“Per Fitto la colpa di un credito d’imposta basso per le imprese del sud e’ dell’agenzia delle entrate. Finora le colpe le hanno date alla Corte dei Conti, poi all’Istat, alla Bce, all’ufficio parlamentare di bilancio. È un governo senza colpe, quindi scaglia per primo pietre per imprese e lavoratori” così il capogruppo democratico nella commissione finanze della camera, Virginio Merola, commenta la lettera che il Ministro Fitto ha inviato all’Agenzia Entrate.
"Oggi la Camera ha approvato per la terza volta un mio ordine del giorno che riguarda decine di precari AIFA che da mesi lottano per un posto di lavoro. L'Odg a mia prima firma chiede al governo un impegno immediato per la stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici precarie dell'Agenzia italiana del farmaco, inquadrati da anni con varie formule contrattuali, con esperienze e competenze riconosciute, che da dicembre dello scorso anno sono a casa e senza stipendio. Ho appoggiato e firmato un ordine del giorno analogo, a firma Luciano Ciocchetti, di Fratelli d'Italia, proprio perché è giusto che in alcuni momenti l'obiettivo nobile prevalga sulle divisioni fisiologiche tra maggioranza e opposizione. Ora, il governo si adoperi una volta per tutte per sanare un dramma sociale e una problematica per l'azienda che senza quei lavoratori perde un capitale umano enorme”. Così il capogruppo democratico nella commissione affari sociali della Camera e responsabile welfare del Pd, Marco Furfaro.
"Il re è nudo", così avrebbe dovuto intitolarsi il decreto col quale il governo dice di voler ridurre le liste d'attesa. Il re è nudo perché, nonostante l'annuncio in pompa magna una settimana prima del voto per le europee, questo decreto non fa nulla di quanto promesso. Non lo fa perché sulle parti più importanti non c'è un solo euro di investimento e perché non prevede assunzioni di personale medico e infermieristico. Anzi, prevede che i medici lavorino anche sabato e domenica ma senza aumento di organico. A una categoria che dà già il massimo, che è stremata e chiede a gran voce nuove risorse, si risponde con più ore di lavoro.
Per questo governo di destra la salute delle italiane e degli italiani non vale un investimento degno di questo nome.
Un decreto che straccia quel portentoso articolo 32 della Costituzione secondo cui "la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti". Si impegnano per l'autonomia differenziata e per il premierato, ma se ne infischiano di tutelare la salute delle persone, di aumentare il potere di acquisto degli stipendi, di garantire i diritti costituzionali". Lo ha dichiarato intervenendo nell'aula di Montecitorio, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Condivido l’appello lanciato da Paolo Siani a tutti i parlamentari per tenere fuori dalle carceri donne incinta e madri di bambini piccoli. Le norme contenute nel decreto Sicurezza in discussione alla Camera sono gravissime e richiedono una mobilitazione della politica e della società civile. Va assicurata l’assistenza sanitaria alle donne incinta e alle madri di figli piccoli e soprattutto deve sempre essere salvaguardato l’interesse superiore dei minori, come stabilito anche dalle convenzioni internazionali. Il caso di Giacomo, il bambino di 2 anni recluso a Rebibbia insieme alla mamma, ha acceso l’attenzione su questo aspetto drammatico: se le proposte contenute nel Ddl Sicurezza diventeranno legge ogni bambino, anche di pochi mesi, sarà costretto a crescere in una cella. Dobbiamo trovare ogni mezzo, percorrere ogni strada, per placare il furore ideologico della maggioranza che si abbatte contro i diritti di donne e bambini.” Lo afferma in una nota la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.
“Le parole pronunciate dal presidente del Senato durante la cerimonia del ventaglio sulle violenze al giornalista de La Stampa sono volutamente ambigue e sembrano una giustificazione alle violenze. Sarà una coincidenza, ma questa ambiguità della seconda carica dello stato si manifesta ogni volta che si parla di episodi di matrice fascista o neofascista.” Così in una nota il deputato democratico, Mauro Berruto che oggi ha ribadito in aula alla Camera la richiesta del Pd di una informativa urgente sul caso. “Trovo inoltre veramente di cattivo gusto – ha concluso Berruto - la battuta sullo scioglimento del partito democratico. C’è poco da ridere, le gravi immagini dell’inchiesta di Fanpage sui giovani del partito di La Russa, imporrebbero più prudenza e umiltà”.
