“Il nostro Paese ha ritrovato libertà e democrazia grazie al sacrificio umano di tanti partigiani che oggi una formazione neofascista cerca di infangare con l'apposizione di uno striscione ignobile. Neofascisti che tentano di rialzare la testa grazie al terreno fertile che riescono a trovare all'interno del governo e del centro destra. La storia con il fascismo si è chiusa definitivamente a piazzale Loreto e mai più tornerà”. Lo dichiara il deputato del Pd, Stefano Vaccari.
“Quella scarpetta di un bimbo ritrovata sulla spiaggia di Cutro dovrebbe interrogare le coscienze e non certo innescare un provvedimento disciplinare dell'ordine dei giornalisti nei confronti di Corrado Formigli che si ha assunto la responsabilità di mostrarla in televisione, a Piazzapulita su La7, per richiamare quel senso di umanità sempre più dimenticata. Semmai le attenzioni si rivolgano alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che non ha avuto nemmeno la sensibilità di rendere omaggio alle vittime di una tragedia che si sarebbe dovuta evitare. Non servono le passerelle del Cdm ma serve conoscere una verità che finora è stata negata”. Lo dichiara in una nota il deputato dem Silvio Lai.
"Il bonus idrico per i cittadini meno abbienti sembra essere bloccato da mesi da problemi tecnici e burocratici. Chiediamo al governo di intervenire su Arera, l'Autorità competente, per sbloccare la situazione" : così Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera, presentando una interrogazione sulla vicenda al ministro Pichetto Fratin.
"Questa misura è stata introdotta nel 2016 per sostenere le famiglie in condizione di disagio economico e sociale. Stiamo ricevendo numerose segnalazioni dagli enti idrici territoriali relative a problemi legati alla mancata erogazione del bonus. È necessario un intervento risolutore del governo considerata la delicatissima e complicata fase economica e sociale italiana causata da una perdurante crisi energetica e da un'inflazione che è ai massimi da trenta anni", conclude Marco Simiani.
Il deputato dei Democratici: “Un’aliquota unica è il contrario di ciò che dice la Costituzione sulla progressività della tassazione. Meloni Robin Hood all’incontrario”
“La Flat Tax? Un evidente spregio al principio di progressività sancito dalla nostra Costituzione. Pensando a un’aliquota uguale per tutti, la destra fa un altro regalo ai ricchi, che invece dovrebbero pagare di più per far pagare meno chi ha meno”.
Così Emiliano Fossi, deputato del Pd e membro della commissione Lavoro della Camera, commenta le anticipazioni sulla bozza della riforma fiscale del governo.
“Una misura del genere – prosegue Fossi – finirà per perpetuare e aumentare l’ingiustizia sociale. E fa un certo effetto leggere che, mentre Meloni fa la Robin Hood al contrario, il presidente Usa Joe Biden - non Fidel Castro - vuole tassare i super ricchi per finanziare l’assistenza sanitaria pubblica per i più anziani. Credo che il Pd debba prepararsi ad una opposizione dura ad un disegno politico che è quanto di più lontano dai principi costituzionali”.
"Le deputate e i deputati del Pd condannano le vili minacce giunte oggi al senatore Francesco Boccia e gli esprimono forte solidarietà. Nessuna minaccia o intimidazione farà arretrare la nostra comunità nelle sue battaglie ispirate ai valori costituzionali".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
Il Gruppo Pd della commissione Esteri della Camera ha presentato, a prima firma di Laura Boldrini, un’interrogazione urgente al ministro degli Esteri per conoscere le reali posizioni del governo riguardo la richiesta del premier israeliano di riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, a cui prontamente il vicepremier Matteo Salvini ha risposto sui social media: “Dico convintamente SÌ a Gerusalemme capitale di Israele, nel nome della pace, della storia e della verità”. Considerando che, la maggior parte dei membri dell'ONU e delle organizzazioni internazionali non riconosce l'annessione ad Israele di Gerusalemme Est, né riconosce Gerusalemme come capitale di stato, e che le Nazioni Unite continuano a sottolineare il regime internazionale di Gerusalemme e ad accusare Israele di occupazione illecita del territorio, è urgente conoscere se la linea del governo Meloni sia la stessa di quella espressa dal ministro Salvini, anche tenendo conto della necessità di favorire ogni iniziativa utile per la ripresa di un concreto processo di pace nell’area, messa a rischio da iniziative unilaterali che possono acuire i contrasti tra le parti.
