollobrigida, finalità così nobili si concilino con la paga di poco più di 500 euro al mese per i giovani impiegati da nuovi braccianti. Speriamo che al G7 Agricoltura gli altri ministri europei non abbiano ascoltato questa fantasmagorica proposta, fine a se stessa e senza prospettiva. Altrimenti, come al solito, il nostro Paese si coprirebbe di ridicolo”.

 

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

26/09/2024 - 12:28

Il Comitato referendario per l'abrogazione della riforma sulla Autonomia differenziata ha consegnato in Corte di Cassazione oltre 1milione e 300mila firme.

Un segnale chiarissimo: il Paese non vuole essere diviso e per questo si è mobilitato in massa contro una legge secessionista, iniqua e pericolosa, una legge che indebolisce l'Italia intera e produrrà effetti devastanti soprattutto al Sud.

Il primo passo è compiuto, ma non ci fermeremo. Continueremo con tutte le nostre forze a difendere l'unità e la coesione nazionale.

Così in una nota il capogruppo democratico in commissione affari europei della camera, Piero De Luca.

26/09/2024 - 12:01

"Da lombardo e da appartenente ad una cultura politica che ha una grande considerazione dell'autonomia penso che uno dei motivi per cui il giudizio del Pd e non solo è fortemente negativo è che questo provvedimento è la negazione della vera autonomia. Autonomia a mio giudizio è il riconoscimento del ruolo dei territori, dei comuni, nella capacità di avere degli obiettivi nazionali ed europei che vengono costruiti attraverso la lettura e la responsabilizzazione dei territori. Autonomia significa mettere assieme e non dividere. Non è creare dei piccoli potentati come le Regioni ma ci deve essere unità soprattutto su alcuni argomenti, penso all'energia, mercato internazionale, ambiente, sanità. Il covid non ci ha insegnato niente rispetto ad una frammentazione regionale insostenibile". Lo ha detto il deputato del Pd, Gian Antonio Girelli, intervistato a Montecitorio.

26/09/2024 - 11:24

ddl voto in condotta del governo mortifica gli studenti

"A quanto pare il Governo ed alcuni ministri lo zero in condotta non lo applicano a loro stessi. Questo provvedimento è una lettura dei bisogni della scuola piuttosto datata. La scuola ha bisogno di tante cose, maggiori risorse, maggiore valorizzazione del personale insegnante, di un maggior contatto e colloquio tra scuola e famiglia. Bisogna intervenire laddove ce n'è più bisogno, dove i ragazzi hanno più difficoltà e disagi, non si possono bollare i ragazzi con un giudizio che tende ad escluderli, e questo non vuol dire giustificare comportamenti aggressivi o situazioni di violenza, ma è altro rispetto al voler usare il metodo del voto per affrontare il tema della scuola e della condotta. Bisogna poi saper distinguere caso per caso, ma soprattutto avere come obiettivo primario della scuola il recuperare chi sta indietro, dare a ciascun ragazzo la possibilità, non stigmatizzarlo attraverso un voto, che mortifica le persone". Lo ha detto il deputato del Pd, Gian Antonio Girelli, intervistato a Montecitorio.

26/09/2024 - 11:06

Oggi alla Camera é stato presentato lo studio “Verso una genitorialità condivisa: l’esperienza delle aziende con il congedo di paternità”, condotto da Tortuga, con il coinvolgimento dell’on. Lia Quartapelle (PD), dell’on. Cristina Rossello (FI) e il supporto della rete Ceo for Life.
In Italia sono molte le aziende che hanno adottato il congedo di paternità per un periodo superiore ai dieci giorni già previsto dalla legge. Lo studio presentato è il primo studio italiano che esamina l’impatto dei congedi di paternità per l’organizzazione aziendale di 22 aziende e la soddisfazione di più di 1.600 lavoratori in Italia.

