“Ormai è evidente come ci sia un nucleo neofascista, in questa maggioranza che tiene sotto scacco e ricatto politico tutta la destra di governo. Questo nucleo interroga direttamente i vertici nazionali di Fratelli d’Italia e quei numerosi esponenti di primo piano che fino ad oggi hanno minimizzato episodi gravissimi abbiano almeno la dignità oggi di rimanere in silenzio. Non basteranno le dimissioni di una giovane dirigente a cancellare una ideologia che permane oramai ogni aspetto del bagaglio politico e culturale del partito di Giorgia Meloni”. Lo dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi sull’inchiesta di Fanpage sui giovani di Fdi.
“La sanità pubblica è al collasso, anche la Corte dei conti dice che servono investimenti non più rinviabili, per questo è una vergogna che il governo Meloni abbia bocciato la legge Schlein che investiva risorse nella sanità e sbloccava le assunzioni. Preferiscono e favoriscono la sanità privata e lo hanno dimostrato ancora una volta”. Così il capogruppo democratico nella commissione Affari sociali della Camera, Marco Furfaro.
“Altro che montaggio fatto male, la seconda parte dell’inchiesta Fanpage dimostra la gravità delle parole e dei gesti che caratterizzano Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. L’apologia di fascismo non è un’eccezione ma la normalità per giovanissimi che militano nel principale partito di governo del Paese. Cosa aspetta Giorgia Meloni a prendere le distanze? Mi auguro di non dover assistere di nuovo ad un ministro che viene in Aula per fare l’avvocato difensore di Gioventù Nazionale, come accaduto con il ministro Ciriani. Voglio anche esprimere tutta la mia solidarietà alla senatrice Ester Mieli, fatta oggetto di commenti antisemiti. E’ arrivato il tempo che anche a destra facciano i conti con il fascismo e ne prendano le distanze”.
Lo afferma la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase.
"Dopo l'esperienza della pandemia, che ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale, non possiamo più tornare indietro. Oggi abbiamo ancora medici sottopagati, tetti alle assunzioni di personale che manca, liste di attesa infinite che non consentono screening e prevenzione adeguati, i pronto soccorso affollatissimi, strutture sanitarie in affanno. E tutto questo è molto più forte e pesante al Sud dove le Regioni hanno risorse minori e le condizioni sono molto più difficili. In questo quadro, noi riteniamo decisivo cambiare rotta e investire nella sanità. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge a prima firma Elly Schlein che mira a portare nei prossimi anni gli investimenti sanitari al 7,5 del pil, equiparandoli alla media europea. E' necessario sbloccare i concorsi perché abbiamo bisogno di medici e professionisti del settore. Dobbiamo programmare un piano triennale di assunzioni e risolvere il problema delle liste di attesa affinché tutti i cittadini, da nord a sud, ricevano cure tempestive. Anche la Corte dei Conti è intervenuta, il Governo non può fuggire e rimanere sordo rispetto a queste parole". Lo dichiara Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.
Mauri: arresto fino a 2 anni anche per studenti che organizzano sit-in davanti scuole
“È stato bocciato l’emendamento del Pd che abrogava definitivamente la norma anti-dissenso contenuta nel ddl sicurezza: siamo davanti a una pericolosa deriva reazionaria da parte del governo”. Lo rende noto il responsabile sicurezza del Pd, Matteo Mauri, al termine della seduta della commissione della camera che ha esaminato la norma proposta da Piantedosi e Nordio per trasformare il blocco della circolazione stradale fatto solo con il proprio corpo da un semplice illecito amministrativo a un vero e proprio reato da codice penale. “Un giro di vite che non trova alcuna motivazione – sottolinea Mauri - e che potrebbe portare alla reclusione fino a due anni anche di studenti che organizzano un sit-in davanti alla scuola. È chiaro l'intento intimidatorio e la volontà di limitare in maniera drastica la possibilità di protestare, anche in modo assolutamente pacifico: queste dimostrazioni di dissenso e di libero pensiero sono espressioni di libertà, devono essere considerate sacrosante in democrazia e devono essere garantite e tutelate dalle Istituzioni dello Stato”.
"Non sono "casi isolati": è sistema. Tra i giovani del partito di Giorgia Meloni regnano l'antisemitismo, il razzismo, la nostalgia del regime fascista. La seconda parte dell'inchiesta di Fanpage non lascia spazio a dubbi né a interpretazioni. E quel sistema è strettamente legato alla dirigenza di Fratelli d'Italia. L'ex portavoce del ministro Lollobrigida, Paolo Signorelli, non è un'eccezione. Lo staff di vari esponenti di spicco del partito di maggioranza sono intrisi di questa subcultura neofascista. Che, vale la pena ricordarlo, è la stessa espressa da diversi dirigenti di quel partito, perfino tra gli eletti. Viene da pensare che il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Le dichiarazioni di Donzelli, ora che sono emersi perfino gli insulti antisemiti alla senatrice di FDI Ester Mieli, ex portavoce della comunità ebraica di Roma a cui va la mia solidarietà, appaiono tardivi e di circostanza. Non è in alcun modo credibile che il responsabile dell'organizzazione del partito non sapesse chi c'è tra i suoi stessi collaboratori e cosa succede, a telecamere spente, tra i militanti di Gioventù nazionale.
