“La riunione di maggioranza su ieri sull’Ucraina traccia un bilancio sconfortante. È stato fatto un passo indietro sulla solidarietà europea dei volenterosi verso l’Ucraina, decidendo che l’Italia non parteciperà a nessuna forza multinazionale e aiuterà l’Ucraina al di fuori dei confini ucraini. Il ministro Tajani in conferenza stampa ha dichiarato che l’Italia sostiene l’iniziativa di pace di Trump, archiviando così la tradizionale posizione europeista di Forza Italia. Ciliegina sulla torta, la nomina come ambasciatore a Mosca del consigliere diplomatico di Salvini ai tempi del Metropol, che da un segnale inequivocabile ai russi e a tutto il mondo sul fatto che Meloni sia pronta a riprendere i rapporti con Putin, e in che modo. È angosciante che in un momento delicato come questo, che richiederebbe senso dello Stato e spinta europeista, per la destra le convenienze di natura interna prevalgano sulla necessità di agire di concerto con gli alleati europei” così la vicepresidente della commissioni Esteri della Camera, la democratica Lia Quartapelle.
"Tra 31 agosto e il 4 settembre prossimi partirà una grande missione umanitaria nata dal basso con lo scopo di rompere l'assedio in cui è tenuta Gaza e portare aiuti alla popolazione stremata della Striscia. E' la Global Sumud Flotilla: decine e decine di imbarcazioni salperanno da diversi porti del Mediterraneo alla volta di Gaza cariche di cibo, medicine e beni di prima necessità. Un'impresa legale, pacifica, necessaria ma che certamente comporta dei rischi. A bordo delle barche ci saranno persone di tutto il mondo, anche italiani, uomini e donne che sono indignati per l'immobilismo dei governi e delle istituzioni dell'Ue davanti a quello che i maggiori esperti mondiali definiscono genocidio del popolo palestinese a Gaza .
La riuscita della missione e la sicurezza di chi è a bordo di quelle imbarcazioni dipendono anche dall'attenzione che ci sarà. Per questa ragione, non lasciamoli soli. Sosteniamoli, seguiamoli, parliamo di loro, teniamo accesi i fari sulla Global Sumud Flotilla". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Ancora una volta è andata in scena la specialità del governo Meloni: dare i numeri. A Venezia la sottosegretaria Borgonzoni ha raccontato una realtà che non esiste, incurante di migliaia di lavoratori alla fame e di tantissimi produttori messi in crisi dallo stallo prodotto dalle scelte del governo.
Non è nascondendosi dietro dati farlocchi che questo governo potrà sfuggire dalle proprie responsabilità: aver mandato in crisi un settore, aver messo a rischio imprese, lavoratori e famiglie solo per accontentare qualche potente del settore.
Ancora una volta chiediamo al governo di ascoltare le richieste di aiuto che vengono dai lavoratori del settore e di cambiare decisamente passo e strategia.
L'industria del cinema e dell'audiovisivo italiana è troppo importante per essere gestita con l'arroganza, le bugie, il dilettantismo” così il deputato democratico Matteo Orfini componente della commissione cultura della camera
"Alla luce di quanto sta emergendo in maniera sempre più evidente e preoccupante, il gruppo del partito democratico in Commissione Femminicidio chiede, alla ripresa dei lavori della commissione, di avviare con urgenza nella sua competenza un filone di indagine sull’odio in rete contro le donne. Bisogna confrontarsi con esperti, giuristi, regolatori, per trovare gli strumenti più efficaci, rispettosi delle libertà e dei diritti, per arrivare a proposte legislative che possano fare argine all’abisso social nel quale vengono sprofondate le donne aggredite, sessualizzate, profilate e violate. E’ una battaglia civile, sociale, culturale, legale, politica alla quale siamo fiduciose vogliano aderire e collaborare tutte le forze politiche". Lo dicono in una nota congiunta la capogruppo Sara Ferrari, la vice presidente della commissione Cecilia d’Elia, con Antonella Forattini, Valentina Ghio, Filippo Sensi, Valeria Valente.
“La diffusione del granchio blu nella laguna di Orbetello e lungo le coste toscane è un’emergenza ecologica ed economica. Chiediamo al governo risorse certe per superare una crisi devastante. Dopo aver stanziato fondi e adottato misure straordinarie in altre Regioni la Toscana viene ancora dimenticata dalla destra”. Lo dichiarano una nota congiunta i deputati Pd Emiliano Fossi e Marco Simiani che hanno presentato sulla vicenda una interrogazione parlamentare.
“Sino ad oggi sono oltre 600 i quintali di granchi già smaltiti. Le cooperative e i pescatori del territorio da mesi denunciano danni enormi, ma senza un intervento immediato rischiano di essere travolti. Chiediamo risorse, indennizzi e un vero piano di contenimento. L’incontro del prossimo 2 settembre con la Regione Toscana a Orbetello sarà un passaggio significativo per individuare le prime azioni da mettere in campo, ma non può bastare: serve un impegno concreto e diretto del governo nazionale. Non è più accettabile che Orbetello venga lasciata sola davanti a questa emergenza”, concludono Fossi
"Sono venuta a sapere in queste ore che anche alcune mie foto sono finite sul famigerato forum "Phica.net", accompagnate da commenti sessisti, volgari e violenti. Non è la prima volta, purtroppo. Ma anche in questo caso procederò come ho sempre fatto e cioè denunciando alle autorità.