Dal sondaggio distribuito tra gli uffici del personale emerge che il ruolo dell’ufficio del personale è chiave per il successo del congedo di paternità. In due aziende su tre, l’ufficio del personale ha attivamente contattato personalmente gli aventi diritto, evidenziando un’adesione alla politica più
alta. Questo evidenzia che i lavoratori usufruiscono del congedo di paternità se ci sono condizioni esterne a sostegno della misura. Inoltre una cultura aziendale a supporto della genitorialità condivisa favorisce la messa in pratica della misura. L’impatto dei congedi sul turnover del personale è stato assorbito soprattutto con una riorganizzazione del lavoro per il periodo del congedo di paternità nel caso di 2 aziende su 3. Cioè, l’impatto è gestibile senza ulteriori costi nella maggior parte dei casi.

Dal sondaggio distribuito tra i dipendenti delle aziende che offrono un congedo di paternità esteso, emerge un’ampia soddisfazione per questo strumento. Tutti gli intervistati lo riutilizzerebbero e il 96% di coloro che non lo hanno utilizzato vorrebbero farlo in futuro. Inoltre, 1 dipendente su 3 non accetterebbe di lavorare in un’azienda equivalente se questa non offrisse una politica simile, indipendentemente dall’aumento salariale. I lavoratori che hanno fruito del congedo di paternità esteso hanno riportato diversi effetti positivi: un legame più stretto con i figli (96%), una maggiore serenità della partner dopo la nascita del/la figlio/a (95%), un maggiore bilanciamento del carico del lavoro domestico (65%) e una maggiore facilità di avere figli in futuro (54%).

Per quanto riguarda una possibile estensione a livello nazionale, la vasta maggioranza dei partecipanti al questionario (96%) concorda con l’estensione. Secondo più della metà (54%) l’estensione dovrebbe essere obbligatoria, anche per una maggiore parità di genere e per evitare pressioni all’interno dell’azienda, e la percentuale aumenta tra i padri che hanno effettivamente usufruito del congedo.
Interrogati sulla durata che dovrebbe avere il congedo di paternità nazionale, la quasi totalità dei partecipanti (95%) crede che la durata minima del congedo retribuito al 100% debba essere di almeno un mese, quindi superiore all’attuale congedo Inps.

25/09/2024 - 20:07

Berruto ricorda in aula ciclisti uccisi

 

“Oggi Michele Scarponi, il grande campione, ciclista, vincitore del Giro d’Italia del 2011, avrebbe compiuto 45 anni. Avrebbe. Perché il 22 aprile del 2017 Michele Scarponi è stato ammazzato sulla strada, investito mentre si stava allenando. Oggi, giorno del compleanno del povero Michele, Vittorio Feltri, consigliere della Regione Lombardia per Fratelli d’Italia (e direttore editoriale de Il Giornale) ha detto questo parole: “I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti”. Verrebbe da provare nei confronti di Vittorio Feltri, pietà. Pietà per un uomo allo sbando che qualcuno ha deciso potesse svolgere un ruolo istituzionale.

Verrebbe da provare quella pietà che Vittorio Feltri NEGA a Michele Scarponi o a Tommy Cavorso, ammazzato sulla strada quattordicenne, o a Davide, Marco, Sara e altri quasi 200 ciclisti ammazzati, ogni anno, sulle strade italiane.

Verrebbe da provare quella pietà che Vittorio Feltri nega alle mamme, ai papà, agli amici alle persone che volevano bene a quei quasi 200 ciclisti ammazzati, ogni anno, sulle strade italiane.

Invece no, non proviamo pietà per le parole di Vittorie Feltri e non accettiamo vengano derubricate come una “battuta” maldestra. Le ”battute” dovrebbero far ridere, queste parole invece sono sale sulle ferite e sul dolore di chi ha perso, in quel modo, una persona cara.

Perfino 2500 anni fa si raccontava di Achille capace di restituire il corpo martoriato di Ettore a suo padre, piangendo -lui, l’assassino- per il dolore di quel vecchio.

Ci immaginiamo invece Vittorio Feltri, grazie all’immagine che di sé lui stesso ha voluto dare, godere davanti al cadavere di un ciclista o di una ciclista.