Non è più accettabile alcun silenzio da parte della premier. Era scritto, qualche giorno fa, su uno striscione al presidio di Piazza Vittorio dopo l'aggressione ai ragazzi di Sinistra universitaria: chi non condanna è complice". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel mondo.
Anche la Corte dei Conti chiede più investimenti nella sanità. Invece ieri la destra ha bocciato la Legge Schlein: preferiscono spendere per il Ponte sullo Stretto che mettere un euro per abbattere liste d’attesa, assumere medici e difendere il diritto alla salute dei cittadini.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
"La seconda parte dell’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale rivela particolari ancora più agghiaccianti. Giorgia Meloni condanni e prenda le distanze dalle frasi razziste e antisemite dei giovani del suo partito. Il suo silenzio è inaccettabile".
Così su X la deputata Pd Silvia Roggiani.
“La seconda inchiesta di Fanpage ci dice che non siamo davanti a una ragazzata. Qui c’è un gruppo politico che ha potere, soldi e legami con chi comanda oggi l’Italia. Sono collaboratori di parlamentari e sottosegretari e parlano tranquillamente come dei neonazisti. Magari troveranno qualche capro espiatorio da offrire al pubblico, ma dentro FdI hanno il dovere di aprire una riflessione. Una generazione di dirigenti del principale partito italiano è cresciuta e si è formata con un linguaggio e una simbologia che è fuori dai codici della Repubblica e della Costituzione. Non è possibile che la leader di un Paese del G7 faccia finita di nulla”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Nessuna proroga per la facoltà di rientro per i clienti non vulnerabili dal mercato libero a quello tutelato per poter beneficiare del risparmio di circa 130€ su base annua garantito dal risultato delle aste per il sistema a tutele graduali. Il governo ha preteso la riformulazione delle risoluzioni delle opposizioni che chiedevano di prorogare al 31 dicembre 2024 la possibilità di rientrare nel mercato tutelato dell’energia elettrica per gli utenti che sono passati al mercato libero dove i costi sono ancora sensibilmente più alti di circa il 20%. È molto grave, anche perché questa scadenza, che avrebbe potuto comportare importanti risparmi per le famiglie, non è stata adeguatamente comunicata e segnalata dal governo”. Così il capogruppo democratico nella commissione Attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo primo firmatario della mozione dem che prevedeva la proroga al 31 dicembre che il Governo, ha modificato impedendo al parlamento di intervenire prima della data della scadenza del mercato tutelato dell’energia elettrica che è prevista per domenica 30 giugno.
“Aspettavo un chiarimento che, ancora una volta, non è arrivato. E allora mi esprimo io, nell’attesa che lo faccia il Ministro Abodi, rispetto alla sua decisione di deroga di un anno sul vincolo sportivo. A fronte di una richiesta estremamente puntuale, quella che riguarda i “giovani di serie”, ovvero calciatori e calciatrici fra i 16 e i 18 anni che hanno sottoscritto un contratto con club professionistici, il Ministro Abodi -che mantiene tutte le promesse fino a 5 giorni dalla scadenza- ha agito diversamente. La decisione, come sempre annunciata solo con un comunicato stampa, umilia le federazioni che hanno lavorato per raggiungere, nei tempi corretti, un obiettivo determinato dalla legge, umilia famiglie e club che avevano già immaginato la prossima stagione sportiva. Il vincolo sportivo, la sappiamo bene (e da almeno dieci anni) è anticostituzionale, lede il neonato diritto allo sport tutelato dall’art 33 della Costituzione, è in palese conflitto con la legge di riforma del lavoro sportivo, insomma è inaccettabile e va risolto con soluzioni alternative che siano in grado di preservare e tutelare le società che investono nei settori giovanili e contemporaneamente rispettino la liberà dei giovani atleti. Queste soluzioni sono possibili, e qualcuno già le aveva messe in campo! Ma in questo Paese l’unica certezza è che a poche ore da una scadenza ci sarà sempre una deroga. E se quella deroga è fatta per compiacere a un potente, poco importa se tutti gli altri ne subiranno le conseguenze. Dinamica che ben conosce l’On. Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e capogruppo alla Camera dei deputati di Forza Italia, che proprio ieri ha dichiarato di aver personalmente chiesto al Min. Abodi di allargare il provvedimento anche ai dilettanti. Insomma, anche questa volta era difficile fare peggio. I miei complimenti alle federazioni pallavolo e pallacanestro che oggi annunciano che l’abolizione del vincolo, indipendentemente dalle normative, per loro entrerà in vigore il prossimo 1 luglio” così il responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto.
