“Sul Piano Strutturale di Bilancio la commissione bicamerale per le questioni regionali non è stata messa in condizione di esprimere un parere consapevole, approfondendo e analizzando il testo. Con uno strappo inaccettabile, la maggioranza ha forzato la mano facendo approvare un voto favorevole al buio, senza nessun dibattito di merito e senza aspettare le audizioni previste nelle commissioni bilancio competenti. Si è impedito di valutare l'impatto di questo Piano pluriennale sugli enti locali e sui servizi pubblici essenziali che rischiano di non essere piu garantiti in modo adeguato ai nostri cittadini. È evidente che la destra ha paura e scappa da un confronto serio e trasparente che farebbe emergere tutte le criticità esistenti”. Così in una nota il capogruppo democratico in commissione bicamerale per le questioni regionali, Piero De Luca.
Crippa reagisce in modo scomposto per nascondere i fallimenti del Ministro Salvini dopo un'altra giornata di caos dei treni
“Accostare le tragedie a un colore politico denota il basso profilo e la mancanza di rispetto da parte del centrodestra per chi ha subito quella tragedia. Oltre a trovarci di fronte a un’affermazione del tutto falsa rispetto alla verità storica, visto che nel 2018 governava la destra e in Regione c’era Toti. Ancora una volta invitiamo gli esponenti del centrodestra di smetterla di attaccare in modo scomposto gli avversari per nascondere la propria incapacità a governare e pensino a risolvere i problemi del Paese a partire dalle infrastrutture e dai trasporti che oggi vivono una nuova giornata di caos totale nel silenzio assordante del Ministro Salvini”, così la vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio rispondendo alle parole del vicesegretario della Lega Andrea Crippa.
Peluffo, momento delicato, fondamentale dare voce ai lavoratori
"L'11 ottobre Stellantis sarà in audizione presso la Commissione attività produttive, della Camera, con l'Amministratore Delegato Carlos Tavares, per discutere il futuro del Gruppo. Si tratta di un appuntamento cruciale per comprendere gli scenari futuri del settore automotive, che richiede un'analisi approfondita dei piani strategici dell'azienda. Tuttavia, come Partito Democratico, riteniamo fondamentale che a questo confronto si affianchi un'analoga audizione dei sindacati metalmeccanici, in particolare alla luce dello sciopero annunciato per il 18 ottobre. Solo ascoltando tutte le parti coinvolte potremo avere un quadro completo delle esigenze e delle preoccupazioni dei lavoratori, e dare risposte concrete a una crisi che riguarda l’intero settore automotive che non sta trovando attenzione da parte del governo. Per questo motivo, abbiamo richiesto in Commissione l’audizione dei sindacati, affinché anche le loro istanze siano adeguatamente rappresentate in Parlamento. Il dialogo con i sindacati è essenziale per affrontare le sfide future e garantire un confronto costruttivo tra le parti sociali. Non possiamo permetterci di ignorare le richieste dei lavoratori in un momento così delicato." Così in una nota il capogruppo democratico nella commissione Attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo.
Pagano e Merola: non parteciperemo a dibattito farsa in commissione
“Il decreto omnibus ha cambiato nome. Così dice la maggioranza. E fa bene perché di sicuro non è per tutti, come vuole il latino, ma per accontentare le corporazioni. E’ un decreto carrozzone, che fa l’ennesimo condono, per aiutare gli evasori facendogli pagare meno del dovuto. La base imponibile delle tasse diminuisce e grava sempre di più sui lavoratori dipendenti e sui pensionati. Dopo aver detto mai più ai bonus fanno un una tantum solo per le famiglie con un figlio e per carità solo regolarmente sposate. Cioè solo il 5% delle persone dipendenti sarà interessata dal provvedimento, escludendo autonomi e pensionati. Però aiutano i calciatori a pagare meno tasse e permettono a Schifani di affidare la gestione dei rifiuti senza gare. Omnibus era anche un carrozzone in passato: e a questo siamo. La credibilità per questo governo non è importante: importa solo restare al potere. Su tutti gli emendamenti la destra ha dato parere contrario. L’abuso della fiducia si rafforza con tempi per la discussione sempre più compressi, riducendo la Camera a organo di ratifica, senza vero dibattito una recita ipocrita. Per questo, dopo gli interventi sul complesso degli emendamenti abbiamo deciso di non partecipare al dibattito sui singoli emendamenti. Si è toccato il fondo del rispetto per il Parlamento e pare vogliano iniziare a scavare per andare oltre il comune senso del pudore. Lo facciano da soli, senza la nostra presenza complice in questa umiliante sceneggiata”. Così i capigruppo democratici nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, Ubaldo Pagano e Virginio Merola.