Le parole di Vittorio Feltri ci riportano a un abisso di disumanità che sembra non toccare il fondo, capace di scherzare sul sangue di bambine, bambini, lavoratori, sportivi, nonne o nonni investiti e ammazzati sulle strade italiane.

Non proviamo pietà, ma solo DISGUSTO per queste parole e per l’uomo che le ha pronunciate.

Proviamo DISGUSTO per questo esplicita istigazione all’odio da parte di un rappresentate delle istituzioni; e chiediamo che al nostro disgusto si accompagni una presa di posizione del Consiglio Regionale della Lombardia, al quale chiediamo che Vittorio Feltri venga rimosso dal suo ruoloistituzionale… per manifesta disumanità”.

Così in aula alla camera il deputato democratico, responsabile nazionale sporto, Mauro Berruto.

25/09/2024 - 19:35

"E' stato bello, oggi pomeriggio, vedere tante persone davanti al Senato per chiedere di non votare il ddl sicurezza, da poco approvato alla Camera. Una partecipazione talmente vasta che è stato necessario spostarsi a piazza Navona. Soprattutto molti ragazzi e ragazze che hanno colto il carattere pesantemente repressivo del provvedimento che intacca il diritto di manifestare, che è gravemente discriminatorio nei confronti di intere categorie di persone e perfino deleterio per settori economici come quello della cannabis light.
Alla Camera abbiamo condotto una battaglia dura, senza risparmiarci, per contrastare questo tentativo di portare l’Italia fuori dal perimetro delle democrazie liberali e spingerla verso una democratura in stile orbaniano. Ma era necessario che anche le associazioni, i sindacati, le organizzazioni di base si mobilitassero così come era necessaria l’attenzione dei media. Oggi questo è accaduto ed è la dimostrazione che c'è una parte del Paese che non è disposta a cedere davanti ai tentativi autoritari e liberticidi del governo Meloni e della sua maggioranza". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo di ritorno dal presidio contro il ddl sicurezza indetto dalla CGIL che si è svolto oggi.

25/09/2024 - 18:58

“Omogeneizzare le condizioni di accesso alla gratuità dei libri di testo; intervenire con misure dirette a garantire la gratuità dei costi legati alla mobilità casa-scuola; istituire un fondo di solidarietà per i viaggi di istruzione da ripartire sulla base del disagio sociale; reperire risorse adeguate ad incrementare, nella prospettiva dell’introduzione di un ‘livello essenziale delle prestazioni’, il servizio di refezione scolastica per la scuola primaria; garantire un maggior numero di insegnanti, presìdi territoriali e l’istituzionalizzazione della comunità educante e dei patti educativi di comunità diretti alla costruzione di reti tra scuole, terzo settore, parrocchie, enti locali, fondazioni e il supporto di educatori e assistenti sociali: questi sono i precisi impegni contenuti nella nostra mozione che chiediamo al governo. Pensiamo che la situazione richieda l’avvio di azioni strutturali e non episodiche a sostegno dell’istruzione e della scuola. Occorre affrontare l’emergenza educativa che caratterizza settori significativi e intere aree del Paese per garantire l’equità nell’accesso all’istruzione a tutte e a tutti”.

Così la deputata democratica, Giovanna Iacono, intervenendo nell’Aula della Camera per annunciare il voto favorevole del Gruppo alla mozione Pd sul diritto allo studio.