Solidarietà e vicinanza a Francesco Boccia per un gesto intimidatorio vergognoso. Se qualcuno pensa con questo di fare ricatti o minacce sappia che non ci faremo impressionare o intimidire.
Così su Twitter il deputato democratico Stefano Graziano
“Le tematiche dell’occupazione, della riconversione produttiva e della riqualificazione ambientale di Piombino vanno affrontate e risolte; in questo contesto la situazione dello stabilimento Jsw è centrale e non più rinviabile. Il gruppo indiano Jindal è presente sul territorio ormai dal 2018 e sembra ormai che non abbia intenzione di assicurare il rilancio dell’azienda; il Ministero delle Imprese e del Made in Italy non può perdere altro tempo, deve intervenire concretamente sulle palesi inadempienze all’accordo di programma. Non bastano più periodiche rassicurazioni come quella arrivata ieri, servono atti concreti o è necessario lasciare spazio a nuovi acquirenti capaci di garantire gli investimenti. Per tenere alta l’attenzione sulla vicenda una delegazione dei deputati Pd si recherà nei prossimi giorni a Piombino”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, sull’incontro tenuto oggi giovedì 9 marzo a Roma tra i deputati del Partito Democratico ed una delegazione sindacale del polo siderurgico di Piombino.
“Sulla vertenza delle acciaierie Jsw di Piombino l’immobilismo del governo è inaccettabile. Da mesi, con ripetuti atti parlamentari, abbiamo sollecitato il Ministro Urso ad intervenire presso la proprietà per avere risposte certe senza avere però fino ad oggi alcun riscontro. E’ altrettanto inaccettabile che lo stesso titolare del dicastero delle Imprese e del Made Italy non abbia voluto avere fino ad ora alcuna interlocuzione con le associazioni sindacali. Tra pochi mesi scadrà la cassa integrazione, non rinnovabile, per 1500 lavoratori che hanno bisogno di prospettive e certezze sul rilancio dello stabilimento produttivo, in un settore peraltro strategico per l’intera industria nazionale”: è quanto dichiara una nota congiunta del Gruppo Pd alla Camera dei deputati dopo aver incontrato oggi, giovedì 9 marzo, una delegazione sindacale del polo siderurgico di Piombino. Per il Partito Democratico erano presenti il Presidente del Gruppo Debora Serracchiani, i vice presidenti Simona Bonafè e Piero De Luca, il capogruppo in Commissione Bilancio Ubaldo Pagano, il capogruppo in Commissione Ambiente Marco Simiani, il capogruppo in Commissione Lavoro Mauro Laus, il Capogruppo in Commissione Giustizia Federico Gianassi, il capogruppo in Commissione Difesa Stefano Graziano ed Emiliano Fossi, neo segretario Pd della Toscana.