Davanti a chi pensa di poter disporre del corpo delle donne, sia dal vivo sia online, non si può e non si deve tacere.
Trovo, per altro, imbarazzante il comunicato dei gestori del sito che davanti alla denuncia di decine di donne che hanno trovato centinaia di commenti e loro foto non autorizzare dicono che "non siamo riusciti a bloccare in tempo tutti quei comportamenti tossici". Segnalo che alcune delle mie foto e dei commenti irripetibili che le accompagnano risalgono al 2020. Ma di cosa parlano? Il forum si qualifica a cominciare dal nome che i gestori hanno scelto di dargli.
Non sono singoli comportamenti tossici: è una cultura tossica che forum come quello non fanno che alimentare. Ed è sul piano colturale che bisogna agire. Non subiremo questa rivoltante violenza misogina". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Solidarietà alle parlamentari e alle donne vittime delle manipolazioni on line. È stata offesa la loro dignità e quella di tutte. È violenza e misoginia che va combattuta con ogni mezzo. Più controlli e più sanzioni e una presa di coscienza più determinata da parte degli uomini.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
"La polemica della destra su una iniziativa del Comune di Bologna per la limitazione del danno per chi è dipendente dal crack è infondata, strumentale ed inaccettabile. Si tratta di una iniziativa opportuna e corretta, volta a contrastare le dipendenze. Invece di polemiche inutili servirebbe l' unità di tutte le forze politiche. Per combattere il traffico di droga con tutte le iniziative utili, di repressione dello spaccio, di prevenzione, di superamento delle dipendenze". Così Andrea De Maria, deputato PD
"In Campania prosegue la mobilitazione contro la chiusura dei punti nascita di Sessa Aurunca, Piedimonte Matese e Sapri. Tre presìdi che registrano meno dei 500 parti annui fissati dall’Accordo Stato-Regioni del 2010, ma che si trovano in territori classificati come disagiati, con distanze spesso superiori ai 50 km dagli ospedali più vicini. Non è una questione di numeri o di bilanci: è una questione di diritti costituzionali. In territori così fragili la deroga è un atto dovuto". Lo scrive sui social il deputato campano del Pd Stefano Graziano.
"Per questo - prosegue l'esponente dem - raccolgo l’invito dei Comitati civici e chiedo la convocazione urgente di un incontro al ministero della Salute. È necessario aprire subito un tavolo istituzionale per garantire la continuità dei punti nascita".
"Su un tema che riguarda la vita delle persone e la sicurezza delle famiglie - conclude Graziano - non ci possono essere divisioni politiche. Chiedo a tutti i colleghi parlamentari campani di unirci in questa battaglia comune. Io ci sono".
Stamattina sono stato al Carcere della Dozza. Il numero dei detenuti è aumentato molto. Su una capienza di 500, ad oggi i reclusi sono 796. Questi numeri non permettono più di svolgere efficaci attività di rieducazione e di reinserimento. Il personale in organico effettivo è di 455 unità su una pianta organica prevista di 510. Si ammassano corpi senza prospettiva e solo grazie al personale e ai volontari la situazione è in qualche modo alleviata. Ho visto le attività dei volontari e le attività di reinserimento al lavoro, poche ma preziose. Così il carcere è solo pena, con la sola prospettiva di continuare a delinquere. I tossicodipendenti sono 364. In carceri così non escono dalla dipendenza, ma sono destinati a uscire ancora come spacciatori. La manutenzione, quando ci sono i soldi per farla, non si può fare perché non c’è spazio. Alla polizia penitenziaria mancano ispettori e sostituti. Alla direttrice del carcere , al personale e ai volontari va tutto il mio apprezzamento. Al governo dei proclami della Meloni rivolgo una richiesta di umanità minima: perché non applicare la liberazione speciale anticipata? Già oggi è previsto - solo per chi è certificato di buona condotta - uno sconto di pena di 45 giorni ogni semestre. Se si porta lo sconto a 60 giorni ogni semestre, persone detenute con meno di un anno potrebbero uscire. E ripeto solo con buona condotta certificata. Non farlo, significa peggiorare una situazione di grave emergenza e di negazione della dignità umana. Se i Comuni lavorano per ridurre i danni, con iniziative per togliere dallo spaccio i tossicodipendenti, il carcere li moltiplica. La destra si vanta di aumentare le pene contro la droga, ma non fa nulla per prevenire, e ridurre il problema che assilla i Comuni.
Così il deputato Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.