 

25/09/2024 - 18:22

“La mancata risposta da parte del governo alla nostra interrogazione in favore di un rapido riordino della disciplina e della razionalizzazione dei settori della distribuzione del gas rischia di creare il caos nel settore e, soprattutto, di mettere a rischio la concorrenza a scapito dei cittadini. Il settore della distribuzione del gas naturale contemplava la costituzione di 172 Atem. Ad oggi soltanto nove gare sono state assegnate, e una ventina avviate ma non ancora concluse. Ma con la domanda di gas in calo, tale approccio è ormai obsoleto: le gare dovrebbero valorizzare le offerte in grado di garantire un miglioramento qualitativo delle reti, l'efficienza energetica, la performance ambientale e la digitalizzazione. La proposta di drastica riduzione del numero degli ambiti territoriali oggetto di gara a solo 7 presenta non poche criticità, anche alla luce della annunciata acquisizione, da parte di Italgas, del secondo operatore nazionale della distribuzione gas, 2i Rete Gas. Il rapido riordino della disciplina e la razionalizzazione dei settori della distribuzione del gas e dell’energia elettrica sono certamente urgenti e necessarie, ma occorre perseguire l’obiettivo di un’opportuna relazione funzionale tra ricerca di una dimensione minima efficiente a livello industriale e garanzia di un adeguato livello di partecipazione degli operatori alle gare. E’ essenziale evitare gli errori ai danni dei consumatori già avvenuti nella gestione della fine della maggior tutela”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Attività produttive alla Camera, Vinicio Peluffo.

25/09/2024 - 17:54

Ad non ha detto quanto costerà allo stato la vendita delle azioni di una società in attivo
“Il silenzio di Del Fante sulle ragioni della privatizzazione di Poste e sugli effetti che avrà per le casse dello stato vale più di mille parole” così in una nota Andrea Casu e Valentina Ghio del gruppo del Pd della Camera commentano il silenzio dell’Ad di Poste italiane davanti alle domande dei deputati nel corso dell’audizione oggi in commissione trasporti alla camera. “Abbiamo chiesto a Del Fante – spiegano i dem - quanto costerà al bilancio statale, in termini di mancate entrate, l’alienazione del 15 % di azioni di Poste oggi in mano pubblica. Ma non abbiamo avuto nessuna risposta che interpretiamo come la conferma che questa privatizzazione è una mera operazione per fare cassa nel breve periodo che a conti fatti costerà allo Stato più di quanto permetterà di incassare.”

25/09/2024 - 17:39

"Oggi la maggioranza di ultradestra ha bocciato la nostra mozione sulla cittadinanza che conteneva due proposte: lo ius soli per le bambine e i bambini nati in Italia da genitori stranieri che risiedano regolarmente sul nostro territorio da almeno un anno; e lo ius culturae che permetterebbe l'acquisizione della cittadinanza dopo 5 anni di frequenza delle scuole italiane, inclusa la scuola dell'infanzia che fa parte, a pieno titolo del percorso di formazione delle bambine e dei bambini.
Una maggioranza e un governo che voltano le spalle alla grande mobilitazione che ha raccolto 500mila firme per il referendum, cittadinanza in pochissimi giorni. L’Italia ha una storia ricchissima di incroci di popoli che l’ha resa un Paese con una cultura composita e vasta. Checché ne dica questa ultradestra, arroccarsi su una legge del 1992 superata dai fatti è miope e impedisce all’Italia di svilupparsi e arricchirsi.
Come ha affermato la collega Ouidad Bakkali rivolgendosi alla maggioranza: “Voi siete alieni che non capite il paese in cui vivete”. Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

25/09/2024 - 17:15

Dal ministro Giuli arrivano parole becere. Denigrare uno strumento di politica industriale fondamentale come il tax credit vuol dire non comprendere l'importanza della filiera audiovisiva italiana. Il ministro non vuole ascoltare il grido d'allarme dei lavoratori del settore cinematografico oggi nello stallo completo. Evidentemente segue le orme del suo predecessore Sangiuliano non disposto al confronto e all'interlocuzione nei confronti del comparto e dei lavoratori del cinema, una delle industrie creative più importanti del Paese. Di fronte a un settore in crisi che non sa come muoversi a causa delle pessime riforme varate dal predecessore di Giuli ci saremmo aspettati un briciolo di attenzione e rispetto in più se non le scuse”. Lo dichiara la deputata Irene Manzi, Capogruppo Pd in Commissione Cultura, commentando le parole del ministro Giuli durante il Question Time riguardo al fatto che, a detta del Ministro, “il tax credit possa diventare il superbonus” per il mondo assistito da un reddito di cittadinanza cinematografico.