“La risposta del sottosegretario del Ministero delle infrastrutture alla mia interrogazione sulla sicurezza sul lavoro nei porti è parziale e non centra tutti gli obiettivi posti, a partire dal mancato decreto attuativo sul fondo per la sicurezza e la mancata armonizzazione dei decreti legge in tema di sicurezza sul lavoro. Proprio oggi, inoltre, giorno di discussione dell’interrogazione, il sottosegretario ha fatto sapere che è stato convocato per la prima volta il tavolo interministeriale per la sicurezza del Porti. Bene, ma vigileremo perché ci sia un nuovo confronto con tutte le categorie e i rappresentanti dei vari comparti della portualità, perché è da loro che bisogna capire quali siano le misure più utili da mettere in atto. E’ indispensabile e necessario avviare percorsi di formazione, dare incentivi alle imprese che investono in sicurezza e applicare incentivi per il pensionamento di chi pratica lavori usuranti, come avviene per chi si muove tra le navi e le banchine. Tutte misure che la grave situazione di incidenti sul lavoro in ambito portuale richiede con urgenza'' così la deputata del Partito Democratico Valentina Ghio dopo la risposta del sottosegretario al Ministero delle infrastrutture Tullio Ferrante alla sua interrogazione sulla sicurezza del lavoro nei porti.
“Chi lavora nei porti, nonostante il progresso tecnologico, deve affrontare ogni giorno numerose criticità. Sono innumerevoli i rischi da interferenza che i lavoratori corrono dovuti alla presenza nei porti di lavoratori appartenenti a diverse categorie: autotrasportatori, portuali, marittimi, militari, personale degli enti portuali e degli enti di controllo e alla contemporanea presenza di lavoratori a piedi e degli innumerevoli mezzi di movimentazione e di sollevamento utilizzati nei porti. Per questo è indispensabile tenere alta l’attenzione e avviare misure che limitino i rischi e garantiscano la sicurezza”, conclude Ghio.
“Una nuova inaccettabile forzatura da parte della maggioranza a cui abbiamo reagito abbandonando i lavori della commissione Affari costituzionali insieme alle altre opposizioni. Alla base della nostra scelta la decisione della destradi voler incardinare in commissione la proposta leghista che sostanzialmente punta alla reintroduzione dei fallimentari decreti sicurezza voluti da Salvini quando era ministro dell’Interno e da noi modificati nella scorsa legislatura. Tutto ciò a pochi minuti dal consiglio dei ministri che si riunisce a Cutro e che affronta questi stessi temi. Sarebbe stato logico e persino ovvio rinviare questa discussione, come abbiamo chiesto, dopo aver conosciuto le decisioni di oggi del governo e dopo l’abbinamento anche della proposta dell’on. Magi che ha ripresentato la legge di iniziativa popolare ‘Ero straniero’ da noi sottoscritta. Ma evidentemente pesano le divisioni all’interno della maggioranza. Confrontarsi con forze politiche che tengono questo atteggiamento irrispettoso delle opposizioni diventa ogni giorno più difficile”. Lo dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e la capogruppo in commissione Affari costituzionali, Simona Bonafè.
“Solidarietà a Elly Schlein per la vergognosa scritta accompagnata da una svastica apparsa su un muro a Viterbo. La presenza in Italia di gruppi violenti fascisti e nazisti non deve essere più tollerata. Vanno subito individuati gli autori di questo vile gesto”.
Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
“Massima vicinanza e piena solidarietà a Elly Schlein per il barbaro e vergognoso attacco subito. Ci auguriamo che siano individuati quanto prima i responsabili di un gesto indegno. La comunità democratica non si lascia intimidire e non arretrerà di un millimetro nel proprio impegno”. Lo scrive su Twitter il vicepresidente dei deputati Pd, Piero De Luca.
“Le orrende scritte apparse a Viterbo non offendono solo la comunità democratica ma tutte le persone che credono nei valori della Costituzione. Profonda solidarietà e vicinanza alla nostra segretaria Elly Schlein. Siamo tutti e tutte con te, non permetteremo mai a nessuno di riportare indietro le lancette della storia alle pagine più buie del nostro passato”.
Così Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, su Twitter.
“Tutta la mia solidarietà ad Elly Schlein. La più ferma condanna per le scritte offensive e minacciose contro di lei. Che sono un'offesa a tutta la comunità del Partito Democratico. Auspico che siano individuali e perseguiti i responsabili”. Lo ha scritto su Twitter Andrea De Maria, deputato Pd.