Casu: Italia spaccata a metà, disservizi e disagi stanno colpendo milioni di persone
“Treni in ritardo drammatico, intere linee ferroviarie cancellate senza preavviso, persone esauste sotto un caldo insopportabile, assenza di adeguate informazioni e servizi sostitutivi. Se il ministro Salvini uscisse dalla sua bolla e guardasse la realtà che si sta vivendo in queste ore in Italia, smetterebbe di provocare e deridere gli italiani con affermazioni insulse che confermano quanto il ministro sia disconnesso dalla vita reale. Oggi non è una giornata unica, come dice Salvini, e purtroppo non è neanche l’unica: è l'ennesima giornata disastrosa caratterizzata da disservizi e caos a cui il governo sta condannando il Paese” così il vicepresidente della commissione trasporti della Camera, il deputato democratico Andrea Casu, promotore dell’interrogazione parlamentare con cui il gruppo del PD della Camera chiede al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e alla Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, di conoscere le iniziative messe in campo dal governo per superare i disagi conseguenti alla decisione di bloccare la circolazione ferroviaria nel Cilento per lavori legati all’incidente del 9 luglio. “Sono passate due settimane, ci sarebbe stato tutto il tempo per un intervento ordinato, il governo non si è mosso né ha monitorato e la rete ferroviaria italiana è oggi letteralmente divisa a metà. Invece di tagliare nastri e fare propaganda, Salvini dovrebbe venire in Parlamento a riferire sulla drammatica situazione dei trasporti del mezzogiorno”.
"Il naufragio di Cutro si poteva evitare. Quelle 94 vite, di cui 35 bambini, si potevano salvare. Lo scrive, nero su bianco, la Procura di Crotone che ha chiuso le indagini sui fatti di quella notte terribile, tra il 25 e il 26 febbraio del 2023, chiedendo il rinvio a giudizio per sei persone, quattro finanzieri e due militari della Guardia Costiera.
Cos'ha da dire il ministro Piantedosi che non ha mai risposto alle nostre domande su una delle più gravi stragi verificatesi in mare in prossimità delle coste italiane?
Cos'ha da dire il governo che a quella strage rispose solo inasprendo pene, limitando di fatto il diritto d'asilo, minando i diritti dei minori stranieri non accompagnati, costruendo centri di detenzione in Albania e stringendo accordi con autocrati del nord Africa a cui non interessa alcunché dei diritti umani dei loro cittadini, figuriamoci di quelli dei migranti ?
Bisogna abolire la Bossi-Fini, che impedisce ai migranti di entrare in Italia regolarmente in cerca di occupazione, e aprire canali legali di ingresso. Diversamente, continueremo una macabra conta dei morti nel deserto, nei campi di detenzione libici, nel Mediterraneo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Le politiche di accoglienza di questa destra sono inaccettabili e indegne di un paese civile. Nessuna risorsa per i territori, nessuna organizzazione logistica, nessun soccorso efficace per i migranti, spesso donne e minori ed in condizioni fisiche e psicologiche devastanti. Ringraziamo oggi la Regione Toscana ed i comuni interessati, i volontari e le associazioni coinvolte, per aver soccorso le 226 persone sbarcate oggi a Livorno dalla nave Geo Barents”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario dem della Toscana Emiliano Fossi.
“Il Governo Meloni criminalizza da sempre l’immigrazione come strumento di propaganda, dimenticando che dietro ogni persona c’è una vita difficile e spesso drammatica. La strage di Cutro, i lager in Albania, le norme contro le navi Ong che salvano vite in mare sono le uniche risposte di Giorgia Meloni a chi cerca un futuro migliore”: conclude Emiliano Fossi.