25/09/2024 - 16:55

“C'è la totale inconsapevolezza da parte del ministro Guili del dramma che sta vivendo l'intero comparto della cinematografia italiana con migliaia di lavoratori alla fame perché il settore è fermo da mesi. Certo è stato Sangiuliano ha paralizzato l'intera filiera del cinema bloccando uno strumento di politica industriale che serve al Paese: il tax credit. Insomma uno stallo per una guerra ideologica”. Così il deputato Matteo Orfini in risposta al Question Time al ministro Guili sulla crisi del comparto cinematografico.
“Con il nuovo decreto il governo si è scagliato contro le piccole produzioni favorendo solo le grandi a discapito del cinema indipendente, ovvero contro il cinema italiano. State producendo la desertificazione culturale e mettete in discussione il pluralismo produttivo. Dalla cultura dipende la qualità della democrazia e, soprattutto, non si può misurare il cinema solo con gli incassi e i successi”. “Il ministro Guili si è dimenticato il suo passato da giornalista e ha sposato gli argomenti beceri del suo predecessore” conclude Orfini.

25/09/2024 - 15:54

“Dopo l’annuncio di chiudere i porti, adesso il ministro Salvini chiude davvero e prima del tempo le spiagge di tutta Italia. C'è, dunque, coerenza nel titolare del dicastero delle Infrastrutture che con circolare emanata ad agosto, in piena stagione, dai propri uffici, costringe gli operatori balneari a smontare entro lo scorso 22 settembre, ‘mangiandosi’ oltre un mese di pacchetti vacanze completi. Sarebbe utile spiegare a Salvini che, oltre alle modalità 'fuori tempo massimo' dei suoi inattesi provvedimenti 'ammazza spiagge', che ormai in tutta Italia, e soprattutto in Romagna, il tema della spiaggia vissuta tutto l'anno, con il mare d'inverno e la destagionalizzazione della proposta turistica, è parte integrante di un'offerta che muove miliardi di euro e centinaia di migliaia di lavoratori”.

Così il deputato democratico, Andrea Gnassi.

“E’ l'ennesima 'perla' di un governo - aggiunge - che su una delle tre principali industrie del Paese, il turismo appunto, si è distinto o per il nulla, o per provvedimenti inopportuni e con conseguenze negative. Dai due anni di silenzio sulle spiagge, alla presa in giro sulla Bolkestein, dalla ridicola campagna Open to Meraviglia, all'assenza di qualunque strategia, fino agli annunci di vendita delle spiagge libere perché frequentate da ‘barboni e tossici’ (copyright ministra Santanché): stiamo raschiando il fondo del barile. Occorre salvare il salvabile, al di là delle appartenenze politiche, perché di turismo, in Romagna e in Italia, si vive in tanti territori. Salvini e Santanchè - conclude - provino a parlarsi e chiarire bene i contorni del provvedimento ‘chiudi tutto’ e per favore la smettano con gli slogan e riaprano subito le spiagge d'Italia, che con il turismo balneare rappresentano oltre il 30% del totale del turismo italiano”.

25/09/2024 - 15:47

"L'omicidio avvenuto in Piazza XX Settembre a Bologna ripropone la criticità sul piano della sicurezza e della presenza della criminalità in alcune aree soggette a situazioni di degrado, spesso legate allo spaccio di droga. Il Governo faccia fino in fondo la sua parte. Si mettano le Forze dell'Ordine nella condizione, di uomini e di mezzi, per affrontare queste rilevanti criticità. Molto importante che la comunità bolognese oggi scenda in piazza e che tutte le forze politiche e sociali siano unite per difendere la legalità. Bologna per la sua storia e il suo tessuto sociale ha la forza e le condizioni per sconfiggere degrado e criminalità".

Così Andrea De Maria, deputato PD.

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