“Il Paese già oggi presenta profondi differenze e diseguaglianze tra Nord e Sud nei servizi essenziali alle persone. Questa situazione dipende in particolare dal criterio storico utilizzato negli anni per la distribuzione delle risorse sul territorio nazionale, che ha penalizzato il Mezzogiorno. I dati evidenziano la presenza di meno personale e minori infrastrutture nel welfare, nelle reti assistenziali, nella scuola, nel trasporto pubblico locale e soprattutto in sanità al Sud. Nella tutela della salute, la carenza di medici, infermieri e operatori, il minor numero di posti letto in ospedali e pronto soccorso, portano a disfunzioni nei servizi e soprattutto ad una emigrazione sanitaria drammatica per centinaia di migliaia di famiglie ogni anno. Bisogna invertire la rotta. Anzitutto investire più risorse in sanità come chiediamo con la proposta di legge a prima firma Schlein, per mettersi in linea con i parametri europei. Poi ricucire le diseguaglianze rafforzando gli investimenti nel Mezzogiorno, come avevamo stabilito nel Pnrr. L'autonomia differenziata fa l'esatto opposto, spaccando l'Italia. Per un patto di potere, la destra cristallizza e crea le condizioni per aumentare in futuro le fratture sociali e sanitarie del Paese, consentendo a Regioni più ricche di spendere di più nei loro territori tagliando fondi da destinare in modo solidaristico a Regioni meno ricche, che avranno sempre meno risorse. Senza considerare il rischio di un'emorragia di medici che con contratti regionali abbandoneranno il mezzogiorno. Al Sud sarà praticamente impossibile curarsi nei prossimi anni per colpa del Governo. Noi continueremo a batterci per evitare che questa riforma produca effetti disastrosi irreparabili, difendendo il tricolore e l'unità nazionale. Altro che i finti patrioti”, così il capogruppo democratico nella commissione affari europei di Montecitorio, Piero De Luca, intervenendo ad Agorà.
“La lotta al Caporalato non è una priorità per questa destra a tutti i livelli di governo, dai comuni alla nazione. Proprio mentre l’Aula di Montecitorio rendeva omaggio al Satnam Singh è emerso infatti lo squallido rimpallo di responsabilità tra l’amministrazione comunale di Latina a guida Fratelli d’Italia (dove è avvenuta la tragedia) ed i Ministri di Giorgia Meloni sui finanziamenti del Pnrr mai arrivati alla cittadina laziale per contrastare la schiavitù sui luoghi di lavoro. Alla luce di queste notizie il siparietto della Premier alla Camera dei Deputati, che esortava i suoi colleghi ad alzarsi durante la commemorazione, ed il lutto cittadino proclamato a Latina dal sindaco appaiono sempre più soltanto atti formali di circostanza ed espedienti per salvare la faccia”: è quanto dichiara il deputato Pd in Commissione Lavoro e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi sui ritardi delle risorse stanziate per contrastare il Caporalato.
"Ieri sera ho chiesto, intervenendo in Aula alla Camera, che il Ministro Tajani venga a riferire sulle iniziative che può assumere il Governo per raggiungere la piena verità sulla strage di Ustica. Ancora una volta infatti da una inchiesta giornalistica sono emerse notizie che appaiono utili a fare piena luce sulla strage. Lo abbiamo detto più volte e più volte abbiamo assunto iniziative parlamentari in merito riferite a diversi governi: è fondamentale acquisire tutte le informazioni in loro possesso da paesi amici dell'talia. Emergono ora nuove elementi che riguardano la Francia. Il Governo deve mettere in campo un’azione a livello internazionale in merito. Lo dobbiamo alle vittime e ai loro familiari. Lo dobbiamo alla nostra democrazia, perché la dignità dell'Italia richiede che si raggiunga la piena verità su quella che è stata una gravissima violazione della nostra sovranità nazionale".
Così Andrea De Maria, deputato PD
“Desidero esprimere la mia profonda soddisfazione per il successo e l'espansione de Il Globo TV in Asia, Africa e Medio Oriente. Questa piattaforma in streaming dedicata agli italiani all'estero sta compiendo un passo significativo nel portare la cultura italiana in tutto il mondo.L'arrivo de Il Globo TV in queste nuove aree geografiche rappresenta un'importante opportunità per tutti noi italiani che viviamo lontano dalla nostra patria. Grazie alla vasta offerta di canali italiani in diretta, tra cui Rai Italia HD, Rai News 24, Rai Premium, La7 Italia, InterTv, Telepace e molti altri, possiamo rimanere connessi con le nostre radici e la nostra lingua madre. Questa inarrestabile crescita de Il Globo TV è il frutto di un impegno costante nel servire la comunità italiana all'estero e nel promuovere la lingua, le tradizioni e la cultura del nostro amato Bel Paese. Sono convinto che questa piattaforma continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nel mantenere vivo il legame tra l'Italia e gli italiani sparsi per il mondo. Continuerò a seguire con entusiasmo e gratitudine il percorso di crescita e innovazione de Il Globo TV, sicuro che la sua missione di unire e informare la comunità italiana all'estero continuerà a essere un successo”. Così Nicola Carè, deputato eletto nella Circoscrizione Estero, Ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide