16/01/2024 - 18:06

“Gli allevamenti della provincia di Pavia sono allo stremo. Lo dicono i dati degli abbattimenti, arrivati oggi a 40mila, a fronte di nessun indennizzo riconosciuto in una porzione della Lombardia che vive di suinicoltura“ .

Così la deputata Pd, Antonella Forattini, rivolgendosi in commissione Agricoltura al Commissario alla peste suina africana, Vincenzo Caputo, chiamato a fare il punto sull’attività svolta, rivolgendogli le domande che anche i consiglieri regionali della Lombardia avevano più volte formulato in relazione agli indennizzi agli allevatori, ai criteri di perimetrazione della zona rossa, alla gestione dei liquami, all’individuazione dei macelli. Rispetto alla relazione ottimistica del Commissario, la parlamentare dem ha evidenziato che “ancora una volta il rischio è quello delle enunciazioni fine a se stesse: i Got, Gruppi Operativi Territoriali, in Lombardia non sono partiti, come non si è visto l’annunciato esercito. Il Commissario scarica ogni responsabilità sulla Regione, mentre noi ci aspettiamo che questo rimpallo di responsabilità cessi quanto prima e che arrivino i riscontri concreti. Il settore è in ginocchio, le risposte non possono essere rimandate ulteriormente. L’audizione odierna - ha concluso la deputata democratica - è stata richiesta dal Gruppo Pd alla Camera per la preoccupazione rispetto al raggiungimento degli obiettivi di abbattimento indicati nel piano, del ruolo che dovrà svolgere l’esercito al fianco delle regioni e dei Got, della ravvicinata scadenza del mandato del commissario che rischia di pregiudicare il lavoro di organizzazione e implementazione delle azioni messe in campo”.

16/01/2024 - 18:05

"Le cittadine e i cittadini che non hanno potuto completare i lavori nelle scadenze previste dal Superbonus per incendi che hanno colpito i loro condomini o altre cause di forza maggiore non possono andare sul lastrico. Per questo oggi siamo scesi in piazza al fianco delle 24 famiglie di Colli Aniene e ripresenteremo tutti i nostri emendamenti anche al Decreto Agevolazioni Fiscali. La deroga nei loro confronti è un atto di giustizia non più rinviabile". Lo scrive su X il deputato dem Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

16/01/2024 - 17:15

“Siamo alla quinta riforma della prescrizione negli ultimi sette anni e con questo intervento il governo rende adesso impossibile a qualunque magistrato di capire quale norma dovrà applicare. I processi rallenteranno inevitabilmente visto che i tempi della prescrizione dovranno essere ricalcolati a mano, fascicolo per fascicolo, andando a verificare ogni volta quale normativa risulta più favorevole al singolo caso. Siamo all’assurdo, anche perché questo intervento avviene proprio quando il nostro paese aveva raggiunto tutti gli impegni presi con l’Europa circa la riduzione dei tempi dei processi di almeno il 25%. Con questo intervento il governo decide invece di tornare indietro e mette seriamente a rischio i tre miliardi del Pnrr che destinati alla giustizia”. Cosi i deputati  democratici, Debora Serracchiani e Federico Gianassi che sono è intervenuti in aula alla Camera sulla proposta di legge di maggioranza sulla prescrizione. “La maggioranza sta mentendo – hanno concluso - non è vero che questa proposta reintroduce, di fatto, il testo del ministro Orlando, e lo conferma che la bocciatura di tutti gli emendamenti del Pd che proponevano proprio la reintroduzione di quelle norme”.

16/01/2024 - 17:03

"Da anni lancio allarmi sulle dinamiche di odio online e sui social. Adesso che, purtroppo, piangiamo una donna morta ci si preoccupa delle gogne social e mediatiche, un fenomeno che avevamo già analizzato nel 2016 con la Commissione Jo Cox, che avevo istituito quando ero Presidente della Camera e a cui hanno lavorato parlamentari di tutti gli schieramenti, associazioni ed esperti come il professore Tullio de Mauro e la professoressa Chiara Saraceno. La relazione della Commissione accese un faro preoccupante che venne, purtroppo, sottovalutato. Ho anche presentato una proposta di legge, mutuata dal codice tedesco, per tentare di porre un freno a questa deriva violenta del dibattito pubblico che mi auguro adesso possa essere calendarizzata, discussa e approvata con un ampio consenso. Ma la cosa più incredibile di queste ore è sentire la Lega strumentalizzare la disgrazia successa a Sant'Angelo Lodigiano per dare addosso alla sinistra. Proprio loro il cui segretario, Matteo Salvini, con la sua "bestia", ha fatto delle gogne social basate su fake news, derisioni e messaggi sessisti una vera e propria arma politica per screditare la reputazione degli avversari. Soprattutto delle avversarie. Lo ha fatto per anni e ancora se ne pagano le conseguenze. Per non parlare di quando, da ministro dell'Interno, diede in pasto ai suoi follower ragazzine minorenni colpevoli solo di averlo contestato ad un comizio. E ora si indignano per quello che succede? Loro che sono tra i principali artefici della degenerazione del discorso pubblico e politico? Questa ennesima strumentalizzazione è inaccettabile e dimostra che non si fermano proprio davanti a niente". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