"Condivido profondamente la preoccupazione di don Armando Zappolini della campagna 'Mettiamoci in gioco' e della Consulta Nazionale Antiusura per i dati sulla diffusione del fenomeno nel nostro Paese resi noti dal sottosegretario all’Economia Federico Freni, in risposta a una nostra interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei deputati. Il governo ha infatti dato l’impressione di non aver chiara l’entità del fenomeno e il danno che esso provoca, considerando le entrate che quest’anno, purtroppo, subiranno un’impennata, come 'una risorsa fondamentale' per il Paese. Senza considerare appunto il costo economico, sociale e sanitario che questa crescita comporta e comporterà. Servirebbe un’inversione di rotta che questo governo non vuole fare perché ha 'dopato' con gli incassi del gioco il bilancio dello Stato". Così il deputato dem Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
“Siamo davanti a una sequenza di atti gravi che vanno condannati senza esitazioni, e le omissioni del governo sono molto pesanti” – così è intervenuto questa mattina il responsabile nazionale esteri del PD, il deputato Peppe Provenzano, nel corso dell’audizione dei ministri Tajani e Crosetto alla Camera. “La gravità degli eventi attualmente in corso e la sequenza di azioni e reazioni senza misura, con effetti drammatici in termini umanitari, devono essere condannate interamente. Per questo – ha aggiunto – pesano le omissioni del ministro Tajani, che nella sua relazione ha condannato l’attacco missilistico iraniano, i lanci di razzi di Hezbollah, come facciamo anche noi, ma ha dimenticato di condannare con nettezza le sistematiche violazioni del diritto internazionale che il Governo di Israele sta commettendo a Gaza, così come l’operazione di terra e i bombardamenti in Libano, e chiedere l’immediato ritiro delle truppe israeliane dal confine e il rispetto di tutte le risoluzioni ONU”.
Provenzano ha poi chiesto al governo una “chiara iniziativa politica per affrontare la crisi in Medio Oriente”, perché “non bastano nemmeno le sole condanne e non possiamo più ascoltare parole a cui non seguono atti conseguenti". Quanto sta accadendo in Libano – ha concluso – è cruciale per l’intera area ed è cruciale per il nostro Paese, che proprio in Libano ha saputo esprimere in passato un protagonismo politico per la pace attraverso la missione UNIFIL, a cui va garantita la massima sicurezza, e attraverso il contingente umanitario, anch’esso dimenticato nella relazione del ministro, che va sostenuto in questa fase con mezzi adeguati per garantirne la sicurezza e facilitarne l’evacuazione”.
No a doppio standard, garantire sovranità territoriale in Palestina e Libano
“La difesa della sovranità territoriale deve essere un principio sempre. Se vale per l’Ucraina deve valere anche per Palestina e Libano: il doppio standard non può essere accettato, fa perdere ogni credibilità all’Italia e all’Unione Europea. Il sistema di regole condivise che ci siamo dati dopo la seconda guerra mondiale si basa sul principio che un criminale si persegue, si arresta e si condanna in un tribunale. Non si va a colpirlo in un altro paese uccidendo anche migliaia di innocenti. ” Così Laura Boldrini è intervenuta stamattina nel corso dell’audizione dei ministri Tajani e Crosetto alla Camera. “L’escalation è voluta da Benjamin Netanyahu che ha come obiettivo il caos totale per rimanere al potere e imporre un nuovo ordine.” “Serve un’iniziativa chiara italiana, passate dalle esortazioni che cadono nel vuoto a proposte concrete, avete anche la presidenza del G7, avanzate 3 punti: no armi a Israele che le usa contro i civili, sanzioni a Netanyahu e ai suoi ministri; sospensione dell’accordo Israele-UE. Il basso profilo che il governo sta tenendo è la dimostrazione dell’assenza di un’azione politica che condanna il nostro paese all’irrilevanza”.
“Dopo l'estate calda arriva un autunno ancora peggiore per i trasporti italiani. Il guasto ferroviario a Roma ha messo in tilt l'intero trasporto su rotaia in Italia: un blocco totale aggravato dalla completa disinformazione per i viaggiatori. Salvini fa tutto tranne che il ministro dei Trasporti dove si conferma inadeguato e incapace a risolvere i problemi, tranne i suoi personali. Siamo davanti ad un'emergenza nazionale ed è gravissimo che venga affidata al peggior ministro dei Trasporti di sempre”. Lo dichiara il deputato dem Anthony Barbagallo, Capogruppo Pd in Commissione Trasporti.