“Il sequestro di 121 milioni di euro alla società di Amazon che si occupa della consegna delle merci squaderna un meccanismo raffinato di aggiramento delle regole più elementari dei diritti dei lavoratori. Siamo davanti a una grande multinazionale che già non paga le tasse dove fa profitti e che allo stesso tempo si avvale sistematicamente di somministrazione illecita dì manodopera attraverso società di comodo create ad hoc per pagare di meno i lavoratori e non far rispettare i contratti. La magistratura farà il suo corso, ma lo spaccato che emerge dall’inchiesta di Milano ci racconta di quanto sia necessario intervenire sul lavoro delle piattaforme, dove va delineandosi un sistema di vero e proprio ‘caporalato digitale’ imponendo un principio di responsabilità ai committenti. Questi abusi non sarebbero più possibili se il governo avesse accettato il nostro emendamento che vieta per norma la concessione degli appalti a soggetti privi di qualsivoglia struttura organizzativa e che funzionano esclusivamente come fornitori di manodopera diretta di fatto dal committente, in questo caso attraverso l’algoritmo. Continueremo a riproporla anche in futuro”.
Lo dichiarano la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, e Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.
Quella di oggi è l’ennesima giornata nera per i trasporti italiani con voli cancellati o dirottati su altri aeroporti e ritardi anche di quattro ore come sulla rotta Palermo-Roma. Nel settore aereo emerge tutta l’inadeguatezza delle società di gestione aeroportuali che non approntano mezzi e risorse necessari: come ad esempio il numero di pullman nelle aerostazioni; ed ancora bambini ed anziani sfiniti in ogni angolo che vengono spennati con bottiglie di acqua vendute a 3 euro e panini a 10. Sono tutte argomentazioni che faremo valere nella discussione sul piano nazionale degli aeroporti già questa settimana in commissione. Purtroppo la situazione non è migliore nel settore ferroviario con regioni come la Calabria che non sono raggiungibili e nemmeno per il trasporto via mare, dove alcune località sono state prese d’assalto. Abbiamo chiesto già la settimana scorsa al ministro Salvini di venire in Aula a riferire anche sulla grave carenza di coordinamento tra il suo ministero e le società responsabili del trasporto in Italia. Salvini non aspetti un minuto in più e venga a riferire in Parlamento.
Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti, Anthony Barbagallo.
Meloni fuori dai giochi, Tajani indebolito nel Ppe, Salvini minoritario
“Il voto contrario del gruppo della Premier Meloni alla riconferma di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione Europea ha avuto da subito un impatto profondamente negativo. Anzitutto ha isolato l'Italia nel contesto europeo, con rischi evidenti per le trattative sul futuro commissario europeo. Ma ha anche avuto un altro esito devastante. Le profonde divisioni all'interno della maggioranza di governo ha reso irrilevanti le stesse danneggiando la rappresentanza dell'intero Paese: Giorgia Meloni è rimasta fuori dai giochi, Antonio Tajani ha perso peso nel PPE, come dimostra l'assenza di presidenze delle commissioni, e Matteo Salvini si è rivelato del tutto ininfluente. Era difficile mettere in campo una strategia politica peggiore di questa”. Così il capogruppo democratico nella commissione affari europei, Piero De Luca.
"Memoria, verità e giustizia": sono questi i pilastri su cui si è mossa, negli ultimi 47 anni, l'instancabile opera delle "Abuelas de Plaza de Mayo", le nonne a cui la dittatura militare argentina ha sottratto figli, figlie spesso incinte e i nipoti piccoli o appena nati.
La storia dei ritrovamenti dei desaparecidos argentini che, grazie anche all'interessamento dell'on. Fabio Porta, Julio, Miguel e Florencia Santucho, dell'associazione delle "Abuelas", ci hanno raccontato oggi durante un'audizione al Comitato diritti umani della Camera, è una storia che riguarda anche l'Italia. Tanti sono gli italiani, infatti non solo tra i carnefici di quella orrenda dittatura, ma anche tra le vittime. Ci sono ancora circa 300 bambine e bambini desaparecidos che l'associazione delle Abuelas sta ancora cercando e, tra loro, diversi sono di origini italiane. Bambine e bambini a cui è stato negato il diritto all'identità, a conoscere le proprie origini, la propria storia familiare, i cui genitori sono stati trucidati.