16/01/2024 - 16:35

"Il Siulp ha denunciato la situazione gravissima che riguarda la Polfer a Bologna. Rispetto ai 126 previsti in pianta organica, sono solo 66 gli agenti effettivamente in servizio. Sappiamo bene quanto la Stazione di Bologna rappresenti un contesto inevitabilmente di grande criticità come sono assai rilevanti i compiti della Polfer bolognese. Vogliamo ringraziare le donne e gli uomini della Polfer per il loro impegno, reso ancora più gravoso da queste carenze di organico. Presenteremo un'interrogazione parlamentare per sollecitare l' attenzione del Governo".

Così Andrea De Maria e Virginio Merola, deputati PD

16/01/2024 - 16:34

“Quanto emerge dalla XI indagine dell’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia è un quadro molto preoccupante che purtroppo non stupisce. Le strutturali condizioni di difficoltà e precarietà che accompagnano il ruolo dei dottorandi in Italia non sono infatti nuove, ma nonostante ciò continuano a peggiorare: borse troppo basse, incapaci di garantire una vera sostenibilità economica, carichi di lavoro esagerati e un imbuto lavorativo che nega prospettive certe al grande lavoro di ricerca che si compie. Tutto questo, sottolinea il documento di ADI, produce livelli di stress e depressione allarmanti. Interventi immediati non sono solo auspicabili, ma necessari”. Lo afferma Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico che ha ospitato la conferenza stampa presso la Camera. Alla presentazione erano presenti la Dott.ssa Rosa Fioravante, Segretaria nazionale ADI, il Prof. Paolo Vincenzo Pedone, Presidente del Consiglio Universitario Nazionale (CUN), il Prof. Antonio Felice Uricchio, Presidente dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), il Prof. Francesco Priolo, Rettore dell’Università degli Studi di Catania, coordinatore della Commissione ricerca della Conferenza dei rettori delle Università Italiane (CRUI), la Dott.ssa Marcella Gargano, Direttrice generale delle istituzioni della formazione superiore, Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), ed Alessia Conti, Presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU).

“Condivido il punto di vista dell'ADI – prosegue Scarpa - per cui il tema della salute mentale affrontato solo come episodico malessere individuale, ci fa correre il rischio di percepirlo come una mera ulteriore voce di spesa offrendo, per esempio, alcune sedute psicologiche e di counselling gratuite alla comunità dottorale. Se questo tema diventa invece elemento di riflessione sulla sostenibilità dei luoghi di lavoro di ricerca, qualità delle relazioni interpersonali, serietà del percorso professionalizzante e benessere personale e organizzativo, allora può rappresentare una straordinaria occasione di promozione di ambienti lavorativi cooperativi, percorsi formativi innovativi e inclusivi ed essere vettore di accesso a nuovi diritti e tutele. L’intervento sistemico sulle cause profonde rappresenta quindi un orizzonte non solo di sostenibilità economica e contenimento dei costi dell'intervento ex post, ma anche orizzonte positivo di promozione di valori fondanti della comunità accademica, nel riconoscimento del diritto universale alla dignità, al benessere materiale e immateriale, allo sviluppo umano integrale. Inoltre le indagini dell'ADI consentono di sollevare periodicamente i problemi strutturali legati alla considerazione del percorso dottorale come percorso unicamente di studio, svalutandone la professionalità e facendo mancare le dovute tutele che spetterebbero sul posto di lavoro, in controtendenza con il resto d'Europa."

16/01/2024 - 14:57

“Alla luce delle audizioni odierne in commissione Cultura, ribadiamo che è necessario tutelare i livelli occupazionali, sia rispetto alle sospensioni che ai licenziamenti. Domani ci sarà un nuovo tavolo e auspichiamo che la proprietà ritiri gli 11 licenziamenti e le sospensioni. Le audizioni - richieste da tutte le forze politiche della Commissione - sono state un momento importante per fare chiarezza su molti punti della vicenda, per ascoltare tutte le parti coinvolte e ribadire la necessità di tutelare presidi fondamentali per la democrazia”. Lo dichiara la capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio, Irene Manzi.