“Quanto accaduto nelle ultime ore, con l’ennesima ondata di insulti e commenti sessisti scoperti online e rivolti a colleghe e rappresentanti delle istituzioni, è un fatto gravissimo che non può lasciarci indifferenti. Alle donne coinvolte va tutta la mia solidarietà. Non possiamo accettare che il web diventi terreno fertile per la diffusione di odio e sessismo”.
Lo dichiara Michela Di Biase, deputata del Partito Democratico.
“Di fronte a episodi così inquietanti, non basta la condanna. Serve un cambio di paradigma culturale che parta proprio dalle istituzioni. Per questo è urgente che il Parlamento acceleri sull’approvazione della legge che introduce il principio del consenso nei casi di violenza sessuale, ancora ferma in commissione alla Camera. Non si tratta soltanto di una modifica normativa - sottolinea Di Biase, che è relatrice del provvedimento - ma di una scelta che afferma con chiarezza che il corpo delle donne non è mai disponibile senza un sì esplicito e consapevole. È la strada per costruire una società fondata sul rispetto, sulla parità e sulla libertà delle persone. Il contrasto alla violenza sulle donne – aggiunge la deputata Pd – non si gioca soltanto sul piano repressivo, ma soprattutto sulla capacità di costruire una cultura diversa, che parta dal linguaggio e arrivi fino ai comportamenti quotidiani, online e offline. È un dovere che riguarda tutti - conclude Di Biase -e che il Parlamento deve assumersi senza ulteriori rinvii”.
“Come molte altre donne, sono stata vittima di abuso online attraverso la pubblicazione non autorizzata su un forum porno. Ho deciso di reagire presentando denuncia, non solo per me ma soprattutto per tutte le altre donne vittime di questa violenza” così sui social la deputata democratica Lia Quartapelle.
"Meloni sostiene che mentre lei salva i bambini, l’opposizione si limita a scrivere le mozioni sulla tragedia di Gaza. Intanto si tratta di una pesante sgrammaticatura istituzionale. Al Governo c’è lei e l’opposizione fa il suo mestiere avanzando proposte a cui non si è mai degnata di dare una risposta. La verità è un’altra: all’Italia serve un Presidente del Consiglio che sia conseguente rispetto alle parole che pronuncia. Perché continua a negare l’embargo delle armi a Israele? Come per esempio ha fatto Berlino? I bambini si salvano se finisce la guerra, se i soldati non sparano più sui civili, se c’è un riconoscimento del diritto dei palestinesi ad avere uno stato, se si fanno sanzioni effettive per fermare i signori della guerra, se si sospendono i trattati di cooperazione e i memorandum militari. L’Italia pesa se ha un ruolo politico, non se si limita a fare il compitino per non disobbedire agli USA di Donald Trump". Lo dichiara in una nota il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.
“Le parole pronunciate oggi dalla presidente Meloni al Meeting di Rimini sono il segno di un’ambiguità politica evidente che rischia di indebolire ancora di più la posizione dell’Italia in Europa.” Così Piero De Luca, deputato del Pd e capogruppo in commissione Politiche europee, commenta le dichiarazioni della premier sulla presunta irrilevanza geopolitica dell’Unione europea.
“Il discorso pronunciato è paradossale e contraddittorio rispetto alle azioni messe in campo negli anni passati all'opposizione ed oggi al governo del Paese, volte ad ostacolare ogni reale passo in avanti verso una maggiore integrazione europea con ulteriori cessioni di sovranità da parte degli Stati membri. Meloni cita Draghi, ma ne strumentalizza il messaggio: Draghi invoca un’Europa più unita, più forte, più autonoma. Meloni ha sempre sostenuto l’opposto e ha sempre lavorato per un’Europa in tono minore, debole, frammentata. L’Europa ha consentito di avere circa 80 anni di pace, di costruire benessere e sviluppo, di affrontare la pandemia, di difendere valori essenziali di democrazia, diritti fondamentali e libertà. Va rafforzata sempre di più l'integrazione per affrontare da protagonista le sfide geopolitiche, economiche e sociali del nostro tempo. Ma è l'opposto di ciò che vuole la Premier e tutta la destra sovranista antieuropeista.
“Se Meloni è davvero convinta che l’Europa debba riscoprire e rilanciare il proprio ruolo nel mondo, cominci col sostenere le proposte di riforma presentate da Mario Draghi e quelle elaborate da noi democratici, a partire da maggiori investimenti comuni nei settori strategici sul modello del Next Generation EU. Perché non si può citare Draghi al mattino e poi inseguire posizioni sovraniste e Trump la sera.”
Non ha una sua idea, non ha una soluzione su alcun dossier e non ha fatto nulla da poter raccontare. Oggi a Rimini Meloni ha solo assicurato il suo personale impegno su tutto. Ma sempre solo a parole. Doveva cambiare il paese, si limita invece a raccontarne uno fantastico dove farà, vedrà, agirà. Domani. Oppure mai. Lascia soli gli italiani ad affrontare i tagli alla sanità, una scuola in abbandono e un lavoro malpagato e insicuro. È tornata dalle vacanze ma non ancora nel paese reale.
Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei deputati.