"Mentre ci accingiamo a iniziare il nuovo anno, il mio pensiero va a chi, nel 2024, ha dovuto affrontare difficoltà e situazioni complicate: non perdiamo mai la speranza, mai e poi mai, le cose possono sempre cambiare.
E va anche alle lavoratrici e ai lavoratori delle aziende in crisi come Beko e Trasnova, che ho incontrato di recente. A loro voglio dire che saremo insieme nella battaglia per salvaguardare i posti di lavoro. Un augurio particolare anche alle lavoratrici e ai lavoratori di Coopla Green, che si sono messi insieme, con spirito di iniziativa e coraggio, per rilevare l'azienda che, chiudendo, li aveva licenziati.
Come sapete, uno dei temi a cui tengo di più è quello della pace, che ritengo cruciale per tutte e tutti: senza pace non ci sono diritti, non c'è libertà, non c'è giustizia. Per questo auspico che il 2025 sia l'anno in cui torni la pace in Ucraina, nella martoriata Gaza e in tutto il Medio Oriente, in Sudan e nei tanti paesi in cui ci sono conflitti. Un pensiero particolare alle operatrici e agli operatori umanitari che proprio negli scenari di guerra rischiano la vita per salvarne altre.
Nel 2025 continuiamo a lavorare insieme, a lavorare per la giustizia sociale e l'affermazione dei diritti, lavoriamo
per la pace e lavoriamo per un futuro migliore.
Buon anno a tutte e tutti voi!"
“Abbiamo depositato un’interrogazione urgente per sapere se siano rispettati i criteri di competenza previsti dalla legge 252 del 2005 sulla nomina dell’onorevole Mario Pepe alla guida della Covip. L’organismo di vigilanza sui fondi pensione gestisce una partita di oltre 300 miliardi che sono soldi di lavoratori e professionisti: le nomine non possono essere una partita gestita con il bilancino tra le forze politiche che governano il paese dentro una mera logica di lottizzazione. Chiediamo una risposta dal Governo che non sia evasiva. La legge parla chiaro”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Ancora una volta il Governo usa il criterio dell’emergenza per intervenire nelle zone vulnerabili del Paese. Interventi spot senza alcuna programmazione e senza che il Sindaco e l’amministrazione comunale siano stati coinvolti; Dopo il decreto Caivano, il Consiglio dei Ministri ha approvato nei giorni scorsi un nuovo decreto che affida al commissario straordinario nominato per la città campana la redazione di un piano di interventi in sei quartieri a rischio: Rozzano, Roma Quartiere Alessandrino-Quarticciolo, Napoli Quartiere Scampia-Secondigliano, Orta Nova, Rosarno-San Ferdinando, Catania Quartiere San Cristoforo, Palermo Borgonuovo. Un altro decreto, come abbiamo appreso dalla stampa, che somma questioni diverse tra loro senza nessuna strategia chiara per favorire l’inclusione sociale, ridurre la criminalità, sostenere l’amministrazione comunale rispetto al tema dell’emergenza abitativa e contrastare il disagio, che colpisce molte delle periferie urbane”. Lo afferma la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.
“Presenterò un’interrogazione per chiedere quali concreti strumenti il Governo intenda attivare per le sei aree, quali siano stati i criteri e i parametri oggettivi con i quali sono state individuate queste zone, caratterizzate da un aumento dei fenomeni criminosi al pari di molte altre in Italia, e che ora vengono indicati all’opinione pubblica nazionale come i luoghi della massima emergenza’ al pari di Caivano, con le inevitabili conseguenze in termini di immagine e ghettizzazione. E poi chiediamo – prosegue la deputata Pd - di essere messi a conoscenza degli interventi che si adotteranno per fronteggiare la situazione. Nel caso dei quartieri romani di Quarticciolo e Alessandrino c’era anche una giusta richiesta del Presidente di Municipio per istituire una cabina di regia che coinvolgesse tutti i livelli istituzionali, in primis ovviamente il Comune di Roma. Si è scelto invece di affidare tutto nelle mani di un commissario che viene da Caivano. Una scelta incomprensibile” conclude Michela Di Biase.