16/01/2024 - 12:48

“Ho deposito una interrogazione al Ministro Abodi sulla incredibile e ancora irrisolta vicenda della costruzione della pista da bob a Cortina. Faccia sapere al Parlamento e agli italiani quando questa grottesca situazione avrà fine e faccia sapere cosa ne pensa dell’ipotesi di ripristino della pista di Cesana-Pariol e di conseguente smantellamento e riforestazione dell’area terminati i Giochi, da noi avanzata mesi fa. Questa scelta permetterebbe di spendere meno della metà, tenere i Giochi in Italia, non aumentare le piste esistenti (come richiede il Cio) e risolvere un tema ambientale che oggi in Piemonte è plasticamente rappresentato da un pista chiusa dal 2011”, così il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto.

16/01/2024 - 12:12

“Sui contratti di filiera del settore agroalimentare, previsti da un apposito bando del Pnrr, regna l’assoluta incertezza e il governo brancola nel buio mettendo a rischio l’effettiva erogazione dei contributi previsti a discapito di migliaia di imprese agricole”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo dem in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, dopo lo svolgimento dell’interrogazione parlamentare presentata dal gruppo Pd, alla quale ha risposto in Aula il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, Luigi D’Eramo.

“Sulla graduatoria di assegnazione dei contributi - continua il deputato democratico - pendono decine e decine di ricorsi a fronte di decisioni pasticciate e frutto di valutazioni soggettive e non collegiali. Le erogazioni, inoltre, non potranno essere fatte se non al termine dell’esame di tutti i ricorsi, non prima di maggio 2024. Con la probabilità di venire sommersi da nuovi ricorsi visto che la graduatoria è stata pubblicata, come sottolineato dal sottosegretario D’Eramo, solo il 12 gennaio scorso. E’ evidente che slitteranno i tempi e comunque i progetti dovranno essere portati a termine entro il 2026, con l’evidente rischio che non tutti potranno essere realizzati. Sarebbe un grave danno per il comparto agroalimentare ed il governo deve prendere di petto la questione riconducendo ad equilibrio e trasparenza ciò che evidentemente non è stato fatto. Risultano infatti escluse filiere di eccellenza che denunciano la mancanza di valutazioni oggettive e comunque discordanti con altre decisioni di pari livello. E’ grave che il governo venga in Aula e si limiti ad una rappresentazione temporanea delle diverse scadenza, eludendo il grave tema dei ricorsi come se non fossero una problematica da affrontare. Peraltro - conclude Stefano Vaccari - al momento risultano stanziati solo i 690 milioni di euro inseriti nel Pnrr dal governo Draghi e non è dato ancora di sapere come e quando verranno riassegnati gli ulteriori 2 miliardi di euro sbandierati dal governo e stanziati in aggiunta nell’ultima modifica del Pnrr”.

16/01/2024 - 12:05

“L’Italia non ha ratificato il Mes bloccando di fatto la sua riforma migliorativa dello strumento già esistente. Per colpa del Governo l’Italia si indebolisce in Europa, tornando ad essere ultima della classe. Ci siamo isolati per ragioni di propaganda ideologica, mettendo in discussione la stabilità finanziaria e bancaria dell'eurozona a discapito di tutti i risparmiatori sia italiani che europei. Peraltro indebolendoci nella trattativa sulla riforma del Patto di stabilità, conclusa da Giorgetti con un accordo al ribasso per il nostro Paese. Senza il Mes si indebolisce l’Italia e l’Europa. Il Governo ci ripensi e torni indietro sui suoi passi se non vuole un'Italia che finisca nella serie B dell’Unione”. Lo dichiara Piero De Luca della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.

15/01/2024 - 18:29

Mantenere deleghe a Sgarbi sfregio a  tutela e sicurezza patrimonio culturale

“Il silenzio del ministro Sangiuliano, che non ha proferito parola nel corso del dibattito su un provvedimento che porta la sua firma, è la conferma che la sua presenza in aula alla Camera era dovuta solo a coprire gli imbarazzi sul caso Sgarbi dal momento che il sottosegretario ancora detiene la delega al sicurezza del patrimonio culturale italiano. Siamo davanti a una situazione surreale che sta compromettendo la reputazione italiana nella tutela e salvaguardia dei beni culturali. Sangiuliano prenda coraggio e batta un colpo con la presidente Meloni, la permanenza di Sgarbi al Collegio Romano è uno sfregio all’onorabilità internazionale del nostro paese e del suo patrimonio culturale”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi.

