Governo dovrà impegnarsi a dare tempi certi
“Il progetto Einstein Telescope è per la Sardegna e per il Paese un obiettivo prioritario. In questa direzione, anche con proposte a mia firma, si è lavorato per sostenere la candidatura a livello internazionale. L'autorizzazione al campo eolico in quel territorio deliberata nel luglio 2022 aveva messo a rischio il successo del progetto. Con l'approvazione dell'emendamento di maggioranza al Senato l'autorizzazione al campo eolico era stata cancellata, imponendo tuttavia alcuni vincoli all'attività di imprese su un territorio di 400 km quadrati e di 19 comuni. Tra l'altro prevedendo procedure né chiare, né certe. Con l'ordine del giorno a mia firma approvato oggi in Aula alla Camera si impone al governo di stabilire con il primo provvedimento utile di escludere che le norme abbiano validità per le attività in essere e dall'altra parte vengano dati tempi certi per le nuove autorizzazioni fissando in 60 giorni il tempo massimo entro il quale il ministero dell'Università deve esprimere il parere. Desidero ringraziare tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, che hanno sottoscritto e votato all'unanimità il dispositivo per il quale hanno preso la parola i colleghi deputati sardi”.
Lo dichiara il deputato Pd, Silvio Lai.
Tweet di Laura Boldrini, deputata Pd
Oggi in Commissione Esteri, di cui faccio parte, è andata in scena una situazione eloquente: dovevamo votare la ratifica del #Mes e nessuno – dico nessuno – della maggioranza si è presentato, neanche il rappresentante del #Governo. Grave non avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità.
“1857 nuovi asili e 333 scuole materne. Per un totale di 264.480 nuovi posti. Questo significa il Pnrr per l'Italia. Ed è gravissimo che oggi la maggioranza abbia votato contro l’impegno di utilizzare i 4,6 miliardi previsti dal Next Generation UE per costruire queste infrastrutture fondamentali per le famiglie e per il Paese”.
Così Marco Furfaro, deputato PD e primo firmatario dell'ordine del giorno che chiedeva al governo di impegnarsi con ogni iniziativa utile per rispettare gli obiettivi sugli asili nido, e sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione (Pd, M5S, AVS ed Elena Bonetti per il Terzo Polo), denuncia la bocciatura da parte della maggioranza.
"Straparlano di famiglia - spiega Furfaro - e nel frattempo la calpestano ogni giorno, aumentando la precarietà, togliendo ogni strumento contro la povertà, definanziando il fondo affitti. E ora distruggendo la possibilità per tante bambini e bambini di avere un servizio essenziale, per tanti genitori di liberare tempo per lavorare, di ridurre le diseguaglianze, di far diventare l'Italia un Paese più civile. Grazie presidente Meloni. La prima presidente del Consiglio donna che ogni giorno lavora contro le donne. Un capolavoro di ipocrisia”.
Anche sulla geotermia, come sul Mes, le spiagge e numerosi altri settori chiave del Paese, la destra ancora una volta ‘decide di non decidere’. La proroga di un anno delle concessioni per la geotermia non serve a nessuno e scontenta tutti: le imprese energetiche che devono programmare gli investimenti, gli enti locali che non vengono coinvolti e non hanno certezze sulle ricadute territoriali e le comunità che non hanno garanzie sullo sviluppo sostenibile di tale risorsa. Rimandare senza prendersi le proprie responsabilità è ormai un mantra di questo governo e di questa maggioranza che ha avuto addirittura il coraggio di rivendicare la proroga come un successo”. Lo dichiarano in una nota congiunta la vicepresidente vicaria del Gruppo dem alla Camera Simona Bonafè, capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali e il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, in merito alla norma presente nel decreto Enti.
“Dopo le rivelazioni dell'inchiesta di Report la ministra Santanchè si nasconde e non sente il bisogno di venire a chiarire in Parlamento. Per molto meno in altri Paesi europei ci si dimette di propria sponte. La presidente Meloni intende intervenire su questa nebulosa vicenda?”.
Lo scrive su Twitter il capogruppo del Partito Democratico in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari.
Domani venerdì 23 giugno una delegazione del gruppo Pd alla Camera composta dalla capogruppo Chiara Braga, Andrea Casu e Andrea De Maria dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo, Marco Simiani capogruppo Commissione Ambiente, Stefano Vaccari, capogruppo Commissione agricoltura, e dai parlamentari emiliano romagnoli Andrea Gnassi, Bakkali Ouidad e Daniele Manca, sarà nelle zone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna.
Alle 11.30 sarà nel Comune di Modigliana (FC) per incontrare il Sindaco, gli amministratori e visitare alcune aree colpite. Intorno alle 13 si sposterà nel Comune di Faenza (RV) per un incontro con amministratori e Protezione civile. La visita si concluderà alle 15.30 a Forlì per recarsi in alcune realtà economiche agricole e aree colpite del quartiere San Benedetto.