Impegnato a difendere i confini, Salvini non si occupa della rete ferroviaria, sebbene sia ministro delle infrastrutture. Dopo un’estate da incubo oggi si è fermata Termini stazione strategica. Salvini abbandoni i processi e dia risposte ai problemi dei cittadini se ne è capace.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
"Auspico che nella nostra regione tutte le forze politiche, che già hanno condiviso un'alleanza larga e aperta al civismo a sostegno di Michele De Pascale, ascoltino le sue sagge parole. Il futuro dell'Emilia Romagna deve essere la priorità. Non si disperda un lavoro prezioso, non improvvisato e che rappresenta un patrimonio comune".
Così Andrea De Maria, deputato PD
“Il trasporto ferroviario di nuovo al collasso con il nodo di Roma in tilt: un'altra giornata di disagi senza fine. Ancora una volta emerge la totale inadeguatezza del ministro Salvini, che continua a negare il problema e non fa nulla per garantire treni affidabili”. Lo scrive su X la deputata dem Valentina Ghio; vicepresidente Gruppo Pd, dopo il guasto tra le stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina con il blocco della circolazione dei treni.
Questa mattina, mercoledì 2 ottobre alle ore 11.30 verrà presentata in conferenza stampa alla Camera dei deputati la proposta di legge per introdurre e tutelare il diritto alla disconnessione. Saranno presenti il primo firmatario e deputato Pd Arturo Scotto, la capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga e la Vicepresidente PD della Camera Anna Ascani, oltre al direttivo della realtà giovanile ‘L’asSociata’, presieduta da Luca Onori.
La Pdl ‘Lavoro, poi stacco’, avanzata su iniziativa de ‘L’asSociata’, intende promuovere una nuova cultura del lavoro, in grado di aumentare la produttività delle imprese e di migliorare la vita delle persone.
Per gli accrediti in via della Missione 4, si prega di inviare una mail a segreteria.ascani@camera.it.
“Guasto sul nodo di Roma, blocco totale, circolazione sospesa, tutti i treni fermi. Assistenza digitale inesistente, si preannuncia un’altra giornata d’inferno. I ritardi non sono quantificabili, così come i danni che anche oggi subiranno tutti i passeggeri, l’unica cosa certa è che abbiamo il peggior Ministro dei Trasporti d’Europa” così il vicepresidente della commissione trasporti della camera, il deputato democratico, Andrea Casu,
Commenta l’ennesimo tilt del modo di Roma che, da stamattina, sta bloccando l’intero sistema ferroviario italiano. “È emergenza nazionale” conclude.
“Hanno chiamato questo DDL "Lavoro", ma questo nome è un ossimoro se guardiamo al contenuto. La domanda è: questo decreto migliora la vita di un giovane precario o di un lavoratore che da 30 anni fa lavori faticosi, rischiosi, usuranti? La risposta è no. Questo decreto non aggiunge nulla nemmeno per i lavoratori dei porti italiani per i quali stralcia sia lo sblocco del fondo di anticipo pensionistico, sia il riconoscimento di lavoro usurante per chi lavora in quota, di notte, con ogni tempo atmosferico, con ritmi pressanti fino a 66, 67 anni - così la deputata e vice presidente PD Valentina Ghio nella discussione del suo emendamento al DL Lavoro in aula alla Camera. “Ma il Governo non si occupa di loro – conclude Ghio - si ricorda dei porti per annunciare improbabili privatizzazioni per fare cassa e spezzettamenti con l'autonomia differenziata che indebolirà gli scali e ad ogni occasione concreta disattendono la tutela del lavoro”.
“Chiediamo alla presidente Floridia di convocare velocemente il nuovo CdA Rai in commissione di Vigilanza. È fondamentale conoscere le linee programmatiche della nuova governance anche alla luce delle necessarie modifiche legislative e statutarie che si renderanno necessarie con il recepimento dell’European Freedom Act da parte del nostro paese”. Così i componenti democratici della commissione di Vigilanza Rai che sottolineano come “il passaggio in commissione di Vigilanza è necessario a completare l’eventuale nomina della presidenza che diviene efficace solo con il parere positivo dei due terzi dei componenti della commissione di Vigilanza Rai”.