15/01/2024 - 18:20

“Per volontà del governo e del ministro Lollobrigida siamo chiamati, dopo una discussione surreale in Commissione ed anche in Aula, ad approvare una legge burla, utile, e mi si perdoni il termine, per assegnare riconoscimenti marchetta di cui non si sentiva davvero il bisogno rispetto ai grandi problemi che riguardano il settore enogastronomico, l’agricoltura e l’intero Paese. Il cibo è una cosa molto seria e vi sono altre modalità per valorizzarlo, che sembrano sfuggire a questa maggioranza il cui imperativo è appuntare una medaglia di cartone al petto dei cuochi e dei pasticceri, italiani che non hanno certo bisogno di queste sortite folcloristiche per essere apprezzati in tutto il mondo e da tutto il mondo per la capacità di rappresentare cultura e tradizioni del nostro Paese attraverso la preparazione di materie prime di eccellenza, lo studio e la sperimentazione di tecniche e di nuove conoscenze. Stiamo ovviamente parlando del cibo buono, pulito e giusto, tre parole che identificano anche una politica e una strategia estranee alla visione di questo esecutivo”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, intervenendo in Aula alla Camera per annunciare la contrarietà del Gruppo Pd al Ddl per l’istituzione del premio ‘maestro d’arte cucina italiana’.

“Ci abbiamo provato a farvi cambiare rotta - ha aggiunto - raccogliendo le segnalazioni delle organizzazioni di settore. Oltre 60 emendamenti che avete respinto e che si muovevano su tre direttrici: sostegno agli agricoltori in grave difficoltà per crisi pandemica, energetica e climatica; sostegno agli agricoltori che attuano la conversione ecologica; sostegno al ricambio generazionale e di genere. Questa legge invece tiene impegnato il parlamento con un impegno di spesa di 2mila euro, mentre il ministro ha ottenuto nella legge di bilancio uno stanziamento di 2 milioni di euro per allargare il suo staff in vista delle europee. In quel caso i soldi si trovano. Le medaglie di cartone, dunque, le lasciamo a voi. Non ci interessano e non interessano al Paese. Noi - ha concluso - proseguiremo la nostra battaglia in Parlamento e nel Paese per sostenere l’agricoltura di qualità e multifunzionale quale premessa per costruire un nuovo modello di sviluppo nell’interesse di tutti i cittadini”.

15/01/2024 - 17:45

Gli italiani si accorgeranno presto delle incredibili bugie dette a margine di questa legge di bilancio, a partire dagli effetti del taglio del cuneo fiscale e della riforma delle aliquote IRPEF. Se da una parte abbiamo la semplice conferma di una misura inaugurata dal Governo Draghi e che quindi non comporterà alcun aumento aggiuntivo delle buste paga, dall’altra tantissimi lavoratori, a prescindere dalla classe di reddito, si troveranno a fare i conti con il contemporaneo incremento delle addizionali comunali e regionali dell’IRPEF, dovute proprio ai tagli da 600 milioni con cui la destra ha voluto colpire gli enti locali.”
“Con una mano si dà (peraltro niente di più di quanto dato finora) e con l’altra si toglie. Questa è l’ipocrisia della destra al Governo.
Così Ubaldo Pagano, deputato del Partito Democratico e Capogruppo in Commissione Bilancio a Montecitorio.

15/01/2024 - 17:23

Dibattito surreale, Sgarbi ha ancora la delega alla sicurezza del patrimonio culturale

“La delega alla sicurezza del patrimonio culturale è ancora attribuita al sottosegretario Sgarbi e oggi il ministro Sangiuliano si presenta alla Camera per coprire l’imbarazzo di dover discutere di un provvedimento che inasprisce i reati al patrimonio, proprio mentre il suo sottosegretario delegato è indagato con accuse pesantissime sulle stesse tematiche. Siamo davanti a una situazione surreale: con quale credibilità il governo pensa di tutelare i beni culturali, quando non è neanche in grado di fare chiarezza sulla condotta del sottosegretario che dovrebbe occuparsene?”. Così il deputato democratico Andrea Casu che è intervenuto in apertura dei lavori alla Camera dove si discute proprio di inasprimento delle pene per i reati contro i beni culturali e paesaggistici.

15/01/2024 - 17:04

“A proposito della fine della legge Fornero, baluardo della campagna elettorale di Salvini e della Lega tutta, il sottosegretario Durigon dichiara ora che “per cancellarla servirebbero enormi risorse”.  La futura realizzazione della promessa quota 41 (che pure, secondo l’Inps costerebbe comunque 75 miliardi nei primi dieci anni) si arricchisce di un ricalcolo contributivo, non certo raccontato in campagna elettorale.
Ma se questo riguarda il futuro, il presente non è meno preoccupante: avevano promesso di rendere strutturale Opzione donna e di confermare Ape sociale: la prima è stata massacrata dalle due ultime leggi di bilancio,  per la seconda sono stati inaspriti i requisiti di accesso. Durigon ascrive alla Lega il merito di avere stoppato l’aggancio delle pensioni anticipate alla speranza di vita, ma con la legge di bilancio l’hanno riattivata con un anno di anticipo. Hanno fatto cassa limitando l’indicizzazione delle pensioni medio alte, dopo aver promesso la rivalutazione di tutte le pensioni. Forse questo non era l’anno della riforma pensionistica, ma se il buongiorno si vede dal mattino…”. Lo dichiara la deputata e responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra.

Pagine