“Quanto avvenuto oggi in commissione Esteri alla Camera è un passo avanti importante. E’ stato infatti approvato il testo base del disegno di legge del Partito Democratico, a mia prima firma, per l'autorizzazione alla ratifica del Trattato di riforma del Mes. Rileviamo con sconcerto, però, il dato politico di una maggioranza imbarazzante, in stato confusionale, che non ha neppure partecipato ai lavori. La destra ha così deciso, ancora una volta, di non decidere, pur di non assumere una posizione su un tema politico così importante per il Paese ed evitare l’esplicitazione delle laceranti divisioni che esistono al loro interno. Ad ogni modo, il prossimo 30 giugno il testo sarà in Aula. Il governo e la maggioranza non avranno più alibi”.
Così Piero De Luca, capogruppo dem in commissione Politiche europee alla Camera.
Una maggioranza compatta solo nel fuggire dalle proprie responsabilità. Sul MES disertano la Commissione Esteri e il Governo si rifiuta di dare il parere. Ora il testo di ratifica voluto dal Gruppo del Pd
arriva in Aula, lì sarà impossibile continuare a nascondere la loro inadeguatezza.
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Tweet di Enzo Amendola, capogruppo Pd Commissione Esteri della Camera
Nuova puntata della maggioranza sul #MES. Non si presentano in Commissione esteri. Assenti ingiustificati e senza parere del governo. Ora il testo base andrà in aula, ma la questione non cambia: non sanno cosa fare. Siamo in Parlamento, ma loro continuano oltre ogni decenza.
"In ogni altro Paese europeo, dopo quanto emerso in una importante trasmissione televisiva, una ministra avrebbe subito dato la propria versione dei fatti. Oppure si sarebbe immediatamente dimessa, per essere libera di difendersi e per non arrecare imbarazzo al Governo. Santanchè invece tace. E con lei tace anche la Presidente del Consiglio Meloni. Non funziona così: il silenzio non aiuta a diradare le ombre". Lo scrive su Twitter la deputata dem Laura Boldrini.
Fdi in cortocircuito
"Mentre il Premier Meloni promuove la Libertà di culto i suoi parlamentari propongono leggi per limitare le moschee in Italia. Evidentemente le divisioni palesi non sono soltanto nei partiti di centrodestra ma anche dentro Fratelli d’Italia”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio sul videomessaggio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione della presentazione della XVI edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo; i cui contenuti sono palesemente in contraddizione con il provvedimento presentato dal capogruppo Fdi alla Camera Tommaso Foti.
“La proposta di legge è sbagliata sia dal punto di vista politico che amministrativo. Per quanto riguarda il primo va ribadito che tale norma sarebbe incostituzionale, per il secondo è opportuno segnalare che la chiusura per problemi burocratici interesserà non solo i centri di culto ma migliaia di associazioni culturali, sociali e ludico-sportive presenti nel paese. Adesso viene sconfessata anche dalla stessa Meloni. Vedremo quali saranno le conseguenze”: conclude Marco Simiani.
Mi chiedo come possa la ministra Santanchè, che dovrebbe rappresentare l’Italia nel mondo e l’eccellenza del nostro Paese, continuare a ricoprire quel ruolo con le pesanti ombre che si addensano sui suoi affari societari. La presidente Meloni venga immediatamente in Aula per chiarire i dettagli di una vicenda francamente inaccettabile per un ministro del governo.
Così Vinicio Peluffo, capogruppo del Pd in commissione Attività produttive della Camera.
Alla luce di quanto sta emergendo la ministra Santanchè dovrebbe fare un passo indietro e dimettersi. Invece tace e resta al suo posto. Dalla presidente del Consiglio ci aspettiamo una decisione rapida nell’interesse della credibilità del suo stesso governo.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd
“Il Pd chiede che la Presidente del consiglio Giorgia Meloni venga in aula a riferire sulla vicenda emersa dall’inchiesta della trasmissione Report, che vedrebbe coinvolta direttamente la ministra del Turismo Daniela Santanchè nella sua attività imprenditoriale”.
E’ quanto ha pronunciato in aula alla Camera il vice capogruppo Pd Toni Ricciardi, che ha sollevato “l’inopportunità che la ministra Santanchè continui a ricoprire l’incarico affinché possa chiarire la sua situazione in merito”.
"Abbiamo una ministra imprenditrice spericolata, accusata di collezionare fallimenti e di non pagare dipendenti e fornitori. Santanchè intanto glissa e non risponde. In passato abbiamo visto membri del Governo dimettersi per molto meno. Come può Meloni far finta di niente?"
Così su Twitter Enzo Amendola, capogruppo del Pd in commissione Esteri della Camera.