“Voglio esprimere il mio plauso forte e chiaro per il via libera, arrivato oggi dalle commissioni congiunte Ambiente e Statuto e Innovazione tecnologica di Roma Capitale, alle modifiche al Regolamento di Polizia Urbana che consentiranno di rendere finalmente permanente e strutturale, e non più solo emergenziale, il divieto, su tutto il territorio comunale, di possesso e uso di botti e fuochi d’artificio”.
Lo dichiara Patrizia Prestipino, deputata Pd e Garante degli animali di Roma Capitale.
“Mi congratulo con i promotori, i consiglieri Palmieri e Corbucci - continua Prestipino - per un atto che è di una importanza straordinaria perché dà il segno del cambio di passo della Capitale rispetto alle altre città d’Italia, nel segno della civiltà”.
“Mi congratulo con l’amministrazione tutta, anche perché io stessa ho presentato prima di Natale una proposta di legge contro i botti esplosivi. Questa scelta di Roma Capitale, dunque, va anche nella direzione di una tendenza nazionale”.
“Sono particolarmente orgogliosa da cittadina romana, da parlamentare e da Garante degli animali di questa decisione di assoluto buon senso e sono certa che adesso anche l’Assemblea capitolina, così come è già avvenuto nelle commissioni, si esprimerà all’unanimità su questo tema di grande civiltà”, conclude la deputata democratica.
“ I dati non mentono mai a differenza di chi costruisce posizioni negazioniste sui mutamenti climatici. E i dati che ci fornisce l'osservatorio Città Clima di Legambiente ci indicano che gli eventi catastrofici nel nostro Paese sono aumentati vertiginosamente negli ultimi dieci anni colpendo in maniera disastrosa molte regioni del nostro Paese ed ormai in maniera ripetuta e non certo occasionale. L'Emilia Romagna è la Regione più colpita dove peraltro il governo annuncia, sistematicamente, pieni ristori per famiglie ed imprese che tardano ad arrivare per consentire la ricostruzione e la ripresa economica. Dal governo Meloni solo promesse e passerelle con gli stivali ben indossati ma poi l'unica preoccupazione è nominare un nuovo commissario anziché affidare al presidente De Pascale, come dovrebbe essere, la responsabilità della ricostruzione. I mutamenti i climatici sono responsabili anche della siccità, ma la carenza di acqua, soprattutto in Sicilia e nelle regioni del Sud, è frutto dell'inadeguatezza delle politiche governative che continuano ad offrire, quando arrivano, rifornimento in emergenza anziché predisporre un piano idrico che intervenga strutturalmente sulle criticità. A pagare il prezzo maggiore dei mutamenti climatici è l'agricoltura alla quale si chiede protagonismo nella fase della transizione ecologica ma poi le aziende vengono lasciate sole ad affrontare i veri problemi e le strategie di prospettiva. Occorrerebbe cambiare passo ma servirebbe una discussione più approfondita in Parlamento luogo ridotto a passacarte delle decisioni di Palazzo Chigi, come dimostrato dalla manovra finanziaria. Ci auguriamo che il nuovo anno porti consiglio alla maggioranza in Parlamento e la smetta di rispondere ‘Signor Si’!’ ad ogni dictat del governo che ha impedito alle commissioni in particolare la XII esima di discutere e lavorare sui provvedimenti di iniziativa parlamentare per costruire risposte più efficaci e concrete ai problemi del Paese”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
"La scomparsa di Jimmy Carter priva la comunità internazionale di un uomo di pace, premio Nobel nel 2002, che, con la fondazione del Carter Center e la sua instancabile dedizione, ha dimostrato quanto la tutela e la valorizzazione dei diritti umani in ogni angolo del pianeta siano un’assoluta priorità politica e una causa per la quale vale la pena spendersi con tutte le proprie forze.
Il presidente Carter, anche autore del libro «Palestina, pace non apartheid», non ha mai smesso di impegnarsi per la pace in Palestina e ha denunciato la violenza delle politiche di occupazione israeliane, sottolineando come negli Usa sia molto difficile accogliere qualsiasi analisi obiettiva sull’argomento.