Le indagini per trovarli oggi sono messe a rischio dal governo Milei che punta perfino a negare gli orrori della dittatura militare. I fondi che permettono alla Banca dati genetica nazionale di eseguire le verifiche per l'identificazione certa dei desaparecidos sono stati ridotti, l'unità investigativa che lavora a questi casi depotenziata, tante persone che lavoravano nei siti dove sorgevano i campi di detenzione clandestini sono stati licenziati.
Uno stato e un popolo senza "memoria, verità e giustizia" non hanno futuro. Per questo presenteremo al governo italiano una interrogazione per sapere come intende assicurarsi che il governo argentino non ostacoli le ricerche dei desaparecidos né che si trasmetta la memoria degli orrori della dittatura militare e come intende sostenere questo sforzo di verità anche in relazione ai desaparecidos italiani tra cui i figli di Gigio Battistoi e Maria Rosaria Grillo di cui non si hanno ancora notizie e che potrebbero trovarsi in Italia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Solidarietà e cordoglio alle famiglie delle vittime e ai tanti che stanno vivendo questa tragedia inaccettabile che tocca nel profondo un intero quartiere e la sua comunità”. Così su X il deputato democratico Stefano Graziano.
“Cos’altro deve accadere prima che il ministro dell’Interno venga in Aula alla Camera a riferire sull’aggressione al giornalista torinese Joly, ma soprattutto cos’altro bisogna aspettare perché venga applicata la legge che impone lo scioglimento delle associazioni fasciste?". Lo ha chiesto intervenendo in Aula alla Camera, il deputato democratico, Mauro Berruto ribadendo la richiesta avanzata ieri dal Gruppo parlamentare democratico.
“Passano i giorni - ha aggiunto Berruto - ma non accade nulla, Piantedosi batta un colpo. Dopo le polemiche sulla recente inchiesta di Fanpage, criticata perché qualcuno si sarebbe avvalso, nel rispetto del giornalismo di inchiesta, di una introduzione in ambienti che, secondo qualcuno, dovevano restare 'riservati', voglio sottolineare che quello che è successo a Torino due giorni fa è successo all'aperto, sul marciapiede di una strada pubblica, dove alcuni militanti di Casapound, la cui matrice neofascista è evidente, lanciavano cori inequivocabili e fuochi di artificio. Passava di lì un cittadino che contestualmente era anche un giornalista il quale si è interessato a quello che stava accadendo e che, per questo, è stato malmenato. Siamo di fronte all’ulteriore escalation di qualcosa che preoccupa sempre di più noi e dovrebbe preoccupare primo fra tutti il ministro Piantedosi”.
“Il Pd ha presentato una pregiudiziale di merito perché riteniamo che questo decreto sia una scatola vuota, senza norme di sostanza e interventi strutturali. Un provvedimento mirato a distruggere il Ssn e a favorire il sistema privato che non inciderà per niente sulle lunghissime liste d'attesa e ce lo confermano le parole di ANAAO ASSOMED, la sigla principale dei medici ospedalieri. Il dramma delle liste d'attesa lo volete risolvere con la frase ricatto 'o ti curi pagando di tasca tua, oppure rischi la vita' mentre ogni giorno 4 milioni di persone rinunciano alle cure e restano inevase 10 milioni di prestazioni. La cura non è più un diritto, è un privilegio”. Lo dichiara il deputato dem Marco Furfaro intervenendo in Aula sulla pregiudiziale di costituzionalità del Dl Liste d'attesa.
“Avete ridicolizzato e affossato la legge Schlein – continua Furfaro - dimostrando che non avete a cuore la salute degli italiani e ad un problema urgente avete risposto con un decreto fuffa che a sua volta prevede ulteriori sette decreti attuativi. Siete celeri nel fare condoni ma rimandate a data da destinarsi persino le poche misure che avete previsto per la Sanità”. “Finanziate appalti dell'immigrazione all'Albania, società di calcio ed evasori - conclude il deputato dem - ma non riuscite a dare un euro per le persone che soffrono né per il personale medico”.