Tweet di Nicola Zingaretti, deputato Pd
Il Governo delle destre ha tagliato la spesa reale sulla sanità pubblica e vuole tagliare gli investimenti del Pnrr su sanità territoriale e digitalizzazione.
Con questo Governo aumentano le disuguaglianze, è una vergogna.
Per questo domani sarò in piazza con la CGIL
"Hanno ragione i giovani industriali di Confindustria, l'evasione fiscale è indegna di un Paese civile anche perché non si tratta di un fenomeno oscuro ma se ne conoscono ormai i dettagli. Rimane una questione dirimente però: il governo che se ne dovrebbe occupare guarda altrove o addirittura prende decisioni, come l'utilizzo del contante o la scardinamento delle regole sugli appalti, che vanno in direzione ostinata e contraria. La presidente Meloni venga in Parlamento con un pacchetto di proposte che riformino il fisco nel segno della giustizia sociale e ambientale, rendano strutturale il taglio al cuneo fiscale, impongano controlli certi e rigorosi, rafforzino in chiave di progressività il gettito fiscale prevedendo misure che agevolino l'occupazione giovanile e femminile". Lo dichiara il deputato dem Silvio Lai, componente della commissione Bilancio.
"Serve - conclude Lai - un nuovo patto di cittadinanza fiscale per fare della lotta all'evasione fiscale una priorità con un approccio basato su cooperazione e reciprocità. Serve determinazione e coraggio per garantire tutti i cittadini e tutte le imprese, non solo possidenti, ricchi e grandi interessi che fino ad ora sono stati ben coperti dalle norme introdotte dal governo Meloni".
Salvini continua a non capire o fa finta di non capire. Il Mes già esiste dal 2012 senza incidere ovviamente sulla titolarità del debito pubblico. Stiamo discutendo non dell'attuazione di questo meccanismo ma semplicemente della riforma del suo Trattato istitutivo. Ora, come chiarito dal Ministero presieduto dal suo collega di partito Giorgetti, questa riforma produce solo effetti positivi, in particolare proprio sulla valutazione di merito del credito dei Paesi aderenti, migliorando in sostanza la valutazione del rating dei nostri Btp. Cosa che renderebbe meno costoso per il nostro Paese, e quindi per i nostri cittadini, emettere titoli di Stato. Basta bugie sovraniste, che minano la credibilità dell'Italia. Il Governo e la maggioranza smettano di fuggire e si assumano le proprie responsabilità.
Così il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione politiche Ue
Dichiarazione di Nicola Care’ deputato Pd eletti all’estero
“La casa delle imprese Italiane sono le Camere di Commercio e io mi batterò affinché abbiano un ruolo riconosciuto. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge volto alla valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy ma pur avendo come obiettivo, tra le altre cose, anche quello di sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali d’eccellenza e promuoverle, non concede un ruolo ai veri ambasciatori del Made in Italy nel mondo che sono le Camere di commercio”. Così il deputato Pd eletto all’estero Nicola Care’, che ha preso parte agli stati generali del Made in Italy a Colli del Tronto nell'ambito della 32ª Convention Mondiale delle Camere di commercio italiane all'estero.
“ Abbiamo un Made in Italy invidiabile - ha proseguito Caré- , in quanto aggiungiamo a un prodotto di qualità, un livello industriale unico. Ma abbiamo tre lacune da colmare: il divario digitale; la precarietà occupazionale; la carenza di risorse. È qui che subentra il ruolo fondamentale delle Camere, un riferimento essenziale nelle aree in cui operate. Potenziare il network del sistema camerale è imperativo - ha concluso il parlamentare Dem - perché rafforza sempre più le imprese e produce ricchezza e ne giova il paese. Nel 2019, come primo firmatario, ho fatto approvare un ordine del giorno per assicurare loro le opportune risorse e nell'ultima legge di bilancio i fondi destinati alle Ccie sono passati, grazie ad un emendamento a mia prima firma, dai 5,8 milioni di euro dello scorso anno, agli attuali 6,8 milioni di euro. Con un ulteriore aumento di 1,5 milioni previsto sia per il 2024, che per il 2025. Le camere promuovono e valorizzano il patrimonio italiano di prodotti e servizi di alta qualità sul mercato internazionale, consolidando la reputazione dell'Italia come paese di eccellenza e stile di vita riconosciuto a livello globale. ”
“La destra prende le distanze dalla ministra Santanchè. Abbiamo subito sostenuto la necessità che la ministra chiarisse in Parlamento le gravi accuse fatte nei suoi confronti da una inchiesta della trasmissione televisiva Report. Ora il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, dice la stessa cosa e chiede alla Santanchè di riferire in Aula. È evidente l'imbarazzo della destra. La presidente Meloni, di contro, continua a tacere come spesso succede quando si trova in difficoltà”.
Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, commentando l’intervista di Riccardo Molinari a Rainews24.
“Dopo i malumori della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, fatti filtrare sui media da Palazzo Chigi, le parole lapidarie di oggi sul caso Santanchè del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ‘aspettiamo che il ministro venga in Aula a spiegare’, testimoniano la gravità della situazione e anche come la maggioranza di destra stia andando in pezzi su questa vicenda. E’ la dimostrazione che non possono più far finta di nulla su quanto è emerso dall’inchiesta di Report. In passato, per molto meno, ministri della Repubblica hanno fatto un passo indietro. E’ quanto ci aspettiamo dalla ministra Daniela Santanchè”.
Lo dichiara Toni Ricciardi, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico alla Camera, commentando l’intervista di Riccardo Molinari a Rainews24.
“Come Partito Democratico sentivamo il dovere di essere presenti e portare la nostra vicinanza e solidarietà alle Famiglie Arcobaleno che oggi manifestano davanti al Tribunale di Padova, contro la decisione della procura di impugnare i 33 atti di nascita dei figli di due madri trascritti dal Comune dal 2017 a oggi. Abbiamo avvertito tutta la grande preoccupazione di famiglie che rischiano di essere distrutte da un colpo di penna, rendendo queste bambine e questi bambini di fatto orfani di una delle due madri, e ce ne facciamo carico: la loro battaglia è la nostra, nel solco dei principi fissati nell’articolo 3 della Costituzione. Le politiche persecutorie del governo Meloni e le parole d’odio che troppo spesso escono dalle bocche di esponenti dell’esecutivo e delle istituzioni hanno generato un clima discriminatorio, già degenerato in decisioni come questa. Come Pd continuiamo con forza a chiedere una legge che istituisca il matrimonio egualitario, apra le adozioni alle coppie omosessuali e ai single e che consenta le trascrizioni anagrafiche di tutti i figli di questo Paese.”
Così Chiara Gribaudo, deputata e Vicepresidente del Partito Democratico, e Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti nella segreteria nazionale Pd, al termine del sit-in organizzato a Padova da Famiglie Arcobaleno.
Libertà per oppositori a follia sanguinaria Putin
“Qualche giorno fa è iniziato il secondo processo contro Aleksej Navalny, che sta avendo luogo a porte chiuse, senza la possibilità che ne prendano parte neanche i suoi familiari più stretti. Navalny è apparso magrissimo, per qualche minuto, perché poi i giudici hanno chiesto di chiudere telecamere a circuito chiuso, quindi non c’è nessuna traccia di quello che succede. Le accuse nei confronti di Navalny, che rischia 30 anni di carcere, sono accuse molto dure per un regime che ormai condanna a decine di anni di carcere chiunque abbia detto una sola parola contro la guerra di Putin contro l’Ucraina. Mi auguro che il nostro Paese voglia interessarsi anche di questo, con la presenza dell’ambasciata a questi processi e con l’attenzione della nostra politica estera alle condizioni carcerarie e alla libertà di tutti gli oppositori di Putin, a partire da Vladimir Kara-Murza, da Ilya Iashin. Ci sono due vittime della follia sanguinaria di Putin: la prima vittima è il popolo ucraino, la seconda tutti quei cittadini russi che si oppongono a quella guerra e che vorrebbero vivere in un Paese libero e democratico”.
Così Lia Quartapelle nell’Aula della Camera sull’ultimo processo contro Aleksej Navalny con l’accusa di “estremismo”, dopo gli interventi di fine seduta al Senato dei senatori Pier Ferdinando Casini, Ivan Scalfarotto e Giulio Terzi di Sant’Agata, che hanno espresso la stessa richiesta al Governo.
A parole tutti casa e famiglia, in Aula bocciano l’ordine del giorno del Pd che chiedeva di destinare 4,6 miliardi di euro del Pnrr a nuovi asili nidi e scuole d'infanzia. Non si capisce come vogliono aiutare l’occupazione femminile e quale idea di sostegno alle famiglie abbiano in mente. La verità è sempre la stessa: non basta avere una premier donna per avere politiche che aiutano le altre donne.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“La ricetta del governo Meloni per sconfiggere la denatalità in Italia sembra essere abbastanza singolare, ma tant’è: meno asili e scuole materne per tutti. Non è una boutade per il caldo eccessivo di questi giorni ma la conclusione logica a cui è inevitabile arrivare dopo la bocciatura da parte della maggioranza di un nostro odg al decreto Enti locali (a prima firma Marco Furfaro e sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione M5S, AVS ed Elena Bonetti per il Terzo Polo) che impegnava il governo ad utilizzare i 4,6 miliardi previsti dal Pnrr per costruire 1857 asili e 333 scuole materne entro il 2026, per un totale di 264.480 nuovi posti. Questa bocciatura è semplicemente scandalosa, così come e' scandaloso che la maggioranza che ha votato contro. Pochi giorni fa in Aula, per stessa ammissione del ministro per gli Afari Ue, Raffaele Fitto, nuovi asili e scuole materne, sono, per l’esecutivo di cui fa parte, una missione troppo ambiziosa. Giorgia Meloni, la prima donna italiana Presidente del Consiglio, dovrebbe provare almeno un forte imbarazzo per l’incapacità conclamata del suo governo a raggiungere un obiettivo cruciale, come quello di costruire nuove strutture dove educare quei bambini, di cui l’Italia ha tanto bisogno, e farli crescere. Ma con la destra al governo è sempre la stessa storia: tutte chiacchiere e distintivo”. Lo dichiara in una nota la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.
Oggi il Governo Meloni ha dato parere contrario all’utilizzo di 4,6 miliardi del NextgenerationEU per la costruzione di nuovi asili nido.
Quando diciamo che non basta essere donna per rappresentare gli interessi delle altre donne intendiamo questo: la prima Presidente del Consiglio diventa una svolta storica se si occupa del benessere delle donne.
Una femminista non lo avrebbe mai fatto.
“Sul Mes la destra ha già perso la faccia sia in Italia che all’estero. Invece di affrontare con serietà e responsabilità la ratifica di uno strumento indispensabile per garantire la stabilità finanziaria a livello comunitario governo e maggioranza, come è successo oggi a Montecitorio, continuano a disertare le sedi istituzionali evitando il confronto, sperando soltanto in un impossibile rinvio all’infinito della discussione. Il paese non merita questo spettacolo deprimente ed indecoroso”: è quanto dichiara Simona Bonafè, vicepresidente vicario del Gruppo Pd alla Camera.
"Le sanzioni comminate dal Garante della Privacy al comune di Roma e all'Ama danno ragione, a distanza di tre anni, a chi aveva denunciato la pratica della sepoltura dei feti da parte delle associazioni antiabortiste nel cimitero Flaminio".
Lo afferma la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase, commentando le sanzioni decise dal Garante per la Privacy che ha multato il comune di Roma per 176 mila euro e la società Ama per 239 mila euro, colpevoli di aver diffuso nomi di donne che avevano affrontato un'interruzione di gravidanza.
"Una vicenda intollerabile, che era emersa grazie alla denuncia di una donna, Marta L., che aveva avuto il coraggio di raccontare l'episodio di cui era stata vittima. Una decisione - aggiunge la deputata Pd - che deve spingere la politica a vigilare sempre sui diritti delle donne. A Roma, grazie alla giunta Gualtieri, sono stati riscritti i regolamenti che oggi garantiscono la privacy e la riservatezza delle donne che praticano l'interruzione di gravidanza".
“Il decreto non ha nulla di urgente se non la volontà della destra di azzerare i vertici di Inps, Inail e San Carlo. Abbiamo provato a migliorare questo provvedimento con emendamenti puntuali ma nella stragrande maggioranza dei casi la destra non ci ha dato ascolto. Non hanno voluto aiutare gli enti locali, bocciando tutte le proposte a loro sostegno. Non ci hanno ascoltato sulle case popolari, dove bocciando la proroga del 110% o almeno dei tempi legati al 60% dei lavori hanno negato aiuto alle fasce più deboli. E anche sulla sanità hanno respinto tutti gli emendamenti che stanziavano più risorse per tagliare le liste d’attesa, che si sono allungate a causa della pandemia”.
Così la deputata Pd Silvia Roggiani, nel corso della dichiarazione di voto al Decreto Legge in materia di amministrazione di Enti Pubblici.
Tweet di Alessandro Zan, deputato Pd e responsabile Diritti del Partito Democratico
Roccella parla di “sanatoria” verso i figli già nati delle famiglie arcobaleno. Ma si rende conto che si sta riferendo a vite, a bambine e bambini in carne e ossa, e non ad abusi edilizi da condonare? È urgente una legge che riconosca diritti, non un condono, non una sanatoria.