Una figura di mediazione e dialogo della quale, in questo tempo segnato dalla violenza, si sentirà una forte mancanza".
Lo afferma Laura Boldrini, deputata PD e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Siamo vicini all’amica Shukri Said, portavoce dell’associazione Migrare per la gravissima aggressione che ha subito nel centro di Roma il 24 dicembre. Siamo convinti che questi atti non la intimidiranno e continuerà come sempre la sua battaglia per la giustizia e per i diritti. Chiediamo alle autorità di fare luce pienamente su quanto accaduto a Shukri”.
Così i deputati democratici, Laura Boldrini e Arturo Scotto.
"L'ennesima revisione del Codice Appalti da parte del Governo è un disastro annunciato. Le modifiche apportare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 23 dicembre stanno infatti creando allarmi comprensibili in tutte le associazioni di categoria. Una delle principali criticità riguarda la discriminazione tra settore lavori e comparto servizi e forniture che penalizza proprio questi ultimi sulla revisione dei prezzi degli appalti. Nel corso del dibattito parlamentare avevano avvertito la destra sulla necessità di non creare disparità ed inserire un meccanismo obbligatorio e automatico che includa anche i rinnovi contrattuali, proprio al fine di tutelare l’equilibrio economico delle imprese e salvaguardare la qualità dell'offerta. Non siamo stati ascoltati e adesso i nodi vengono al pettine".
E’ quanto dichiara il capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.
“Con l’approvazione della Legge di Bilancio sono state confermate dal Governo Meloni tutte le misure punitive contro i nostri connazionali residenti all’estero riducendo le loro pensioni, eliminando l’indennità di disoccupazione per chi rientra ed infine aumentando le spese procedurali per chi vuole legittimamente richiedere la cittadinanza italiana. Il provvedimento che lascia sgomenti è quello dello stop per il 2025 all’adeguamento degli importi pensionistici agli aumenti del costo della vita delle pensioni superiori al minimo erogate dall’Inps ai residenti all’estero per risparmiare circa 8 milioni di euro annui sulle già misere pensioni di decine di migliaia di cittadini italiani residenti all’estero ed è un accanimento vergognoso. Altra misura penalizzante è l’eliminazione dell’indennità di disoccupazione fino ad ora prevista per gli emigrati che rimpatriano. Il Governo ha quindi cancellato l’unica misura di sostegno economico prevista dalla legislazione italiana a favore degli emigrati che rimpatriano e si trovano in una situazione di disagio economico e di difficoltà occupazionale. Ulteriori misure penalizzanti per i discendenti dei nostri connazionali sono quelle che recano disposizioni in materia di riscossione di contributi per il riconoscimento della cittadinanza e per certificati o estratti di stato civile. Viene ad esempio incrementato il diritto da riscuotere per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne.A questo governo importa solo vessare gli italiani all’estero non calcolando il patrimonio che rappresentano per l’Italia. Noi continueremo a batterci per modificare queste misure ingiuste. Rappresentiamo l’Italia nel mondo, siamo cittadini di serie A. e dovranno come tale trattarci”.
Così Nicola Carè, deputato democratico eletto nella circoscrizione Asia, Africa, Oceania, Antartide.
“Leggiamo della proposta del Cnel sul carcere, già inviata alle Camere. Noi abbiamo le nostre idee, non condividiamo tutto, ma almeno iniziamo a discuterne seriamente e per dare risposte ad una situazione ormai insostenibile. Lavoro, misure alternative, sconto per buona condotta, case di reinserimento sono tutte proposte condivisibili e giuste che abbiamo presentato più volte con emendamenti puntuali. Sempre respinti. Vale la pena ricordare il comportamento della maggioranza, ed in particolare di Forza Italia, sulla proposta Giachetti di liberazione anticipata o quanto accaduto sull’inutile decreto carcere o quanto contenuto nell’inaccettabile Ddl Sicurezza. Basta quindi farsi belli con proposte che poi non si è disponibili a sostenere al momento opportuno. Sì passi ai fatti e non si sprechino solo parole al vento. Il partito democratico è pronto a discuterne”.
Lo dichiarano Debora Serracchiani, deputata e responsabile giustizia del Pd, e i capigruppo in commissione di Senato e Camera, Alfredo Bazoli e Federico Gianassi, e il capogruppo in Antimafia, Walter Verini.
Apprendiamo che il governo si apprestetebbe a modificare radicalmente le norme sul tax credit. Era ora. Evidentemente si sono resi finalmente conto di aver prodotto una situazione drammatica e di dover intervenire. Fino a poche settimane fa sia Giuli che la sottosegretaria Borgonzoni rispondevano alle nostre richieste di correzioni spiegando che non erano necessarie e che la crisi esisteva solo nelle dichiarazioni malevole delle opposizioni. Siamo lieti che la realtà abbia finalmente fatto irruzione nella sede del ministero. Speriamo di poterci confrontare su queste misure anche in Parlamento”.
Così in una nota il deputato democratico, componente della commissione Cultura della Camera, Matteo Orfini.
Secondo il Cnel sono 2 milioni gli under 35 in meno di 20 anni al lavoro. Parliamo di una emergenza vera che riguarda sicuramente la demografia ma anche e soprattutto la precarietà e i bassi stipendi. Non si può fare finta di niente e continuare a mettere l’accento su dati occupazionali che tagliano fuori innanzitutto le giovani generazioni da percorsi lavorativi stabili e che per effetto delle scelte messe in campo da questo governo sono destinati nettamente a peggiorare. Serve invece una grande iniziativa per la qualità del lavoro e dei contratto in controtendenza con l’ultimo collegato lavoro che rappresenta l’apoteosi del precariato”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Apprendo con sgomento della morte di Eugenio Donise. Stanotte, a poche ore dal Natale, dopo una malattia che se l’è portato via in pochi mesi. Eugenio è stato uno dei più significativi dirigenti del Partito Comunista Italiano a Napoli, per anni segretario regionale: ha attraversato con convinzione, passione e autonomia tante stagioni da Valenzi a Bassolino, dagli anni difficili del colera a quelli della ricostruzione, dalle battaglie contro la deindustrializzazione del Mezzogiorno alla lotta contro la degenerazione morale del pentapartito. Ha rappresentato la città al Senato della Repubblica, animando per anni il dibattito politico e culturale di Napoli, anche dopo la fine del suo impegno istituzionale. L’ultima volta che ho visto Eugenio è stato a un convegno di cui lui era relatore alla Camera del lavoro della Cgil su Togliatti e la via italiana al socialismo, con una specifica finestra aperta sula costruzione a Napoli del ‘partito nuovo’ nell’immediato dopoguerra. Uomo di una cultura sterminata - lo incontravi tutti i giorni a Port’Alba dove ci sono ancora le librerie più belle del mondo -, bibliofilo competente e allo stesso tempo sempre con l’orecchio a terra sulla difficile condizione materiale del popolo napoletano. Mancherà a tanti di noi che lo hanno conosciuto e ai tanti lavoratori che lui ha sempre difeso. Addio Eugenio”.
Così sui social il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“È da più di un anno che il ministro Pichetto continua a ripetere le stesse promesse senza concreti progressi. È ora di passare dalle parole ai fatti, affrontando con decisione le criticità per sbloccare realmente il potenziale dell’idroelettrico e salvaguardare un settore strategico per il Paese”. Così il capogruppo democratico nella commissione Attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo, commenta le dichiarazioni del ministro Pichetto sull’idroelettrico italiano.
Come ho precisato a varie agenzie, non ho votato con Fratoianni sull'odg su spese militari, ma come riporta il resoconto stenografico il mio voto e' stato corretto in corso di seduta. Dispiace vedere che molte agenzie riportino notizie imprecise, senza aspettare la fine della seduta, dove necessariamente vengono corretti possibili errori avvenuti nel corso della stessa - le posizioni di Sinistra Italiana su questi temi non mi appartengono.